BONUS BEBE’ 2015, LA CLASSIFICA DEI GENITORI PIU’ INCHIAPPETTATI

bonus bebè renziAllora, chiariamolo subito. Io di questo bonus bebè sono contenta anche se non vedrò un centesimo. La mia filosofia è che quando arrivano i soldi, i soldi si prendono. Punto. Soprattutto se è lo Stato che te li vuole dare (e non prendere, a differenza del solito!).

Quindi, come diciamo noi a Milano, “ciapa su e purta a ca” (prendi e porta a casa).

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Sì, perchè sono sicura che a qualche famiglia DAVVERO bisognosa questi soldi faranno comodo. E’ vero 80 euro non ti risolvono la vita, ma perlomeno i pannolini del mese e il latte in polvere (od omogeneizzati) ti saltan fuori.

  • Certo che un po’ ti girano se tu hai partorito nel 2012 o nel 2013 e te li sei dovuti pagare  fino all’ultimo euro! (Eccomi, presenteeeee!)
  • Certo che un po’ ti girano…sapere che una coppia che porta a casa 90mila euro lordi l’anno avrà 80 euro in più al mese per comperare un altro paio di (inutili) scarpe firmate al figlio
  • Certo che un po’ ti girano…sapere che tu che ne hai veramente bisogno, solo perchè hai avuto la sfiga di partorire nel 2013, non ne avrai diritto mentre uno che porta a casa 90mila euro lordi sì (nel tuo caso, magari, è già un miracolo se ne porti a casa 20mila!)
  • Certo che un po’ ti girano se pensi che queste risorse avrebbero potuto essere redistribuite in modo molto più intelligente, provando per esempio ad abbassare il costo degli asili nido (tra i più cari d’Europa)

Ok ti girano…lo abbiamo capito! 🙂

Il nuovo bonus bebè 2015, una mela avvelenata?

Il nuovo bonus bebè 2015, una mela rossa e succosa o un frutto avvelenato?

Ma non potranno mai girarti davvero quanto a una mamma o un papà che è diventato (o diventerà) genitore nel 2014. Sono loro infatti ad aggiudicarsi il premio di inchiappettati dell’anno del bonus bebè di Renzi.

E non solo perchè non avranno diritto agli 80 euro del bonus bebè 2015. Ma loro, a differenza delle coppie del 2013, non hanno avuto accesso nemmeno al “vecchio” Fondo Nuovi Nati, un aiuto che il Governo si era inventato in sostituzione del Bonus Bebè. Insomma, cornuti e mazziati.

Dopo l’avvento di Renzi, infatti, il Fondo Nuovi Nati era rimasto “intrappolato” in attesa di un decreto attuativo mai arrivato. In cosa consisteva? In un prestito agevolato fino a 5mila euro in cui lo Stato faceva da garante per metà del credito.

Ma fra tutti i genitori del 2014, una menzione speciale va a chi ha la data presunta del parto  fissata per il 31 dicembre o giù di lì.

Se ci sei batti un colpo…inchiappettata dell’anno 🙂

Che dire? A sto punto, proviamo a buttarla sul ridere!

Sono sicura che proverai a fare di tutto per tenertelo dentro fino alla mezzanotte. Sappi che noi mammerisparmio saremo lì con te, ti penseremo. E se dovesse uscire prima del tempo, almeno l’ultimo dell’anno  ingozzati di lenticchie che – come sai – portan soldi…

…certo, come no!

Offre Renzi.

ANIMALI E BAMBINI, UNA LUNGA STORIA D’AMORE. #MAMMEASCUOLADIPETCARE

Ho avuto la fortuna di crescere circondata dagli animali. Mia nonna era terziaria francescana, devota quindi a San Francesco, santo protettore degli animali. E’ facile intuire che per lei non fossero solo compagni di gioco ma veri e propri compagni di vita.  Per lei il minimo sindacale erano almeno un paio di cani e 7-8 gatti, che raddoppiavano in certi periodi dell’anno e che poi di tanto in tanto finivano sotto una macchina (sapete come sono le strade di campagna…a volte la libertà ha un suo prezzo da pagare!).

Io pure ho sempre avuto degli animali da compagnia: cani, gatti, uccellini e pesci (eh sì anche loro lo sono! Persino Peppa Pig ne ha uno ;-)).

peppa_pig_e_il_suo_pesce_rosso

Ricordo ancora quando avevo 8 anni e morì il mio uccellino. Lo tenni congelato nel freezer una settimana perchè non riuscivo a staccarmene. Poi mia mamma mi convinse che non potevamo tenerlo lì a vita tra una pizza e una coscia di pollo. Così gli costruii una tomba (una scatola verde su cui avevo scritto un epitaffio) e andammo a seppellirlo nel Parco delle Basiliche, a Milano.

Ma ancora non ero serena. Saperlo lì, da solo, mi faceva stare male. Così il giorno dopo, pentita, recuperari la scatola e il week end stesso andammo nel Veneto, da nonna, per poterlo sotterrare nel suo giardino. Ecco che l’uccellino aveva trovato la sua pace…e io con lui.

Sono passati 28 anni eppure sono ricordi che ancora mi emozionano questi…

UN ANIMALE PER UN BAMBINO NON E’ MAI “SOLO” UN ANIMALE

 

Perchè vi ho detto questo? Perchè è un’immagine che fa tenerezza e ben rappresenta quanto il rapporto tra gli animali e i bambini sia qualcosa di unico, speciale che non dobbiamo assolutamente reprimere e che, anzi, dobbiamo promuovere.

Oggi ho “solo” due gatti, Grigia e Bisa, che si assomigliano come due gocce d’acqua e lascio che Babyrisparmio si avvicini a loro senza preoccuparmene. A limite si procurerà qualche piccolo graffio e imparerà come trattarli. E’ importante infatti mostrare loro come relazionarsi ai nostri amici a quattro zampe. Poche regole ma chiare.

Per adesso la piccola non si è mai permessa di tirare code o “disturbare” i due baffuti di casa. Ma sono sicura che prima o poi ci proverà. E’ una bambina, è normale!

E qui dobbiamo entrare in gioco noi genitori.

purina insieme è meglio

Ed eccomi diplomata alla scuola di petcare insieme alla mia piccolina e a la dolcissima Wiva, un  bellissimo Golden Retriever!

 

“INSIEME E’ MEGLIO”, PER DIFFONDERE L’AMORE PER GLI ANIMALI NELLE SCUOLE E A CASA

 

A tal proposito voglio parlarvi di una bella iniziativa che compie proprio quest’anno 10 anni, e che magari molti di voi già conoscono dato che ha coinvolto quasi 500mila bambini, le loro famiglie e 35mila insegnanti.

Sto parlando di A Scuola di Petcare, un’iniziativa promossa da Purina per diffondere nelle scuole una relazione consapevole e responsabile con gli animali da compagnia. Quest’anno distribuirà un kit totalmente rinnovato agli alunni dal titolo “Insieme è meglio“.

Cosa c’è dentro il kit?

un libro per bambini con tante attività e giochi per far conoscere gli animali ai bambini (come avvicinarsi, come trattarli e prendersi cura di loro)

una guida per gli insegnanti

un poster per spiegare il concorso a premi legato all’iniziativa (la più bella storia diventerà un cartone animato!)

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Ma anche voi genitori potete contribuire da casa a diffondere la cultura di “Insieme è meglio”. Nel sito potete trovare delle bellissime videostorie gratuite da vedere in streaming o scaricare che insegnano ai bambini in maniera facile e divertente come relazionarsi ai loro beniamini.

COME CI SI AVVICINA A UN CANE CHE NON SI CONOSCE BENE?

Lo scorso week end ho avuto la fortuna di prendere parte a un evento promosso da Purina  per parlare di animali e bambini.
E’ stata una giornata fantastica in mezzo alla natura e agli animali. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di assistere a una dimostrazione di un’addestratrice di cani, Paola Daffunchio. I bambini si sono relazionati con Wiva, un esemplare bellissimo di Golden Retriver; lei si è fatta accarezzare, ha ascoltato e giocato con i bambini. Ecco uno stralcio di video in cui ,  la “signora maestra” – come la chiamavano i bambini – spiega loro come accarezzare un cane.

Ed ecco qualche foto della meravigliosa giornata trascorsa.

mamme blogger

Le mamme blogger presenti all’evento organizzato da Fattore Mamma

Papàrisparmio con Babyrisparmio durante il laboratorio organizzato per i bambini

Papàrisparmio con Babyrisparmio durante il laboratorio organizzato per i bambini, dite che si assomigliano i due? 😛

RICICLARE CONVIENE, INTIMISSIMI DA’ VALORE AL TUO ABBIGLIAMENTO INTIMO USATO

Un’altra volta il noto marchio di lingerie Intimissimi propone la sua iniziativa Riciclare Conviene, che dà vita all’usato in nome della sostenibilità.

Fino al prossimo 30 novembre 2014 è possibile consegnare nei punti vendita Intimissimi aderenti all’iniziativa i vostri reggiseni o altri capi di abbigliamento intimo usati, tanto da uomo come da donna, e di qualsiasi marca, non solo Intimissimi. In cambiointimissimi mutande, riceverete dei buoni sconto per i vostri acquisti presso quel punto di vendita o qualunque altro punto vendita Intimissimi in tutta Italia.

Cosa possiamo riciclare? Reggiseni, slip, camicie, pigiami, t-shirt e maglioni: insomma, qualsiasi capo di abbigliamento intimo usato. Più capi portati, più buoni sconto riceverete, perché sono cumulabili!

Quelli che valgono di più sono i reggiseni, che vi verranno pagati ben 3 euro l’uno. Poi riceverete 2 euro per pigiami e maglieria, e 1 euro per ogni slip. Potete cumulare tutti i voucher che volete e utilizzarli per i vostri acquisti presso Intimissimi fino al 31 dicembre 2014 (sono validi anche per le spese natalizie!). Unico accorgimento, potrete “scontare” soltanto fino al 20% dello scontrino con i vostri buoni spesa.

Riciclare conviene: l'iniziativa Intimissimi che dà valore al tuo abbigliamento intimo usato

E cosa faranno con i nostri capi usati? Verranno riutilizzati da I:CO, una compagnia specializzata nel recupero sostenibile di capi di abbigliamento, per farne nuovi.

LEGGI ANCHE: Porta i tuoi abiti usati da H&M e ricevi buoni sconto

Un’eccellente idea, principalmente in nome dell’ecosostenibilità, sì, ma anche perché ci consente di risparmiare non poco nelle nostre spese per l’abbigliamento. E visto che parliamo di tagliare le spese, vi ricordiamo che è possibile ridurre le bollette della luce e il gas – che tra l’altro ad ottobre sono aumentate dell’1,7% e 5,4% rispettivamente – attivando una nuova tariffa del mercato libero.

In effetti, con i nuovi prezzi di ottobre, sono molte le offerte che consentono di tagliare la bolletta del 10%. Per identificare le migliori proposte commerciali, rimandiamo al comparatore di SosTariffe.it per le offerte energia elettrica reperibile qui.

LEGGI ANCHE: Come riconoscere i truffatori di contratti bollette luce e gas

 

 

 

IL BONUS BEBE’ PROMESSO DA RENZI: 80 EURO PER LE NEOMAMME

In arrivo il nuovo Bonus Bebè 2015: 80 euro per tutte le neomamme. Chi può richiederlo e da quando? L’annuncio di Matteo Renzi che spacca a metà i genitori

Per alcuni una manna dal cielo per altri altra elemosina. Comunque la pensiate, tutte le mamme o i papà di bambini da 0 a 3 anni ricevereanno ogni mese 80 euro (960 euro l’anno).

bonus bebè renzi 80 euro

Almeno è quanto ha promesso ieri il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ospite in studio da Barbara D’Urso a Pomeriggio 5.

QUANDO SI POTRA’ FARE DOMANDA DEL BONUS BEBE’?

Ancora non ci sono le specifiche, ma stando alle dichiarazioni di Renzi a partire dal 2015, chi ne avrà diritto, riceverà 80 al mese, una cifra che copre tranquillamente spese basilari come pannolini e latte in polvere.

CHI NE HA DIRITTO? 

Solo le coppie che diventeranno genitori o adotterano un figlio tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre del 2017.

CHI PUO’ RICHIEDERE IL BONUS BEBE’?

Ovviamente non tutti. Per averne diritto bisogna avere un reddito non superiore ai 90mila euro lordi per famiglia. Il bonus si rivolge solo alle neomamme che metteranno al mondo un figlio dopo il primo gennaio del 2015.

CHI PUO’ NON RISPETTARE I LIMITI DI REDDITO?

Le coppie che superino i 90mila euro lordi che hanno almeno cinque figli.

SE HO UN FIGLIO NATO NEL 2014, AVRO’ DIRITTO ANCHE IO AL BONUS?

No, solamente le coppie che diventeranno genitori dopo il primo gennaio 2015. Gli altri restano esclusi dalla riforma.

SE HO UN FIGLIO NEL 2017, AVRO’ DIRITTO AL BONUS PER 3 ANNI?

Sì. Il bonus bebè copre i primi tre anni di tutti i bambini nati entro il 31 dicembre 2017. Per cui riceverai il bonus bebè fino al 2020, fino al terzo compleanno di tuo figlio.

IL BONUS BEBE’ VERRA’ DATO SU BASE MENSILE?

Sì, a differenza di quanto trapelato inizialmente gli 80 euro verranno versati ogni mese e non in un’unica soluzione annua.

UNA RIFLESSIONE SUL NUOVO BONUS BEBE’

Ma 90mila euro non sono un signor reddito per una coppia con un figlio piccolo? A me sembra di sì. Una famiglia che porta a casa 89mila euro in un anno ha davvero bisogno di quegli 80 euro?

Forse allora avrebbe avuto più senso cercare di fare le cose in maniera diversa, agevolando le coppie che ne hanno veramente bisogno.

Non voglio fare i conti in tasca a nessuno…ma quanti di voi hanno un reddito che si avvicina ai 90mila euro l’anno? Pochi immagino.

Secondo me avrebbe molto più senso provare ad abbassare la retta degli asili nido, da noi carissimi (quando si trova posto!) e invece gratuiti in Francia.

bonus bebè renziPensate che io e Papàrisparmio, lo scorso anno pagavamo 108 euro al mese di asilo nido comunale, qui a Milano. “Pocoooo!”, starete pensando. Ma se vi dicessi che era una retta che si basava su un reddito prossimo allo 0, dato che l’anno prima entrambi eravamo disoccupati? E allora, forse, l’esclamazione più giusta è:”Tantoooo!”.

Segno che qualcosa non torna. Non mi piace lamentarmi quando arrivano notizie di questo tipo, perchè sono strumenti utili per noi mamme e le nostre finanze ma sicuramente ci sono ancora troppi sprechi. Le spese vanno ridistribuite. 

“So cosa vuol dire comprare pannolini, biberon e spendere per l’asilo. È una misura che non risolve un problema ma è un segnale” ha detto Renzi.

Che dite? E’ davvero un segnale o una presa per i fondelli?

COME PREVENIRE TOSSE E RAFFREDDORE NEI BAMBINI

Con i primi freddi, la ripresa della scuola e dell’attività sportiva è più facile che i bambini si ammalino. Per questo è importante rafforzare le loro difese immunitarie fin da ora se si vogliono evitare continui raffreddori

 

L’asilo è cominciato da poco più di un mese e ci siamo già beccati due raffreddori di quelli potenti. Babyrisparmio è stata davvero tra i primi bambini della classe ad ammalarsi. Fortunatamente niente febbre fino adesso, però è sempre uno strazio vederla con il naso che cola di continuo e la tosse secca che poi diventa grassa e la “strozza” letteralmente durante la nanna (disturbando il suo sonno e di conseguenza il nostro!).

L’anno scorso abbiamo passato metà dell’anno scolastico a casa. Era il suo primo anno all’asilo, per cui i malanni di stagione li ha avuti praticamente tutti.

sistema immunitario enterogerminaUn anno dopo le cose non sembrano essere migliorate. E il clima, già così freddo, certo non gioca a nostro favore.

E’ proprio durante i cambi di stagione che le difese immunitarie subiscono un abbassamento, complici gli sbalzi di temperatura e il freddo intenso.

Contro  tosse e raffreddore giocare d’anticipo, paga!

Su consiglio di una mamma che ha già due bimbi, ho cominciato una cura omeopatica atta rafforzare le difese immunitarie. Sono dei granuli da sciogliere in bocca a stomaco vuoto tutte le mattine e una volta la settimana (rispettivamente Colostrononi e Omeogriphi) . Purtroppo non so ancora dirvi se funzionino o meno perchè ogni mattina è una lotta riuscire a darglieli.

In effetti, forse, a due anni appena fatti è ancora troppo piccina per accettare di buon grado della “sabbia” da sciogliere in bocca, anche se Lucia, la bimba che sta facendo questa “cura”, ha la sua stessa età. Ma cosa volete…ormai ci sono abituata: “gli altri bimbi sì, la mia no!”.

Così all’unanimità, ho deciso che questa cura la farà Papàrisparmio, che io ho soprannominato scherzosamente “mezzasega” dato che ogni ceppo di raffreddore è praticamente suo; del resto è cresciuto in un altro Paese, la Colombia, quindi per il suo sistema immunitario, i nostri virus sono una novità da non lasciarsi scappare! 😉

Che dite, somiglia più a lui o a me? ;-)

Che dite, Babyrisparmio somiglia più a lui o a me?  😉

 

E mia figlia sembra somigliargli anche in questo, non solo dal punto di vista estetico. Lei, non a caso, è la mia dolce “mezzasegehetta” <3

enterogermina immuno kidsDi recente ho scoperto che sono in commercio degli specifici integratori a base di fermenti lattici arricchiti di vitamina C:  i fermenti lattici favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, mentre la Vitamina C contribuisce al funzionamento del sistema immunitario.

Visto l’insuccesso della cura omeopatica (legato a tempi e modalità di somministrazione) adesso voglio provare con questi integratori.

Certo se potessimo trasferirci in un posto di mare, dove fa caldo tutto l’anno, avremmo risolto molti dei nostri problemi. Ma questa è un’altra storia ancora…

PIPI’ A LETTO, COSA FARE IN CASO DI ENURESI NEL BAMBINO

La pipì a letto è un problema solo se lo si vive come tale. L’enuresi infantile infatti è una semplice fase che va affrontata in maniera altrettanto semplice. Cosa fare? Come comportarsi? Quali rimedi pratici per evitare che bagni il letto?

Da circa un mese, dopo oltre due anni, ho ricominciato a dormire. Non otto ore piene, giammai! Un paio di volte mi sveglio ancora per controllare che la piccola non si sia scoperta o che non abbia il pannolino pieno. Anche se quelli di oggi promettono “6-7 ore di pelle asciutta”, proprio non mi va di lasciarla a contatto con la pipì tutta notte!

Il nostro rituale della buona  notte, in questi due anni, è cambiato circa una ventina di volte.

Grazie a Dio ho scampato il rituale del bagnetto perchè diversi pediatri mi hanno consigliato di farglielo ogni 3 giorni dato che ha la pelle molto secca. In compenso ho pagato dazio fino a un anno e mezzo, quando l’unica maniera per addormentarla era il seno. Quindi toccava sempre a me!

Diciamo che le cose sono molto migliorate da quando ho smesso di allattarla, dettaglio che ci ha permesso di riunire la famiglia in un unico letto.

Oggi se la bimba non ha dormito il pomeriggio, verso le 21.30 si va tutti a nanna.

Sì, anche noi adulti…orari che manco le galline!

pipì a letto

La nostra ragazza infatti pretende sia la mamma che il papà nel lettone, tutti in posizione “a cucharita” (come diciamo noi, in spagnolo, ovvero a cucchiaio). Così che  possa dare inizio al rituale delle 200 giravolte prima di addormentarsi.

Dopo la tetta, a breve, ci prepariamo a togliere anche il pannolino. Un’altra liberazione per noi e un altro passo importante per lei. E’ un passaggio delicato, che non bisogna forzare. Dunque aspettiamo i suoi tempi e un suo segnale, che per ora stenta ad arrivare visto che ha smesso anche di farci capire quando ha fatto popò.

L’altro giorno pensavo a come fare poi la notte, una volta tolto il pannolino. Adesso che finalmente sono tornata a dormire, ecco affacciarsi l’incubo della pipì a letto?

Il problema dell’enuresi, in effetti, è piuttoto diffuso tra i bambini. Così mi sono informata un po’ in Rete e ho scoperto che si tratta di un “problema” che si può considerare tale solo dopo i 5 anni e qualora bagnasse il letto almeno due volte in due settimane. Si tratta quasi  sempre di una situazione passeggera.

Da quando sono mamma ho capito che i bambini piccoli attraversano tante fasi, durante le quali tutto è il contrario di tutto. La pipì a letto è una di queste! Come il non dormire o il non mangiare; semplici fasi che poi passano da sole.

pipì a letto

Sleeping Teddy. Foto di Michal Zacharzewski

Normalmente l’enuresi comincia a essere percepita come un problema dopo i 5 anni, perchè è dopo questa età che il bambino in teoria dovrebbe essere in grado di avere pieno controllo sulla propria vescica. Il segnale di vescica piena non arriva automaticamente al cervello. Perchè impari a farlo, ci vogliono tempo ed esercizio,  fino a quando un giorno sarà in grado dire al suo piccolo padrone: “Hei amico, sveglia! Devi andare in bagno a fare la pipì”.

Ovviamente spero che Babyrisparmio salti a piedi pari questa possibile fase dell’enuresi anche se basta attrezzarsi con una ceratina sul materasso, mutandine assorbenti e tanto amore.

Guai a sgridare il bambino in caso di pipì a letto. Lui per primo vive questo momento con frustrazione, quindi servono molta comprensione e pazienza. La colpa della pipì a letto NON è sua, né psicologica come ormai hanno dimostrato diversi studi. Come dicevo è un meccanismo che il cervello deve imparare a riconoscere: alcuni bimbi lo fanno prima di altri. Incolpereste mai vostro figlio perchè mette i dentini più tardi di altri bambini?

Ed ora qualche rimedio pratico per la pipì a letto:

 

  • riducete i liquidi prima di andare a dormire
  • dai importanza ai rituali che infondono serenità al piccolo
  • tenete un calendario delle notti asciutte, esaltatelo nel caso queste aumentino con il passare dei giorni altrimenti non dategli peso
  • quando è in bagno fategli fare gli esercizi “tieni-rilascia la pipì” per rafforzare i muscoli della vescica; quelli che vi facevano fare per il perineo subito dopo il parto, ricordate?
  • in alcuni casi l’agopuntura, la chiropratica e l’omeopatia si sono rivelati molto efficaci. Provate a chiedere al vostro pediatra se possono andare bene per vostro figlio

Tutto utile ma non dimenticate l’ingrediente più importante: i vostri abbracci e i vostri baci, anche in piena notte, quando vi sentirete degli  zombie. Solo quelli, a volte, sanno fare delle vere e proprie magie!

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Questo post è in collaborazione con Huggies Drynites