TORCIA MOSCHETTONE GRATIS UTILE COME PORTABORSA PER PASSEGGINO

Ciao amiche, ecco una piccola torcia che si può richiedere completamente gratis al link qui sotto (cliccate sull’immagine!). Si tratta di un’azienda inglese che però spedisce anche in Italia. Io la trovo molto carina perchè oltre a essere utilissima di notte – per esempio quando si sveglia la piccola – essendo dotata di moschettone, può anche trasformarsi in un porta borsa per i passeggini con il manico continuo, quello a mo’ di carrello per intenderci. Tipo il mio, dove non so mai mettere la borsaaaa!!!! Sperando sempre che sia abbastanza grande. Portate un po’ di pazienza…parlano di circa 6 settimane per l’invio. Io ho appena fatto la mia richiesta. Aspettiamo fiduciose.

Un vostro grazie nei commenti, la mia ricompensa 🙂torcia moschettone

FATE LA NANNA DI ESTIVILL E I DANNI CHE PRODUCE…ALLE MAMME!

Si parla sempre dei danni che “Fate la Nanna” provocherebbe nel bambino. Ormai è risaputo che la comunità – scientifica e quella ben più importante delle mamme – è spaccata in due: c’è chi considera questo libro una manna dal cielo e chi invece lo demonizza.

In parole povere il metodo – sarò breve, visto che se n’è già discusso tanto – è il seguente: lascia piangere tuo figlio finchè si addormenterà da solo. Datti dei tempi e vai a consolarlo solo dopo aver aspettato un tot: i primi giorni cominci a rispondere al suo pianto già dopo pochi minuti, poi via via che i giorni passano i tempi di attesa si allungano finchè il bambino capirà che è inutile piangere, poichè non otterrà nulla e si addormenterà. Stremato? O semplicemente perchè è davvero stanco? 

Lascio aperta la domanda perchè qui non voglio esprimere giudizi. Non è questo il mio intento ora. Però tengo a precisare che io non ho mai adottato questo metodo, perchè sentire piangere mia figlia – anche solo per pochi minuti – mi fa stare davvero male. E non parlo solo di sensi di colpa eh! Io mi innervosisco proprio 🙂 Sì insomma il pianto dei bambini non fa per me, poichè va a toccare alcune corde che mi creano malessere generale, di qualunque natura esso sia. Dunque non potrei mai coricarmi, dopo essermi “sorbita” (passatemi il termine) quindici minuti di pianto ininterrotto che, personalmente, non riesco proprio a ignorare. Trovo sia contro natura. Ma questa è la mia opinione.

By David Castillo Dominici - fdp
By David Castillo Dominici – fdp

Piuttosto è interessante vedere come le mamme si trasformino quando si parla di Estivill: dicevo…chi lo vuole santo subito, chi invece lo manderebbe alla gogna. Il post che ho pubblicato su facebook che domandava “Cosa pensate di questo metodo?”, ha sollevato un polverone. E anche qualche parola di troppo. Una cosa è certa: questo libro mette in piazza il peggio di noi mamme. E le polemiche non mancano mai. Io credo, comunque la si pensi, che il rispetto sia alla base di tutto. Voglio dire: tu non puoi predicare la non-violenza e poi sei la prima a usare parole “violente”.  Le parole hanno un peso di cui spesso ci dimentichiamo. Per poter giudicare una persona bisogna anche conoscere la storia che c’è dietro: la sua estrazione sociale, la famiglia di origine, gli studi che ha fatto, il suo percorso di vita. Insomma i fattori in gioco sono molteplici.

Quando ero ancora incinta, una delle mie amiche più care – una delle poche a essere già mamma – mi regalò “Fate la nanna”, osannandolo in tutto e per tutto. “Pensa che il mio mi dorme tutta la notte da quando ha 4 mesi – mi spiegava – Di contro, conosco genitori che hanno figli di due anni che si svegliano ancora 3/4 volte a notte”. Presente! Eccomi qui, sono io. Babyrisparmio ha quasi 15 mesi e l’altra notte si sarà svegliata..boh, ho perso il conto.. A volte mi viene da piangere, in piena notte, quando ho sonno e lei comincia a urlare. Mi sento poco lucida perchè di fatto è più di un anno che non dormo più di tre ore di fila. E’ dura ragazze. Le giornate sono infinite, ormai non mi riaddormento più e ho perso parecchio peso. Chi ha la fortuna di avere bimbi che dormono non può capire; chi ha la fortuna di avere bimbi che dormono senza aver mai usato il metodo Estivill ancora meno (troppo culo, eh!).

Comunque…accettai il libro, ringraziai, lo lessi d’un fiato. E mi fu persino ri-regalato (per farvi capire quanto sia uno dei pensierini più gettonati da fare a una neomamma). Passarono i mesi, nacque Babyrisparmio e cominciarono le notti insonni. E  lì naturalmente mi si accese la lampadina: “Come si chiamava quel libro??? Ah già..Fate la nanna!”. Lo rilessi. Ma come faccio di solito, mi feci anche un giro internet per sentire un po’ le altre mamme e l’opinione degli esperti. E poi naturalmente ascoltai in primis il mio istinto – quello di di mamma – che mi diceva che non era roba per me. Mi è andata male perchè la mia bimba non dorme (mai!), però va bene così. Passerà, spero. Per la cronaca, c’ho due occhiaie che manco Gino Bramieri (pace all’anima sua, le più vecchiette come me se lo ricorderanno! 🙂

fate la nanna
by Tungfoto -fdp

Dunque non saprò mai che effetti ha davvero questo libro ha sui bimbi, se non per sentito dire. So però che effetti ha sulle mamme: è capace di trasformarle in iene. Personalmente non mi azzarderei mai a insultare una persona solo perchè la pensa diversamente da me. Ora, la mia migliore amica è incinta. So che prima o poi le parleranno di questo metodo. Magari lei ci cascherà, perchè chi gliene parlerà saprà “venderglielo” bene. Forse non avrà a disposizione tutto il tempo che ho avuto io per informarmi meglio (io ero a casa, disoccupata). Insomma, come dicevo, dietro ogni mamma c’è una storia. Sono sicura che anche chi ha deciso di usare questo metodo sia in buona fede. Forse, solo un po’ meno informata (se no saprebbe che lo stesso Estivill ha ritrattato e chiesto pubblicamente scusa a tutti i bambini sotto i 3 anni!)

Dal canto mio, con le parole giuste proverò a far capire alla mia amica perchè per me questo metodo non va bene. Ma poi sarà lei a scegliere. E qualunque cosa decida, io la rispetterò.

Del resto se voi aveste una cara amica che decide di provare questo metodo – magari disperata perchè deve tornare al lavoro – che fareste?

COME REALIZZARE UNA SPLENDIDA SPILLA DI PEPPA PIG FAI DA TE

Che ne dite di realizzare una bellerrima spilla 3D di Peppa Pig? Oddio, parlo pure come nel Fantabosco…ormai sono alla frutta. Un mistero come ti entrino dentro questi cartoni da poppanti…quasi quasi chiamo Sandrino, il detective per risolverlo.

Ok, stop! Stop al mio delirio. Facciamo le serie 😀

Vi servono:

– forbici

– un pezzettino di feltro rosa maiale e uno bianco (di quelli nel formato più spesso)

– del pannolenci ciclamino per le guance

– filo nero per gli occhi

– filo rosso per la bocca

– filo rosa per fare il contorno

Prima cosa andate su Google Images e cercate una bella immagine del volto di Peppa. Vi accorgerete che non sarà difficile trovarne una. Ritagliate la sagoma e utilizzatela poi come stampo per ottenere il volto di Peppa sul pezzetto di feltro rosa. Ora, seguendo il disegno originale, con una matita disegnate i tratti del maialino più amato della Tv: fate gli occhi, la bocca, il naso. Il disegno a matita vi guiderà, rendendo il lavoro più facile. A questo punto, tagliate due rotondini di feltro bianco per gli occhi, un rotondino di pannolenci (quindi meno spesso, così da creare più livelli e dare più dinamicità al volto di Peppa) rosino scuro per la guancia. Con il filo nero fate i due pallini per l’iride e contornate tutto l’occhio; con quello rosso delineate la bocca e con quello di un bel rosa acceso contornate tutta Peppa, avendo cura di profilare bene il naso e le orecchie. Ovvio che se avete la macchina da cucire è meglio, ma nulla vi impedisce di farlo a mano! Io che di secondo nome faccio Mammapigra ho usato la macchina…anche perchè avevo intenzione di fare tutta la famiglia, ma mi sono fermata a Peppa. Beh sono pigra, ve l’ho detto… 🙂 Per rifinire usate un punto zig-zag bello stretto!

Comunque ecco più o meno il risultato quale dovrebbe essere con la mia modella preferita: Babyrisparmio.

 

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Tocco finale, con il pannolenci avanzato sagomate il retro. Poi fate passare dietro una spilla da balia (ci sono anche quelle con il pallino finale sulla punta dell’ago, così non si punge nessuno…io non ce l’avevo!)  e fissate il tutto sul grembiulino, maglione, cappellino…dove volete! Grazie

Non vedo l’ora che inizi l’asilo per attaccarla alla sua sacca dell’asilo (dopo quanto gliela ruberanno?). A proposito hai visto il mio tutorial su come realizzare la sacca dell’asilo? Se te lo sei perso clicca qui.

E voi? Avete preparato qualcosa per i vostri pargoli con Peppa Pig? O realizzato qualcosa per l’asilo?

PIPI’ A LETTO? RICHIEDI QUI IL TUO CAMPIONE GRATUITO DRY-NITES

Mamme avete già richiesto il vostro campione gratuito DryNites? Non aspettare che arrivi il momento di togliere il pannolino per farlo. Anche se devo dire sono velocissimi. Io avevo compilato il form il 13 giugno e mi è arrivato dopo solo due settimane. Che servizio! Ottimo direi! E siccome oggi c’è e domani chissà, non aspettate che il vostro piccolo sia in età di spannolinamento per farne richiesta. Come vi ricordo ogni volta, meglio giocare d’anticipo. Allora che aspettate? Cliccate sull’immagine  per essere reindirizzati al form dove poter fare anche voi la vostra richiesta. 🙂  Come sempre, se avete voglia, fatemi sapere come è andata. I vostri feedback, la mia ricompensa.

drynites

 

BUONI SCONTO PER VESTITI CHICCO COMPRANDO NAPISAN

Ciao amiche risparmiatrici, vi segnalo questa iniziativa che mi è stata fatta notare dall’Amicarisparmio Federica!

C’è tempo fino al 16 Ottobre, comprando 2 prodotti della linea Napisan Additivo lavatrice e conservando lo scontrino, ricevi subito un buono sconto da spendere in capi d’abbigliamento Chicco ed in particolare:

– 15€ a fronte di una spesa minima di 50€
– 30€ a fronte di una spesa minima di 100€

Ma non finisce qui, chiunque scarichi un buono sconto Chicco, accederà all’estrazione finale di 20 buoni acquisto abbigliamento Chicco da 200€.

Cliccate sull’immagine sotto per andare al’iniziativa:

 

promo chicco napisan

COME PULIRE LE SCARPE SPORCHE, MOCASSINI SCAMOSCIATI COME NUOVI!

Con l’arrivo della bella stagione, si tirano fuori dall’armadio le tanto di moda scarpe scamosciate. Peccato siano sporche da far schifo! Soprattutto se sono di colore chiaro. Ecco come farle tornare come nuove

 

Se anche voi avete un lui un po’ “fashion victim” come il mio, allora potreste dover fare i conti con il famigerato mocassino scamosciato da uomo. Sì lui, quello a volte colorato, da portare sotto il pantalone un po’ stretto a scendere, o sotto i bermuda; quello che riesce a essere al tempo stesso super tamarro (vedi quelli coi teschi o corone sopra, stile Flavio Briatore), o stra-chic a seconda di chi lo indossi. Ovviamente Papàrisparmio rientra nella seconda categoria :-)…ah, l’amour! 😉

Purtroppo questo tipo di calzature ha un difetto: si sporca subito in punta, anche stando attenti, e diventa quindi immettibile nonostante la scarpa in sè, sia come nuova.

Ho provato in tutti i modi a farlo tornare come prima, ho usato – udite, udite! – persino un costosissimo prodotto specifico. Ma nulla! Il prodotto non faceva che espandere il nero, come farebbe una vecchia gomma sporca su un foglio bianco.  Così è intervenuta in soccorso la saggezza di Nonnarisparmio.

pulire le scarpe sporche

Ed ecco il risultato prima e dopo il trattamento d’urto!

Sapete come ho fatto a far tornare i mocassini di camoscio agli antichi splendori senza spendere un euro?

Olio di gomito mie care…e un po’ di carta vetrata.

Piano piano, vi mettete lì, gratta di qua, gratta di là e – incredibile! – lo sporco se ne va. Mi raccomando di grattare in maniera delicata così da togliere solo il primo strato superficiale. Delicatalemente, ripeto.

Così almeno un’altra stagione è garantita e un’altra missione risparmio portata a termine.

 E voi, avete altri suggerimenti?

Intanto questa tecnica l’avevo attuata anche sulle scarpette della mia bimba che aveva ridotto completamente nere in punta a furia di gattonarci sopra (era il periodo che le avevo cucito anche le ginocchiere per via delle ginocchia sempre rosse…problema che forse non hanno le mamme con bimbi che gattonano in inverno). Non che siano durate molto, visto che lei tornava a gattonarci sopra un minuto dopo. Ma visto che mi servivano per un’occasione speciale, ho dato una grattatina anche lì…e guardate un po!

Che ne dite? 🙂

scarpe sporche