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“TOT” SETTIMANE CORRISPONDONO A QUANTI MESI? LO SCHEMA DA SCARICARE

Quante volte ci siamo sentite dire: “Ma scusa come fai a essere già di sei mesi?” oppure “Ma se partorisci a gennaio come fai a essere già al quarto mese?”. E ancora:

– Di quanto sei?

– Di 29+6

– Che in mesi, sarebbe quanto?

Silenzio, attimo di panico…e via a contare con le dita! 🙂

Insomma, io non sono mai stata una cima in matematica, però questa cosa delle settimane + i giorni, prima di capirla bene c’ho messo un po’, eh! E anche quando l’ho capita, non mi è mai stato chiara fino in fondo la corrispondenza precisa tra settimane e mesi. Così se all’epoca avessi avuto anche io la mia mammarisparmio, un pochino mi sarei semplificata la vita e di sicuro. 😀 La domanda è: dov’era la mia me allora? Dentro di me che aspettava di nascere? Ok, stop delirio.

E ora ecco a voi questa utilissima tabella che ho preparato per voi, da stampare e tenere appesa sul vostro frigorifero o da custodire gelosamente nel vostro portafoglio, in attesa di essere passata alla prossima amica che resterà incinta.

settimane di gravidanza in mesi calcolo

VIAGGIARE DOPO L’ARRIVO DI UN FIGLIO? UN SOGNO DA TENERE VIVO COI RICORDI

Viaggiare è sempre stata la mia più grande passione, una passione di molti ma non per tutti. Almeno per come intendo io il viaggio. 

Non viaggiare, oggi, è la mia più grande rinuncia da quando è nata mia figlia. So che alcune di voi staranno dicendo: “Oddio, ha pronunciato quella parola lì, ri-nun-cia! Ma come fa a parlare di sacrifici e rinunce quando parla di sua figlia?”.

Non solo ne parlo ma lo dico chiaramente: mi pesano pure un casino! Inutile far finta di nulla e fare la madre immacolata che non sono. Alcuni aspetti della mia vita sono cambiati da quando è nata Babyrisparmio; e non solo in meglio. Ci sono cose che, se potessi, continuerei a fare volentieri. E in cima alla lista ci sono sicuramente viaggiare e – già che ci sono 🙂 – ci metto pure dormire quando voglio.

In Perù su un autobus locale

In Perù su un autobus locale

Quando guardo le bacheche di persone che a tratti hanno condiviso un pezzo del mio Grande Viaggio (quello che ho fatto nel 2011 da sola e che come puoi leggere qui mi ha cambiato la vita!) e che ancora continuano a condividere i loro sogni che man mano, meta dopo meta, si materializzano, mi sale spesso il magone.

In Bolivia attraversando il Salar del Uyuni

In Bolivia attraversando il Salar del Uyuni

Non è vero che quando si ha un figlio la vita non cambi, che si può fare tutto come dicono in molti! Io almeno non ci riesco.

Certo la nostra prima esperienza all’estero col bebè non è andata male, anche se a Cracovia ci siamo spezzati la schiena perchè né nella miniera sotterranea di sale né ad Auschwitz, era possibile entrare col passeggino per via del terreno dissestato e del continuo saliscendi.

Per quanto mi riguarda viaggiare è lasciarsi portare, non organizzare nulla, deviare il percorso e fare che siano i luoghi e le persone che incontri a dirti dove andareE’ chiaro che tutte queste cose non si possono fare se viaggi con un bambino piccolo. Viaggiare è dormire un po’ dove capita, se necessario condividere la stanza con degli sconosciuti e non spendere mai troppo. Viaggiare non dovrebbe essere lusso di pochi ma accessibile a tutti. 

Verso il cuore dell'Amazzonia brasiliana, col mio inseparabile zaino

Verso il cuore dell’Amazzonia brasiliana, col mio inseparabile zaino in un fiume infestato da piranha e jacarès (coccodrillo in portoghese)

Lo scorso anno, con Babyrisparmio che aveva da poco compiuto un anno, ci siamo lanciati in un grande classico: Milano Marittima. E’ stato bello: la sua prima volta al mare e noi lì ci sentivamo “sicuri” ma una cosa è una vacanza, altra cosa è il viaggio.

E mi sa che dovrò aspettare ancora un qualche anno, prima di poter tornare a viaggiare come piace a me. 

Allora ho pensato di ingannare l’attesa, raccontadovi qui mesi passati con uno zaino sulle spalle in Sudamerica. Parlarvene mi aiuterà a tenere vivi i ricordi. Cominceremo dal Brasile – uscendo anche dai soliti itinerari – una meta peraltro molto gettonata visto che è lì che si terranno i Mondiali di calcio e poi le Olimpiadi. Dunque se avete una mezza idea di farci un salto prossimamente, cominciate a seguirmi e a iscrivervi agli Rss (nella pagina in fondo) così da non perdervi nessun nuovo post.

E a voi? Non manca viaggiare da quanto è nato il vostro piccolo? O ci siete riuscite lo stesso senza troppe difficoltà? 

ASSEGNO DI MATERNITA’ DELLO STATO, LE NOVITA’ PER IL 2015

Dopo aver esaminato le peculiarità dell’assegno di maternità dei Comuni, parliamo ora di chi può richiedere l’assegno di maternità dello Stato per lavoratrici atipiche o discontinue e come presentare la domanda

 

Possono richiedere l’assegno di maternità dello Stato la madre ma anche il padre del bambino (ma solo nel caso di abbandono da parte della madre o di decesso), siano quest’ultimi naturali, adottanti o anche affidatari,  di cittadinanza italiana oppure no, in possesso però della Carta di Soggiorno.

QUALI MAMME POSSONO FARE DOMANDA

  • LAVORATRICI con diritto all’indennità di maternità e con tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti alla data del parto (o l’ingresso in famiglia del minore);
  • CHI E’ STATA LICENZIATA O SI E’ LICENZIATA sempre con un minimo di tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti alla data presunta del parto (o arrivo del piccolo nel nucleo familiare)
  • CHI E’ DISOCCUPATA ed è stata in mobilità, cassa integrazione ordinaria straordinaria, maternità ecc a condizione che tra l’ultimo giorno in cui ha usufruito di questi diritti e la nascita del piccolo non trascorrano più di nove mesi.
"Pregnant Girl With Baby Inside" by Craftyjoe

“Pregnant Girl With Baby Inside” by Craftyjoe

Che tradotto significa praticamente questo: se il vostro sussidio di disoccupazione finisce il primo febbraio e subito dopo scoprite di essere incinte già di un mese, allora avete diritto all’assegno.

Se però restate in attesa il primo marzo, ecco che perdete ogni diritto: perchè tra la perdita del diritto (in questo caso sussidio di disoccupazione) e la nascita del piccolo passerebbero più di nove mesi (nell’esempio 10!)

I tre mesi di contributi versati tra i 18 o 9 mesi precedenti al parto, necessari per avere l’assegno di maternità dello Stato, non per forza devono finire nelle casse dell’Inps ma possono appartenere anche a gestioni diverse (io per esempio da giornalista ho sempre versato all’Inpgi, tuttavia è l’Inps che si occupa delle maternità!). L’attività svolta può essere stata di tipo subordinato o autonomo.

"Pregnant Woman Holding Belly" by adamr

“Pregnant Woman Holding Belly” by adamr

Per avere diritto all’indennità di maternità a carico della Gestione Separata devono risultare 3 mesi di contribuzione effettiva nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo obbligatorio, sia esso ordinario (cioè dall’ingresso nell’ottavo mese di gravidanza) o anticipato, nei casi per esempio di gravidanza a rischio.

L’importo dell’assegno di maternità dello Stato è di  2.082,08 per ogni figlio nato. Nel caso dei gemelli, dunque, raddoppia.

L’assegno viene versato entro 120 giorni dalla presentazione della domanda tramite bonifico bancario o postale.

Il modulo che dovete presentare agli sportelli Inps per fare la vostra domanda è il seguente: MOD.ASS.MAT./Stato (codice SR28) entro e non oltre 6 mesi dalla nascita del piccolo o dal suo ingresso in famiglia. Se avete diritto alla maternità, l’ammontare dell’assegno non sarà per intero ma calcolato sul differenziale.

Per qualsiasi dubbio o domanda, prima di fare file inutili, vi ricordo il numero verde dell’Inps: 803164,  gratuito da rete fissa, e ilnumero 06164164 da telefono  cellulare. In questo caso, il servizio è a pagamento.

 

 

 

FAVOLE, UN IBOOK PER IL TUO BAMBINO, CI HAI MAI PENSATO?

Un iBook è una scelta economica ed ecologica. Se non sai come orientarti, ti consiglio alcuni titoli come Didina la principessa delle Cacche, Aletta nuvoletta editi da Nyuki, una giovane casa editrice fondata da due mamme che hanno saputo reinventarsi.

L’altro giorno è venuta a trovarmi una mia ex collega, di quando ancora lavoravo nel quotidiano “Bloomberg Finanza&Mercati”, oggi fallito anche lui. Strano il destino, perchè a volte, le persone le scopri dopo. Non so se siano i contesti a essere sbagliati o forse più semplicmente ci sono fasi della vita in cui non si è pronti per “incontrarsi”…in quel periodo, poi, per difficoltà mie, mi trovavo in una situazione di particolare chiusura verso il mondo esterno. Credo capiti un po’ a tutti, prima o dopo….o magari no. Chissà!

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A sinistra Ilaria e la sua amica Laura, con la quale ha fondato Nyuki

Sta di fatto che dopo Laura – anche lei collega di quel periodo e che ha scritto questo utilissimo pezzo su come smettere di allattare – il caso mi ha portato a ritrovarmi con Ilaria.

Anche lei, come me, dopo l’avventura di Finanza&Mercati, si è ritrovata a parlare di sport; anche lei non amava particolarmente l’argomento. Poi l’arrivo di due figli e la gestione familiare che, per chi fa questo lavoro, diventa davvero complicata se l’azienda non ti dà una mano. Ma questa è un’altra storia…

Quello di cui voglio parlarvi oggi è della capacità straordinaria che noi donne/mamme abbiamo di reinventarci. Ilaria, infatti, non si è data per vinta e con una sua cara amica, Laura Facchi, ha fondato – non senza incredibili sacrifici economici e d’inventiva – la Nyuki, che in lingua swahili significa “ape”. 

Nyuki è una casa editrice che edita iBook per bambini, favole che i vostri bambini potranno leggere su iPad.

So che alcuni di voi staranno pensando “Eh ma la carta è un’altra cosa!”. E’ vero! Ma anche sul nostro Pianeta (e sulle nostre finanze l’impatto che ha la carta  è un’altra cosa!

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Uno screenshot di Aletta nuvoletta

Ecco tre buoni motivi per preferire un iBook:

  • Costa molto meno di un libro illustrato
  • E’ interattivo: stimola e sviluppa le capacità sensoriali del vostro piccolo
  • Vi permette, eventualmente, anche di dedicarvi ad altro perchè la funzione audio, all’occorrenza, leggerà il libro al posto vostro
  • occupa zero spazio: un iBook è un libro, due iBook sono due libri e cento iBook sono 100 libri, ma stanno tutti comodi dentro a un solo iPad!

Quella di queste due mamme è davvero una scommessa e auguro loro il meglio, perchè ho visto i loro libri e sono davvero belli. Babyrisparmio ne è rimasta rapita.

Non c’è solo Peppa Pig, che pure mi salva la vita tante volte…però è indiscutibile che nulla sia paragonabile a un buon libro!

Ecco alcuni dei loro titoli che per adesso potete trovare solo su ITunes sono:

Il segreto di Anita (per bimbi dai 6 anni) o Aletta la nuvoletta (dai 3) ai seguenti link da iTunes Store. Oppure potete digitare direttamente i nomi delle favole nell’ibook Store.

A me sono piaciuti tanto anche L’Orso Blu e Didina la Principessa delle Cacche!, che insegna ai bimbi a fare la popò nel wc. Non ci  si pensa ma per i nostri bimbi può essere un piccolo trauma, qualcosa uscito dal loro corpo che se ne va per sempre 🙂

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Bello quando due amiche si trovano e riescono dare iniziative imprenditoriali come queste, pur accollandosi enormi rischi, vero? Avere un’idea però non basta se poi non la si concretizza. E voi avete qualche idea che vi piacerebbe realizzare? Io sì tante e spero presto di riuscirci…

 

 

 

STUPENDA IDEA REGALO PER LA FESTA DEL PAPA’ CON IL TEST DI GRAVIDANZA

Volete dirglielo in modo originale che aspettate un bambino? O volete semplicemente ricordargli quel momento meraviglioso quando glielo avete detto? Seguite questo tutorial per incorniciare il vostro test di gravidanza e farne un’idea regalo per la festa del papà

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Io e Papàrisparmio  abbiamo fatto il test assieme perchè già ce lo aspettavamo, ma se fosse stata una vera sorpresa avrei cercato un modo curioso per dirglielo. Così alla sua prima festa del Papà sono andata a ripescarmi il test di gravidanza e l’ho trasformato in una piccola opera d’arte (passatemi il termine…ma dato il contenuto, così prezioso! 😉 ).

A proposito, sapevate che in America la festa del papà si festeggia la terza domenica di giugno? Dunque doppia festa per noi visto che Papàrisparmio è colombiano. 

Se anche voi volete realizzare la vostra piccola opera d’arte con il test di gravidanza, ecco cosa vi serve per realizzare un quadretto 3D:

  • del vecchio MAKE UP (ombretti e un eye-liner colo oro che quando l’ho comperato dovevo essere ubriaca…altrimenti uccidetemi! 🙂 )
  • una cornice a doppio fondo presa all’Ikea, dall’impronunciabile nome Ribba (circa 9 euro..ma ci sono modelli anche più bellini se volete)
  • fiori secchi…finti….di carta…come volete!
  • colla tipo Attack
  • pennarello nero o matita carboncino
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Prendete il test di gravidanza, incollatelo al centro del quadretto (lo chiamo 3D proprio perchè tra il vetro e la base dietro c’è uno spazio nel quale potete riporre ciò che più vi piace, io ho messo un fiore per impreziosire il tutto, senza appesantilo e non ultimo, Babyrisparmio si chiama Flor, fiore in spagnolo!).

A questo punto incollate anche il fiore, che se volete potete decorare come ho fatto io con dello smalto color lilla o del colore che avete e il famoso eye-liner color oro pazzia.

Se avete una buona mano, sopra potete scrivere il nome di vostro figlio/a oppure come ho fatto io “Auguri papà!” o ancora, lasciarlo in bianco. Anche qui ho ripreso i colori delle decorazioni del fiore per non lasciare la scritta solo nera.

Nella scritta, anzichè lo smalto, ho utilizzato l’ombretto lilla, aiutandomi con un pennellino bagnato e “intingendolo” nell’ombretto man mano (purtroppo in foto appare tutta nera ma i contorni sono colorai, seppur delicatamente). Alla fine potete fissare il tutto con un velo di lacca, che darà anche un po’ di lucidità se gradita. Ma occhio a non usarne troppa per evitare sbavature…per cui nel dubbio, se non vi sentite sicure, meglio lasciare le cose come stanno se siete soddisfatte del risultato. 🙂

idea regalo per la festa del papà test di gravidanza

 

Ed ecco il nostro bel quadretto da appendere nella cameretta del nostro cucciolo o anche in salotto, perchè no? Dove più vi piace. Ti è piaciuta la mia idea? Spero tanto di sì…allora condividila con tutti i tuoi amici! 🙂 Ma prima di andare via, raccontami come gli hai detto che aspettavate un bambino…sono troppo curiosa, sono queste le storie più belle. A proposito di reazioni dei papà alla bella notizia, guarda questo stupendo video qui sotto: ti farà piangere e ridere allo stesso tempo!