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MOMENTI DI PAURA ALL’ASILO…E DI QUELLA CHE ERO IO

Alla fine le avevo volute, quasi chiamate. E sono sgorgate. Persino più amare di quanto avrei desiderato. Babyrisparmio ha pianto. E un po’ me ne vergogno, perchè in un post precedente mi lamentavo del fatto che la mia piccolina stesse affrontando l’inserimento troppo gioisamente, “senza ricordarsi più della sua mamma”.

Invece no. Se non altro avrei voluto che le ragioni fossero diverse. Alla fine capirete.

Vi capita mai di pensare: “Speriamo che in questo mio figlio non abbia preso da me?”. A me spesso. Uno dei miei timori è che mia figlia possa aver ereditato da me la paura di essere abbandonata. Non lo so perchè ma io ho sempre avuto il terrore che i miei genitori mi lasciassero da qualche parte, per sempre. Questa paura si è fatta forte, soprattutto, alle elementari.

Quando avevo più o meno 8 anni passai un intero pomeriggio a casa di un’amichetta a piangere a dirotto, gridando: “Voglio la mamma!”. Eppure non ero così piccolina. All’epoca poi non c’erano i cellulari e mia madre ne aveva approfittato per fare qualche commissione. Furono le tre ore più lunghe della mia vita. Ricordo anche che, quando andavo a catechismo, mia madre era obbligata a restare per tutto l’orario fuori dalle scale. Io di tanto in tanto, mi alzavo e andavo a controllare che fosse seduta fuori sugli scalini ad attendermi. Naturalmente ero l’unica a fare così.

Non so se queste insicurezze siano dipese dal fatto di essere cresciuta come figlia unica (a Napoli, i figli unici sono anche detti “I figli della paura!”, proprio perchè si crede che crescano meno indipendenti!). So che io ero convinta che una volta o l’altra i miei genitori mi avrebbero lasciata lì, e non sarebbero più tornati a prendermi. Oggi se ci ripenso, mi chiedo come sia stato possibile. So solo che  ho sofferto parecchio per questa cosa. Che volete, ero una bimba depressa! 🙂

Questo  mi fa capire che la mente dei bambini è alquanto complessa. E come tale va rispettata; bisogna sempre prendere in considerazione ciò che dicono, anche se a nostri occhi i loro timori possono apparire banali.

Tornando all’asilo, vi dicevo che Babyrisparmio ha versato le sue prime lacrime. Quando venerdì l’ho lasciata tra le braccia della maestra Silvia, mi ha guardata con gli occhi bagnati e le ditina a uncino, a voler dire: “Mamma, non mi lasciare, proteggimi!”. Io ho dovuto ingoiare cento rospi e mi sono allontanata come suggerito dalla maestra, dopo averla salutata. Ma sapete perchè la piccola piangeva? Guardate come me l’avevano riconsegnata il giorno prima!!!!!! No comment!

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Una bambina invidiosa dal fatto che Babyrisparmio continuasse a giocare anzichè riporre i giochi nella cesta (povera, è appena arrivata e deve ancora capire bene i meccanisimi!) le ha dato un morso in mezzo agli occhi. E che morso! Dopo quattro giorni ha ancora i segni. Deve averele fatto un male cane! Ovviamente non mi hanno voluto dire il nome della sua aguzzina. Naturalmente non avrei fatto nulla, ma almeno avrei voluto guardarla negli occhi. Si possono odiare gli altri bambini? 😀

Comunque me lo sentivo che sarebbe successo qualcosa fin dai primi giorni…e come se non bastasse ora è a casa con la febbre alta. Per la serie: chi ben comincia è a metà dell’opera.

Vi è mai successo qualche incidente simile all’asilo? Come avete reagito? Avete detto qualcosa alle maestre?

Quanto alle paure…solo io mi sentivo la piccola “Lovely Sara” della situazione o qualcun’altra come me?

Le più giovani non se la ricorderanno…comincio a essere vecchietta cazzarola!

 

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Lovely Sara, uno dei cartoni più tristi della storia della tv

COMPERA CON LO SCONTO GIOCHI FISHER PRICE, BARBIE, MATTEL E ALTRI!

Amiche ciao! Oggi voglio parlarvi di questo sito che mi è stato segnalato di recente: www.lascatoladeigiocattoli.it

Non è un sito dove comperare giocattoli bensì dove creare una sorta di “lista nozze” per il vostro bambino, una wishing list, lista bebè chiamatela come volete! La cosa bella è che la scatola, una volta riempita , potrà essere condivisa sui social network così da far sapere a chi volete, cosa regalare al vostro bambino. Inoltre è possibile associare la scatola a un evento: un compleanno o un baby-shower per esempio. L’idea mi pare originale perchè permette in modo discreto di segnalare cosa si desidera in regalo (per la serie: “E mo come glielo dico che la mia dolce creatura vuole il maxi-mega-castello di Barbie?”) e di evitare inutili doppioni. Se poi avete bambini più grandicelli, il divertimento è assicurato. Immaginatelo mentre riempe avidamente la sua scatola virtuale in attesa che si traformi in realtà per il suo compleanno?

E adesso passiamo al lato risparmioso della cosa: ogni mese ci sono ben tre giocattoli, di tre marche diverse, per i quali è possibile stampare uno sconto di ben 10 euro da presentare in cassa, quando vi recherete al negozio vero e proprio per acquistare! Che di sti tempi, non è affatto male. E poi: perchè pagare di più? Per scoprire quali sono i giochi di questo mese, cliccate sulla foto sotto e una volta sul sito, scorrete bene la pagina fino in fondo. Trovate giochi a marchio Mattel, Fisher Price, Barbie e tanti altri.

Che ne pensate? Voi come vi organizzate per baby shower e compleanni?scatola magica

TUTORIAL, I BISCOTTI CHE NON INGRASSANO E DIVERTONO IL BEBE’

Ecco un’idea di sicuro effetto: biscotti di pannolenci, belli e facilissimi da fare: abbracci, pan di stelle, gocciole e bucaneve. Sulla bontà invece non garantisco. 🙂 Potete farli grandi e usarli come cuscini oppure piccini, come nel mio caso, e farne un pendente.

 

Il nostro angolino magico dei suoni e dei colori, che incanta la mia bimba!

Il nostro angolino magico dei suoni e dei colori, che incanta la mia bimba!

A casa, infatti, abbiamo un angolo adibito ai pendenti. Quest’angolo fino a poco tempo fa era un semplice spazio decorativo; poi quando Babyrisparmio ha compiuto 5 mesi circa si è traformato in un punto magico.  Ho passato ore con la piccola in braccio a farglieli toccare e ascoltare e ho goduto così delle sue espressioni sbalordite e incantate. I pendenti per lei (e per tutti i bambini) sono una cosa seria, signori! Un modo divertente per stimolare i loro sensi fin da piccolini, alternativo ai soliti carillon da appendere alla culla (che peraltro costano un casino di soldi! Per questo, mai presi!).

Cosa vi serve:

del pannolenci color biscotto e uno marrone scuro, quasi nero, per i Pandistelle e le gocce delle Gocciole

delle forbici

una forma circolare che potete ricavare da un bicchiere largo

del feltro bianco, abbastanza spesso per fare le stelle e i chicchetti dei Bucaneve, così che siano un po’ in rilievo rispetto al resto

del filo tono su tono  – del tipo puntocroce – per chiudere il biscotto

dell’imbottitura (che io ho ricavato dal ripieno di vecchie bomboniere, mai buttare via niente! Mi raccomando!)

della colla a caldo per fissare le stelle e le gocce, ma potete utilizzare anche del filo o della carta termoadesiva (opzione più costosa!)

una vecchia cavigliera, di quelle con i campanellini che fanno rumore quando si muovono

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Disegnate dei cerchi tanti quanti sono i biscotti che volete realizzare. Non dimenticate di farne uno a forma di goccia, per le Gocciole e quella sbordata per i Bucaneve (circa dieci lati).

Disegnate delle stelle sul feltro, alcune più grandi altre più piccole, e i chicchetti per le decorazioni del Bucaneve; inoltre dei cerchietti sul pannolenci marrone per le gocce.

Tra uno strato e l’altro dei cerchi per i biscotti mettete l’imbottitura (ne basta pochissima!) e cominciate a fissare il tutto con un punto semplice (dentro, fuori, dentro, fuori) o con il punto festone (per fare una cosa più carina, come quello che ho usato io).

Fissate le stelline e le gocce con la colla a caldo.

Agganciate la cavigliera, dopo averla fatta “a pezzettini”, ai biscotti. Ma potete utilizzare un semplice filo, cui avvolgere una o due campanelline, ricavate da un vecchio giocattolo o gingillo.

Mi raccomando: è importante che faccia rumore per essere divertente agli occhi del vostro piccolo! Se ti è piaciuto questo tutorial non dimenticare di condividere questo post! Grazie.

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“IO PORTO E TU?”, PERCHE’ PORTARE MIA FIGLIA MI HA CAMBIATO LA VITA

Ciao!

Mi presento, sono Elena, ho 37 anni, sposata da 4 anni, e sono mamma di Rebecca, 3 anni, e di Ilaria, 5 mesi!

Ed è proprio mentre aspettavo Ilaria, a casa da pochi giorni, dopo aver assolto il mio dovere di lavorare fino al 7° mese, mentre mi dilettavo alla ricerca di cosa effettivamente mi servisse per l’arrivo della mia seconda bambina, che è avvenuto il magico “incontro”! Ad un certo punto mi sono imbattuta in un sito dove vendevano una fascia “strana”. Incuriosita, ho fatto un po’ di ricerca e toh……ho scoperto un mondo tutto nuovo per me: il mondo del “portare i bambini”.

Leggendo e informandomi quanto più potevo (tramite il sito e tramite le consulenti) ho scoperto quanto mi piaceva questa idea di tenere la mia prossima bimba addosso a me, quanto le avrebbe giovato stare a così stretto contatto con la sua mamma anche dopo la nascita.

Certo mi chiedevo se davvero sarei riuscita a usare la fascia come vedevo su certi video e se davvero avrebbe dato a me e a Ilaria un nuovo modo di rapportarci! Quindi ho deciso di comprare una fascia usata e di fare un primo corso per imparare a portare i neonati!

Eccomi con Ilaria, la piccolina di casa!
Eccomi con Ilaria, la piccolina di casa!

L’incontro con Sarah (Cinquini, consulente) mi ha fatto subito capire che avevo intrapreso una bel percorso per me e la mia piccolina appena nata! Con il suo aiuto, ho imparato due legature che mi hanno permesso di portare Ilaria quasi tutta l’estate, anche se così piccolina! E ha imparato a portare anche il papà, che, un po’ messo in disparte per via dell’allattamento esclusivo, ha trovato così un modo nuovo per interagire con Ilaria!

La fascia è stata una rivoluzione per noi! Con Ilaria addosso, la piccola aveva la sua mamma vicina e io avevo più tempo da dedicare a Rebecca (quindi è stata fondamentale – e lo è ancora – anche nell’aiutare la sorella maggiore ad accettare con serenità l’arrivo della piccolina!).

Senza contare che così ho anche il tempo per fare tante faccende e anche tante passeggiate/commissioni in posti dove il passeggino è impensabile!

Ilaria nella fascia sta tranquilla e dorme, io sono più rilassata e disponibile! E tutta la famiglia ne trae beneficio! Funziona anche quando Ilaria ha crisi di pianto incontrollabili, dovute a “n” motivi! Prendo la fascia e …. in 5 minuti dorme della grossa!!!

Purtroppo mi sono resa conto troppo tardi di quanto questo nuovo modo di vivere relazione mamma-figlia  avrebbe potuto far bene alla mia “grande” Rebecca, nata prematura.

Ed ecco Rebecca, anche a lei piace portare la sua bambola!
Ed ecco Rebecca, anche lei ci tiene a portare!

Col tempo ho scoperto altri supporti (ergonomici), altre fasce e un gruppo su fb dove ci sono mamme e  consulenti pronte a darti una mano! E altre che hanno tante fasce e supporti quante scarpe 😉

Io “porto” la mia bambina e con lei ho instaurato un legame speciale che, insieme all’allattamento, fa di noi una coppia indissolubile! Io “porto” la mia bambina, ne sono fiera e rido dei commenti idioti della gente, del tipo “Ma respira?”, “Così la vizi e vorrà stare sempre in braccio”…

Per me la scoperta di questo nuovo mondo è stata un aiuto e sono sicura anche per le mie bambine! Spero con questo mio racconto di suscitare la curiosità delle mamme e aiutarle così ad intraprendere un percorso bello e importante…

Un abbraccio

Elena Faustinelli, una Mammarisparmio