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EQUITALIA, AZZERATI GLI INTERESSI DI MORA! CHI PUO’ USUFRIRE DI QUESTA SUPER AGEVOLAZIONE (MA AFFRETTATI!)

Entro il 28 febbraio è possibile sanare i debiti con Equitalia senza pagare gli interessi di mora. Una possibilità da cogliere al volo ma non applicabile nei confronti di tutti gli Enti. Ecco chi aderisce e come avanzare la vostra domanda per la definizione agevolata delle cartelle

Ogni tanto qualche bella notizia arriva. Peccato che spesso passi inosservata perchè è davvero difficile stare dietro a tutto. Allora nel mio piccolo provo a darvi una mano: sapevate che la legge di stabilità 2014 prevede la possibilità di pagare le cartelle e gli avvisi esecutivi senza gli interessi di mora?

Cosa vuol dire? Vuol dire che se avete qualche pendenza con Equitalia, per pagamenti in riscossione fino al 31 ottobre 2013, se pagherete tutto in un’unica soluzione entro il 28 febbraio NON pagherete alcun interesse di mora.

Qualche esempio: una vecchia multa che vi siete dimenticati di pagare e che poi è passata nelle mani di Equitalia. Ma anche le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto.

Ebbene, nessun interesse è dovuto. Mica male, no? 🙂

La definizione agevolata della cartelle – questo il termine tecnico – è tutta a carico del contribuente. Ciò significa che nessuno vi avviserà di questa possibilità: Equitalia non vi manderà nessuna comunicazione, sarete VOI a dovervi attivare.

Equitalia Agenzia delle Entrate

“Time For Taxes Message Showing Taxation Due” by Stuart Miles

Gli Enti con cui si può sanare il debito:

  • Agenzie fiscali: Agenzia delle Entrate, del Demanio, Del Territorio, delle Dogane e dei Monopoli
  • Enti Locali: Regioni, Province e Comuni
  • Uffici Statali: Ministeri, Prefetture, Commissioni tributarie ecc.

Non è possibile invece usufruire di questa possibilità se si hanno dei debiti con:

  • la Corte dei Conti per somme a seguito di sentenze di condanna
  • somme dovute a Inps e Inail
  • tributi locali non riscossi
  • richieste di pagamento provenienti da Enti diversi rispetto a quelli citati sopra

Se vi ritrovate in una di queste opzioni, potete usufruire delle agevolazioni grazie alle quali non pagherete gli interessi di mora, che maturano dalla data di notifica della cartella in caso di mancato pagamento entro i famosi 60 giorni.

Non si paga nemmeno il tributo relativo agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo (indicato nelle cartelle/avvisi emessi dalla Agenzia delle Entrate).

equitalia agenzia delle entrate pagare le tasse

“Business data analyzing” by Adam

ATTENZIONE. Questa possibilità non è a vita ma, ripeto, avete tempo solo fino al 28 febbraio. Il pagamento deve essere effettuato in un’unica soluzione; entro il 30 giugno riceverete una comunicazione che ufficializza l’estinzione totale del debito.

La definizione agevolata delle cartelle vale anche per rateazioni o situazioni più complesse.

Se avete la possibilità di farlo, approfittate di questa occasione perchè sono treni che non passano sempre…

buona fortuna agli sportelli di Equitalia…ci sono stata l’altro giorno ed è davvero un delirio! Per ulteriori info il numero verde gratuito è 800.178.078 oppure fate riferimento al sito www.gruppoequitalia.it.

Hai trovato utile questo articolo? Condividilo, ripagherai così il mio tempo! Grazie da Mammarisparmio <3

 

 

 

 

LO VUOI UN COUPON PER CAFFE’ O CAPPUCCINO+BRIOCHE A SOLO 1 EURO DA MC DONALD’S ?

Tara-ta-ta-tà! I’m loving it! 

Forse qualcuno ancora non lo sa ma da poco sono sbarcate anche in Italia le colazioni McDonald’s. Una delle prime cose che facevo quando andavo all’estero era spararmi subito una bellla pila di pancakes con sciroppo d’acero in stile Homer Simpson (a proposito, hai provato la ricetta delle sue ciambelle col buco?). Che bello, ora posso farlo dove e quando voglio. Son soddisfazioni! 😀

Se vi capita di fare un salto da McDonald’s entro il 27 febbraio ed entro le 10 e 30 del mattino, non dimenticate di stampare il coupon qui sotto (va bene anche se glielo mostrate dal cellulare, così risparmiate carta!) e avrete diritto a  un caffè o un cappuccino + brioche A SOLO 1 EURO! Cliccate sul coupon sotto e il gioco è fatto 🙂

Grazie amici!

sconto McDonald's

COME CHIEDERE LO SCONTO PER I PENDOLARI CHE USANO L’AUTOSTRADA (FINO AL 20%)

Tra le nuove iniziative del Ministero dei Trasporti lodevole quella che dà diritto a uno sconto fino al 20% ai pendolari costretti a utilizzare l’autostrada per raggiungere la sede di lavoro. Chi e come fare la domanda per usufruire dello sconto, già applicabile dal primo febbraio.

Dal 1mo febbraio i pendolari costretti a usare l’autostrada avranno diritto a uno sconto del 20% su ogni pedaggio di andata e ritorno. Un’ottima cosa visti i recenti aumenti autostradali, anche perchè sono tantissime le persone che lavorano lontano da casa e fanno i pendolari. Mi viene in mente l’A4, nel tratto Bergamo-Milano alle 7 del mattino: un inferno!

sconto pendolari autostrada

Chi può chiedere lo sconto?

  • Tutti i possessori di Telepass, a patto che il contratto si intestato a una persona fisica e a un auto di classe A
  • I pendolari che, previa registrazione, indichino due stazioni predefinite di ingresso e uscita non distanti fra loro più di 50 chilometri

Queste due prerogative devono essere entrambe vere.

Attenzione! La percentuale di sconto non è legata al chilometraggio percorso ma al numero dei viaggi; ovvero chi copre una distanza di 10 km avrà la stessa percentuale di sconto di chi ne compie 100 tra andata e ritorno. Lo sconto sul pedaggio autostradale per i pendolari è applicabile su un massimo di due viaggi al giorno.

Come si applicano gli sconti?

Purtroppo fino al ventesimo passaggio non si applica nessun tipo di sconto. Per cui ogni pedaggio viene pagato a prezzo pieno. Se però fate più di venti passaggi mensili ecco che lo sconto sarà magicamente retroattivo. Vi spiego meglio.

Lo sconto sul pedaggio autostradale per pendolari si applica infatti dal 21esimo transito. Quindi per tutti i 21 passaggi sarà calcolato uno sconto dell’1% e crescerà in maniera lineare. Cosa vuole dire?

22 passaggi: 2 %

23 passaggi: 3%

24 passaggi: 4%

E così via…fino al 40esimo transito quando lo sconto sul pedaggio autostradale per i pendolari sarà sì finalmente del 20 per cento!  Dal 41esimo transito fino al 46esimo lo sconto sarà sempre del 20% e non crescerà più (i giorni lavorativi però sono al massimo 23 in un mese). Dopo la tariffa sarà nuovamente intera….ma siete pendolari o ci vivete in autostrada? A volte purtroppo è vera anche la seconda 🙂

Come si può richiedere lo sconto sul pedaggio autostradale?

Si potrà farne richiesta a partite dal 25 febbraio 2014, anche se gli sconti  per i pendolari delle autostrade saranno retroattivi al primo febbraio. Ciò significa che vi verranno calcolati i passaggi al casello già da quella data. Per avanzare la vostra richiesta dello sconto sul pesaggio autostradale andate sul sito Telepass.

Trovi utile questo post? Condividilo grazie e avvisa un amico che prende spesso l’autostrada e magari non lo sa, si tratta di una nuova iniziativa del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Grazie!

 

 

 

BAMBINI, A CHE ETA’ USARE IL DENTIFRICIO E CHE TIPO? E SE PROPRIO NON LO VUOLE…

Risponde alle nostre domande la Dottoressa Marta Muscettola, odontoiatra specializzata in pediatria. Se anche tu hai qualche domanda da fare alla nostra esperta, non esitare a farti avanti e posta sotto nei commenti il tuo dubbio.

Mio figlio non sopporta il dentifricio, i denti si puliranno bene anche senza?
Domanda di Valentina Fochi, Erika Fassi, Nadia Tomei

 

Care mamme,

la cosa piú importante per una corretta igiene orale é lo spazzolamento ( e ció vale anche per gli adulti).
Un corretto spazzolamento, garantisce giá di per sè una buona rimozione dei residui alimentari e quindi una buona pulizia dei denti.
Il dentifricio é solo di aiuto, grazie alla sua azione di detersione. 

Inoltre nei bambini al di sotto dei 3 anni é proprio consigliabile NON usare il dentifricio, perché loro tendono ad ingerirlo. A seconda dell’etá del bimbo, e quindi di quanti dentini ha, é sufficiente pulirli anche solo con una garzina imbibita di acqua o con uno spazzolino da bebé (sono piccoli e morbidissimi), al massimo bagnato con un pochino di collutorio al fluoro.

COME COMPORTARSI DOPO I TRE ANNI DI ETA’

dentifricio fluoro bambini

“Toothbrush With Toothpaste” by Ambro

Dopo i 3 anni circa, i loro dentini andrebbero lavati con degli appositi spazzolini (pensati e creati per questa etá) e con pochissimo dentifricio (anche questo apposito per bimbi piccoli) che generalmente é arricchito con diverse quantità di fluoro a seconda dell’età del bambino che, oltre ad aiutare i suoi dentini a rafforzarsi, non sarebbe dannoso se dovesse essere ingerito!

SE NON AMA IL DENTIFRICIO?

Se il vostro bambino non gradisce il dentifricio, provate innanzitutto a capirne il motivo:

  • Se il problema é la schiuma, provate a comprarne uno che non ne faccia (chiedete in farmacia, ce ne sono diversi) .
  • Se il problema é il sapore, provate a magari prenderne uno insapore ( SEMPRE per bambini) . Ho potuto notare nel corso degli anni, che molti bambini non gradiscono i dentifrici alla frutta che invece impazzano sul mercato, e preferiscono quelli con sapori piú “da grandi” , a dispetto di ció che siamo portati a pensare.
  • Se avete giá provato i molti dentifrici in commercio e proprio non ne venite a capo, provate a bagnare  lo spazzolino con un po’ di collutorio per bimbi al fluoro e vedrete che andrá meglio. 

Dopodiché, dopo qualche mese riprovate con un dentifricio neutro.

Dottoressa Marta Muscettola, specialista in odontoiatria pediatrica

TUTORIAL COSTUME DA CARNEVALE BARBAPAPA’, VESTITO FACILE ED ECONOMICO FAI DA TE

Babyrispamio impazzisce per i Barbapapà, una delle poche paroline che riesce a dire, persino canticchiando…così questo Carnevale ci vestiremo proprio da Barbapapà. Non sapevo da dove cominciare però per fare il costume! Poi grazie a una segnalazione sulla pagina Facebook di mammarisparmio sono arrivata al blog di Chiara, Ideekiare (beata lei che ce le ha! 🙂 ) da cui ho tratto questo tutorial per realizzare il costume da Barbapapà.

Come vedete la realizzazione è di una semplicità disarmante, l’effetto però è strabiliante!

costume di carnevale barbapapà

OCCORRENTE PER UN VESTITO DI CARNEVALE DA BARBAPAPA’

  • Un foglio di feltro rosa
  • Del feltro bianco
  • Pannolenci rosa
  • Ago e filo nero grosso del tipo punto croce
  • Pennarello nero
  • Colla a caldo (opzionale)

Naturalmente potete fare il Barbapapà che più vi aggrada, modificando il colore del feltro.

vestito carnevale tutorial barbapapà

Cominciate col disegnare la sagoma di Barbapapà sul foglio grande di feltro. La misura è standard di solito di questi foglioni…io l’ho piegato a metà perchè la mia è ancora una bimba piccola, ma voi potete usarlo per intero (in questo caso ve ne serviranno due: uno per la parte davanti, l’altra per quella dietro!). Aiutatevi con un righello e con la base di un vaso per fare le parti arrotondate e ed essere più precisi.

Una volta ottenuta la sagoma, ritagliate e avrete così i due lati. Ricavate dal ritaglio avanzato del feltro, due striscioline di una certa lunghezza (dovrà esserci sufficiente spazio perchè ci passi la testa e perchè il Barbapapà non si posizioni troppo in alto, vicino alla gola del piccolo). Queste striscioline saranno le vostre bretelle!

Ora prendete il pannolenci e ritagliate quattro striscioline lunghette, uguali. Ecco fatti i lacci da cucire all’altezza dei fianchi per “fermare” il vestito di Carnevale da Barbapapà.

Per gli occhi del Barbapapà ho usato il feltro ma va bene anche del pannolenci o della stoffa bianca. Se utilizzate il feltro o il pannolenci potrete incollare gli occhi con la colla a caldo, altrimenti cucite anche questi elementi.

carnevale tutorial costume barbapapà

Adesso con il punto erba (quello che ti insegnano alle elementari 🙂 ) ricamate bocca, due puntini per il naso e le sopracciglia del Barbapapà. Col pennarello nero, infine, sagomate gli occhi per dargli profondita. Colorate la pupilla, avendo cura di lasciare un punto bianco che faccia da punto luce e dia profondità alla sguardo.

vestito tutorial barbapapà carnevale

E il vostro costume di Carnevale da  Barbapapà è pronto per essere indossato e…fotografato? Sotto un collage del “lavoro” che c’è dietro prima che io riesca a fornirvi una foto presentabile 🙂 eh eh…anche questo è essere una mamma blogger!

In totale avrò speso 3 euro a dir tanto! Vostra mammarisparmio! <3

collage barbapapà small

 

CONTRARIA ALL’EPIDURALE, L’HO FATTA E MI SONO RITROVATA IN SALA OPERATORIA.

Il mio parto è iniziato abbastanza relax, con delle perdite ematiche la mattina, verso le 5, quando ero sola in casa.

Con l’emozione che sale man mano, prendo la valigia, salgo in macchina e, prima di arrivare in ospedale, mi fermo pure a fare benzina.

parto valeriaPurtroppo, appena arrivata, subito devo fare i conti con delle dottoresse poco delicate che mi danno della matta per non essermi fatta ricoverare prima, visto che ero già a 40+5.  Io però prima di quel giorno non avevo avuto nessuna contrazione e nemmeno ero dilatata di un centimetro. Poi, cosa ben peggiore, proprio davanti a me cominciano a blaterare, parlando di problemi alla palcenta con facce scure e preoccupate.

”No, signora stia tranquilla” mi dicono con un sorriso forzato.

“Ma se sono a meno di un metro da te, ti vedo e sento perfettamente quello che dici” penso tra me e me.

Fortunatamente, invece, è tutto ok e le persone che mi visiteranno in seguito saranno molto più professonali e umane.

Ma torniamo nel vivo.

Finalmente arrivano le contrazioni e riesco a dilatarmi molto velocemente: 6 cm in meno di 2 ore. Che dolore!!! Un po’ come fare i 100 metri a ostacoli a freddo e con i chiodi sotto ai piedi. Ormai non sapevo più come mettermi su quel cavolo di letto. Cercavo di soffocare il dolore, soffiando sul cuscino, ma quanto l’avrei strappato volentieri!

La mia Zoe mi ha fatto patire tanto perchè aveva così tanta fretta di uscire che si muoveva come una scatenata e non trovava la strada. O meglio faceva “cucù” e poi risaliva su, andandosi a infilare in zone asssolutamente vietate e dolorose. Praticamente l’ostetrica la spostava e la incanalava a mano…naturalmente in quel momento l’avrei strozzata!

Undici interminabili ore, provando tutte le posizioni possibili: in piedi, accovacciata, seduta, sdraiata, a 4 zampe, sulla palla, appoggiata a mio marito, di sbiego, a destra e a sinistra…mancava la corda e a testa in giù!!! 🙂

Non volevo fare l’epidurale perchè ero convinta che il mio corpo e la ia bimba avrebbero saputo che fare. Quando ormai ero dilatata di 9 cm, con contrazioni continue senza momenti di tregua e Zoe che s’andava a ficcare in ogni dove tranne che nel posto giusto, ho ceduto. L’alternativa che mi era stata data infatti era quella di fare il cesareo.

Mentre mi praticavano l’epidurale ho avuto molta paura ma per fortuna sono riuscita a stare ferma. Finalmente un po’ di riposo, anche se dovuto alla chimica. Tuttavia era troppo sfinita ormai, anche se continuavo a provare sensi di colpa perchè sapevo che parte dell’anestesia era passata anche a lei (quando invece mi ero ripromessa che non avrei ceduto).

Nonostante tutto Zoe non ha mai perso un battito. Anzi continuava a scalciare e a dimenarsi con energia tanto che mi hanno fatto ben 4 ecografie per capire come si metteva: insomma una vera lottatrice (e anche un po’ rompic… 🙂 )

racconto parto valeria

Quando l’ennesima ostetrica del nuovo turno mi ha chiesto:”Ci vogliamo provare altri 5 minuti a farla naturale?

Le ho risposto piagnucolando, perchè ormai non avevo più neanche la forza di urlare:  “Vi prego, cavatemela!” ho detto.

E cesareo fu.

Poi la gioia di vedere Zoe, quell’esserino così dolce tra le mie braccia. Neanche il tempo di riprendermi un po’ ed ecco sopraggiungere dei piccoli problemi d’infezione, sia per me che per la piccola, molto probabilmente già in essere durante il travaglio. Anche qui ho a che fare con una pediatra con la sensibilità di una pietra, che mi chiede con sguardo inquisitore da giudice infernale:

“Signora, ma perchè lei è andata in sala parto con la febbre e l’infezione? Ovvio che così l’ha attaccata anche alla bimba che ora sta male!”.

Il pensiero di essere io la causa della sofferenza della mia piccola mi ha fatto sentire il peggior rifiuto dell’umanità.

Poi passata l’onda emotivo-ormonale, ho chiarito che io all’ospedale e in sala parto ci ero entrata sana e senza niente e che “quindi semmai l’avevo presa lì!”. Dopo questo mio sfogo, ci hanno trattate coi guanti di velluto, finalmente!

Per fortuna la mia piccola guerriera si è ripresa alla grande mangiando come un leone e guarendo in fretta. Per concludere, non avuto i lunghi giorni di dolore ma breve e intenso. Così intenso che all’idea di farne un altro mi viene l’orticaria. Chissà magari fra un po’. Intanto mentre ci rifeltto ho due anni di tempo per riprendermi (quelli che consigliano di pausa, dopo un cesareo).

Però che meraviglia che sono i nostri figli. E li abbiamo fatti noi, vi rendete conto?

Io faccio ancora fatica ad abituarmi all’idea!

Mi permetto di dare un ultimo conisglio invitandovi a  tornare alle origini, quelle “animalesche” e istintive, perchè il nostro corpo sa come si fa e anche i nostri cuccioli: basta re-imparare ad ascoltarli entrambi!!

Valeria Della Bella, una mammarisparmio come te.