QUANDO ARRIVA UN FIGLIO, SE LA COPPIA SCOPPIA…CHE FARE?

Stamane Nonnarisparmio mi fa:

“Sai la Marta, la figlia del panettiere…”

“Sì, mamma, ho capito…”

“Ma sì, il panettiere qui all’angolo!”

Sto zitta…le ho appena detto che ho già capito, ma lei fa sempre così. Che ci volete fare..

“Dove prendo sempre la pizzetta per Flor (Babyrisparmio)”

Pizzetta che alla fine mi devo sempre mangiare io…

“Sì mamma, ho capito…”

“Beh, si è separata dal marito!”

“Ma come, scusa? Non hanno mica una bambina di appena un anno?”

“Sì infatti. Sono rimasta anch’io, ma non andavano più d’accordo e continuavano a litigare”.

"Couple In Love Having Break Up" by smarnad FDP

“Couple In Love Having Break Up” by smarnad FDP

Ragazzi…che storia!

Il problema è che utlimamente questa storia si sta ripetendo sempre più spesso. Il fatto che ci separi ormai non desta più scalpore. Può capitare. Del resto se due persone non vanno d’accordo, non si amano più, perchè ostinarsi nello restare assieme a tutti i costi?

Ci pensate, la sera – ogni sera – coricarvi al fianco di qualcuno che non amate? O che addirittura mal sopportate? Brrr…orrore! C’è qualcosa di peggio? E se ripenso ai momenti finali delle mie relazioni andate male, quando praticamente ti guardi in cagnesco e non vedi l’ora che l’altro esca di casa per restare da sola, beh…non faccio fatica a comprendere la spinta di molte coppie a separarsi. Anche quando ci sono di mezzo i figli.

C’è poco da fare: questa delle relazioni di coppia è una storia che si scrive a quattro mani. Non puoi essere felice di stare con uno che non ti ama. Tu che leggi, ti ritrovi in quello che scrivo? Hai al tuo fianco qualcuno che non ti ama? Allora, mi spiace per te, ma non puoi essere felice. Ma sappi che hai un possibilità di esserlo di nuovo, se te ne darai l’occasione.

Del resto non si può pretendere che l’altro ti ami a forza. Queste cose, grazie al cielo, non sono di quelle che si comandano. Vengono dal cuore. O scatta o non scatta. Si soffre, si sta male ma poi deve subentrare quello che si chiama “spirito d’accettazione”.

Certo le cose cambiano un po’ quando ci sono di mezzo i figli. Tornando alla storia di Marta, la sua bimba ha da poco compiuto un anno. Un figlio che è stato cercato, desiderato da entrambi che, vi giuro, fino a poco prima che arrivasse la loro bimba, sembravano essere la coppia più felice del mondo.

Cosa è successo allora?

Di preciso io non lo so. So solo che ultimamente di queste storie, di gente che si separa con bimbi ancora molto piccoli di mezzo, ne sento parecchie. Ma come dicevo sopra, c’è poco da fare su certe cose.

Una cosa però voglia dirla: l’arrivo di un figlio è un evento traumatico nella vita di una coppia. E quando dico traumatico, non mi riferisco solo all’accezione negativa del termine. Anzi! Quando arriva un bebè si è di fronte a una vera e propria rivoluzione; la vita che cambia, si stravolge. Voi che non potete più dormire quanto volete e, a volte, nemmeno più assieme. Voi che dovete imparare tutto, che non sapete bene da dove cominciare, voi che…

cominciate a litigare!

La prima litigata vera con Papàrisparmio l’ho fatta dopo la nascita di Babyrisparmio. Se qualcuno avesse ascoltato le nostre grida da fuori, avrebbe di sicuro pensato che eravamo due persone completamente fuori di testa:

“La bambinaaaaaa! Nooooo….non si fa cosìììììì!!!!!!”

“Ma cosa diciiiiii??? Non vedi che ha tutto il sederino rossoooo perchè tu non gli metti mai la cremaaaa???”

“Ma cosa ne sai tuuuu! Se non la cambi maiiii!”

“Sì, infatti chi l’ha cambiata l’ultima volta??? Lo spirito santo???!!!”

Beh, vi giuro che più o meno andava così. E tante volte, ancora  va così! Sono convinta fermamente di una cosa: con l’arrivo di un figlio o ti ami (già) alla follia o è davvero dura che la coppia non scoppi. Gli equilibri vengono messi a dura prova per riuscire a sopportare un amore che non è amore.

Per non parlare di quelli che fanno il cosiddetto “figlio riparatore”, per vedere di risistemare le cose in famiglia. No comment.

E voi? Avete litigato tanto dopo l’arrivo del bambino?  Siete addirittura entrati in crisi? E se sì, come ne siete usciti? Conoscete qualche trucco scaccia crisi?

Mettiamo fiori nei nostri cannoni!

Mettiamo fiori nei nostri cannoni!

DA ACQUA&SAPONE VINCI CASTELLO LITTLE PONY E GRU PLAY DON GRAZIE A DURACELL

Vorrei segnalarvi questo concorso promosso da Acqua&Sapone, un luogo malefico dove ci potrei stare dentro anche 3/4 ore senza accorgermene. 🙂 Fortuna che a Milano non so dove sia…ma appena mi capita di imbattermi in un suo punto vendita quando sono in trasferta, non mi esimo mai dal farci un salto.

Ebbene…fino al 15 gennaio 2014 – ed estrazione finale il 31 gennario – acquistando un prodotto della linea Duracell, quelli delle pile, si potrà vincere uno dei tanti giochi in palio a firma Hasbro:

50 Gru Demolitrici Play Don

50 Castelli delle principesse My Little Pony

Dovete conservare lo scontrino e chiamare il numer 800 96 96 58 e scegliere per qualche dei due premi concorrere.

 

duracell

MACCHIE SUI VESTITINI DEL BEBE’, ALLA FINE HO VINTO IO (CONCORSO, VINCI LA LAVATRICE ROSA)

“Questa storia delle macchie che non se ne vanno deve finire. E in fretta!”.

L’altro giorno non ce l’ho fatta più. E che cavolo. Lava, rilava e sfrega…ho le mani che mi fanno male tanto le ho tenute nell’acqua a strofinare. Ma c’è un’emergenza in vista. E vado di fretta.

Vi ricordate l’amica che si era sposata lo scorso giugno e di cui vi avevo parlato nel post dedicato agli abiti da cerimonia comperati online? Beh è tornata dal viaggio di nozze in tre. 🙂 Caso vuole che si tratti di una bambina. E naturalmente noi mammerisparmio, le cose le facciamo girare. Per cui questa settimana sono stata presa a rendere presentabili i vestitini di Babyrisparmio che presto le passerò.

Peccato che l’altro giorno quando sono andata a recuperare i sacchi che avevo messo da parte in previsione del secondo figlio (col cavolo, che lo faccio! Scherzo…però sono ancora un po’ sotto choc! :-)), ho ritrovato quasi tutto macchiato. Una gara tra chiazze di latte, sugo, frutta e decine di body rimasti ingialliti (indovinate da cosa?).

Ok che la maggior parte dei vestitini li ho comperati usati, ma mi sono stati consegnati in perfette condizioni. E allora perchè io devo essere da meno?

Sta di fatto che ho deciso di affidarmi a uno smacchiatore professionale, proprio per la mole di roba da lavare e perchè tempo e voglia di stare lì a sfregare…zero! Sono andata sul sicuro e ho preso Vanish, che è il prodotto che utilizzo normalmente quando c’è una macchia particolarmente ostinata o vado di fretta. Peraltro la confezione del flacone grande è strabella, quella di un rosa intenso, che vi invito a non buttare se ne avete una in casa perchè prossimamente faremo un tutorial per trasformarlo in un oggetto utilissimo per la casa (non posso dirvi di più per adesso). Ho comperato lo smacchiatore a spruzzino – costa un filo di più rispetto agli altri, ma per lo meno sono sicura che la macchia se ne va – e ho pretrattato tutto a dovere, lasciato poi in ammollo per un bel po’, fatto la lavatrice. Devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente.

Comunque l’errore è stato mio. Complice la stanchezza, la bambina piccola eccettera, spesso e volentieri ho lasciato che le macchie si seccassero. Regola numero nella battaglia contro le macchie: mai e poi mai, lasciare che una macchia si secchi perchè le conseguenze le paghi dopo in termini di fatica. Alla fine ci vuole veramente un secondo: si prende un pannetto umido e si tampona per bene la parte interessata. Mai strofinare, perchè si rischia di “trasportare” la macchia verso l’esterno, allargandola ulteriormente.

A proposito, ne approfitto per segnalarvi un bellissimo concorso lanciato proprio da Vanish, che mette in palio una lavatrice tutta rosa come questa nella foto. Non è bellissima? Oddio, devo essere super fusa per parlare così di una lavatrice 😀

Scherzi a parte, se volete concorrere andate sul sito www.vanish.it, cliccate a sinistra in basso dove c’è scritto “Scopri di più”. Un vostro consiglio togli macchia, potrebbe farvi vincere questo elettrodomestico super trendy.

vanish

E voi che ne avete fatto dei vestitini dei vostri figli? Li avete venduti, conservati o passati di mano a qualche amica? E’ vero che fa un po’ male separarsene? 😀

TRASFORMA LA TUE VECCHIE CALZE IN DEI GUANTI RISPARMIO PEPPA PIG (O DI QUELLO CHE VUOI TU!)

Il freddo è cominciato ragazzi. Non c’è che dire. Allora, viste le basse temperature, ho riesumato i guanti dal cassetto e nel rovistare mi sono imbattuta anche nei miei vecchi guanti-calzino di quand’ero più giovane. Guardandoli, non ho potuto fare a meno di pensare: “Hei, ma questa è un’idea degna di una mammarisparmio!”. Anche se quand’ero ragazza, io e il risparmio vivevamo su due pianeti diversi 😉

Così ho ripescato uno dei tanti calzini bucati che ho – nonchè singoli, vista la capacità della mia lavatrice di “mangiarsi” letteralmente le calze – e no ho fatto un tutorial. per voi 🙂

Si tratta di un’idea di una semplicità disarmante, per cui le immagini valgono più di mille parole…

Ecco cosa vi serve: 

guanti peppa pig

Se volete fare però qualcosa di più carino, non fermatevi al calzino base (che vi ricordo deve essere di quelli un po’ elasticizzati/rinforzati verso le dita – del tipo tennis – cosìcché, una volta risvoltato, si fissi sulla vostra mano e non faccia entare l’aria fredda).

Impreziositelo con dei ritagli di pannlenci, a forma di stella, di cuore, le iniziali dei vostri figli…insomma i classiconi! O una toppa che avete in qualche angolo della casa e di cui magari, da anni, vi state chiedendo “E con questa che ci faccio?”.

Io per esempio sono andata a ripescarmi questo tutorial dove vi insegnavo a fare la spilla di Peppa Pig. Beh, direi che il risultato è più che soffisfacente. E soprattutto a costo quasi zero. Non buttiamo via quello che abbiamo in casa, perchè prima o poi, a noi mammerisparmio, tornerà utile.

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Ti è piaciuta questa idea? Beh allora clicca qui sotto sul tasto facebook e condividila con i tuoi amici.

Grazie a nome di Mammarisparmio 😀 E speriamo che quest’inverno passi in fretta. Io odioooo l’inverno!

 

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SE METTI INSIEME 25 BLOGGER HAI…25 SUPER IDEE IN VISTA DEL NATALE

Non so se ho avuto un’infanzia particolare io o forse sono fuori dal mondo o forse ho solo dei genitori pazzi o ancora, magari, sono pure un po’ ignorante. A questo punto non escludo nessuna ipotesi. 🙂 Sta di fatto che qui in Rete tutti ne parlano: idea calendario dell’avvento, crea il tuo calendario dell’avvento. Ma che è? Un’epidemia?

Sapete che fino all’altro giorno, io questo benedetto calendario dell’avvento non sapevo esattamente cosa fosse? A essere sincera sono ancora ferma al calendario di cartone con le caselline che si aprono e dentro ci trovi il cioccolatino di bassa qualità. Sì, insomma, quelli che si comprano al supermercato. E’ forse quello che il calendario dell’avvento?  Mah…sta di fatto che qualcosa devo essermi persa a leggere qua e là sul web.

E che sarà mai sto calendario dell’avvento? Bah! E allora per recuperare il tempo perduto ho deciso di lanciarmi in un esperimento insieme ad altri amici blogger (che a giudicare dai tutorial che impazzano sui loro siti, al contrario di me, il calendario dell’avvento ce l’anno ben presente!).

Cosa ci siamo inventati? Abbiamo pensato a una sorta di tombola, che propriamente una tombola non è. Se non altro perchè non si vince un fico secco. Ma qualcosa forse ci si guadagna. Mi spiego meglio…

Da qui a Natale, ogni giorno, vi segnalerò un blog diverso dal mio – sì farò pubblicità agi altri! 🙂 – per un semplice fatto: sono convinta che dal confronto, dalla condivisione possa nascere sempre qualcosa di buono. Perchè, per quanto io possa essere fantastica, intellegente, geniale eccetera (sono vere tutte e tre! eh eh 😉 ), ci sarà sempre qualcuno migliore di me, che ha un’idea migliore della mia o semplicemente qualcosa di diverso da dire. Teniamolo a mente perchè spesso ce lo dimentichiamo: la diversità è un arricchimento, non un impoverimento.

Dunque restate sintonizzati perchè nei prossimi giorni vi segnalerò, giorno per giorno, un sito dove andare a sbirciare curiosità, tutorial, idee creative, ricette e quant’altro abbia a che fare con il Natale. Credo davvero ne valga la pena. Naturalmente anche noi mammerisparmio saremo protagoniste di questo gioco, per cui se qualcuna di voi avesse voglia di partecipare attivamente, non esiti a dirmelo. Sarò felice di ospitarla qui sul mio blog con la sua proposta a tema natalizio. Scrivetemi a info@mammarisparmio.it.

Che altro dirvi…manca un mese a Natale, un altro anno sta per finire e noi saremo sempre qui, come prima ma sorpattutto più di prima 😀

tombola avvento definitivo

 

Ecco le blogger che danno i numeri e partecipano a questa iniziativa!

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Oggi sul bellissimo blog Riciclattoli troviamo un’idea troppo originale per impacchettare i regali: poca spesa e tanto risultato come piace a noi mammerisparmio. Il paccosauro, come quello nella foto a sinistra. C’è anche la versione paccogatto. Volete provare a farlo? Seguite a questo link le istruzioni della proprietaria di questo blog, una ragazza dai capelli rosa.

Altre belle idee per fare i pacchetti con i sacchetti del pane ce le dà Nuvolosità Variabile, per chi non avesse voglia di leggere. Lei infatti ce lo spiega in questo video

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Amici, avete voglia di farvi un viaggio con l’immaginazione? Siete curiosi di sapere come altre culture vivono il Natale? Ma soprattutto di conoscere cosa servono a tavola in questo giorno speciale? Allora andate a trovare la mia amica nel suo blog bilingue, un po’ in italiano un po’ in inglese. 

Restiamo in tema e continuiamo a parlare di mangiare. Che ne dite questo Natale di regalare qualcosa di buono e genuino? Non sapete cosa prendere? Lasciatevi guidare da http://forchettinagiramondo.wordpress.com/; nel suo blog una carrellata di marmellate, cioccolate, patè e chi più ne ha più ne metta e di posti giusti dove trovare il meglio del meglio.

la-stella-di-Natale-storia-del-quarto-Re-MagioE adesso basta parlare di cibo, ma corriamo a nutrire la mente da Mamma, moglie, donna, grande appassionata di libri per bambini, che in questo post ci racconta proprio una favola a tema natalizio che potete leggere al vostro piccolino: è la storia del quarto Re Magio. Ma non erano tre? 🙂

Poi vi invito ad andare a visitare Ioconmiofiglio, il blog di una mamma che ogni tanto gioca a entrare nella testa del figlio. Come ha fatto in quest’occasione, nella sua personalissima lettera a Babbo Natale. Cosa scriverebbe mio figlio a Babbo Natale, se potesse esprimersi come un adulto? Ed ecco quello che ne è uscito.

Nuvolosità Variabile ci mostra come realizzare dei simpatici bigliettini d’auguri per le feste che nulla hanno da invidiare a quelli costosissimi comperati in negozio. Curiose di vederli? Allora andate a trovarla nel suo blog.

Avete presente quei decori che si appendono alla porta o anche all’albero o dove volete voi? Se avete voglia di prepararli assieme ai vostri bambini, un’insegnante di lettere vi mostrerà come farlo nel blog La bussoladiario.

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Adesso un’idea super…soprattutto se avete bimbi molto piccoli che girano per casa, per cui per un paio d’anni al presepe dovrete rinunciare (a meno che non vogliate ricomporlo ogni santo giorno!). E allora…perchè non metterlo sottovuoto, come ha pensato Gloria nel suo sito Mammasprint? Guardate che bel risultato: semplice e veloce!

Silvia di Trippando con il suo albero super profumato decorato con fette di arancia e cannella e Laura, che in questo post ci insegna a fare la marmellata di corbezzoli (un frutto che io onestamente non conoscevo).

 

 

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Claudia ci insegna a decorare di tutto, ma davvero tutto, con i biscotti! Dalla tavola di Natale, alle tazzine…e a farne persino una collana. Siete curiosi? Allora andate a vedere i suoi suggerimenti cliccando qui: come decorare con i biscotti.

Monica con il suo blog Ideedituttounpo’, ci insegna a fare il sapone fai da te, bellissima idea regalo per questo Natale.

Lilly e il suo Natale anni ’60 (sarà stato molto diverso dal mio, anni ’80? Vado subito a scoprirlo qui), se invece avete voglia di fare un albero alternativo ed economico, potete farlo qui, nel blog di Nuvolosità Variabile, che ci insegna con un video a fare un alberello d’ovatta.

 

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Con Penso-Invento-Creo…avete mai pensato di travestire il vostro frigorifero da Babbo Natale? No? Beh siete ancora in tempo, cliccando qui.

 

Idee di tutto un po’ e è il nome del blog che ci insegna a decorare l’albero in maniera originale e ancora Nuovolosità variabile e la su ghirlanda natalizia fluo.

 

E’ il turno di Barbara e del suo blog Accidentaccio, nel quale ci spiega come confezionare un centro tavola natalizio in pochi semplici passi.

Debora, che nel suo blog ci racconta le avventure di una mamma di due gemelli e che, sorprendentemente, trova anche il tempo di insegnarci a fare una ghirlanda di Natale. Ma come fa? Mah…

Tocca a Ideekiare (avercele! 🙂 ) che ci insegna a trasformare dei vecchi CD in bellissime decorazioni natalizie per l’albero. Ottima idea, visti i prezzi delle palle dell’albero (manco fossero d’oro vero…). E allora, cosa aspettate? Cliccate qui per i cd vestiti a Natale. 

Anna ci fa la sua personale proposta di calendario dell’avvento (siete ancora in tempo, dai! Cliccate qui) mentre Laura ci dà qualche suggerimento decor per una casa super “natalizia” (per leggere il suo contributo clicca qui).

Paola ci racconta di mercatini di Natale e dintorni. Lei è stata Goteborg e l’ha scandagliata ai raggi X per noi. Per cui se siete a corto di idee su cosa fare questo Natale, nel suo blog troverete tante informazioni preziose. Pronti a partire? Allora cliccate qui, comincia il viaggio!

Il Natale è alle porte e il rischio di fare regali banali è lo spauracchio di tutti. Soprattutto quando si parla di bambini. Silvia, ci dà qualche spunto per non buttare via i soldi ma regalare qualcosa di utile ai nostri piccoli viaggiatori. Lei infatti è una che di viaggi se ne intende…è la mamma blogger di Mamma ci porti! 🙂 Cliccate qui per leggere i suoi consigli.

STORIA DI UN PARTO: IL CUORE CHE CEDE, IO SPAESATA, IL PERSONALE PIU’ DI ME!

Sono nata con una grave cardiopatia congenita, tant’è che nemmeno si sapeva se sarei sopravvissuta. Dopo tante vicissitudini, ricoveri e operazioni  varie ce l’ho fatta. Ed eccomi qui a raccontare la mia storia.

Torniamo indietro di tre anni, quando, appena sposata rimango, con immensa gioia, incinta. Vista la mia cardiopatia, che comunque ora è sotto controllo e mi permette ormai una vita normale, la gravidanza viene subito bollata come “a rischio”. Tuttavia, a parte il vomito e la nausea continua, non ci sono problemi particolari. Almeno non fino alla ventiseiesima settimana, quando il mio cuore cede.

In effetti era da qualche giorno che non stavo bene e mi ero accorta che la tachicardia non era normale tachicardia da gravidanza ma qualcosa di più. Così vado subito in pronto soccorso e mi ricoverano con fibrillazione atriale e una frequenza caridaca a 145 battiuti al minuto, che il giorno dopo diventano 190. Insomma, ci sono tutte le premesse che fanno pensare che il mio cuore cederà da un momento all’altro.

Vogliono far nascere la bambina perche non riescono a stabilizzare il cuore! Intanto mi lasciano parcheggiata quattro giorni in pronto soccorso perchè non sanno in che reparto mettermi: ostetricia no, perche è un problema cardiaco (la bambina stava benone), cardiologia no, perche sono incinta, ginecologia no perche non c’è posto. Alla fine mi mettono in ostetricia e per una settimana rimango lì…in attesa di altre decisioni!

A 27+1 mi mandano a casa con 5 pastiglie e due iniezioni al giorno. Mi dicono che il nostro obiettivo è arrivare a 30 settimane e poi vada come deve andare. La raccomandazione è quella di non allontanarmi per più di 10 Km dall’ospedale! Nonostante tutto, vogliono farmi partorire col parto naturale perchè quella è la politica dell’ospedale. Mi tocca litigare e alla fine uno dei tremila cardiologi che mi visitano decide di consigliare il cesareo. E lo programmiamo, ma è giusto una formalità, tanto dicono che “non ci metterò molto a partorire”.

Ma io e la mia bambina lottiamo insieme e insieme arriviamo addirittura a 37+4, un record! E solo perche mi si rompe il sacco. Nel frattempo, il cuore regge ancora, almeno così pare!

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Arriviamo in ospedale e mi parcheggiano (di nuovo!) per 6 ore in sala travaglio; e meno male che il travaglio non era ancora iniziato! In sala operatoria ci sono un ginecologo (non la mia, ma mi dicono che è il primario), due anestesisti, due neonatologi, tre ostetriche e un numero imprecisato di studenti dato che è un ospedale universitario.

Sara finalmente nasce, piccola piccola...non piange subito, ma respira da sola e il peso è buono per una prematura: 2.565 Kg ma non la mandano in Terapia intensiva neonatale. La vedo solo un secondo mentre la portano via, ma la rivedrò circa due ore dopo. 

Mi portano in camera con lei, lasciano mio marito con noi e anche i parenti dato che ormai si è fatto l’orario delle visite.

La prima notte la tengono al nido e mi dicono che ha pianto tutta notte, il giorno dopo provano ad attaccarmela al seno. “Ma come? non mi avevate detto che non potevo allattare per via delle pastiglie che sto prendendo?” L’ostetrica di turno cade dalle nuvole e mi stacca Sara. E va a chiedere…

Pare che nessuno sappia esattamente se posso o no allattare! Insomma arriva la seconda notte e alle 22.00 chiedo che mi portino la bambina al nido, dato che io sono veramente a pezzi. Con la gravidanza che ho avuto, ho un gran bisogno di dormire e riposare e l’ostetrica mi risponde “Ha il rifiuto della bambina, le mando lo psicologo dell’ospedale?”.

“No grazie” mi limito a rispondere. Ma dentro di me sono un fuoco: “Lei ha idea di quello che ho passato? E’ gia tanto se siamo vive tutte e due e lei azzarda che ho il rifiuto della mia bambina?”. Purtroppo, dato il momento, queste cose non sono riuscita a dirle.

In tutto questo, mi dicono anche di decidere in fretta se dare a Sara il latte artificiale o usare il tiralatte. Ma allora? Il mio latte è buono o no? Le pastiglie che prendo, influiscono o no?. La decisione la prendo insieme a mia madre; non c’è nessuno che mi dia un consiglio. Sta di fatto che sono troppo provata dalla gravidanza e opto per il biberon! Mi danno il Dostinex ma ormai è troppo tardi e la mattina dopo ho la montata lattea. E il latte mi rimarrà per 20 mesi tra ingorghi mammari e mastiti!

Ho passato i primi mesi da incubo perchè dovevo comunque spremermi il seno e faceva un male cane e in più avevo i dolori per il cesareo. Inoltre e uno dei punti mi aveva anche fatto infezione! Per farvi capire il mio calvario, ho partorito il martedì alle 12.53, sono stata dimessa il venerdì alle 13.00 e il giorno dopo era già di nuovo al pronto soccorso per il primo ingorgo mammario.

Però Sara sembrava aver capito fin dall’inizio che la sua mamma aveva bisogno di riposo. Dal primo momento ha sempre rispettato le 4 ore precise tra un biberon e l’altro e dai 40 giorni ha cominciato a dormire tutta notte, spesso addirittura 12 o 14 ore filate!

Oggi Sara ha 22 mesi e sta benone e io mi sono ripresa alla grande.

Insomma, è stata dura ma ce l’abbiamo fatta e nonostante tutto mi sento pronta per reglarle un fratellino o una sorellina!

Annalisa Colombo, una mammarisparmio

Che ne pensate della storia di Annalisa? Anche a voi è capitato di ricevere un’assistenza un po’ “confusionaria” in ospedale?