Tutti gli articoli di Mammarisparmio

CYBEX JUNO FIX E CYBEX PALLAS M FIX, OPINIONI A CONFRONTO

Ho avuto sia il Cybex Juno Fix che il Cybex Pallas M-Fix. Entrambi con Isofix e il cuscino davanti. Perchè non ho acquistato direttamente il secondo, che appartiene al gruppo 1/2/3, risparmiandomi una nuova spesa? La mia opinione di mamma (e di figlia)

 

isofix seggiolino in autoUna mammarisparmio risparmia su tutto, tranne che su due cose: salute e sicurezza.

Quando sono rimasta incinta ho fatto attenzione a ogni centesimo ma quando è arrivato il momento di acquistare il seggiolino auto, non ho guardato il portafoglio. Se un seggiolino costa 50-60 euro e l’altro ne costa 200, la differenza non sta solo nel nome, ma ci sono delle differenze che in caso di incidente possono fare un’enorme differenza.

Un poggiatesta alto, dei paraurti laterali pensati per assorbire la forza dello scontro e che evitino alla testolina di sbattere contro le portiere, sono quei dettagli che possono rappresentare la differenza tra la vita e la morte dei nostri figli.

Così, quando si è trattato di acquistare il seggiolino auto, dopo varie ricerche, il mio interesse è ricaduto sui seggiolini auto della Cybex.

Purtroppo quattro anni fa, non c’era ancora il sito che confrontava i seggiolini auto Cercaseggiolini.it. Questo sito in un colpo d’occhio vi mostra le principali caratteristiche dei seggiolini auto in commercio, i risultati conseguiti nei crash-test e range di prezzo presenti online (indicandovi anche il negozio che lo vende più a buon mercato).

Nel 2013 tutte queste informazioni me le sono dovute scovare da sola, andandomi a leggere numerosi articoli, in inglese e in tedesco e naturalmente i forum di mamme cercando opinioni sui seggiolini auto. Sono finita persino su un sito di una coppia di genitori australiani che raccontavano la loro terribile esperienza e della loro piccola, che pur seduta correttamente nel seggiolino era rimasta “vittima delle cinture”. Nonostante le cinture, infatti, la forza dello scontro sull’addome, le aveva fratturato le costole che avevano perforato gli organi interni e provocato un’emorragia interna.

Si tratta di casi estremi eppure è una storia che conosco bene dato che a mio padre successe la stessa cosa una quindicina di anni fa: un’inversione a U, un anziano che non rallentava la corsa, lo scontro, il trauma da cinture, un paio di costole inclinate e una di queste che faceva esplodere la milza, con conseguente emorragia interna e intervento d’urgenza.

Nonostante siano passati così tanti anni, gli strascichi sono ancora attualissimi dato che un mese fa è stato costretto a un nuovo intervento chirurgico per applicare una rete interna che contenesse quei tanti punti interni che negli anni avevano perso aderenza.

cybex juno fix cuscino

Il bimbo non deve poggiare la testa sul cuscino per dormire! Ne va della sua sicurezza.

Sicuramente questa mia storia familiare mi ha spinto ancora di più verso la scelta del cuscino davanti in un seggiolino.

Il cuscino davanti funziona da airbag e finchè sono riuscita, l’ho tenuto ben saldo davanti al corpicino di mia figlia, preferendolo di gran lunga alle cinture.

Oggi che mia figlia ha 3 anni e mezzo e sulla curva di crescita sfiora il 98esimo percentile, il cuscino non lo usiamo più e usiamo le cinture.

Nel frattempo però il suo corpicino è cresciuto e si è irrobustito. Indicativamente il cuscino va tolto intorno ai 18 chili per una questione di sicurezza dato che non è più sufficiente ad assorbire l’urto da solo. Superati i 18 chili la soluzione migliore rimane la cintura di sicurezza ma prima di allora, per me, il seggiolino col cuscino non ha eguali!

All’inizio la scelta è ricaduta sul Cybex Juno Fix, il modello di Cybex con Isofix che oggi si chiama Cybex Juno 2 Fix, quel sistema di ganci che si trova dietro il seggiolino e lo ancora al sedile dell’auto bloccandolo (nel video sotto vi mostro nel dettaglio com’è fatto). Tutte le nuove auto hanno questo sistema incorporato che non è obbligatorio ma altamente consigliato per la sicurezza di vostro figlio. Il Cybex Juno Fix va dai 9 mesi ai 18 kg.

La mia bimba non pesa ancora 18 chili (anche se ci è molto vicina) però è molto alta quindi sono già passata al seggiolino successivo: il Cybex Pallas M-Fix, che va dai 9 mesi ai 12 anni.

Per un confronto immediato tra i due seggiolini vi segnalo questo utilissimo strumento, sempre di Cercaseggiolini, che in un colpo d’occhio ve li mette uno a fianco all’altro, evidenziando le rispettive peculiarità. Questo è il link per confrontare i seggiolini Cybex Juno  Fix e Cybex Pallas M Fix (ovviamente troverete il Juno 2 Fix del 2016 e non il mio vecchio modello), la schermata che vi comparirà è come quella sotto.

seggiolini a confronto cybex

A questo punto, una domanda sorge spontanea…

Perchè nel 2013 non ho acquistato subito il Cybex Pallas M Fix ma ho comperato il Cybex Juno Fix? Una doppia spesa inutile?

La verità è che mi sembrava più sicuro perchè leggermente più piccolo e avvolgente ma la vera risposta sta nel video qui sotto. Buona visione.

Col senno di poi, forse, prenderei direttamente il Cybex Pallas M-Fix. Però non lo so! E’ difficile dirlo oggi…l’avrei messo quel fagottino di mia figlia, a nove mesi, in un seggiolino più grande? Boh. Credo che la componente psicologica pesi molto. La risposta giusta è: prendete quello che vi fa sentire più sicure, che vi dà più tranquillità.

L’unica cosa che vi chiedo è di non comperare mai e poi mai per i vostri bimbi piccoli, cose come quelle sotto (c’è moltissima gente che lo fa).

RISPARMIAMO SU ALTRE COSE, DAI!

alzatine bambini auto

Se avete paura che il cuscino possa dare fastidio al bambino, non preoccupatevi! Se lo abituerete fin da piccolo, per lui, sarà assolutamente una cosa normale. Anzi, probabile che quando arriverà il momento di toglierlo, mugugnerà. Attenzione solo a posizionare bene il cuscino, perchè altrimenti il bambino potrebbe liberarsi durante la marcia. A me è successo e mi sono ritrovata la piccola che gironzolava dove noi adulti poggiamo i piedi.

Noi non abbiamo avuto problemi nemmeno d’estate quando il caldo si fa sentire. Esistono gli appositi rivestimenti in spugna anticaldo, che pure non abbiamo mai acquistato perchè, in auto, l’aria condizionata resta  sempre accesa d’estate.

C’è da dire però che noi non facciamo mai viaggi lunghi l’auto e quelle volte, come vedete, lei se la dorme bellamente.

Dio, com’è cresciuta…

seggiolino auto isofix cybex mfix

 

IL FUNERALE SI PUO’ DETRARRE ANCHE PER PARENTI LONTANI

Finalmente anche le spese del funerale di un lontano parente possono essere detratte in dichirazione dei redditi. Vediamo con quale aliquota e fino a che cifra massima

 

detrazione funeraleDice il detto: “Sole due cose sono sicure nella vita: morte e tasse”.

Se sulla seconda nutro ancora i miei dubbi dato che non tutti pagano le tasse in maniera uguale, sulla prima non c’è scampo! Anche il furbetto di turno prima o poi dovrà fare i conti con la morte.

Direttamente o indirettamente.

Almeno una cosa buona in un evento triste come la celebrazione di un funerale, finalmente, c’è.

Da quest’anno infatti in dichiarazione dei redditi sarà possibile detrarre il costo della bara e di tutte le spese legate all’evento funerario senza limiti di parentela.

Quanto si può detrarre per il funerale?

La detrazione riconosciuta per le spese funebri è del 19% indipendentemente dal grado di parentela con il defunto, per un massimo di 1150 euro.

Questo vuol dire che potrete detrarre le spese funerarie anche di quel vostro zio di secondo grado, rimasto solo in vecchiaia. Niente più limiti di parentela, sì anche per i parenti “alla lontana”.

LEGGI ANCHE: Cosa si può detrarre in dichiarazione dei redditi con un figlio

Mi sembra davvero un ottima notizia considerata la spesa legata a un funerale. Anche se adesso hanno inventato i funerali low-cost. Tutti a Milano conoscono l’outletdelfunerale per esempio che con la sua pubblicità sui metrò ha fatto sorridere in tanti tra una fermata e l’altra. Addirittura c’è  il prezzo anticrisi che parla di 1099 euro tutto compreso. 

risparmiare sul funerale

 

UOVA FABERGE, LAVORETTO PER BAMBINI PER PASQUA

Un’idea per un lavoretto pasquale da fare coi bambini un po’ diverso da solito: un ciondolo a forma di uovo, come le famose uova Fabergè.

Non so se anche voi avete un’amica tuttologa.

L’amica tuttologa è quella che sa di tutto un po’, senza per forza eccellere in uno specifico argomento ma – state pur certi! – che almeno le basi le sa.

La mia amica tuttologa si chiama Veronica ed è sempre informata sui trend del momento, sui prodotti che usano le star, sul teatro di nicchia (per me soporifero). La mia amica tuttologa mi diceva di non poter uscire il sabato sera perchè doveva fare decluttering. Me lo diceva già 20 anni fa, quando noi “normali” lo usiamo al massimo da cinque anni come modo di dire.

Voglio molto bene alla mia amica tuttologa perchè lei compensa la mia parte grezza: io sono più “terra-terra”.

Insomma la mia amica Vero, è una tipa avanti.

gioielli fabergèUna decina di anni fa, mio padre assieme a suo moglie mi regalò un ciondolo a forma di uovo per il mio compleanno e successivamente un bracciale. Inutile dire che ne rimasi alquanto perplessa. Quando poi mostrai il mio sdegno alla Vero, lei mi disse più o meno così:

“Ma sei matta? Queste sono le famose uova russe di Fabergè!”

Prima di allora, per me, Fabergè = buio totale.

Grazie a lei scoprii che queste uova Faberge erano e sono piuttosto famose (e costose!).

Così quell’uovo che mi appariva insulso assunse un altro valore, perchè dietro a quel ciondolo c’era anche una bella storia da raccontare. Molte volte è la storia che c’è dietro a un oggetto a farne il valore.

uova faberge ciondoli

I ciondoli Fabergè, uno più bello dell’altro

Ecco come sono nate le uova Fabergè:

Peter Carl Fabergè era l’orafo ufficiale dello zar Alessandro III che per celebrare i 20 anni di fidanzamento con la zarina Maria di Danimarca, chiese all’orafo un uovo speciale per la Pasqua.  Era l’anno 1885 e da allora, fino al 1917 – anno della rivoluzione russa – Fabergè realizzò ogni anno uova sempre più raffinate e preziose. Dentro le sue uova si nascondevano all’interno altre sorprese come delle miniature, delle pietre preziose, uccellini meccanici. Attualmente le uova imperiali riconosciute sono circa una cinquantina, sparse in musei e collezioni private di tutto il mondo. Pensate che per riportarne un po’ nell’amata madre Russia, uno dei tanti multimilionari del Paese, ha speso la bellezza di 100 milioni di dollari per accapararsene solo nove. Fate un po’ i conti…

Ovviamente il mio ovetto vale molto (ma moltooooo) di meno.

Quando arriva la Pasqua mi piace indossarlo. Ora che c’è la mia bimba più che mai, perchè queste feste sono davvero magiche per i più piccoli e vissute con grande attesa.

Non a caso appena l’ha visto, mia figlia ha detto: “Mamma voglio anch’io un uovo da indossare”.

fimo ciondoliNon potendole dare il mio, mi sono ricordata che non molto tempo fa avevo acquistato delle perline in legno, del filo elastico e del fimo sul sito Borgione, un negozio che tutte le mamme creative conosceranno perchè è specializzato soprattutto nella vendita di materiale per creazioni manuali.

Così l’altro pomeriggio, anzichè metterci davanti alla televisione a guardare Cartoonito, abbiamo tirato fuori il materiale, un vecchio orecchino da cui ho ricavato il gancetto e ci siamo messe a creare le nostre uova Fabergè in fimo.

lavoretti con i bambini

Ho deciso che almeno un giorno a settimana lo dedicheremo alle attività manuali da fare assieme.

Io nella coppia, non sono quella del gioco, lo ammetto. Il papà è più quello del nascondino, del cavalluccio, del puzzle. Io sono quella delle regole, del “Flor siamo in ritardo”, “Flor andiamo”. Voglio che questi momenti della creatività diventino i nostri angoli speciale di gioco. 

Trovo che questo tipo di attività siano delle vere e proprie medicine. Non è un caso che nei centri di riabilitazione psichica e nelle carceri le attività manuali e creative facciano parte di un percorso teso al recupero psico-fisico.

mobiletto decoupageIo, quando uso le mani, mi rilasso. Nei periodi di difficoltà della mia vita, dedicare i miei pensieri alle attività manuali, mi ha salvata.

Ho realizzato diverse cose con il decoupage: alcune le ho a casa con me, molte le ho regalate. Tanti, tantissimi vassoi che sono stati apprezzatissimi.

Questo è un mobile che prima era completamente in legno, con una lastra di marmo nera molto cupa, e che ho dipinto e decorato con delle immagini di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Questo sotto è quello che ho fatto a tema Cenerentola e che usiamo la mattina per la colazione,

vassoio cenerentola

Poi quando aspettavo mia figlia, mi era venuta la passione per il cucito. Tenendo conto che non avevo mai tentuto un ago in mano prima di allora, mi ritengo soddisfatta. Che ne dite? Un pantaloncino per me e un vestitino per lei.

cucito bambini

Tutti possono essere creativi. Non servono particolari abilità. Il fimo è come il pongo, solo che una volta finito il proprio lavoro lo si mette in forno a 130° circa per 15-20 minuti. Niente di più.

Ed ecco il nostro braccialetto pasquale con ciondolo Fabergè per bambini.

 

braccialetto bambina

Finita la Pasqua toglieremo l’uovo e lasceremo il fiore. Del resto lei si chiama Flor, quale braccialetto migliore per lei?

braccialetto fai da te bambini

 

 

 

SCONTI PER GARDALAND: COUPON CON SCONTO DEL 30%

Biglietti scontati e coupon per entrare a Gardaland sul sito Groupalia. Scontati anche del 27% rispetto al prezzo originale

 

sconti gardaland

Se state pensando di fare un salto a Gardaland  prossimamente non aspettate l’ultimo minuto per comperare i biglietti perchè finiresti col pagarli a prezzo pieno. E che prezzo!

Gardaland è un bellissimo parco divertimenti molto ben organizzato che sorge a pochi chilometri dal lago di Gardaland. E’ davvero un sogno che diventa realtà per i bambini, anche se vi consiglio anche di visitare Leolandia (leggete questo post se volete risparmiare sui biglietti d’ingresso di Leolandia).

I modi per risparmiare sui biglietti di Gardaland sono molteplici. Tutti avrete visto i coupon che trovate sopra i pacchetti di patatine o acqua minerale. Il più immediato e sicuro però è quello di acquistare i pacchetti scontati che vendono sui siti di coupon come Groupon e Groupalia.

Attualmente proprio Groupalia ha una serie di offerte imperdibili.

CLICCA QUI

VAI SUBITO AI COUPON PER ENTRARE A GARDALAND

Vi segnalo anche questi due codici sconto validi dal 21 marzo al 21 aprile:

  • TDTRV5S : 5% fino ad un massimo di 10€, valido per la sezione Travel
  • TDSHP4S1 : 4% fino ad un massimo di 10€, valido per la sezione Shopping

biglietti scontati gardaland

SKY FASTWEB HOMEPACK, MAI COSI’ A POCO PREZZO, BLOCCATO FINO AL 2018

Per risparmiare su Sky e Fastweb  un’offerta davvero imperdibile con prezzo bloccato per due anni, fino a gennaio 2018. Per fare l’Homepack c’è tempo fino all’8 maggio.

Se volete abbonarvi a Sky o Fastweb, vi consiglio di considerare l’offerta ora in corso che vi permette di abbonarvi al pacchetto Sky + Fastweb a un prezzo davvero eccezionale.

Io ho entrambi. O meglio mia mamma ha Fastweb a casa sua, mentre io a casa mia ho Sky e devo dirvi che entrambi soddisfano ampiamente le mie aspettative. Purtroppo non posso usufruire dell’offerta perchè pur avendo i contratti intestati entrambi a me, i servizi sono erogati in abitazioni diverse.

Se sei ancora indeciso tra Mediaset Premium e Sky leggi questo post che spiega l’offerta televisiva di uno e dell’altra.

Io fra i due – non essendo peraltro una gran appassionata di calcio – preferisco Sky.

L’offerta attualmente in corso è valida fino a gennio del 2018. Mi raccomando fate tutto via internet. Io lo preferisco al telefono perchè come si dice verba volant, scripta manent.

Per farvi rendere conto del prezzo e della sua convenienza, vi dico solo che io – cliente Sky da oltre cinque anni – pago 34,90 al mese per la tv di Sky più il cinema.

Se doveste essere interessati solo a Sky, attualmente c’è questa bella promozione, che vi regala anche di una tv 22 pollici.  Ci fosse stata ai miei tempi ne avrei usufruito dato che mia mamma si lamenta sempre che le servirebbe una tv in cucina per guardare il tg mentre mangia.




Inoltre se siete già clienti Sky potete aggiungere Fastweb e la sua fibra ottica velocissima a soli 15 euro in più al mese, prezzo bloccato fino a gennaio 2018, praticamente quasi due anni! Insky fastweb homepack omaggio avrete anche Sky Box Sets gratuitamente per 12 mesi (quello che vi permette di guardare anche tutte le vecchie serie passate…avete presente lo spot con il cantate Mika?).

Mi sento di consigliarvi davvero questa offerta che prevede l’obbligo di adesione per due anni altrimenti dovrete rimborsare gli sconti di cui avrete usufruito fino al giorno della disdetta. Ma non credo che vi converrebbe perchè il risparmio è davvero grande.

Passati i due anni quanto costerà l’abbonamento a Sky e Fastweb?

La tv di Sky costerà 19 euro al mese (variazioni in base al prezzo di listino del 2018) mentre il corrispettivo per Fastweb JET rimarrà sempre invariato e pari a 30€/mese anziché 35€/mese o SUPERJET pari a 35€/mese anziché 45€/mese.

Una volta che avrete fatto l’abbonamento, ricordate anche di leggere questo post dove vi spiego come guardare gratis Sky su due televisioni senza pagare l’abbonamento extra.

E’ possibile disdire l’HomePack anche semplicemente chiedendo di rcedere da uno dei due servizi (quindi continuare a usare o solo Sky o solo Fastweb. Il cliente continuerà a fruire del servizio per il quale non ha comunicato di recedere al prezzo di listino in vigore in tale momento.

Per ulteriori informazioni vi rimando al banner qui sotto. Leggete bene tutti i dettagli dell’offerta Sky Fastweb Homepack.

FREESTYLE LIBRE: MISURARE LA GLICEMIA SENZA AGO, IDEALE PER BAMBINI CON DIABETE DI TIPO 1

Quando ancora facevo la giornalista a tempo pieno, capitava di fare dei viaggi di lavoro. Una volta col giornale mi inviarono per 4 giorni a Copenaghen per il congresso mondiale sul diabete, dove ho avuto la fortuna di conoscere tantissime persone affette da diabete.

bambini e diabeteUn esempio famoso era Miss America 1999, Nicole Johnson, affetta da diabete da quando era una ragazzina, oggi giornalista e ambasciatrice nel mondo di questa malattia. A sinistra eccola oggi, ancora bellissima, con la sua piccola Ava.
In quei giorni ho vissuto e mangiato con queste persone. Le ho viste alzarsi tutte assieme, dirigersi verso i bagni e farsi l’insulina per poter alimentarsi come gli altri.

Il diabete è una patologia che ti costringe a dipendere da una siringa per tutta la vita ma che non deve invalidare la vita di chi ne soffre.
Chi soffre di diabete deve continuare a uscire, con gli amici, viaggiare in lungo e in largo, andare al ristorante. E Nicole ne è l’esempio, ragion per cui ha deciso di raccontare la sua storia in giro per il mondo, proprio per dare una speranza a tutte quelle persone che scoprono di essere diabetiche e si sentono perdute.

Ricordo bene una frase di Nicole:

“Il più grande nemico di un diabetico non sta in una fetta di torta piuttosto nella sua testa”.

Vero.

Ma un altro grande nemico di chi è affetto da diabete è l’ago. Pungersi anche sei, sette, volte al giorno è una gran rottura. Non ci sono altri termini.
Eppure ci sono dei sistemi per monitorare il glucosio anche senza pungersi. Il problema, come sempre, è la poca informazione, per cui tante persone ancora non lo sanno.

Potersi misurare la glicemia senza l’ago è una vera liberazione. Il fatto che si tratti di una tecnologia tutta italiana rende ancora più orgogliosi tutti. Si tratta del dispositivo FreeStyle Libre (nome azzeccatissimo!).

Com’è possibile misurarsi la glicemia con FreeStyle Libre di Abbott – www.abbottdiabetescare.it – senza usare l’ago?

La lettura del livello di glucosio con FreeStyle Libre  viene effettuata grazie al sensore che si applica sulla parte posteriore del braccio. Il sensore elimina la necessità delle periodiche punture sul dito ed è progettato per rimanere applicato al corpo fino a 14 giorni. La differenza con gli altri sistemi di monitoraggio continuo, senza ago quindi, sta nel fatto che non è necessaria alcuna calibrazione con puntura al dito.

Niente più punture, niente più buchi.

misurazione glicemia senza aghi freestyle

I bambini affetti da diabete di tipo 1

Per chi soffre di diabete fin da bambino è importante che la famiglia, in primis, aiuti a vivere con normalità la malattia, dando però delle regole poichè il piccolo non si rende bene conto dei rischi che potrebbe correre trasgredendole. A dirlo è uno studio fresco di stampa condotto in tutta Europa che ha coinvolto i bambini di età compresa tra i 4 e i 14 anni da Opinion Health.
Ci tengo a segnalarvi in particolar modo la situazione italiana.

Alla domanda, “A quanti anni è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 nel bambino?

  • (30%) di questi bambini prima dei 4 anni,
  • il 49% tra i 5 e i 9 anni
  • e il 21% tra i 10 e i 14.

I genitori dei bambini che soffrono di diabete sono molto preoccupati per i loro bambini perchè vedono la vita dei loro figli limitata dalla malattia (il 67% la pensa così). Il 37% dei bambini con diabete 1 non può praticare sport, il 27% si sente emarginato dagli amici. Inoltre oltre la metà delle mamme e papà (il 52%) hanno dichiarato che il loro bambino soffre di disturbi del sonno legati alla gestione del diabete.

E poi ci sono una serie di affermazioni preoccupanti come “mio figlio si sente frustrato a causa della malattia”, “temo che il diabete possa avere un impatto sulla salute mentale di mio figlio”, “il mio bambino si sente diverso“. Molti genitori si sentono in colpa per quel figlio affetto da diabete, che ha bisogno di più attenzioni e che per questo ne toglie a fratelli e sorelle.

figlio con il diabete

Molte volte sono più i genitori a vivere con ansia (e a far vivere con ansia) il diabete tipo 1 nei bambini. Hanno ragione a preoccuparsi ma esasperare la preoccupazione è controproducente, dato che a oggi i diabetici possono tenere sotto controllo la malattia e condurre una vita normale. Soprattutto man mano che cresceranno.

In effetti nei piccoli non è sempre facile mantenere i livelli di glucosio entro i limiti di sicurezza, nonostante i vari controlli nell’arco della giornata. Le famiglie che hanno partecipato all’indagine hanno riportato che:

  • la metà dei bambini (51%) ha vissuto un episodio di ipoglicemia grave;
  • il 52% ha sperimentato 2 o 3 episodi nella settimana precedente.
    Nel 67% dei bambini almeno uno di questi episodi è avvenuto mentre il bambino dormiva.
  • Il 25% dei bambini ha avuto un episodio di ipoglicemia che ha richiesto un intervento medico nei 6 mesi precedenti.

Tremendo vero? I genitori di un bambino affetto da diabete di tipo 1 avrebbero bisogno di essere supportati in qualche modo. Non deve essere facile dover bucare il ditino di tuo figlio sei, sette, otto volte al giorno (poveri piccoli!). Penso a mia figlia, alle scene che mi fa, quando magari non vuole lavarsi il visino. E si tratta solo di buttare un po’ d’acqua sugli occhietti.

glicemia controllo bambinoPensate a un ago che deve entrare più e più volte al giorno nella pelle, magari davanti ai tuoi amichetti che non riescono a capire bene perchè quel compagno debba fare la puntura quando mangia, che non può giocare a pallone come gli altri.
Insomma non è facile ma non impossibile, ripeto, avere una buona qualità di vita anche col diabete 1.

C’è da dire una cosa importante. Molti confondono i vari diabeti e quando pensano a questa malattia fanno subito questa associazione: diabete = alimentazione scorretta.
Sbagliato. Il diabete di tipo 1 non ha nulla a che fare con un’alimentazione sbagliata. Quel bambino soffre di diabete non perchè ha mangiato tanta cioccolata, chiaro?

L’impatto del diabete in Italia:

• 3 milioni sono le persone cui è stato diagnosticato il diabete (il 4,9% della popolazione);
• 1 milione il numero delle persone che hanno il diabete ma che non hanno ancora ricevuto una diagnosi (1,6% della popolazione);
• 2,6 milioni di persone che fanno fatica a mantenere le glicemie nella norma, l’anticamera del diabete di tipo 2 (4,3% della popolazione).

Però, per dire, in Germania dove la maggior parte dei pazienti si misura la glicemia in media 4 volte al giorno solo il 24% ha fatto ricorso alle strutture ospedaliere negli ultimi 12 mesi (contro il 40% degli italiani, che però si misurano la glicemia con meno costanza meno frequentemente).
Il problema fondamentalmente per queste persone, ancora una volta, è l’ago. Pungersi, farlo più volte al giorno, è noioso (28%), limita la libertà personale (25%), è stressante (25%).

La discriminante la fa il sistema di monitoraggio. Ci sono tantissime marche e modelli di dispositivi utili per rilevare il tasso di glicemia nel sangue. Voi, non avete idea. In quella fiera di cui vi parlavo all’inizio ho visto sistemi di ogni forma: da borsetta, in una penna, in un rossetto…oltre ogni immaginazione! Ma ben vengano se aiutano la persona diabetica a sentirsi più liberia.

Quante sono le persone affette da diabete nel mondo?

Nel mondo circa 415 milioni di persone soffrono di diabete e ogni 6 secondi una persona muore a causa di questa malattia. Nel 2040 il numero di persone affette da diabete potrebbe arrivare a 642 milioni, il 10% della popolazione mondiale.
Numeri da non sottovalutare.

Articolo Sponsorizzato