Sapete che cos’è un bastone della pioggia? Apparentemente è un semplice tubo, che se scosso diventa uno strumento magico nelle mani dei nostri bimbi. Scoprite la filosofia pedagogica che si cela dietro questo tubo che ha permesso a una mamma di reinventarsi da casa facendo ciò che le piace!
Quale modo migliore per spiegare cosa sia il Bastone della Pioggia se non evocare l’immagine di una tribù di un remoto villaggio mesoamericano o africano, che si raccoglie intorno al fuoco ballando per invocare la pioggia? Sarà capitato di vederla danzare in un film, un libro o in un cartone animato, al ritmo scandito da strani oggetti decorati in maniera rituale per richiamare la pioggia dopo lunghi periodi di siccità!

I miei Bastoni della Pioggia partono da lì e attraversano le epoche e l’evoluzione dei materiali, per diventare uno strumento di gioco e apprendimento per i più piccoli.
Originariamente erano pezzi di cactus essiccati al cui interno venivano chiuse spine e sassolini che replicavano il rumore della pioggia, ma non essendoci troppi cactus nel mio quartiere a Firenze, ho ripiegato su tubi di cartone pressato riempiti di legumi essiccati, riso e così via.
Nel nido dove stanno i miei bimbi un giorno ci dissero di costruirne uno – e costruirlo mi è piaciuto molto! – poi quando ho visto quanto si divertiva anche mio figlio a giocarci, mi sono detta che tutti i bimbi avrebbero dovuto averne uno!
I miei due figli, rispettivamente di due anni e otto mesi il primo e di otto mesi il secondo, condividono il capostipite della mia collezione, Welcome to the jungle: ci giocano entrambi ed è bellissimo notare come sia diverso il loro modo di approcciarli.
Il primo sembra già dominarne le sfumature dei diversi suoni emessi nei vari movimenti del Tubo, e si nota come ogni tanto la curiosità lo spinga ad abbandonare le sue macchinine (quelle non si battono facilmente!!) per andare dal suo Tubo e ascoltare cosa abbia da dire in quel momento, una volta agitato, rotolato, o sbatacchiato in mille modi.
Il secondo invece ha ancora un approccio primordiale, quasi famelico; nel tentativo di scoprire quale sia la magia che racchiude quello strano Tubo decorato lo affronta da ogni lato, nell’intento di trovare un varco per liberare il suo misterioso contenuto.
La teoria pedagogica che segue l’idea di regalare ad un bimbo questo fantastico prodromo di strumento musicale è il metodo Gordon anche detto Teoria dell’apprendimento musicale, finalizzate appunto allo sviluppo della musicalità e dell’orecchio e rivolte specialmente ai neonati e ai bambini in età prescolare, applicate in corsi di musica o all’interno di asilo nido e scuole dell’infanzia.
In altre parole, l’attitudine musicale, innata in ogni individuo, si sviluppa nei primi anni di vita a contatto con l’ambiente musicale in cui si vive.
E’ la qualità di questo ambiente ad influenzare il potenziale di apprendimento musicale del bimbo in modo evidente nei primi tre anni di vita e via via fin quando il loro potenziale si stabilizza.
La Percezione musicale non è separabile dalle altre attività espressive (linguaggio, gesto, immagine, danza); tali attività si intersecano, si associano, si confrontano, trovando la massima coesione nell’approccio fantastico e creativo e impiegando come materiale tutto ciò che appartiene al loro potenziale comunicativo.
Il bastone della pioggia è uno strumento che permette al bambino in maniera libera ed autonoma di scoprire e riprodurre suoni, stimolare la curiosità e l’attenzione.
Post di Michela Spagnolo
Non è facile trovare nei negozi i bastoni della pioggia (e quando li trovate non sono certi personalizzati). Se volete acquistare uno su misura visitate la pagina Facebook di Michela facebook.com/miquilab oppure guardate le sue creazioni uniche sul suo profilo Instagram: https://www.instagram.com/miqui.lab.firenze/
Bellissimo questo dettaglio, da vere principesse!




Uno dei problemi più comuni legati all’estrattore è proprio la sua pulizia. E non solo perchè è particolarmente noioso farlo ma perchè una pulizia precaria e non attenta dell’estrattore può portare a un suo cattivo funzionamento, oltre a essere dannoso per la salute a causa degli eventuali scarti che macerano al suo interno!


Sì perché, per esempio, è possibile far seguire al CodaBruco una sequenza di bersagli pensati e posizionati dal bambino all’interno della stanza e impartire così le istruzioni al CodaBruco perché completi il percorso.

marito è iscritto a tutti i servizi e ha usato spesso questa formula (quest’estate per esempio quando noi eravamo in vacanza con l’auto, lui andava a fare la spesa con il carsharing). A tal proposito vi consiglio di preferire i modelli elettrici perché non solo inquinano di meno ma costano anche di meno! Peraltro il Ministro del Territorio Delrio ha annunciato la realizzazione di 20mila nuove stazioni di ricarica, proprio per incentivarne anche l’acquisto da parte di privati (la tedesca Volvo promette di vendere 1 milione di auto elettriche entro il 2025, ce la farà?).