Tutti gli articoli di Mammarisparmio

CUPCAKES O MUFFIN, QUALI DIFFERENZE? DUE CLASSICI, LE RICETTE AL LIMONE E AL CIOCCOLATO

Cominciamo subito col rispondere a questa domanda che si fanno in tantissimi…quali sono le differenze tra i cupcakes e i muffin? A volte nessuna, a volte invece – quando si vuole fare i precisetti – le differenze ci sono eccome! Anche sottili come l’orario in cui si consumano. Ecco 3 ragioni per cui esistono due nomi per chiamare un dolce “apparentemente” similie all’occhio. E
  • i cupcake solitamente sono glassati mentre i muffin no e al loro interno contengono frutta
  • i muffin sono una sorta di pane, dolce o salato, con l’utilizzo di olio, mentre i cupcake sono delle tortine e si usa il burro
  • l’orario della giornata durante il quale si consumano: i muffin per tradizione si consumano alla mattina e sono più grandi, mentre i cupcake sono più piccoli e vengono mangiati di pomeriggio
Queste sono le differenze storiche tra i due dolcetti, ma qui in italia la differenza sta solo nel momento, nel come ti viene! 🙂 Di solito nel Belpaese si differenziano per la glassatura, ma è difficile trovare un locale che venda cupcake americani originali!
E ora basta teoria, passiamo alla pratica!

MUFFIN AL CUOR DI LIMONE 

 

muffin cuor di limone

Cupcakes by 9comeback, FdP

 

 

Ingredienti:
  • 75 gr di farina bianca
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 60 gr di burro
  • 70 gr di zucchero
  • 1 tuorlo
  • scorza grattugiata e succo di un limone
  • 1 albume
  • sale
PROCEDIMENTO
Setacciare la farina, aggiungere il lievito e un pizzico di sale. Dunque lavorare il burro e lo zucchero fino a ottenere una crema bella morbida. A questo composto aggiungete il tuorlo e del succo e  della scorza di limone. Abbiate cura ora di non mescolare troppo. E’ sufficiente che i vari elementisecchi si incorporino alla crema che avete ottenuto. Ora montate l’albume a neve e aggiungete anche questo al composto, delicatamente, con movimenti dal basso verso l’alto!
Mettete nelle formine per muffin e cuocete per 10-12 minuti a 180°.
IL TRUCCO!
Il forno deve essere già a temperatura prima di infornare il dolce e setacciare sempre bene gli ingredienti secchi (questo eviterà di creare fastidiosissimi grumi all’interno dell’impasto).

MUFFIN GENEROSI ALLA NUTELLA

 

 

muffin al cioccolato e nutella

“Chocolate Cupcakes” by Serge Bertasius, FdP

 

 

Ingredienti:
  • 75 gr farina bianca
  • 250 gr zucchero a velo
  • 75 gr nocciole macinate finemente
  • 4 albumi
  • 180 gr burro
  • 250 gr nutella
  • sale
Procedimento:
Anche qui setacciare la farina, aggiungere  lo zucchero a velo il sale e unire le nocciole. Con lo sbattitore montare gli albumi fino a quando appariranno solIdi come la neve per l’appunto! Ora, incorporare la farina, il burro fuso e la nutella agli ingredienti secchi. Per amalgamare bene il tutto, unite ora gli albumi, che vi aiuteranno a mescolare il composto e a renderlo più fluido. 
La vostra base è pronta, è il momento di metterla nelle forme e infornarla per 12-15 minuti, sempre a 180°.
IL TRUCCO!
Gli albumi vanno montati in ciotole di vetro o di acciaio, con l’aggiunta di un pizzico di sale e alla massima velocità dello sbattitore.
Spero vi sia piaciuta anche questa ricetta della nostra Scuola di Dolci per NeGaTi!
Valentina Romano, una Mammarisparmio

SICURO DI DOVER PAGARE IL CANONE RAI? COME CHIEDERE LA DISDETTA O L’ESENZIONE. PC, SMARTPHONE, TABLET PAGANO?

Chiedere la disdetta del canone Rai si può. Occhi alle tempestiche soprattutto ora che si paga in bolletta. Ma chi può chiederla e come? Chi invece può usufruire dell’esenzione? Ecco modalità e tempistiche per non pagare più la tassa sulla tv. Il canone sui pc e smartphone si paga?

Una delle tasse più odiate fra tutte e di sicuro quella legata al possesso del televisore: il canone RAI.

A breve ci chiederanno il pagamento di sto benedetto canone TV: 100 euro per vedere una tv che peggiora di anno in anno in termini di qualità (si salvano davvero pochi programmi!). Come sapete quest’anno il pagamento verrà fatto con la bolletta della luce..

Se pagate in ritardo sapete ovviamente che dovrete addizionare una mora. Ma se siete in difficoltà con i conti, ricordatevi che potete rateizzare la tassa e pagarla in due o quattro mesi.

Sapevate però di poter disdire questa tassa o di poterne chiedere l’esenzione?

Ovviamente non tutti possono presentare la domanda alle Agenzie delle Entrate.

CHI PUO’ RICHIEDERE L’ESENZIONE DEL CANONE RAI

  • Bisogna aver compiuto i 75 anni di età
  • Avere un reddito, assieme a quello del coniuge, che non superi i 6.713,98 euro (ovviamente è un dato che si riferisce all’anno precedente
  • Non bisogna convivere con persone differenti dal coniuge, che insomma abbiano un reddito  a parte

La televisione in questo caso deve trovarsi nell’appartamento dove si risiede. Se soddisfate questi requisiti recatevi all’Agenzia delle Entrate e fate domanda di esenzione (non dimenticate di portare un documento). Se avete diritto all’esenzione non serve che ogni anno presentiate la domanda. Nuove comunicazioni saranno necessarie.

Scaricate qui il modulo di esenzione per il canone rai da presentare all’Agenzia delle Entrate.

Non eravate a conoscenza di questa possibilità e avete pagato ingiustamente fino ad oggi? No problem. Cliccate qui e stampatevi il modulo per fare richiesta di rimborso del canone Rai

COME CHIEDERE LA DISDETTA DEL CANONE RAI

Ecco la categoria che ci interessa di più e nella quale (forse) potremmo rientrare. Le prerogative per poter fare richiesta di disdetta del canone Rai sono le seguenti:

  • E’ necessario cedere tutti gli apparecchi a terza persona. Di quest’ultima bisognerà comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate…
  • Se non si è in possesso di alcun apparecchio è necessario comunicarlo formalmente e specificare come mai non se ne è più in possesso. Ve lo hanno rubato, si è rotto…gli avete dato fuoco? 🙂
  • Ultima ipotesi si richiede all’Agenzia delle Entrate il “sugellamento” degli apparecchi. Ovvero vi vengono in casa e ve li chiudono in degli involucri che non pemettono più la fruizione degli stessi. Un po’ come quando vi mettono i blocchi alle ruote…solo che qui parliamo di televisori :-). Che poi voglio dire…per chi guarda poco la tv ma non vuole sbarazzarsene perchè magari si tratta di un buon modello funzionante, è un’ottima soluzione! E anche per chi, purtroppo, si trova in un momento di difficoltà economica.
  • canone rai si paga per pc?

    Couple watching tv by Ambro – FdP

ENTRO QUANDO CHIEDERE LA DISDETTA

  • Se fatta entro il 31 dicembre 2015, esenta il contribuente dal pagamento già a partire dal 1 gennaio 2016;
  • dopo il 1 gennaio 2016 ed entro il 16 maggio 2016, dispensa il contribuente dal pagamento dal 1 luglio 2015.

IL CANONE RAI PER COMPUTER, TABLET, SMARTPHONE

E gli altri dispositivi come Smartphone, tablet e computer che permettono di vedere la tv? Sono soggetti al canone? Ancora non c’è una legge ad hoc che specifichi che quest’ultimi debbano rientrare nel canone, per cui (forse) restano ancora fuori. Tuttavia il Governo ha emesso una nota nel 2012 che fa rientrare anche smartphone e pc nel pagamento del canone (nota del 22 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Comunicazioni ha precisato cosa debba intendersi per “apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni” ai fini dell’insorgere dell’obbligo di pagare il canone radiotelevisivo ai sensi della normativa vigente, RDL 246/1938). . Leggetevi qui il testo se ne avete voglia e traete le vostre personali conclusioni come ho fatto io…qui sotto le apparecchiature a sinistra che “dovrebbero” pagare il canone. Sono escluse le famiglie che abbiano solamente ricevitori radio.

Piccola curiosità…

Quando ho detto a Papàrisparmio che qui in Italia si paga una tassa perchè si possiede una televisione pensava lo stessi prendendo in giro. Così, quando gli ho spiegato che anche il possesso di un’auto comportava un’imposta: il bollo pagato giust’appunto l’altro giorno (140 euro signori per un vecchio carrozzone del 2001…).

“E’ l’Italia bellezza”, gli ho detto! 😉

Hai trovato utile o interessante questo post? Condividilo, fallo girare…grazie mille da Mammarisparmio!

TRUFFA NIGERIANA O COSTA D’AVORIO, COME RICONOSCERLA. IO L’HO EVITATA MA NON PER MERITO MIO

La terribile truffa nigeriana o della Costa D’Avorio attuata da persone senza scrupoli su ebay.it o subito.it giocando con gli equivoci di Paypal. Vi spiego cos’è e come difendervi (non linkate questo post a chi sta tentando di truffarvi o lo metterete in guardia! Aiutatemi ad aiutare…grazie!)

Voglio pensare positivo. In fondo non ho perso nulla ma ho rischiato davvero grosso. Di sicuro ho imparato una cosa:

quando le cose sembrano troppo belle per essere vere, fatti sempre qualche domanda.

Io in verità qualche domanda me l’ero pure fatta ma il mio essere sempre fiduciosa verso il prossimo, spesso, mi gioca brutti scherzi.

L’ultimo scherzo si chiama truffa Costa D’Avorio o truffa nigeriana, dipende da dove vi scrivono. Ultimamente stanno tirando troppo la corda e il giochino comincia a sfuggirgli di mano. Io l’ho scampata davvero per un pelo.

Qualcuno di voi si ricorderà che tempo fa, in un contest targato Microsoft, vinsi un tablet Pro processore i5 con tastiera touch annessa. Tanta roba e soprattutto tanta fortuna. 🙂

Ebbene decido di metterlo in vendita, perchè per quanto sia strabellerrimo, i soldi sono quelli che al momento mi servono di più. Nemmeno il tempo di metterlo online su www.subito.it ed ecco che vengo contattata da più persone interessate all’affare…chi mi chiede scambi, chi sconti ecc… C’è  chi invece si mostra subito disponibile a pagare i 700 euro che richiedo per il tablet, senza esitazioni. Ovvio che il mio interesse ricade subito lì.

 

Mi scrive la Signora Annnabella Sissoko:

 

Ciao
OK, mi aspetto di pagare tramite www.paypal.com
Sono attualmente in Costa d’Avorio per il mio lavoro.
Spedizione sarà effettuata per Poste Italiane (Paccocelere Internazionale).
Nota:le spese di spedizione sono la mia responsabilità.
Grazie

 

 

“Mah…Costa D’Avorio, caspita…lontanuccio – penso – Magari lì certi apparati elettronici costano ancora molto o addirittura non si trovano!”. Ingenua, vero? Però sapete quando accade tutto molto in fretta, botta e risposta.

“Ok, mi fido…anche perchè vuole pagare con Paypal, una garanzia insomma!”.

SBAGLIATO.

O meglio lo è, se non si è tonti come lo sono stata io. 🙂

Invio la richiesta di denaro tramite Paypal alla fantomatica signora Sissoko. Immediatamente mi arriva questa mail di Paypal (faccio la richiesta di 830 euro perchè ci eravamo accordati inizialmente per una spedizione assicurata con Ups, quando poi invece ha preferito Poste Italiane…e per fortuna dico col senno di poi!).

 

paypal giusto

Qualche ora dopo mi arriva un’altra mal da PayPal: intestazione nell’elenco dei contatti IDENTICA alle altre mail di PayPal che ricevo normalmente. Poi, con più calma, riguardandola meglio e confrontandola con le originali qualche piccola differenza c’è. Ecco la mail che mi mandano:

truffa nigeriana paypal 1

Sopra in alto ho omesso l’intestazione con logo PayPal classico, in calce poi c’è scritto:

PayPal (Europa) S.à r.l. & Cie, S.C.A.
Società per Azioni
Sede sociale : 5th Floor 22-24 Boulevard Royal L-2449, Luxembourg
RCS Luxembourg B 118 349
Email PayPal n° PP3204

Insomma, l’italiano non è dei migliori...useranno Google translate, hanno la sede a Lussembugo (lo so da non crederci, ma vi assicuro che quando le cose accadono velocemente e quando avete appena ricevuto una mail di paypal originale, le cose, messe assieme, sembrano avere una logica). Controllo il mio conto PayPal e sul mio profilo, parlano di soldi “in sospeso”. “Ok, sono loro”, mi dico.

LEGGI ANCHE: Come ho evitato la truffa Sky-Fastweb

Pensate che,  fra me e me, ho anche fatto i complimenti a PayPal: “Sempre più efficienti, addirittura seguono il pacco dalla partenza all’arrivo. I soldi sono già bloccati, ma per correttezza non li depositano fino a quando si rendono conto che il pacco è stato veramente spedito!”.

Faccio un bel pacco – che sia bello resistente, eh! – vado in posta, mi faccio una bella mezzora di coda e una volta spedito, invio ai signori PayPal dell’ufficio dedicato il numero di tracking, così come richiesto. E loro mi rispondono così:

truffa paypal

Cavoli, ammetto che qualche dubbio comincia a salirmi. Io e Papàrisparmio, abbracciati nel letto, mentre non riusciamo a prendere sonno dopo essere stati svegliati per la seconda volta da Babyrisparmio, ne parlucchiamo: “Ma tu cosa dici? Non sarà mica una truffa?”. Insomma il timore di aver preso una bella beep-beeeppp è sempre più forte, per non dire certo.

Ma ormai il pacco è andato. “Domani sapremo alle ore 21 quando sbloccheranno i soldi, sapremo se siamo stati dei !”£$%&/()=?^ oppure no”.

Ovviamente quei soldi non sarebbero mai arrivati. Si tratta di una truffa-truffissima signori!

E io ci sono cascata come un pollo. Altro che mammarisparmio, chiamatemi mammatontolona 😀

Fortuna che le Poste Italiane lavorano  anche bene. Anche se noi tutti ci lamentiamo sempre un sacco. Ma quando è giusto riconoscere dei meriti ce lo dimentichiamo. Bene lo dico ad alta voce: GRAZIE Poste Italiane, per avermi chiamato dal tuo ufficio di Malpensa e avermi chiesto se avevo effettuato una compravendita online. Insomma, grazie per aver “congelato” il mio pacco a Malpensa e di aver captato che ero stata vittima di una truffa. E grazie anche a te Annabella, per avermi detto di specificare bene il contenuto del prodotto sulla ricevuta del pacco “così da non avere problemi alla dogana”. E’ vero problemi non ne abbiamo avuti, perchè il pacco è al sicuro, qui con me. 😀

Ho perso le 56 euro della spedizione. Amen…la giusta punizione per essere stata tanto fessa. Loro però sono stati davvero bravi…per cui state all’occhio, signori!

DA Z GENERATION SALDI RIMBORSATI. SPENDI 30? 30 EURO DI BUONI SULLA NUOVA COLLEZIONE

 

zeta

 

 

Saldi rimborsati da Z generation, un negozio al quale faccio volentieri pubblicità visto il rapporto qualità prezzo dei capi, carini e fini, senza troppi ghiri gori (almeno a me non piacciono). Io a Babyrisparmio poi ho preso tutto sul lilla e violetto così posso rigirare i vari pezzi ed è sempre abbinata.

Questo è il periodo per comperare perchè oltre ai megasaldi è in corso anche un’altra maxi promozione che rimborsa i saldi (solo quelli dei vestiti che hanno il cartellino rosso e scontati addirittura al 60%). Avete tempo fino al 4 febbraio. Per cui affrettatevi.

Cosa vuole dire? Vuol dire che se spendere 34 euro in capi scontai al 60% – e vi giuro che tornate a casa pieni di roba! – vi daranno un buono da 30 euro da spendere sulla nuova collezione estiva entro il 25 febbraio. Pensateci e magari portatevi avanti anche con i regalini per i futuri nascituri (io ho parecchi amici in attesa in questo momento per esempio).

Offerta non valida nei seguenti negozi:  Belpasso, Catania, Gravina e San Giovanni la Punta.

Mentre via libera in tutti gli altri. Che aspettate? Qui trovate l’elenco di tutti i negozi 

6 COSE SULL’ALLATTAMENTO CHE NON TI DICONO PER NON SPAVENTARTI (E PREPARATI A DIVENTARE VERDE!)

Tu puzzi e il tuo armadio puzza. Tuo marito non ti guarda più come prima e quando cammini fai attenzione: oltre ad avere le zinne al vento – come, non te ne sei accorta? – potresti ritrovartene una tra i piedi. Allattare non è un lavoro per tutte ma se tieni duro, non te ne pentirai

 

In Rete si parla tanto di allattamento: perchè importante farlo, come farlo e quanto farlo.

Non se ne può più. Che palle, dai…

Decidi tu mamma se allattare il tuo piccolo, cerca di capire se ti piace o se è più un peso per te. Ma datti tempo prima di decidere.  Così sarai sicura della tua scelta sia essa in un verso o nell’altro.

Per alcune mamme, allattare, può essere davvero difficile: problemi al capezzolo, poco latte, il bimbo che non si attacca bene. Pensa che io, pur senza inghippi di questo tipo, volevo mollare già dopo il primo mese. Non ero pronta psicologicamente a consegnare tutta la mia vita a quell’esserino. Giorno e notte, notte e giorno. Così stavo per dire basta. Poi ho stretto i denti e mi sono abituata.  Finchè poi c”ho quasi preso gusto. E oggi mia figlia, a 19 mesi, è ancora allattata al seno.

Allattare, in fondo, è proprio questo: una questione di abitudine. 

Come dicevo, scegli tu se allattare o no. L’importante è che tu lo faccia consapevolmente e non perchè sei stata consigliata male, per esempio da un’ ostetrica che non ti ha spiegato l’attaccamento. Meglio che tu abbia smesso perchè hai visto che allattare non faceva per te. Così sarai felice e senza rimpianti. 🙂

 

ID-100172527

 

Diciamocelo…allattare non è un lavoro per tutte:  devi farlo anche quando non vuoi (esattamente come un lavoro!).  E poi ci sono un sacco di cose sull’allattamento che non vengono dette e si scoprono solo dopo.

Quasi me ne vergogno oggi, ma io sono quella che al corso pre-parto ha chiesto all’ostetrica:

“Ma se qualche sera volessi uscire con mio marito e lascio la mia bimba a Nonnarisparmio, posso darle il biberon con il latte artificiale?”.

Perchè io pensavo che il latte uscisse a richiesta per l’appunto.

Poppante non chiede, latte non esce!

Sbagliato! Nessuno mi aveva detto che se salti una poppata, inzia la trasformazione nell’incredibile Hulk: le vene cominciano a gonfiarsi, due pettorali duri e gonfi che manco in tv alla finale del wrestling e tu che cominci a tastarti il seno per capire un po’ la situazione (un po’ come Hulk no? Quando si batte i pungni sul petto 🙂 ).

incredibile hulk telefilm fox

 

Beh oggi qualcosa ve la posso pure dire, dopo 19 mesi di onorato servizio. Per la serie: conosci il tuo nemico, anche se hai muscoli d’acciaio! 🙂

Ecco quello che ti aspetta!

 

CAPEZZOLI MODELLO CHICCO

Non puoi capire quanto faccia male attaccare tuo figlio le prime volte, finchè non provi. Ma come fanno le altre mamme che allattano felicemente al parco? Lo fanno perchè, a loro, si è già formato il “callo”. Per cui porta pazienza…e aspetta che la metamorfosi abbia inizio. I primi giorni ti ritroverai due capezzoli gonfi che ricordano un ciuccio. E aiutati con dei piccoli (grandi) urletti, tipo “Ahhhhhhhhhhhhhiaaaaaa!” quando si attacca. Funziona!

 

DUE TETTE, DUE MISURE

Sii pronta a giare per casa sempre mezza nuda. Inverno o estate che sia, non importa. Il pudore non saprai più cosa sia …tanto nemmeno ti renderai conto se il seno di destra è rimasto scoperto! E che sia grande la metà di quello sinistro? Un dettaglio di cui non ti preoccuperai quasi subito. Perchè tanto non avrai il tempo di guardarti allo specchio.

 

CAPELLI ALLA CHARLIE BROWN

In gravidanza avevi dei capelli bellissimi, folti e lucenti? Bene, spero per te tu abbia tanti capelli perchè con l’allattamento ne perderai. E tanti. Ti ritroverai tra le mani mazzetti di ciocche che ti faranno pensare che stai per diventare calva. Tranquilla, finirà. Il culmine è intorno ai 3 mesi del piccolo, se poi quei tre mesi coincidono con l’autunno (come nel mio caso!)…il mio consiglio è di comperarti una bella parrucca! 🙂

 

ASCELLATA CHE MANCO DOPO LA STRAMILANO

Gli ormoni cambiano, il corpo muta – la metamorfosi continua! – e tutta quella produzione di latte proprio vicino alle ascelle certo non aiuta a profumare di rose appena raccolte. “Ma sono io o c’è un gatto morto in casa?” 🙂 Siete voi! Potrete lavarvi cento volte al giorno, usare i migliori saponi ma c’è poco da fare…puzzate! Non sempre eh! Va a  fasi.

 

TETTE A MO DI CHEWING-GUM

Inutile far finta di nulla. Il seno non sarà più quello di prima, cambierà forma, colore, peso. E’ sempre il vostro corpo, ma in un certo senso non lo è più. E’ un po’ come se fosse posseduto, tipo l’Esorcista. Solo che a possederlo è vostro figlio. Anche vostro marito ne è estromesso. E forse non gli dispiace nemmeno troppo visto che ora da lì esce del latte. 😉

 

L’ARMADIO SAPRA’ DI STALLA

Scordatevi di outfit, pizzi e merletti per un po’. Quando aprite il vostro armadio, adesso, non c’è più quel buon profumo di bucato ma qualcosa che assomiglia di più a una stalla piena di buoi subito dopo il pascolo. E’ il latte (avariato) che stagna sui vostri capi preferiti. Meraviglioso, no? 🙂

 

 

1486808_559072107495482_929055490_n

“L’unico capo nel mio armadio che non puzzava di latte acido”

 

 

Amiche, niente paura! Allattare ha anche un sacco di vantaggi di cui parleremo più avanti. Sta a voi decidere se sono più i lati positivi o quelli negativi. Buona scelta a tutte!

Ti è piaciuto questo post? Fallo girare, condividilo. GRAZIE!

 

NEL GIORNO DELLA MEMORIA, SE APRO L’ACQUA ED ESCE CALDA…IO MI RICORDO!

Oggi è il giorno della Memoria, il giorno perchè si continui a ricordare, per non dimenticare.

George Santayana

 

“Coloro che non ricordano la storia sono condannati a riviverla”

 

La foto di questa targa è stata scattata lo scorso settembre ad Auschwitz- Birkenau, quando Papàrisparmio e io, al mare, abbiamo preferito la più fredda Cracovia, punto di partenza per visitare il campo di concentramento dove sono state uccise oltre un milione e mezzo di persone.

 

veduta di auscwitz birkenay campo di concentramento dall esterno ingresso

 

E’ un viaggio che tutti dovrebbero fare. Sono immagini che tutti conosciamo grazie ai libri di storia e ai documentari, ma vi assicuro che vedere quelle scene dal vivo è tutta un’altra cosa.

Potete pensare di andarci questo aprile magari, quando Cracovia sarà in festa (il 27 aprile per l’esattezza) per la santificazione di Papà Giovanni Paolo II.

Devo dire che di brutture, purtroppo, qualcuna ne ho vista. Sono entrata nella seconda favela più grande dell’America latina, la Rocinha di Rio de Janeiro, una città nella città dove il sole fa fatica a entrare.

 

rocinha rio de janiero

Non è raro trovare qualche cavo penzolante. Ognuno si allaccia alla luce come può (quando c’è!)

 

rocinha favela di rio de janeiro

Una veduta dall’alto della Rocinha.

 

Recife, ci si ripara dalla pioggia. I bambini sulla destra nemmeno la sentono più...

Recife, ci si ripara dalla pioggia. I bambini sulla destra nemmeno la sentono più…

 

 

Anche a Caracas le case sono ammassate una sull’altra in un equilibrio precario come fossero tanti lego pronti a venire giù da un momento all’altro. Spesso mancano i sanitari, la luce, l’acqua, il gas e ci si arrangia come si può. La dignità dell’uomo in questi luoghi – nel 2014 – è fortemente compromessa e a farne le spese sono ancora loro, i più deboli: i bambini.

Caracas favela

I vetri alle finestre sono un vero lusso. E non fa sempre così caldo

 

favela colombiana amianto

Una favela colombiana dove si fa tutto nel fiume…i bambini crescono nell’immondizia

Qui sopra siamo in Colombia dove l’amianto non solo copre la testa della gente nelle zone più rurali ma lo si trova anche nella capitale, Bogotà, nei parchi giochi dei bambini per esempio o nelle scuole. Se penso che la mia Babyrisparmio è per metà colombiana mi si stringe forte il cuore. Lei è stata più fortunata. Eccola qui sotto, con il suo papà, a una mostra che riproduce quasi a grandezza naturale un negozio gestito da ebrei e siglato dai nazisti con la scritta “Jude”.

1379482_10151763419354958_42999883_n

 

In questo giorno della memoria mi preme ricordare non solo gli ebrei, ma anche gli omosessuali, gli handicappati, gli zingari, i polacchi e tutte le minoranze etniche e religiose che sono state ferocemente perseguitate perchè considerate diverse.

Ma lascio che siano le immagini a parlare per me. Torniamo per un attimo ad Auschwitz.

1385821_10151763420464958_328931637_n

Migliaia le protesi che sono state ritrovate nel campo appartenenti a persone “inutili”, da eliminare: gli handicappati

 

1385090_10151763420694958_1743081094_n

Qualche vestitino, una bambola senza la testa e delle scarpine ci ricordano la presenza dei bambini in un inferno chiamato Auschwitz

 

 

1381933_10151763420239958_2022100546_n

Appena arrivati al campo dopo giorni di viaggio. Ecco uno dei momenti più strazianti: la separazione dal proprio marito, figlio, mamma, sorella. Alcuni non si sono mai più rivisti.

 

1374311_10151763420299958_1490983115_n

Bambini già adulti. Si tengono per mano e si fanno coraggio mentre si incamminano verso le camere a gas.

 

 

Lo so, sono immagini forti, si fa fatica a credere che tutto questo sia accaduto non molto tempo fa. Ai nostri figli, nati nel terzo millennio, sembrerà già un’epoca molto lontana. Soprattutto se non ci impegneremo ad aiutarli a ricordare. Ma in fondo c’è la storia di tutti i giorni che ci dà una mano. Perchè questi bambini del video qui sotto sono poi così diversi da quelli che si incamminano verso le camere a gas? E tutto ciò accade oggi, adesso che state leggendo. Non 60 anni fa.

 

Molte di queste persone sono quelle che poi cercano di imbarcarsi alla volta di Lampedusa. Non esiste un noi e un loro, secondo me. Esistono solo gli esseri umani e il desiderio di dare una speranza di vita ai propri figli e a se stessi. Purtroppo non sempre va bene. Ma se gli ebrei, per scappare alle persecuzioni, avessero preso quei barconi, voi li avreste rispediti al mittente?

E’ vero l’Italia è in ginocchio, è in difficoltà però spero che le immagini sopra, ci aiutino a ricordare che nel mondo – adesso – c’è molta gente che sta peggio di noi. E che riesce persino a trovare sempre un sorriso…solo per il fatto di essere viva.

Io a me stessa non chiedo tanto. Mi basterebbe solo ricordarmi di quanto io sia fortunata se quando apro il rubinetto, l’acqua esce calda! Perchè quello che è scontato per me è un’enorme conquista per qualcun altro. 

E’ il regalo che mi voglio fare per quest’anno appena iniziato.

Grazie alla giornalista Marta Serafini.