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APRIRE UN LIBRETTO DI RISPARMIO, COME FUNZIONA? SCOPRIAMO IL LIBRETTO SMART DI POSTE ITALIANE

Avete un  gruzzoletto di risparmi? Grande o piccolo che sia, siate smart e fatelo fruttare! Ci sono diversi strumenti per investire i vostri soldi e guadagnare, tra i più sicuri e garantiti c’è il libretto di risparmio, come ad esempio il Libretto SMART di Poste Italiane.

libretto di risparmio poste italianeIncredibile a dirsi ma il reddito delle famiglie italiane nel terzo trimestre del 2014 è cresciuto. Merito delle famose 80 euro della discordia del Governo Renzi. Non facciamoci abbagliare da questi dati però! Se da un lato il reddito è cresciuto mediamente dell’1,8% per nucleo familiare – capirai! – dall’altro i consumi sono rimasti fermi al palo nonostante i prezzi dei beni siano persino calati.

E allora perchè l’economia non gira? Semplice, perché le famiglie non si fidano, sono ancora troppo “scottate” e preferiscono accantonare quel poco che riescono a risparmiare. Non sappiamo bene cosa dobbiamo aspettarci dal futuro, sappiamo solo che la situazione non è rosea e che, come si dice, prevenire è meglio che curare.

Non a caso chi si intende di risparmio gestito prevede che questo trend continui fino al 2016. Se siete tra i fortunati che riesce a mettere via ogni mese qualche soldino in più rispetto alla tabella della sfida delle 52 settimane, potreste pensare di aprire un libretto risparmio, che fra tutti gli strumenti finanziari è sicuramente tra i meno rischiosi e più sicuri.

Non solo! Un libretto risparmio vi permette di:

  • Prelevare denaro contante quando serve(a differenza dei conti deposito, che “congelano” il contante pena la perdita degli interessi);
  • investire denaro anche per periodi molto brevi;
  • capirci qualcosa anche se non siete degli analisti finanziari 🙂

In particolare vi voglio parlare del libretto di risparmio Smart collocato da  Poste Italiane.

libretto di risparmio poste italiane

Il libretto SMART di Poste Italiane (che in inglese significa intelligente, nel senso di sveglio) è dedicato a persone maggiorenni ed è GARANTITO dallo Stato Italiano. Inoltre ha una serie di altre caratteristiche interessanti che vale la pena elencare, nel caso stiate cercando qualcosa di sicuro per veder fruttare i vostri preziosi risparmi. Che siano tanti o pochi, mi raccomando non lasciateli “dormienti” sul conto!

…se la stima dei vostri guadagni fosse anche solo di 200-300 euro, perché farne a meno?

Il risparmio globale di una famiglia è l’insieme di tanti piccoli risparmi. Tutto fa brodo!

Ecco le caratteristiche principali del libretto di risparmio SMART di Poste Italiane:

  • È gratuito. Non dovete affrontare costi di apertura, chiusura e gestione, la carta libretto collegata al Libretto Smart non presenta costi di emissione o canone annuo e le  operazioni di prelievo, gratuite, si possono effettuare presso tutti gli sportelli di Poste Italiane dislocati in tutta Italia.
  • Potete utilizzarlo anche onlinegrazie al servizio  Risparmio Online Postale (RPOL)   o tramite l’app dedicata Risparmio Postale.
  • E’ sicuro perché dispone di un sistema di password usa e getta, “one time password”.
  • Potete condividerlo con la famigliao con chi volete voi, fino a un massimo di quattro intestatari. Potete ricevere bonifici da altri conti in ambito SEPA (europeo) e anche sottoscrivere Buoni Fruttiferi Postali rappresentati da registrazioni contabili.
  • E’ garantito: perché sulle somme depositate c’è la garanzia dello Stato Italiano
  • E’ conveniente offre un rendimento pari all’1,50% fino al 30/06/2015, sulle somme aggiuntive versate, dal 1/1/15 al 31/3/15, rispetto al saldo iniziale sul Libretto SMART.

Anche se siete già titolari di un Libretto Smart non lasciatevi sfuggire quest’opzione di guadagno e chiedete maggiori informazioni presso il vostro ufficio postale o date un occhio al sito di Poste Italiane per leggere nel dettaglio tutte le condizioni.

libretto di risparmio poste italiane

 

 

OFFERTA SKY E FASTWEB AL TELEFONO, COME EVITARE LA TRUFFA

Dopo avervi raccontato come ho evitato la truffa online su Subito.it e Paypal a opera di queste pseduo bande nigeriane e della Costa D’Avorio, vi dico ora come evitare la truffa che si cela dietro le promozioni telefoniche dei call center. Fra tutte vi parlo di quelle di Sky e di Fastweb.

Capita spesso anche con i contratti di luce e gas, ma qui vi voglio parlare di questi casi perchè ci sono passata personalmente.   truffa sky fastwebEro spaparanzata sul divano guardando con mio marito un bellissimo film su Sky che vi consiglio: “Storia di una ladra di libri”. Noi facciamo davvero una vita ritirata, non usciamo spesso, non spendiamo soldi in giro, uno dei pochi “lussi” che ci concediamo è l’abbonamento a Sky con il pacchetto cinema. Siamo abbastanza contenti, pur avendo avuto di recente qualche problema con il decoder e il disco interno che si impallava sempre, ma devo dire che tra l’offerta di Mediaset Premium e di Sky non c’è proprio paragone; fosse solo che quest’ultimo vanta produzioni come X-Factor e Masterchef.   Ma torniamo alla truffa legata alle promozioni Sky e Fastweb, che stava per vedermi vittima!   La mia visione viene interrotta da una chiamata sul cellulare con il seguente numero sul display: 02 45449990, numero che non conosco ma che proviene dalla mia città. Decido di rispondere.   “La signora Pinco Pallo?” – mi chiede una giovane voce maschile – Salve chiamo per conto di Sky e sono qui a proporle una superpromozione dato che lei è nostra cliente ormai da tanti anni.”   “Dica pure” – esclamo curiosa.  

“Sky per premiarla della sua fedeltà le regala 4 mesi di visione gratuita di tutta l’offerta HD. Vedrà che poi non potrà più farne a meno. Una volta terminati i 4 mesi di prova gratuita, tuttavia, se lo desidera avrà la possibilità di interrompere il servizio senza alcuna penale. Se dovesse recedere dal contratto di SKY entro 12 mesi dall’attivazione di questa offerta (quindi lasciare definitivamente tutto Sky), dovrà però rimborsare i 4 mesi che SKY le ha regalato”

Non male, visto che non credo che uscirò da Sky – penso e rispondo – Ma quindi lei mi garantisce che se fra quatro mesi, dopo aver provato il servizio HD, decido di non approfittare dell’offerta (l’HD costa 5 euro in più al mese) non pagherò nessuna penale?”

“Nessuna penale signora. Questo è un regalo che le fa Sky, poi deciderà lei se aderire o meno”.

A questo punto glielo richiedo per sicurezza, memore di quella volta che, anni fa,  un altro ragazzo di un call center, per conto di Fastweb, mi disse che avrei pagato 19 euro al mese “per sempre” (io ero già cliente Fastweb da diversi anni e in effetti cominciai a pagare una decina di euro in meno al mese, dunque accettai subito!). Quell”offerta invece terminò poi dopo due anni.

Eppure avevo capito perfettamente: lui aveva detto proprio per sempre. Insomma sono rinco, ma non ancora fino a questo punto.

Ma come fai a dimostrarlo? La loro parola, contro la tua. E in più queste modifiche al contratto, queste adesioni a nuove promozioni si perfezionano poi con una breve registrazione, dove vi fanno ripetere i vostri dati personali, il numero di contratto e dire “sì accetto”,  dopo che velocemente vi viene ripetuta parte dell’offerta. Attenzione  a questa parola —>>> parte dell’offerta! Quando è arrivato il momento dell registrazione per questa società, la Data (Data e qualcosa, forse Dataservice ma non ricordo bene, devo essere onesta) per conto di Sky, ecco che tutta la pappardella sui quattro mesi gratuiti e la scelta poi di non adesione al servizio HD senza penali, era sparita!

Così non sentendone menzione, quando durante la registrazione il ragazzo ha cominciato con la tiritera…”Signora Pincopallo, vuole aderire all’offerta HD ecc.”, io ho risposto per ben due volte senza esitazione: “Sì ma solo se dopo quattro mesi di prova gratuita, posso decidere di non aderire all’offerta SKY HD senza incorrere in penali”.

Finisce la registrazione, “complimenti signora, vedrà che non ne potrà più fare a meno”, conclude il ragazzo.

Vabbeh…

Mi rimetto a guardare il bellissimo film.

Indovinate un po? Nemmeno 24 ore dopo mi suona di nuovo il cellulare. Ancora il numero 02 45449990. E’ lo stesso ragazzo: “Signora mi scusi ma mi sono informato meglio e in effetti se decidesse di non aderire poi all’offerta HD di Sky dovrebbe pagare la penale per la disdetta anticipata del servizio, fissato in 12 mesi obbligatori per non incorrere in penali”.

Oh, adesso è molto più chiara la cosa. Ringrazio e non faccio polemica. Naturalmente è tutto annullato. I miei sospetti erano dunque giusti. Così come mi era accaduto anni prima con Fastweb, anche qui tante mezze verità…

Come mai il ragazzo ha capito solo a distanza di 12 ore cometruffa sky fastweb funzionava il servizio? Forse perchè ha sentito la mia registrazione dove chiaramente dicevo e ripetevo quello che mi aveva falsamente riportato 5 minuti prima per convincermi ad accettare l’offerta?

Ecco, amici, il mio consiglio per non cadere vittime di questo tipo di truffe. Quando le cose sembrano troppo belle, non sono quasi mai vere ahimè! L’offerta in sè non era malvagia per chi è interessato all’HD (in effetti 4 mesi erano proprio gratis), ma perchè mi devi mentire ovvero truffare?

Quindi occhio! Quando si tratta di contratti che si perfezionano con la registrazione telefonica, non limitatevi a un secco NO o SI’ ma specificate tutti i termini del contratto che vi hanno appena detto, soprattutto quelli che sembrano più vantaggiosi per voi.

Questi operatori guadagano sul numero di contratti che riescono a concludere. Per questa ragione, molti di loro si fanno pochi scrupoli forti del fatto che poi voi non riuscirete a risalire a loro.

La truffa è dietro l’angolo!

fastweb-sky-

 

Se volete abbonarvi a Sky, servizio che consiglio al di là di questi spiacevoli equivoci, vi consiglio di passare direttamente dai canali online dove voi personalmente gestite la cosa senza intermediari. In particolare guardate questa promozione, con prezzo bloccato e che vi regala anche un cellulare Lumia 530!

 

Attenzione però clicca qui e inserisci il codice amico 244209294. Per dieci mesi pagherai solo 25 euro al mese, ancora meno!  

COME RICONOSCERE UN FERRO DA STIRO A CALDAIA

Come si riconosce un vero ferro a caldaia? Ho provato il nuovo ferro a caldaia Rowenta Perfect Steam e, ancora una volta, ho avuto la conferma che un ferro da stiro a caldaia è tutta un’altra cosa. Permette di stirare non bene, ma perfettamente, senza sforzo e in un tempo minore.

Maneggevole, compatto, leggero quanto basta (ma non troppo, perchè il peso è importante per avere una stiratura perfetta!), il nuovo ferro a caldaia Rowenta vanta un design molto accattivante. In fondo anche l’occhio vuole la sua parte.

Non a caso i ferri da stiro Rowenta sono i più venduti in Italia.

ferro caldaia rowenta

Ma come si riconosce un ferro a caldaia rispetto a un ferro che emette vapore? Perchè uno costa molto più dell’altro e quali differenze ci sono?

Un ferro a caldaia deve avere un serbatoio d’acqua integrato che la caldaia trasformerà poi in vapore ad alta pressione.  Più potente è la caldaia, più lo sarà il getto di vapore in uscita, più semplice risulterà lo stiro.

  • Attenzione perchè ci sono ferri da stiro che sembrano a caldaia ma non lo sono:hanno la vachetta dell’acqua sì, ma al loro interno non c’è nesuna caldaia. Il cavo interno, dunque, non convoglia vapore bensì acqua, che scaldandosi a contatto con la piastra bollente diventa vapore.
  • Il quantitativo d’acqua che passa però non supera mai i 60 g per minuto, contro i 230 g al minuto di un ferro a caldaia. Ma soprattutto si tratta di vapore che arriva senza una spinta!

Guardate invece in questo video la quantità di vapore e la potenza emessa dal nuovo ferro Rowenta Perfect Steam (ovviamente quando poggia sui tessuti non fa questo rumore, anzi è molto silenzioso!).

 

  • Un vero ferro a caldaia di solito ha un tappo laterale per la gestione del calcare. Svitandolo, con un singolo gesto, è possibile liberalo dai depositi di calcare che si possono formare. Se non c’è quel tappo, allora non è un ferro a caldaia, ancora meno se sulla confezione si parla di cartucce filtranti.
  • Un vero ferro caldaia non peserà mai meno di 3 kg.Quel “peso” è garanzia che lì sotto c’è una caldaia vera e propria, pronta  a sprigionare del vapore pressurizzato proprio come farebbe una pentola a pressione.

Quando stiro con il ferro da stiro Rowenta, la cosa impressionante è che posso stirare anche solo con il vapore. Con i suoi 400 fori (quattrocento!) sotto la piastra, il vapore esce con una pressione talmente potente che, penetrando nei tessuti, stira da sola le fibre. Anche dalla distanza, ovvero senza che io appoggi il ferro direttamente sul capo che sto stirando.

Questa funzione la uso soprattutto sulle maniche delle camicie che trovo il punto più difficile da stirare, dato che si formano spesso delle pieghe fastidiose sul lato non visibile. Non ferro da stiro rowenta perfect steamappoggiando il ferro sul tessuto, evito che si formino delle pieghe che altrimenti riuscirei a togliere.

Questo piccolo trucchetto mi permette di velocizzare lo stiro ed evitare di passare e ripassare il ferro “n” volte per togliere le pieghe. Anche perchè io di solito stiro le camicie tutte assieme. Non appartengono a quelle che stiano volta per volta, ma ammasso tutto in un angolo finchè l’armadio non esplode o finchè non abbiamo più niente da metterci. Lo so, non è la tecnica migliore! 🙂

Capite che 5 minuti risparmiati a camicia si traducono in quasi un’ora in meno, se come accade spesso mi ritrovo a stiare anche 10 camicie in un colpo solo!

E come si sa il tempo è denaro. Dunque, questi soldi il nuovo ferro a caldaia Rowenta li vale tutti.

Lo trovate su Amazon a un ottimo prezzo ma le grandi catene di elettrodomestici lo mettono in promozione a rotazione. Dunque occhio alle offerte!

Questo post è stato offerto da Rowenta, per chi non si accontenta 🙂

ferro da stiro rowenta perfect steam

ALLATTAMENTO AL SENO, I MITI DA SFATARE SU LATTE E DINTORNI

Allattamento al seno, come cominciare col piede giusto? Prima di tutto non credendo alle tante inesattezze che vengono dette sull’allattamento. Una serie di sentito dire che si trasmettono col passaparola, complici anche alcuni pediatri vecchio stampo che non si sono mai aggionati.

Io sono una di quelle mamme che ha allattato a lungo e che prima di cominciare la sua avventura di mamma si è infomata parecchio. Non tutte però hanno il tempo di farlo a dovere (io ero a casa, disoccupata!) e che è stata molto fortunata:

  • il latte è arrivato a tre giorni dal parto e la piccola si è attaccata subito bene appena nata
  • il consultorio di riferimento della mia zona dove andavo a pesarla settimanalmente (la bilancia è un oggetto pressocchè inutile!) è uno dei centri di sostegno all’allattamento al seno migliori di Milano.

LEGGI ANCHE: 10 cose da NON comperare quando arrivà un bebè

allattamento al senoE’ lì che ho conosciuto Rosa, un angelo che ama e vive per i neonati. Pensate che, nonostante non avessi problemi con l’allattemento, mi mandava gli sms fuori dal suo orario di lavoro per chiedermi come andasse.

In effetti  la buona riuscita dell’allattamento al seno non è solo legata al fatto di avere il latte e di voler allattare.

L’allattamento al seno è un impegno ENORME, un lavoro a tutti gli effetti, dove non puoi dire “No, lo faccio dopo!”. Quando il bambino chiede il latte tu devi essere pronta a darglielo. Anzi, non dovresti nemmeno arrivare al punto che sia lui a chiedertelo ma anticipare i suoi tempi. Perchè se piange, vuol dire che è molto affamato e la fretta non è mai una buona compagnia quando si mangia.

Io che ho allattato per 25 mesi e ho visto la mia bambina rifiutare il cibo anche per settimane quando stava male, ho la certezza di poter dire che NON è vero che:

  • dopo 6 mesi il latte è come acqua.

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Io che ho allatto con ingorghi, mastiti, vesciche e tappi di latte posso dirlo:

  • allattare in queste condizioni non fa male al bambino.

Io che ho sempre mangiato prima, dopo, durante la gravidanza qualsiasi cosa compresa ogni tipo di spezia posso dirlo  che:

  • il latte non diventa cattivo se si mangiano aglio e spezie varie ma anche cipolla, asparagi ecc.

Potrei continuare così fino a scrivere un libro ma non voglioallattamento al seno annoiarvi e ve la faccio breve. Non credete a quello che vi dice vostra madre o vostra nonna. Non lo dicono con cattiveria ma non hanno cognizione di causa per un semplice fatto: appartengono a epoche diverse dalla nostra. Anzi loro hanno vissuto in pieno il boom del latte artificiale, proprio perchè non era così evidente come oggi quanto il latte materno fosse un dono prezioso per i bambini. In più, spesso, si mettono di mezzo anche i pediatri vecchia maniera o troppo di fretta per spiegare cosa sia vero e cosa no.

Sul latte materno e allattamento se ne dicono di ogni. Io che ho visto e conosciuto tante mamme che hanno allatto a lungo (in primis me stessa) posso dirvi che sicuramente non è vero che:

  1. La birra fa venire più latte.
  2. Allattare all’aperto quando fa freddo non va bene perchè poi il latte si raffredda e si “asciuga”.
  3. La sera si ha meno latte (è solo il seno che diventa meno teso e più morbido e dà questa impressione, ma latte ce n’è!).
  4. Allattare al seno fa venire problemi alla vista.
  5. Chi ha il seno troppo piccolo non può allattare
  6. Chi ha i capezzoli troppo grandi non può allattare (era il mio problema con la bimba appena nata ma subito è cresciuta, solo qualche ragade in più! Che maleee…tenete duro, poi passa ;-))
  7. Se lo allatti troppo poi diventa un vizio. I neonati non conoscono vizi. Mangiano e bevono quando hanno fame e sete. E’ l’istinto naturale a guidarli. Siamo noi adulti semmai che subiamo il “fascino” del cibo e siamo golosi.
  8. Se ti arrabbi il tuo latte diventa acido e non è più buono.
  9. Chi subisce un cesareo non potrà allattare perchè non avrà sufficiente latte.
  10. Se il bambino piange è perchè non hai latte a sufficienza (questo è una classica uscita delle suocere, vero?).
  11. Se non svezzi il bambino a 5-6 mesi poi sarà un difficile abituarlo ad altri sapori diversi dal latte.
  12. Chi aspetta un bambino non può allattare. E’ vero che stimolare il capezzole può far contrarre l’utero. E’ una cosa che deve valutare il ginecologo ma non è certamente vietato.

E voi conoscete altri falsi miti sull’allattamento al seno?

allattamento al seno

Comunicazione!!! A proposito di bufale che girano intorno all’affascinante (e complicato) mondo delle neomamme, il portale QuiMamme ha lanciato da poco uno spazio ad hoc per parlarne assieme. Una campagna contro la disinformazione a cui tutti possono partecipare liberamente,  segnalando la propria storia a mammachebufala@quimamme.it. Indicate quelle che pensate essere delle notizie false, su cui Quimamme.it indagherà, al fine di approfondire le tematiche di cui si discute in rete. GRAZIE!

GIORNO DELLA MEMORIA: STORIA DI UNA NEONATA CHE NON VOLEVA MORIRE

E poi un rumore, quasi un lamento.

“No, non può essere! Deve trattarsi d’aria…” pensa quel ragazzino, poco più che un bambino,  che chiameremo Paolo.

In fondo capita spesso che “sgancino”di brutto.

Soprattutto quando la stanza è così piena, come oggi. Sono così ammassati come sardine che anche quando muoiono restano in piedi. Mica cadono a terra!

Quando poi si apre la porta e vengono tirati fuori uno a uno – “Tu lo prendi per le braccia, io per i piedi ok?” –  la posizione da eretta passa a orizzontale, l’addome si piega e l’aria di stomaco e intestino comincia a muoversi.

Il tempo di ammassarli l’uno sopra l’altro ed ecco che comincia il gran concerto!

Paolo ormai ci ha fatto l’abitudine. Alla morte no però. A quella non si abituerà mai. L’altro giorno tra le mani gli è pure capitato lo zio. Ha fatto fatica a riconoscerlo perché pesava almeno una trentina di chili in meno rispetto all’ultima volta che lo aveva visto. Poi quella voglia sulla fronte.

Sì, era proprio il fratello di sua madre.

“Chissà come sta la mia mamma” si ferma a pensare Paolo.

 “Muoviti Paolo o vengono qui e ci fanno il culo” lo ammonisce il suo compagno, anche lui può avere 13 anni, forse 14…

Così, il ragazzo inforca le forbici e comincia a tagliare. Il suo compito non è quello di trasportare i corpi fuori dalle camere a gas. Lui di “lavoro” taglia i capelli ai cadaveri. Chili e chili di capelli che poi diventeranno parrucche per le donne tedesche da indossare in qualche occasione speciale. Magari a un prima teatrale dove sarà presente il Führer? Sai che figurone!

(Ma signora, non le fanno schifo i capelli di un’ebrea?)

 Poi di nuovo quel lamento.

“Hei, ti dico che l’ho sentito!” dice di nuovo Paolo al suo “collega” il cui incarico invece è di  rimuovere dentiere e ponti.

“Sì, hai ragione! Questa volta l’ho sentito anche io e non era una scoreggia”.

I due cominciano a smuovere i cadaveri, alzare braccia che pesano come macigni, guidati da quel mugolio sempre più vicino. Fino a quando la trovano.

E’ un miracolo.

E’ viva.

E’ nuda come tutti gli altri e fuori fa un freddo cane.

(…e poi chissà perché una volta faceva più freddo, vero?)

La bambina piange, si dimena. Difficile dire quanti mesi abbia…cinque? Forse sette?

Cavoli se è arrabbiata!

Ma ne ha tutte le ragioni: non esce più il latte! La trovano che è ancora attaccata al seno. Lei continua a ciucciare, a tirare.Tira e tira, più forte che può. Ma nulla, non succede nulla.

La sua mamma è morta e il latte si è fermato.

(Poi è latte avvelenato, meglio così dai!)

Quel seno l’ha salvata dalla camera a gas.

I neonati sono più resistenti si sa. Certo la sua mamma non lo avrebbe mai immaginato mentre la stringeva a sé per quell’ultima volta. Non vedeva la sua piccola perché nella stanza la luce era spenta, tutto era buio, ma certo la sentiva: Dio come ciucciava avidamente, quasi non si fermava nemmeno per respirare!

Allora Paolo la prende in braccio e la porta al soldato delle SS.

“Signore, questa bambina è ancora viva. Era ancora attaccata al seno della madre”.

Il soldato non crede ai suoi occhi. E’ davvero incredibile quello che è appena successo.

“Cosa devo fare signore?” chiede Paolo con lo sguardo chino.

Che domande? La “soluzione finale” parla chiaro: sterminare la popolazione ebrea tutta, senza eccezioni.

Così il soldato prende la pistola e, senza esitazione, la lancia in aria e mira alla testa della neonata.

Così come se stesse sparando a un piccione, preme il grilletto.

“Muori schifosa!” urla la guardia.

Poi la getta sul cumulo degli altri cadaveri. Il suo corpicino, ora sporco di sangue, finisce lontano dalla sua mamma. Ma che importanza ha?

Adesso finiranno entrambe nei forni crematori e così resteranno per sempre insieme .

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Questo è il mio personale racconto di una storia realmente accaduta.   I dialoghi e i nomi sono inventati ma quella neonata è esistita veramente. I fatti sono andati proprio così.

Questo racconto mi è stato ispirato dallo speciale del Tg1 “I bambini della Shoah” di Roberta Olla, fra i tanti documentari sull’argomento, forse il più toccante che abbia mai visto. Prendetevi un attimo, per favore. Ne vale la pena e mostratelo ai vostri figli più grandi. Per dimenticare.

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Il 27 gennaio è il giorno della Memoria. Questo è il mio contributo per non dimenticare mai quello che è successo perchè non accada mai più, affinchè nessuna razza, nessuna religione, nessuna persona si senta migliore di un’altra.

Questo 70esimo anniversario lo dedico a tutti i bambini che hanno perso la vita nei campi di concentramento, a tutti quei bambini come Paolo che, anche se sopravissuti ,sono rimasti segnati a vita per tutto l’orrore vissuto.

Erano solo dei bambini.

Questa giornata la dedico a tutti quei bambini che alla domanda “Chi vuole rivedere la propria mamma” hanno alzato la mano senza sapere che, così facendo, sarebbero finiti direttamente nelle camere a gas.

Questo anniversario lo dedico a tutti quei bambini che il “dottor” Mengele ha usato come cavie umane per indicibili esperimenti.

Alcuni di quei bambini oggi sono i nostri nonni. Fra qualche anno non ci saranno più superstiti e testimoni diretti dell’Olocausto e il nostro dovere è continuare a ricordare perché questo non accada mai più.

Mai più.

bambini ad auschwitz

Quello che resta dei giochi, dei vestitini dei bambini di Auschwitz. I più piccoli venivano mandati subito nelle camere a gas perchè considerati solo un peso

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Occhiali, protesi, tonnellate di capelli (gli unici che non possono essere fotografati perchè fotosensibili). Al museo di Auschwitz trovate questo e molto altro. L’unica cosa che resta di migliaia di persone passate di qui, molte delle quali avrebbero potuto essere ancora in vita.

 

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Tonnellate di scarpe trovate dai sovietici oggi esposte nel museo di Auschwitz

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Ad Auschwitz passeggini e sedie a rotelle non possono avere accesso poichè si passa attraverso scale molto strette e il terreno è dissestato. Noi ci siamo arrangiati col marsupio. E’ un giro che dura più di 3 ore per cui è necessario fare a turno

camera a gas auschwitz

La camera a gas di Auschwitz. Dentro sempre dei fiori per ricordare i milioni di persone che qui sono state uccise, non prima di essere ingannate: “Andate a fare una bella doccia. Finalmente potete lavarvi”.

forni crematori auschwitz

Dopo essere passati dalla camera a gas, i corpi venivano cremati nei forni crematori. Le ceneri di quei corpi sono ancora lì, ad Auschwitz, “imprigionate” in un piccolo laghetto perennemente grigio

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Filo spinato ad Auschwitz. Al filo era collegata la corrente elettrica

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L’inconfondibile ingresso di Auschwitz-Birkenau

 

le baracche di Auschwitz

Papàrisparmio tra le baracche di Auschwitz

 

LEGGI ANCHE: Se quando apro il rubinetto e l’acqua è calda, io mi ricordo!

5 APP INTELLIGENTI PER LA GESTIONE DI CASA E DELLE SPESE

App che facilitano la vita e ti aiutano a gestire il budget familiare; ti avvisano se le bollette stanno per scadere o a organizzare le carte fedeltà e le pulizie di casa. E per chi non ce l’ha, anche una nonna virtuale!

 

Che si tratti dei vecchi trucchi della nonna o di applicazioni di ultima generazione, poco importa! Ciò che conta è che semplifichino la vita delle casalinghe e delle donne che lavorano. Se poi fanno anche risparmiare tempo, fatica e denaro, tanto di guadagnato!

Ma quali sono le migliori app per la gestione di casa e delle spese? Voglio cominciare con un’app che occupa un posto speciale nel mio cuore perché l’avevo già progettata nella mia mente, anni fa, quando ancora non era in circolazione. In pratica, una delle mie 180mila idee mai realizzate per mancanza di soldi e intraprendenza. Vi è mai capitato di arrivare alla cassa e di aver dimenticato a casa la preziosa carta fedeltà? C’è cosa peggiore per una mammarisparmio? Ebbene questo problema si può ovviare semplicemente salvando tutte le vostre carte sul cellulare. Grazie ad app come Stocard (qui nella versione per iPhone) che scannerizza il codice a barre delle vostre fidaty card e le organizza in maniera ordinata. Naturalmente si accede solo tramite password. Per cui niente paura nel caso perdeste il cellulare.

app gestione spese di casa

Per tenere sotto controllo tutte le spese di casa, ormai vale la pena lasciare da parte carta e penna e scaricarsi un’app come Home Budget Manager che permette di registrare tutte le entrate e le uscite mensili. Si possono poi avere sempre sotto mano il saldo della banca ed essere avvisati delle scadenze come la retta dell’asilo o la bolletta del gas. Tutti questi dati finiscono poi nelle vostre statistiche e man mano potrete studiare l’andamento dei vostri grafici per capire se siete stati dei bravi risparmiatori.

E poi ci sono le app per le casalinghe, disperate e non. Sapete fare il detersivo per la lavatrice fatto in casa ormai alla perfezione ma avete ancora mille dubbi su quale lavaggio utilizzare con un capo di lana o seta? “Posso mettere una giacca in lavatrice? Un maglione si rovina oppure no?”. A queste e ad altre domande risponde l’app Washapp – il nome ricorda non casualmente l’altra ben più famosa Whatsapp – che in base alle condizioni meteorologiche ti dice anche quanto tempo impiegherà la biancheria ad asciugare.

applicazione per la casa

Se oltre alle macchie, avete problemi anche con la cucina o non sapete come preparavi una maschera di bellezza fai da te come si faceva una volta, potete chiedere a Nonna Mobile, un’app simpatica, ben illustrata e davvero piacevole da sfogliare. Naturalmente anche questa la trovate anche su iOS.

Dove non arriva la nonna però tocca a voi! Nelle faccende domestiche, l’organizzazione e il metodo sono fondamentali. Se siete tra quelle che hanno bisogno di essere spronate, di avere qualcuno che vi dica cosa fare e come farlo, l’app CasaDop è una vera e propria dichiarazione di guerra allo sporco con tanto di pdf da scaricarvi, stanza dopo stanza. Se però proprio non ce la fate o avete bisogno di qualche ora di svago potete affidarvi a Helpling (qui per iPhone), l’app del medesimo gruppo che fornisce pulizie domestiche domicilio a ore. In meno di 60 secondi potrete prenotare un servizio di pulizia per la vostra abitazione (con il codice HELPMAMMA, avete diritto a un’ora gratis, valido fino a fine febbraio!)Questo vuol dire avere una signora delle pulizie che vi dà una mano quando e come volete voi, a norma di legge, assicurazione compresa in caso di incidenti.

helpling