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BASTA SPRECHI, INSEGNA AL TUO BIMBO L’IMPORTANZA DEL CIBO CON QUESTA GIOCOSTORIA

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Oltre duecentomila tonnellate di cibo invenduto finiscono ogni anno nelle discariche, solo perchè è “brutto” vedersi o prossimo alla scadenza. Non si può più tollerale un tale spreco. Nelle mense scolastiche supera addirittura il 50%. Un Pane per Tutti è una delle associazioni che prova a dare un freno al fenomeno.

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Tutta colpa di un melone. Un giorno in un super sto prezzando un melone quasi acerbo, mi cade, velocemente passa un addetto, lo raccoglie e lo butta nel sacco nero dei rifiuti. Dopo 2 mesi un altro addetto reparto ortofrutta, guarda i grappoloni d’uva esposti e quando ne trova uno che ha due o tre acini scuri, finisce nel sacco nero dell’indifferenziata.

Sono sbigottita.

Già dal melone era partita l’idea, così cerco tutto quello che può esserci sul fenomeno e scopro un mondo a parte. Migliaia di tonnellate di cibo ogni anno finiscono in discarica, tra agricoltura, industria, piccola e grande distribuzione e ristorazione. Di queste poco piu del 10% è donato. Ad occuparsene sono soprattutto il” Banco Alimentare” e “Last Minute Market” che entrambi portano avanti da anni il recupero alimentare. Ma si tratta di due gocce nell’oceano.

Nel mio piccolo, mi sono sempre interessata di ambiente, già 20 anni fa avevo depositato un brevetto per la raccolta differenziata ed oggi ne ho un altro per un vassoio bio.

Che cosa si scarta nel settore alimenti che può essere recuperato? Prodotti non graditi al mercato, vicini alla scadenza, leggermente danneggiati, fuori calibro, confezioni di prova o non idonee e, naturalmente, pasti non consumati. Esiste la legge 155/2003 detta del Buon Samaritano che prevede la ridistribuzione ad Enti Caritatevoli dell’invenduto. Eppure c’è ancora molto da fare. Lo spreco non è più accettabile e l’attuale situazione economica non permette di ignorare le fasce deboli della popolazione.

Fresh Fruit In Shopping Trolley" by Grant Cochrane

Fresh Fruit In Shopping Trolley” by Grant Cochrane

E proprio da questi presupposti un anno e mezzo fa mi è nata l’idea di fondare l’Associazione “Un pane per tutti”, pensando a quanto fosse utile recuperare quei prodotti vicini alla scadenza per rivenderli a sottocosto, magari in punti vendita dedicati solo alla commercializzazione dei prodotti invenduti; nuovi punti di riferimento utili sia alle persone in difficoltà sia ai venditori, per un recupero parziale delle eccedenze.

Ho pensato però anche ai nostri amici a quattro zampe. Carni e verdure ormai invendibili, ma ancora buoni…perchè non donarli ai canili o alle associazioni animaliste? Buttare via la carne è un doppio spreco, poichè significa che milioni di animali son stati allevati e uccisi inutilmente (soprattutto se si tiene conto che oltre il 70 % della alimentazione umana è di origine animale).

E infine ho pensato all’importanza della raccolta differenziata dell’organico anche nel settore agroalimentare. A parte poche realtà, nei rifiuti generici oggi purtroppo finisce tutto nello stesso “calderone” con danni enormi all’ecologia (visto che l’umido abbassa le temperature degli inceneritori).

Marina Borghetti, una mammarisparmio, fondatrice dell’associazione “Un Pane per Tutti”

Qui sotto voglio proporvi una gioco-storiella per insegnare ai bambini l’importanza del cibo e  che ho realizzato durante la mostra itinerante Un pane per Tutti che ha girato le mense scolastiche.

E’ qui infatti che lo spreco supera il 50 per cento!!!  Stampatela e mettetela sul frigorifero.

gioco storia sul cibo dei bambini

A proposito voi come glielo dite? Come lo dicevano a noi da piccoli: “Guarda che in Africa ci sono bimbi che non hanno nulla da mangiare”? Il rapporto con il cibo è sempre qualcosa di molto complicato e delicato…

 

Ti piace questa bella storia di speranza? Condividila…grazie!


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2 thoughts on “BASTA SPRECHI, INSEGNA AL TUO BIMBO L’IMPORTANZA DEL CIBO CON QUESTA GIOCOSTORIA”

  1. Ciao Mamma risparmio. Le tue sono iniziative davvero ottime. La storia con i disegnini è geniale. Prenderò spunto per insegnare al mio Gnomo come si ci comporta e soprattutto, come si dovrebbe pensare.

    1. Grazie ma non devi ringraziare me. 🙂 Ma chi ha scritto questo post, fondato l’associazione e pure pensato a questa bella storiella. Io le ho solo dato voce…eh eh! Grazie a te di essere passata piuttosto. 🙂

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