COMPERA CON LO SCONTO GIOCHI FISHER PRICE, BARBIE, MATTEL E ALTRI!

Amiche ciao! Oggi voglio parlarvi di questo sito che mi è stato segnalato di recente: www.lascatoladeigiocattoli.it

Non è un sito dove comperare giocattoli bensì dove creare una sorta di “lista nozze” per il vostro bambino, una wishing list, lista bebè chiamatela come volete! La cosa bella è che la scatola, una volta riempita , potrà essere condivisa sui social network così da far sapere a chi volete, cosa regalare al vostro bambino. Inoltre è possibile associare la scatola a un evento: un compleanno o un baby-shower per esempio. L’idea mi pare originale perchè permette in modo discreto di segnalare cosa si desidera in regalo (per la serie: “E mo come glielo dico che la mia dolce creatura vuole il maxi-mega-castello di Barbie?”) e di evitare inutili doppioni. Se poi avete bambini più grandicelli, il divertimento è assicurato. Immaginatelo mentre riempe avidamente la sua scatola virtuale in attesa che si traformi in realtà per il suo compleanno?

E adesso passiamo al lato risparmioso della cosa: ogni mese ci sono ben tre giocattoli, di tre marche diverse, per i quali è possibile stampare uno sconto di ben 10 euro da presentare in cassa, quando vi recherete al negozio vero e proprio per acquistare! Che di sti tempi, non è affatto male. E poi: perchè pagare di più? Per scoprire quali sono i giochi di questo mese, cliccate sulla foto sotto e una volta sul sito, scorrete bene la pagina fino in fondo. Trovate giochi a marchio Mattel, Fisher Price, Barbie e tanti altri.

Che ne pensate? Voi come vi organizzate per baby shower e compleanni?scatola magica

TUTORIAL, I BISCOTTI CHE NON INGRASSANO E DIVERTONO IL BEBE’

Ecco un’idea di sicuro effetto: biscotti di pannolenci, belli e facilissimi da fare: abbracci, pan di stelle, gocciole e bucaneve. Sulla bontà invece non garantisco. 🙂 Potete farli grandi e usarli come cuscini oppure piccini, come nel mio caso, e farne un pendente.

 

Il nostro angolino magico dei suoni e dei colori, che incanta la mia bimba!

Il nostro angolino magico dei suoni e dei colori, che incanta la mia bimba!

A casa, infatti, abbiamo un angolo adibito ai pendenti. Quest’angolo fino a poco tempo fa era un semplice spazio decorativo; poi quando Babyrisparmio ha compiuto 5 mesi circa si è traformato in un punto magico.  Ho passato ore con la piccola in braccio a farglieli toccare e ascoltare e ho goduto così delle sue espressioni sbalordite e incantate. I pendenti per lei (e per tutti i bambini) sono una cosa seria, signori! Un modo divertente per stimolare i loro sensi fin da piccolini, alternativo ai soliti carillon da appendere alla culla (che peraltro costano un casino di soldi! Per questo, mai presi!).

Cosa vi serve:

del pannolenci color biscotto e uno marrone scuro, quasi nero, per i Pandistelle e le gocce delle Gocciole

delle forbici

una forma circolare che potete ricavare da un bicchiere largo

del feltro bianco, abbastanza spesso per fare le stelle e i chicchetti dei Bucaneve, così che siano un po’ in rilievo rispetto al resto

del filo tono su tono  – del tipo puntocroce – per chiudere il biscotto

dell’imbottitura (che io ho ricavato dal ripieno di vecchie bomboniere, mai buttare via niente! Mi raccomando!)

della colla a caldo per fissare le stelle e le gocce, ma potete utilizzare anche del filo o della carta termoadesiva (opzione più costosa!)

una vecchia cavigliera, di quelle con i campanellini che fanno rumore quando si muovono

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Disegnate dei cerchi tanti quanti sono i biscotti che volete realizzare. Non dimenticate di farne uno a forma di goccia, per le Gocciole e quella sbordata per i Bucaneve (circa dieci lati).

Disegnate delle stelle sul feltro, alcune più grandi altre più piccole, e i chicchetti per le decorazioni del Bucaneve; inoltre dei cerchietti sul pannolenci marrone per le gocce.

Tra uno strato e l’altro dei cerchi per i biscotti mettete l’imbottitura (ne basta pochissima!) e cominciate a fissare il tutto con un punto semplice (dentro, fuori, dentro, fuori) o con il punto festone (per fare una cosa più carina, come quello che ho usato io).

Fissate le stelline e le gocce con la colla a caldo.

Agganciate la cavigliera, dopo averla fatta “a pezzettini”, ai biscotti. Ma potete utilizzare un semplice filo, cui avvolgere una o due campanelline, ricavate da un vecchio giocattolo o gingillo.

Mi raccomando: è importante che faccia rumore per essere divertente agli occhi del vostro piccolo! Se ti è piaciuto questo tutorial non dimenticare di condividere questo post! Grazie.

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“IO PORTO E TU?”, PERCHE’ PORTARE MIA FIGLIA MI HA CAMBIATO LA VITA

Ciao!

Mi presento, sono Elena, ho 37 anni, sposata da 4 anni, e sono mamma di Rebecca, 3 anni, e di Ilaria, 5 mesi!

Ed è proprio mentre aspettavo Ilaria, a casa da pochi giorni, dopo aver assolto il mio dovere di lavorare fino al 7° mese, mentre mi dilettavo alla ricerca di cosa effettivamente mi servisse per l’arrivo della mia seconda bambina, che è avvenuto il magico “incontro”! Ad un certo punto mi sono imbattuta in un sito dove vendevano una fascia “strana”. Incuriosita, ho fatto un po’ di ricerca e toh……ho scoperto un mondo tutto nuovo per me: il mondo del “portare i bambini”.

Leggendo e informandomi quanto più potevo (tramite il sito e tramite le consulenti) ho scoperto quanto mi piaceva questa idea di tenere la mia prossima bimba addosso a me, quanto le avrebbe giovato stare a così stretto contatto con la sua mamma anche dopo la nascita.

Certo mi chiedevo se davvero sarei riuscita a usare la fascia come vedevo su certi video e se davvero avrebbe dato a me e a Ilaria un nuovo modo di rapportarci! Quindi ho deciso di comprare una fascia usata e di fare un primo corso per imparare a portare i neonati!

Eccomi con Ilaria, la piccolina di casa!
Eccomi con Ilaria, la piccolina di casa!

L’incontro con Sarah (Cinquini, consulente) mi ha fatto subito capire che avevo intrapreso una bel percorso per me e la mia piccolina appena nata! Con il suo aiuto, ho imparato due legature che mi hanno permesso di portare Ilaria quasi tutta l’estate, anche se così piccolina! E ha imparato a portare anche il papà, che, un po’ messo in disparte per via dell’allattamento esclusivo, ha trovato così un modo nuovo per interagire con Ilaria!

La fascia è stata una rivoluzione per noi! Con Ilaria addosso, la piccola aveva la sua mamma vicina e io avevo più tempo da dedicare a Rebecca (quindi è stata fondamentale – e lo è ancora – anche nell’aiutare la sorella maggiore ad accettare con serenità l’arrivo della piccolina!).

Senza contare che così ho anche il tempo per fare tante faccende e anche tante passeggiate/commissioni in posti dove il passeggino è impensabile!

Ilaria nella fascia sta tranquilla e dorme, io sono più rilassata e disponibile! E tutta la famiglia ne trae beneficio! Funziona anche quando Ilaria ha crisi di pianto incontrollabili, dovute a “n” motivi! Prendo la fascia e …. in 5 minuti dorme della grossa!!!

Purtroppo mi sono resa conto troppo tardi di quanto questo nuovo modo di vivere relazione mamma-figlia  avrebbe potuto far bene alla mia “grande” Rebecca, nata prematura.

Ed ecco Rebecca, anche a lei piace portare la sua bambola!
Ed ecco Rebecca, anche lei ci tiene a portare!

Col tempo ho scoperto altri supporti (ergonomici), altre fasce e un gruppo su fb dove ci sono mamme e  consulenti pronte a darti una mano! E altre che hanno tante fasce e supporti quante scarpe 😉

Io “porto” la mia bambina e con lei ho instaurato un legame speciale che, insieme all’allattamento, fa di noi una coppia indissolubile! Io “porto” la mia bambina, ne sono fiera e rido dei commenti idioti della gente, del tipo “Ma respira?”, “Così la vizi e vorrà stare sempre in braccio”…

Per me la scoperta di questo nuovo mondo è stata un aiuto e sono sicura anche per le mie bambine! Spero con questo mio racconto di suscitare la curiosità delle mamme e aiutarle così ad intraprendere un percorso bello e importante…

Un abbraccio

Elena Faustinelli, una Mammarisparmio

 

IO, LEI, L’ALTRA: “BELLA, FORSE NON CI SIAMO CAPITE…”

Sono incazzeta, e che chezzo! Vabbeh che non ha versato nemmeno una lacrima, ok che abbiamo fatto le cose graduali per evitare ogni tipo di trauma…ma addirittura prendere per mano la maestra Silvia e girare le spalle alla propria madre, questo noooooo! No e poi no! Non posso accettarlo.

Ma scusate: la mamma non era sempre la mamma? L’inserimento all’asilo nido sta andando meglio del previsto. Babyrisparmio gioca e si diverte e a detta della maestra:

– mangia da sola con il cucchiaino

– mangia tutto quello che c’è nel piatto

– e, dulcis in fundo, lo fa senza sporcarsi nemmeno un po’

Ovviamente quando mangiamo a casa, a fine pasto, la cucina sembra un campo di guerra; sul musino restano solo dei piccoli scorci di pelle ancora intonsa e non crostificata dal sugo; nel pannolino trovo reperti di cibo a seguito della battaglia appena terminata (dove io esco sconfitta); quando mi va male devo rincorrerla con il cucchiaino per la casa, sbrodolando, io per prima, metà del pasto sul pavimento; e se non si fa come dice lei, sono urla che Maria Callas, a confronto, le fa una pippa (pace all’anima sua!).

“Ma perchè non fai autosvezzamento, scusa?!”, è la domanda che mi è stata fatta più volte. Diciamo che non me la sono mai sentita anche se ero partita con i più buoni propositi. Troppa paura che qualcosa le finisse di traverso. Le manovre le so, però insomma…non vorrei mai dovermi trovare in quella situazione. So che bisogna fidarsi dei propri figli, però se mi fidassi ciecamente di lei, Babyrisparmio mangerebbe tranquillamente solo un pezzetto di pane nell’arco di 3 giorni….tanto c’è il latte della mamma, vero? 🙂 In effetti, fosse per lei berrebbe ancora solo il mio latte. 

Ecco cosa intendo quando parlo di crostificazioni di sugo...
Ecco cosa intendo quando parlo di crostificazioni di sugo…

Ma torniamo a parlare dell’asilo.

Ecco un altro breve elenco delle cose nuove che pare abbia fatto all’asilo:

– colorato con i pennarelli (è qui che alla domanda: “Vuoi ancora giocare con i pennarelli?”, pare abbia detto “Sì”…mai sentita che dicesse “Sì”, mah…)

– giocato con il pongo educatamente seduta al tavolino con gli altri  (“Ma non è troppo piccola per giocare con il pongo? E se poi lo ingoia? Ma poi….seduta educatamente? Ma se a casa non sta ferma un nanosecondo?)

– giocato ai travasi (ora…i travasi o li fai con l’acqua o con la sabbia, no? Insomma, con cosa li fai per riuscire a consegnarmi la bimba senza nemmeno una piccola macchia o un po’ bagnata, se a casa, quando oso darle il biberon in mano, me la ritrovo che pare si sia buttata in una vasca? Ai posteri l’ardua sentenza)

Lo so, lo so! Dovrei essere solo contenta che mia figlia sta vivendo questo momento senza traumi e con entusiasmo. Ma diamine oggi quando sono andata a prenderla sembrava quasi triste fosse arrivato il momento di stare con la sua mamma. Ok, che ci sta ancora poco: dalle 10 alle 12 e 30….è solo che ci sta prendendo gusto, la ragazza!

Almeno nei giorni scorsi, quando mi vedeva tornare, mi correva incontro e mi abbracciava forte forte. Addirittura il primo giorno aveva fatto un po’ l’offesa e all’avvicinarsi di una bimba che voleva mostrarmi un libretto, le aveva prontamente cacciato un dito nell’occhio a voler dire: “Ehi, tipetta…questa è la mia mamma! Gira i tacchi, bella!”

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Insomma, perchè non è triste? Perchè non piange come fanno quasi tutti gli altri bimbi? Ok lo ammetto: sono gelosaaaaaa!!! Ma e’ dura: non ci eravamo mai staccate tanto tempo da quando è nata. E poi fino a ieri “l’altra” era Nonnarisparmio. Ora, chi è questa qui? Chi è costei che ha conosciuto da poco più di una settimana e che sembra aver già fatto breccia nel suo cuore?

Sapete che c’è? Ho capito una cosa. L’inserimento serve più a me che a lei. La verità è che quella che si deve abituare sono io…

Sono l’unica cui è capitata una cosa del genere? Lasciatemi un commento qui sotto al post…e ditemi che non sono sola. O forse sono pazza?