GIOCHI IN LEGNO A POCO PREZZO, QUALI GIOCATTOLI PRENDERE?

Non molto tempo fa vi avevo dato qualche consiglio su come scegliere i giocattoli per i bambini piccoli, del perchè un puzzle fosse meglio di un altro e quali giochi avrebbero sicuramente apprezzato i vostri bambini nel tempo.

puzzle bimbi

LEGGI QUI per capire perchè il puzzle di sinistra non va bene

Questa volta voglio parlarvi dei giochi in legno. Solo una moda questa dei giocattoli in legno oppure c’è qualcosa di più?

Cominciamo col dire che, per fortuna, i giochi in legno non costano più un occhio della testa come una volta. O meglio biosgna sapere dove comperarli.

Dove comperare giocattoli in legno a poco prezzo?

Sicuramente conoscerete tutti i giochi in legno di Ikea e poi quelli di Lidl (bisogna aspettare però che facciano la promozione, ciclicamente, per trovarli…quansi si trovano! Perchè vanno letteralmente a ruba). Tra i siti online, trovati tantissimi giochi in legno anche su Borgione (questi sotto nell’immagine per esempio sono tutti sui 7 euro), che ha prezzi per tutte le tasche, visto che vende anche materiale scolastico per le scuole (grandi case in legno, cucine in legno e piattaforme di gioco per più bambini).

giochi in legno neonati

Amo molto i giochi in legno anche se non escludo in toto i giochi in plastica, come faceva una mia amichetta (per volere dei genitori) che abitava al piano di sopra e che, se non sbaglio, faceva la scuola steineriana.

Il vero vantaggio dei giochi in legno è senza dubbio quello di essere più durevoli rispetto a quelli in plastica. Non si rompono mai! Una piccola spesa maggiore a monte viene poi ammortizzata ampiamente negli anni. Lo so bene perchè il 90% dei giochi di mio fratello (quando è nata mia figlia aveva 9 anni!), che mi hanno poi passato, erano di legno. Li ha usati lui da piccolo, li usa ancora oggi la mia bimba e chissà chi li userà poi un domani.

Sicuramente con i giochi di legno non c’è il problema di eventuali sostanze tossiche come quello delle vernici al piombo e di eventuali allergie. Un dettaglio non da poco per i bambini molto piccoli che tendono a mettere tutto in bocca.

Un altro punto a favore dei giochi in legno è quello di essere essenziali, caratteristica che spinge il bambino a essere creativo il più possibile. I giochi in plastica, infatti, sono a volte troppo ricchi di stimoli: colori, luci, suoni, attività…e il troppo stroppia!

Sarà capitato anche a voi di comperare un gioco, convinti che gli sarebbe piaciuto un sacco, e poi invece è stato quasi ignorato? E magari, sarà capitato anche a voi che un mestolo in legno della cucina abbia riscosso un successo inaspettato? Suppongo di sì.

La spiegazione è molto semplice: il mestolo di legno stimola la fantasia, costringe a “fare”, a pensare, produrre…un gioco di plastica, molto spesso, fa già tutto da solo. E per questo motivo, annoia il bambino.

L’altro giorno la mia bimba ha voluto tirassi fuori la scatola con i giochi di quando era piccina picciò. Tra questi c’era anche un grande classico come il trenino in legno (che appunto era di mio fratello). Ebbene sono rimasta sorpresa nel vedere come a 3 anni e mezzo ci giocasse ancora di gusto (il gioco consisteva nel correre intorno al divano, a tal proposito LEGGI IL POST dove ti mostro come è arredata casa mia) .

Oltre al trenino, vi consiglio anche puzzle di legno come questi nell’immagine sotto, una sorta di fattoria parlante vecchio stampo…utile a imparare anche le forme e sviluppare la manualità. Siamo tra i 12 e i 14 euro, davvero poco di più di un classico puzzle.

gioco puzzle in legno

 

Infine un gioco molto versatile che accompagnerà i vostri bimbi per un bel po’ di anni è la memory – tombola (la potete trovare qui a 16, 45 euro). L’hanno regalata a Natale a mia figlia e ama giocarci sia nella versione memory (che già conosceva sul suo tablet per bambini) sia nella versione tombola: si distribuiscono le caselle, si pesca una tessera, si indovina il soggetto dell’immagine e infine si assegna al giocatore corrispondente. Inutile dire che per adesso vince quasi sempre lei…ci sarà tempo per insegnarle anche a perdere. Ma questa è un’altra storia 🙂

memory tombola

La memotombola, questo gioco è davvero bellissimo!

SPORT E BAMBINI, COME RISPARMIARE SENZA RINUNCIARE ALL’ATTIVITA’ FISICA

Lo sport è un bene per i nostri bambini ma può essere un lusso per certe famiglie. Per questo alcune Regioni hanno messo a disposizione un contributo economico per nuoto, calcio, danza ecc. E poi c’è la bella iniziativa del Coni!

Fare sport sin da bambini è importante non solo per i benefici che apporta alla salute ma anche per i valori che promuove dell’amicizia, dell’inclusione sociale, dell’integrazione di realtà differenti e la promozione di sane abitudini.
Tutti i bambini sono dunque chiamati a dedicarsi all’attività fisica che più li appassiona e li attrae ma per le famiglie spesso rappresenta un impegno economico importante tanto che, negli ultimi anni, lo sport dei propri figli a partire da circa 6 anni fino ai 17 ha comportato un costo annuo di circa 560 euro per la palestra.

Con qualche calcolo è evidente che per le famiglie a basso redditto e con più figli a carico diventa proibitivo e potrebbero essere una penalizzazione grave nel processo di educazione e anche per la socializzazione al di fuori dell’ambito scolastico.

Ecco una tabella che ho fotografato dal libro L’Enciclopedia Pratica del Bambino, con le età “ideali” per cominciare un determinato tipo di sport.

sport per bambini

Risparmiare con l’abbigliamento sportivo online

sport e bambiniPer risparmiare tuttavia ci sono diversi modi che si possono sfruttare perché i vostri figli non debbano rinunciare al loro sport preferito. Uno di questi modi è cercare online gli indumenti sportivi per i bambini: ad esempio sul portale Usato.it si trovano occasioni interessanti di abbigliamento sportivo usato pari al nuovo ed estremamente economico.

Se poi non si vuole rinunciare a un capo griffato si possono sempre sfruttare i buoni sconto o i coupon per scarpe o altre attrezzature che possono abbassare il prezzo anche del 50%.

I contribuiti per le attività sportive dagli enti locali

Ci sono due esempi virtuosi di amministrazioni locali che hanno voluto dare un aiuto e un impulso concreto alla voglia di fare sport di bambini e ragazzi che appartengono a quei nuclei con un ISEE inferiore a 12 mila euro annui.
Con l’inizio della scuola nell’autunno 2015 infatti il Comune di Udine ha annunciato di voler dare un contributo per l’iscrizione a qualsiasi disciplina sportiva pari a 150 euro per famiglia e per ogni figlio al di sotto della maggiore età e con non meno di 5 anni.

La cifra è pari alla metà del costo di un’iscrizione ed è valida per l’anno scolastico 2015/2016 e le famiglie hanno avuto tempo di inoltrare la domanda fino al 31 ottobre scorso.

Il comune ha voluto dimostrare la volontà di promuovere fattivamente la pratica sportiva anche in un periodo di crisi.
Sull’onda di questa iniziativa anche il comune di Aviano ha voluto seguire l’esempio e ha messo a disposizione un bonus fino a 300 euro per 3 fasce diverse di reddito, per non lasciare nessuno “a casa”.

Per concludere, è buono sapere che i bambini dai 5 ai 13 anni potranno svolgere gratuitamente per 2 ore a settimana qualsiasi attività sportiva grazie al “CONI Ragazzi“, un progetto per il diritto allo sport promosso insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della Sanità.

L’occasione verrà data a quei bambini con famiglie economicamente svantaggiate e sarà promossa a tutti i livelli perché possano approfittarne in tanti.

sovvezioni sport

 

CONCORSO PLASMON, SERVIZIO FOTOGRAFICO GRATIS PER TE E IL BEBE’ E MASSAGGIO

Come funziona il concorso Plasmon dedicato alle mamme con regalo sicuro e immediato? Vi racconto l’iniziativa Plasmonperte e anche di come è cambiata la mia vita in un lampo, perchè quello che non accade in una vita può succede in un giorno…

Se questa iniziativa lanciata da Plasmon, ci fosse stata “ai miei tempi”, di sicuro non me la sarei mai fatta scappare.

Anzi, quasi quasi mi (ri)metto a mangiare gli omogeneizzati e biscotti… 🙂 in fondo c’è tempo fino al 15/04/2016.

Non il solito concorso, non la solita raccolta punti che fa impazzire, ma un regalo certo, immediato da richiedere con un semplice scontrino sul sito Plasmonperte.

Vediamo nel dettaglio i regali.

Con una spesa in omogeneizzati/biscotti Plasmon da 10 euro potete richiedere un trattamento olistico per voi o  per il vostro bebè (massaggio neonatale) mentre con 30 euro di spesa in omogeneizzati e/o biscotti (basta fare un po’ di scorta…almeno quando c’erano le promozioni, io facevo sempre così, anche se Plasmon vi dà la possibilità di raggiungere questa soglia in tre scontrini diversi) riceverete in regalo un servizio fotografico professionale per voi e il vostro bambino.

Avete tempo 10 giorni dalla data dello scontrino per registrarvi al sito Plasmonperte che vi raccomando di conservare in originale.

concorso Plasmon

Mamma mia che belli questi regali! C’è solo l’imbarazzo della scelta. Sicuramente non mi farei mancare il massaggio, con quello che costano! Potete scegliere tra Ayurveda, Hot Stone Massage, massaggio antistress, massaggio ayurvedico, massaggio coi fiori di Bach…e tantissimi altri!

LEGGI ANCHE: Raccolta punti Ferrero Regalissimi

Io vi consiglio il thailandese, perchè le thailandesi – secondo me – sono nate per fare quello! Noi italiani siamo bravi in cucina, loro a fare i massaggi. Ancora me lo ricordo, il massaggio che dovetti fare a un mese e mezzo di distanza dalla nascita di mia figlia: la mia schiena non era abituata a tenere un peso in braccio tutto il giorno nè tanto meno ponevo sufficiente attenzione a una corretta posizione delle gambe durante l’allattamento. Morale della favola, mi sono ritrovata quasi subito con la schiena bloccata e con i dolori della sciatica che mi vibravano su entrambe le gambe. Non trovavo conforto in nessuna posizione quando ero a letto e come sapete, agli inizi, quelle poche ore che si riescono a dormire devono essere – almeno quelle – di qualità!

Ricordo ancora bene il viso della ragazza thai che mi massaggiò perchè fu la mia salvezza!

E pensare che fino a qualche anno prima restavo fuori fino a 5 del mattino e poi andavo subito a lavorare. Bevevo, fumavo, facevo  i bagordi…la vita per me era quello! Finchè poi non mi è più bastato.

Di punto in bianco ero stanca: stanca di uscire, stanca di vedere sempre le solite facce ma anche di conoscere sempre nuove persone, stanca di andare fuori a cena, di andare nei soliti locali. Sentivo che avevo bisogno di qualcosa di diverso.

Sentivo che si era chiuso un ciclo e che doveva aprirsene un altro.

Sì, ma quale?

Quale?

Io che ero single da più di cinque anni, che non avevo più un lavoro stabile dopo aver lasciato il posto fisso per lanciarmi in una nuova avventura, io che a 32 anni non sapevo bene cosa fare della mia vita.

Nonostante queste premesse, ero contenta perchè sentivo un’energia positiva; questo desiderio di cambiamento mi stimolava perchè quell’Ilaria di prima – apparenemente appagata, piena di amici, con un lavoro divertente ecc. – mi stava ormai stretta.

mamme plasmon

Io e il mio zainetto, in una spiaggia pressochè deserta della Colombia, verso il Parco Tayrona

Ho pensato di prendermi una pausa, di dedicarmi a ciò che mi è sempre piaciuto fare: viaggiare per il mondo. Così sono partita per il Sudamerica, zaino in spalla, per otto mesi a vedere, fare, conoscere “e poi si vedrà!”.

Avevo bisogno di cambiare aria, di vedere il mondo, di fare ciò che avevo sempre voluto fare e che forse dopo non avrei più potuto fare.

Avevo bisogno di vivere alla giornata, di non sapere esattamente in quale città mi sarei trovata la settimana seguente, avevo bisogno di parlare con persone di tutto il mondo, avevo bisogno di aprirmi la mente.

Poi è arrivato il momento in cui anche questo non mi bastava più.

Improvvisamente ero stanca di parlare con persone di tutto il mondo, di ripetere sempre le stesse cose, di vedere la centesima cascata o pezzo di mare blu. Ero provata fisicamente da tanto dormire e mangiare male.

La verità è che sentivo che anche quel ciclo si era chiuso e che doveva cominciarne uno nuovo.

Il destino mi ha stretto la mano, perchè durante quel  viaggio di vita ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito; una persona completamente diversa dal tipo di uomo con cui avevo avuto a che fare prima.

LEGGI ANCHE: Una storia d’amore che dà i  numeri

Ma la vita è così, non sai mai che pieghe può prendere. Non mi sorprendo più perchè ho capito che la bellezza della vita sta proprio in questo: nella sua imprevedibilità, nel cambiamento continuo.

Si cresce, si cambia, ci si evolve.

La sorpresa più bella, la vita, me l’ha fatta tre anni fa, quando è nata mia figlia: “Prima ero solo una donna. Ora, sono anche una mamma” e so che questo cerchio, a differenza degli altri, non si chiuderà mai.

logo_plasmon