Tutti gli articoli di Mammarisparmio

AL VIA, COME FARE DOMANDA PER I VOUCHER ASILI NIDO E BABY SITTER DELL’INPS

Ci siamo, il bando per fare domanda dei voucher asili nido e baby sitter tanto atteso è finalmente uscito: 600 euro per sei mesi per chi deciderà di rinunciare a parte o interamente alla maternità facoltativa. Quindi un massimo di 3600 euro per chi decidesse di rinunciare a tutto il congedo parentale.

Vediamo insieme come funziona e come fare la domanda.

voucher asili nido baby sitter

Ecco i voucher della prima edizione che una mamma ottenne grazie alla nostra segnalazione su Facebook! 🙂

Per inoltrare la vostra domanda all’INPS per i voucher asilo nido o baby sitter dovete essere in possesso del codice PIN dell’Inps. Le domande infatti si effettuano per via telematica.

Nulla vi vieta di recarvi in un patronato convezionato e farvi dare una mano nel caso non aveste dimistichezza con il computer. In ogni caso il PIN dovete comunque averlo. Attenzione perchè deve essere quello dispositivo, cioè che vi permette di “disporre” sul sito, dunque avanzare domande, caricare documenti ecc.

COSA VI SERVE AL MOMENTO DELLA DOMANDA

Oltre al PIN, dovete avere alla mano il vostro Isee (potete farlo in un Caf, è completamente gratuito) e i dati di vostro marito e di vostro figlio o figli (in caso di gemelli, per esempio, il contributo raddoppia, anche se va avanzata una domanda per volta).

Vi occoreranno anche i dati del votro datore di lavoro e relativi al vostro contratto (compresi quelli del papà, mi raccomando!).

COSA CAMBIA RISPETTO AL  VECCHIO CONTRIBUTOvoucher asilo nido baby sitter

  • La modifica più lampante riguarda l’entità della somma erogata, che sale a ben 600 euro al mese. Dunque raddoppia.
  • Il fatto che questa volta possano presentare richiesta anche le dipendenti statali, prima escluse dalla precedente legge Fornero che ha introdotto il contributo per il biennio 2013-2015

CHI PUO’ PRESENTARE DOMANDA

  • Le mamme che abbiano un lavoro “costante” che preveda il diritto alla maternità facoltativa del settore pubblico e privato
  • Le lavoratrici parasubordinate o libere professioniste che siano iscritte alla gestione separata dell’Inps (in questo caso possono avere diritto al massimo a tre mensilità)

CHI NON PUO’FARE DOMANDA 

  • Le lavoratrici autonome
  • Le dipendenti che abbiano già usufruito per quel figlio di altri contributi erogati dal fondo dell Politiche sui diritti e le Pari Opportunità
  • Le lavoratrici che non hanno diritto al congedo parentale (es. disoccupate oppure donne che lavorano da casa)
  • Mamme che già sono esentate dal pagamento della retta dell’asilo
  • Donne che si trovino ancora durante il periodo di gestazione

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA

La richiesta va presentata entro il 31 dicembre 2015. Quando presenterete la domanda non dovranno essere passati più di 11 mesi dalla fine della vostra maternità obbligatoria. Naturalmente non dovrete aver usufruito già di tutto il congedo parentale.

A COSA AVETE DIRITTO

Come detto, potrete ottenere un contributo massimo di 3600 euro che verranno mano a mano versati direttamente alla struttura prescelta (la quale dovrà avanzare poi la domanda per ricevere il bonifico ogni mese). Il contributo è proporzionale al vostro tipo di contratto e ai mesi di congedo parentale cui rinuncerete. Per farvi un’idea date un occhio alla tabella qui sotto con tutte le percentuali di lavoro (part-time al 34…40…70% ecc).

La tabella di ripartizione del contributo in base alle percentuali di lavoro parziale

voucher asilo nido baby sitter

FATE ATTENZIONE!

Occhio che vengono erogate solo mensilità intere! Ovvero frazioni di mese si sommano fra loro, ma se non raggiungete con le varie frazioni la somma di 30 giorni, allora non avrete diritto al contributo per quel “mese”. Fate quindi bene i calcoli…

Occhio anche al congedo parentale del papà! Se anche lui ne ha usufruito, sappiate che il suo tempo a casa si somma con il vostro. Per cui tenete conto anche di questo nel caso, abbia sfruttato questa opportunità. I limiti individuali sono di 6 mesi, complessivi salgono a 10, estendibili al massimo a 11 mesi.

voucher asilo nido baby sitter

E ADESSO UNA RIFLESSIONE FINALE

Noi mamme sappiamo bene che i primi mesi di vita dei nostri figli sono irripetibili e magici. Stare lontanto da loro significa perdersi forse il loro primo sorriso, la loro prima parola; sappiamo bene che in quel periodo bambini così piccoli hanno estramente bisogno di contatto con la loro mamma, un bisogno primordiale quanto mangiare o respirare.

Eppure la crisi, il mutuo da pagare, non consente a tutte di restare a casa con i propri figli, accontentandosi del 30% dello stipendio. Per cui mamme, se rientrate in questa categoria, mi raccomando di chiedere ciò che vi spetta.

Anche se da mamma capisco come si possa sentire il vostro cuore…

10 REGOLE PER UN FRITTO PERFETTO SECONDO CHEF SIMONE RUGIATI

RugiatiOk, la cucina non è il mio forte e,  lo ammetto, a differenza dello chef Alessandro Borghese, Simone Rugiati non mi fa una grande simpatia, soprattutto dopo aver seguito le sue peripezie a Pechino Express…però cavolo se ne sa di cucina!

Quel che giusto è giusto.La passione per i fornelli si vede e quando qualcosa ti piace, di solito ti riesce bene. Lui poi è anche un bravo comunicatore. Così quando sono stata invitata dal consorzio dei produttori di pollo alla presentazione del portale Vivailpollo.it non ci ho pensato due volte.

In palio infatti c’ era anche una private lesson di cucina proprio con chef Simone Rugiati. Come si dice: quello che non si impara in una vita, a volte, lo si impara in un giorno.

 167-viva il pollo-

Ecco allora 10 trucchi che ci ha svelato lo chef per un fritto perfetto:

  1. Mettere tanto olio. Io da scema ne mettevo poco per paura dei troppi grassi. Invece è vero il contrario: importante è abbondare se si vuole un fritto asciutto e croccante. Poco olio, significa che il cibo che andiamo a friggere, proprio come farebbe una spugna assorbirà tutto l’olio che abbiamo messo. Al contrario tanto olio, manterrà la temperatura sempre alta e costante e creerà dunque un effetto barriera che impedirà all’olio di penetrare nel cibo. Poco olio poi è quasi garanzia di bruciato.
  2. 200-viva il pollo-Evitare di usare il pan grattato industriale. Eh sì! Meglio usare il pane secco che abbiano a casa e passarlo nel frullatore. La ragione è presto detta: il pangrattato industriale è fatto di solito con avanzi di grissini, cracker e anche pane naturalmente. Grissini e cracker però sono già stati sottoposti a un procedimento di essiccazione all’ennesima potenza. È come trascorrere 4 giorni nel deserto e poi trovarsi una bottiglietta d’acqua davanti. È logico che così secchi dentro, tenderanno poi a ciucciarsi tutto l’olio. Risultato? Un fritto unto.
  3. Metti il sale sempre alla fine. Il sale attira l’acqua dunque se lo metti prima tenderà a richiamare i liquidi verso l’esterno. Se vuoi un fritto croccante fuori ma morbido dentro, sala solo alla fine, quando avrai messo la tua pietanza sul piatto.
  4. Usa il sale in fiocchi. E’ quello che usano i più grandi chef, fatto a mano al 100%, naturale e più compatto. Ha un sapore più buono, deciso ma delicato al tempo stesso. Non te lo posso raccontare, lo devi provare!
  5. Non mettere gli alimenti fritti uno sopra l’altro. Il fritto è bollente. Se posizioni una fettina di carne sopra l’altra, il vapore generato da quella sotto, salendo, tenderà ad ammosciare la fettina che si trova sopra. E addio fritto croccante!
  6. Non buttare tutto assieme, ma friggi poco alla volta. Se immergi tutti i pezzi di cibo nell’olio bollente, quest’ultimo subirà un brusco calo della temperatura. E come sappiamo l’olio non abbastanza caldo tende a penetrare nei cibi.
  7. Accompagna il fritto con delle salse fantasia anche di texture199-viva il pollo- diverse: una soffice, una più liquida e dai sapori contrastanti.
  8. Per riscaldare il fritto, usa il grill. Se vuoi fare una serata con gli amici e non passare la sera davanti la padella a friggere (eh sì, perchè come sai bisogna farlo volta per volta), preparalo prima e poi riscaldalo nel forno con il grill.
  9. Usa la fantasia per aromatizzare il tuo fritto. Assieme al pan grattato potresti usare anche un trito di mandorle per esempio o la tua frutta secca preferita. E ancora, un pizzico di paprika o curry. Non ci sono limiti al gusto.
  10. Cerca di fare tagli omogenei. Così potrai tenere sotto controllo la cottura degli alimenti. Un pezzo troppo grosso rispetto agli altri, potrebbe rimanere un po’ crudo al suo interno. Un buon fritto è anche una questione geometrica.

Qui di seguito la ricetta degli chiken sticks che abbiamo realizzato, seguendo le regole qui sopra, con Simone Rugiati e devo dire che erano ottimi, a dir poco!

214-viva il pollo-

RICETTE PER BAMBINI, IL NUOVO LIBRO DI SONIA PERONACI DI GIALLOZAFFERANO

Sonia Peronaci ha scritto un nuovo libro, Guarda che buono! edito da Mondadori. Sì, un altro. Questa volta però i protagonisti sono loro: i bambini. Tante ricette per i più piccoli, per sorprenderli, ingolosirli, divertirli e soprattutto per fargli mangiare le “terribili” verdure.

Un nuovo libro per la regina dei fornelli, tra le prime a capire cosa aveva da offrire la Rete, fondando il sito Giallozafferano (poi venduto a Banzai), e che ha saputo costruire un vero e proprio impero basato sul food. Un nome che è diventato un marchio quello di Sonia Peronaci, tanto quanto lo è quello di Martha Stweart negli Stati Uniti, che pure di recente è approdata in Italia con un bellissimo libro di cucina e uno dedicato ai bambini con tante idee da fare assieme a loro (Art&Craft per bambini edito da Giunti).

Nel libro Guarda che buono trovate tante ricette deliziose al palato ma anche alla vista. Mai come per i bambini, in cucina la presentazione vuol dire tutto. Ecco allora che la Peronaci riesce a trasformare piselli, carote, purè in fantastici personaggi: la sirenetta, lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie e tanti altri ancora che vi faccio vedere in questo filmato. Un po’ come se lo sfogliaste in libreria!

Ma lasciate che vi parli di questa donna, che chi ha avuto la fortuna di conoscere dal vivo, ha detto essere rimasta la stessa di sempre, semplice e alla mano.

Nel 2006 fonda GialloZafferano, il successo è tale che 3 anni dopo il gruppo editoriale Banzai lo compra. Nel 2010 esce la app per smartphone, nel 2011 il lancio del primo libro con le migliori ricette del sito e l’anno dopo la piattaforma apre alle tante aspiranti food blogger che possono caricare le loro ricette nella loro pagina personale sponsored by GialloZafferano. Con queste premesse la televisione non poteva non accorgersi di lei, così dal 2013 ecco che Sonia debutta anche sul piccolo schermo la trasmissione Giallozafferano in cucina, in onda su FoxLife.

Insomma tanto di cappello per questa donna di talento che sa il fatto suo!

sonia peronaci

RECENSIONE SMARTOVEN DI SAMSUNG, IL FORNO MICROONDE INTELLIGENTE

Ancora una volta Samsung fa le cose per bene. Per la prima volta ho avuto la fortuna di testare questo marchio anche in cucina, grazie al nuovissimo forno a microonde combinato Smartoven.

In un unico pezzo avete un classico forno da 28 litri, un microonde e un grill; tutte queste funzioni possono poi essere usate in coppia (microonde e grill oppure microonde e convenzione).

samsung smartoven

Dopo la SmartTv – quella dove puoi usare la mano e la voce per cambiare canale (sembra una cavolata, ma vi assicuro si usa tantissimo: dalla cucina mentre sei ai fornelli oppure quando non trovi il telecomando…e chi ha figli piccoli sa a cosa intendo!) – il cellulare, il tablet, il robot aspirapolvere, ecco che Samsung mi ha conquistata anche in cucina.

E pensare che fino a un decennio fa era uno di quei marchi che andavano forte “quando volevi una qualità buona spendendo poco”.

Oggi non è più così.

I prezzi sono decisamente aumentati ma la qualità oserei dire che è diventata eccellente, direi avvenerisca (loro anche il primo tv curvo, l’ho visto da vicino ed è davvero bello, bello!).

CAPISCE DA SOLO CHE CIBO C’E’ DENTRO

In effetti il nuovo forno Samsung è davvero smart, cioè è intelligente sul serio. Pensate che ha una funzione che si chiama Sensor che  pesa il cibo e in base ai vapori emessi dalla pietanza, è in grado di capire da solo quando questa è cotta o sufficientemente calda.

Roba che quando metto il latte a riscaldare non devo più stare lì ad aprire e chiudere lo sportello perchè non è mai sufficientemente caldo. Adesso esce perfetto: nè bollente nè tiepido, alla giusta temperatura, senza che io debba impostare nulla. Apro lo sportello, pigio su Sensor e fa tutto lui.

samsung smartoven

Eccomi a uno show cooking dello SmartOven con alcune mamme e food blogger, con noi anche lo chef Altamura.  Col cappello così messo, sembro più Marge Simpson che un’apprendista chef!

Poi c’è un’altra funzione detta Slim Fry ideale per prepare dei fritti croccantissimi con pochissimi grassi. E’ davvero impressionante. Mangiate del fritto straordinario ma asciuttissimo all’esterno. Quando lo ha preparato davanti a noi, nel corso di una dimostrazione, lo chef Maurizio Altamura – se c’è qualche appassionata della Prova del Cuoco, forse ha capito di chi parlo –non ha utilizzato olio: nessun alone di unto sulla carta assorbente eppure ogni singolo pezzo risultava croccante fuori e morbido internamente.

LEGGI ANCHE: Come togliere le incrostazioni dal forno in maniera naturale ed economica

Il suo utilizzo è piuttosto semplice ma è utile leggere le istruzioni prima di usarlo se si vogliono sfruttare appieno tutte le sue funzionalità. Pensate che è possibile anche preparaci lo yogurt e far lievitare gli impasti più velocemente.

In ogni caso all’interno del forno, nella parte superiore, tovate anche una legenda che spiega nel dettaglio quale programma corrisponde a quale cibo. Davvero semplice ed intuitivo.

UNA FERRARI IN CUCINA

E’ un forno adatto per chi è sempre di fretta e vuole cucinare in maniera sana (non vi ho detto che c’è anche la funzione Healthy Cooking per cuocere al vapore e alla griglia?) senza rinunciare al gusto ma è uno strumento straordinario anche nelle mani di chi in cucina se la cava perchè permette di cucinare pietanze succulente in minor tempo e senza dover stare troppo attenti alla cottura (dato che, come vi dicevo, fa tutto da solo e il suo sensore fa fermare in automatico la cottura).

LEGGI ANCHE: Come togliere l’odore di bruciato dal forno

Inoltre è possibile bloccare anche la rotazione automatica del piatto base qualora si usassero teglie dalla forma rettangolare.

Insomma, se dovessi fare un paragone, potrei tranquillamente dire che lo SmartOven di Samsung è il re dei forni come la Ferrari lo è delle auto.

samsung pollo smartoven

POLLO FRITTO NON-FRITTO

L’altro giorno ho preparato un pollo buonissimo senza il minimo sforzo. Quando l’ho assaggiato non ci credevo nemmeno io, perchè di solito per ottenere una crosticina esterna così croccante devo mettere parecchio olio e finisco poi col bruciacchiare sempre un po’ la pentola. Non vi dico poi che fatica dover grattare via tutto…

Qui invece ho preso il pollo, l’ho disposto sulla teglia doratrice, opportunatamente posizionata sopra la griglietta in dotazione affinchè il calore arrivasse anche da sotto. Un filo d’olio (ma volendo potevo anche non metterlo e usare il grasso della pelle del pollo), una manciata di rosmarino, un pizzico di sale e in pochissimo tempo, nella modalità SlimFry, ho ottenuto questo risultato: pelle croccante, non bruciata e pollo morbido ma asciutto.

pollo al forno

Fai la foto, assaggia un pezzo, prepara il contorno, riassaggia un pezzo in piedi, Babyrisparmio che fa popò con il suo solito tempismo e quando mi sono seduta a tavola era già finito.

UNA CERIMONIA LOW COST ORIGINALE, IL MATRIMONIO DI ISABELLA

È iniziato tutto dopo aver ricevuto un invito ad un matrimonio classico: il prete, la Chiesa, abiti costosi, seduti a tavola per delle ore.

E’ stato allora che il mio compagno mi ha detto: “Se mai un giorno dovessimo sposarci, farei officiare la cerimonia da un amico, poi vorrei un bel corteo di moto e per il pranzo, salamella alla griglia e barili di birra per tutti“.

Io a quel punto ho risposto: “Sì, sarebbe proprio carino così!”

546346_4555297566466_1156749525_n

Nemmeno il tempo di rispondergli che lui prende il telefono e chiama un suo caro amico, presidente di un’associazione che ravviva un paese di un centinaio di abitanti: “Marco mi piacerebbe organizzare una festa con un po’di amici, quando sei libero?”

Poi si gira verso di me e mi dice: “Isa, l’8 settembre ci sposiamo!”

Erano i primi di giugno. Tre mesi per organizzare il tutto.

386338_4555260685544_309641094_nDi sicuro un matrimonio che farebbe rabbrividire i wedding planner. Per noi invece si è trattato di una meravigliosa festa.

Un nostro caro amico ha officiato la cerimonia in Comune e mia figlia mi ha fatto da testimone. Mio marito Mauro ha tagliato una pianta a fette e l’ha levigata per bene, facendone dei taglieri dove sono stati poi riposti salumi e formaggi.

La passione per il cucito e la cucina hanno di certo contribuito molto a risparmiare. Io stessa mi sono confezionata il vestito, in seta, e come bomboniere ho realizzato delle marmellate fatte in casa, decorando i vasetti con carta di riso e raffia rossa.

Il banchetto? Abbiamo mangiato in un prato con la Proloco che ci faceva le salamelle e le patatine fritte; come dolce crostate e ciambelle fatte in casa e una bellissima torta fatta da un’amica che riprendeva il tema del bouquet: rose bianche e peperoncini.

La spesa totale (e intendo proprio tutto dai calzini nuovi, il Comune, gli abiti, le fedi) non ha superato i 4000 euro. Non molto se pensate che eravamo 120 a pranzo e almeno una cinquantina a cena.

422922_3175957176434_411041102_n

Tutti felicissimi di essere stati liberi nell’abbigliamento, jeans e maglietta, sopratutto le donne che non hanno dovuto spendere dei soldi in vestiti, estetista,  parrucchiere.

E poi tanti bambini che correvano nel prato a piedi nudi…

Isabella Corigliano, una mammarisparmio

383188_3175963536593_947924776_n

UN FLASH MOB IN MUTANDE PER L’INCONTINENZA URINARIA MASCHILE

Parlare di incontinenza non è mai facile. E’ ancora uno di quegli argomenti tabù. Le persone fanno molta fatica ad accettare di non riuscire più a trattenere la pipì. Di solito però è un tema che viene sempre accostato a noi donne e quasi mai agli uomini.

In effetti, per ovvie ragioni, siamo più soggette a questo tipo di inconveniente dato che la maggior parte di noi durante la gravidanza ha dovuto fare i conti con l’incontinenza.

Io che un tempo riuscivo a trattenere la pipì talmente tante di quelle ore che mi chiedevano sempre “Ma come fai?”, da quando ho partorito, mi sento più tranquilla se so di avere un bagno nelle vicinanze.

Ecco, pensate che c’è gente che non esce più di casa perché magari deve fare pipì ogni ora! L’incontinenza, se ignorata, se non “tenuta a bada”,  può rappresentare una minaccia molto seria per la qualità di vita di una persona, che col tempo tenderà a isolarsi.

GIU’ I PANTALONI PER IL FLASH MOB

Per una volta, vorrei però parlarvi dei signori uomini perchè di recente a Milano, la mia città,  è successo qualcosa di davvero curioso. Avrei pagato per essere lì in quel momento ma la forza dei flash mob sta proprio nel loro effetto sorpresa.

Alla stazione Garibaldi, alla presenza di ignari passeggeri, un gruppo di ballerini e attori si sono spogliati sulle note della colonna sonora di Full Monthy, mostrando orgogliosamente la propria biancheria intima. Guardate un po’ le facce divertite di tutti i presenti!

Perchè arrivare a tanto? Semplice, per attirare l’attenzione in maniera divertente su un inconveniente di cui pochissimi parlano. Impressionanti sono infatti i numeri che riguardano anche i maschietti: circa un milione di italiani con un tasso di incidenza compreso tra il 2 e il 10% sopra i 40 anni (la stima ha margini così ampia perchè sono ancora in molti quelli che fanno finta di nulla e non chiedono aiuto al proprio medico).

RICHIEDI UN CAMPIONE GRATUITO

Un primo modo per affrontare la cosa è sicuramente quello di informarsi. A tal proposito vi segnalo la bella campagna “Solo Tu Sai Che”, voluta da Tena, che ha acceso i riflettori sull’incontinenza al maschile e mette a disposizione molte informazioni gratuite e consigli di un esperto sul tema. Vi segnalo anche la possibilità di richiedere un campione gratuito di un pannolino per l’incontinenza.

E’ importante sapere che curare l’incontinenza urinaria si può e che se si interviene per tempo si può condurre una vita normale, senza rinunce.

 flash mob tena corretto