LE NOSTRE AMBIZIONI, QUANTO DEVONO PESARE SULLA FAMIGLIA? – WIDIBA

Che c’entrano le ambizioni personali, la famiglia, i fallimenti e le relazioni con una banca online? Sono stata ospite di Widiba e incredibilmente mi sono portata a casa un po’ di riflessioni. In primis: è giusto fare un passo indietro perchè mamme? 

Ho sempre snobbato quelle convention dove persone di successo – a volte solo apparente – spiegano ad altre persone “come fare“. Si chiama “coaching”, “motivation”. Ne avrete sicuramente sentito parlare perchè vanno tanto di gran moda.

Sono stata invitata dalla banca online Widiba – la cosiddetta “no ordinary bank” – alla plenaria dei consulenti finanziari. Location pazzesca: teatro della Pergola, Firenze, palco d’onore.

banca widiba online

E quando mi ricapita di sentirmi la principessa Sissi? Avevo pure il binocolo per vedere meglio il palco.

(Una delle ragioni per cui amo il mio lavoro: mi fa fare cose straordinarie).

In questa cornice da sogno , davanti a oltre 500 consulenti bancari, ho avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza illuminante davvero di Simone Moro.

Ora vi dico chi è Simone.

 

Simone è uno che di lavoro fa l’alpinista (sopra in foto) e, in seconda battuta, il motivatore. Fidatevi che per guadagnarsi il record mondiale di scalata del maggior numero di vette sopra gli 8mila durante la stagione invernale (che a quelle quote fa parecchia differenza!), serve davvero tanta – ma tantaaa! – motivazione.

Sapete perchè la storia di Simone è così straordinaria rispetto alle altre? Perchè  è una persona normale, “uno di noi” (esattamente come è stata rinominata la convention Widiba).

Cioè lui è un tipo normale. Uno normale che ce l’ha fatta.

Perchè uso la parola “normale”?

  • Perchè Simone, quando scalava in cordata non era quello che arrivava primo. No,anche se si allenava quanto e più degli altri.
  • Poi perchè tutti i grandi alpinisti di fama mondiale che l’hanno preceduto sono nati in cittadine di montagna. Lui no.
  • E poi perchè Simone ce l’ha fatta, nonostante abbia fallito tante volte.

Da quella giornata me ne sono tornata a casa, con questo mantra: fallire non è il male assoluto!

Di più: fallire può essere il passaggio obbligato per il successo.

Non so se anche voi possiate testimoniare questa cosa.

Se masticate un po’ l’inglese, prima di continuare la lettura, guardate questo video.

Alpinist | Simone Moro | Transform Your Experience 4k from Futuristic Films on Vimeo.

Non mi vergogno a dire che c’è stato un periodo in cui mi sono sentita un’eterna seconda: arrivavo sempre dopo, capitavo nel posto giusto ma al momento sbagliato. Soprattutto in amore. Volevo una famiglia non avevo con chi costruirla.

Poi mi sono stufata di pensarla così.

E allora quando mi hanno lasciato a casa dal lavoro, ho provato a vedere la cosa come un’opportunità: ho preso il mio zainetto e me ne sono andata 9 mesi su e giù per il Sudamerica, da sola.

E lì in Colombia è arrivata  la mia “opportunità” che mi ha cambiato la vita:  Johhny Herrera, colui che nel giro di sei mesi sarebbe diventato il mio marito. Oggi, a distanza di 7 anni, abbiamo due figlie.

disneyland hotel pacchetto

Eccoci ad Eurodisney, altra avventura straordinaria regalatami dal blog

 

Oggi sono una mamma in primis. Una mamma che gestisce con soddisfazione un blog

Certo, professione assai lontana da quella che era la mia ambizione: fare l’inviata per qualche giornale.

Il punto è: quanto si concilia questo lavoro con la famiglia? Poco e male.

  • La verità è che le nostre ambizioni non dovrebbero mai ricadere sui nostri affetti.

Saper rinunciare come saper insistere al momento giusto, è la chiave del proprio successo umano e lavorativo. Serve saper bilanciare  quanto cogliere  la fortuna quando ti porge la mano.

Perchè è vero che il destino, uno, un po’ se lo crea, non pensate? Come?

Simone ha detto una frase che mi è rimasta più impressa rispetto alle altre:

“Ogni minuto in meno di studio, di preparazione, di allenamento, non è un minuto perso, ma un minuto regalato all’avversario”

Quando 5 anni fa aprii il blog lo feci sì con l’intento sì di condividere la mia esperienza di mamma ma volevo anche guadagnare e partecipare attivamente al bilancio familiare perchè volevo appunto un lavoro che mi permettesse di stare accanto ai miei affetti.

Fidatevi che all’epoca non era così scontato. Le mamme blogger non erano tante come ora e ancora meno erano quelle che ne avevano fatto un lavoro.

Io ci sono riuscita non perchè sono più intelligente di altre ma solo perchè ho studiato, mi sono preparata. Ho fatto SEO (quella cosa che ti permette di essere trovata dai motori di ricerca, ovvero Google) dal primo post! Leggevo le mamme blogger americane, intuendo che presto o tardi quest’onda avrebbe raggiunto anche il nostro Paese.

Perchè Simone è emerso come alpinista a livello mondiale? Non solo perchè si è preparato a livello fisico (badate che per allenarsi e

non far pesare la sua assenza in famiglia, si alza tutti i giorni all’alba) ma anche mentale. Cioè, ha proprio studiato la storia dell’alpinismo.

Cosa doveva essere ancora fatto nell’alpinismo? Scalare le vette più alte del mondo durante la stagione invernale. E lui l’ha fatto. Lo ha rifatto, finchè è diventato quello che ne ha scalate più di tutti.

Cosa ci facevo lì da Widiba in mezzo a tutti quei Consulenti Finanziari?

Ad accomunarci:

  • Il lavoro di relazione ( e credetemi che un buon 50% del lavoro di blogger è fatto di relazioni)
  • tutti liberi professionisti
  • tecnologia e innovazione, imprescindibili in molti lavori ormai
  • formazione continua; nel mio campo, impossibile, pensare di emergere senza tenersi aggiornate

C’è anche  stato il tempo per le lacrime, quando a sorpresa è intervenuto il giovane figlio di Nicola Viscanti, da poco responsabile della rete dei consulenti finanziari, che ha fatto gli auguri al papà per il nuovo incarico. In risposta Nicola ha ringraziato il figlio per la “carrambata” e per averlo sostenuto in questo percorso lavorativo. Perché sarà stato sicuramente un papà molto impegnato per arrivare dove è arrivato…ma sicuramente si può e si deve essere dei genitori attenti anche quando il lavoro chiama!

E l’impressione che ho avuto guardando quel ragazzo giustamente un po’ impacciato davanti a tante persone è stata proprio quella: di un ragazzo perbene, educato, un ragazzo che è stato seguito.

Andrea Cardamone, numero uno di banca Widiba

Del resto non serve alzare la voce per farsi ascoltare ma servono autorevolezza, carisma, come quelli emanati dall’amministratore delegato di Widiba Andrea Cardamone che ha raccontato la sua storia di vita: delle sue umili origini e di come, con caparbietà e preparazione, sia arrivato a ricoprire questo ruolo importante.

Un genitore dovrebbe essere proprio così per i propri figli: un capitano capace di comandare la barca con fermezza ma anche di ridere e scherzare al momento giusto e magari di bersi anche una birra con i propri i marinai!  Durante il buffet  ho visto Cardamone stringere mani, dare pacche sulle spalle e incoraggiare la sua squadra come ogni buon leader dovrebbe fare.

Da quella giornata a Firenze sono tornata carica! Non chiedetemi perchè, ma come l’ad di Widiba anche io  so che sto facendo il percorso giusto: il mio.

Il cammino può essere più o meno tortuoso ma la cosa importante è la consapevolezza di trovarsi sulla strada giusta con un traguardo ben chiaro.

E voi vi sentite sulla strada giusta?

 

 

RISPARMIARE SUI COSTI DI SPEDIZIONE DALLA SICILIA A MILANO

Negli ultimi tempi, sembrano essere aumentate le difficoltà economiche delle famiglie italiane. A testimonianza di ciò, risulta essere interessante il rapporto Istat “Noi Italia” che propone una panoramica dei differenti aspetti economici e sociali per comprendere il paese in cui viviamo. Stando a queste statistiche, la situazione economica delle famiglie italiane sembra essere peggiorata e la povertà notevolmente aumentata.

Oggi, vivere bene in una società del consumismo, dell’omologazione di massa, degli stili imposti dalla pubblicità o dalla moda, sembra essere per molti un’utopia. Questo lo sanno benissimo le numerose famiglie che, tra mutuo, bollette e spese varie, stentano ad arrivare a fine mese. Per cui l’obiettivo principale di molte famiglie è quello di risparmiare il più possibile. A fortificare questo fenomeno ha contribuito sicuramente l’accrescere del tasso di disoccupazione che, soprattutto nel meridione, sembra colpire uomini e donne, giovani e meno giovani, che si vedono costretti ad emigrare al nord ed in particolare a Milano.

casa in affitto a milano a poco prezzo

Per affrontare le difficoltà economiche, per migliorare il tenore di vita della propria famiglia e cercare di dare un futuro migliore ai figli, oggi, risulta essere in crescita l’occupazione femminile delle over 40. Sono molte le donne che, per contribuire economicamente alla famiglia, intraprendono un lavoro anche in età più avanzata, riuscendo a conciliare in modo adeguato i ruoli di mamma e lavoratrice. Trovare un’occupazione nella propria città non è semplice e quindi, spesso, si decide di trasferirsi altrove, portando con sé la propria famiglia. Stando ancora alle statistiche, tra le mete più ambite spicca Milano, città che offre molteplici possibilità lavorative. Il trasferimento comporta ovviamente delle difficoltà, perché spesso è difficile e dispendioso trasportare con sé la propria roba, quella del marito e soprattutto quella dei figli piccoli.

Cosa fare per risparmiare in caso di trasferimento?

Qualsiasi mamma sa come risparmiare per far fronte alle esigenze della propria famiglia e soprattutto dei figli. Si aspettano i saldi per comprare vestiti e scarpe, si acquista sul web per economizzare, si rinuncia ad andare dal parrucchiere o dall’estetista, si comprano al supermercato i prodotti in offerta, ecc.

Ma nel caso di un trasferimento, e relativo trasloco,  come fare a risparmiare portando con sé tutto il necessario?

risparmiare sulla spesa

 

Come fare a trasportare l’abbigliamento di grandi e soprattutto piccini (biancheria intima, tutine, calzini, bavaglini), i libri di scuola, i giocattoli dei vostri bambini e i numerosi scatoloni pieni di oggetti o accessori senza faticare e senza disperarsi? Oggi, esistono dei modi pratici, veloci e soprattutto molto convenienti rispetto alla tradizionale posta. Ci sono molti siti web che si occupano delle spedizioni con ritiro e consegna a domicilio tramite corrieri espressi, ma attenzione, non tutti magari possono risultare sicuri o convenienti.  Basterà quindi fare una ricerca approfondita sui motori di ricerca, paragonando le varie offerte, fino a trovare uno spedizioniere online ben recensito, con  tariffe convenienti e consegna a domicilio in tempi rapidi.  La procedura di spedizione offerta da questi siti web è molto semplice ed intuitiva. Direttamente dal sito dello spedizioniere online sarà possibile calcolare i costi di spedizione in funzione del peso, delle misure e della destinazione.

pacco consegna

Si procede con l’ordine online inserendo gli indirizzi completi del mittente e del destinatario per poi pagare anticipatamente con carta di credito o bonifico bancario. In genere si riceverà tramite email un’etichetta di spedizione da stampare ed incollare ai pacchi da spedire. Infine non dovrete quindi far altro che preparare i vostri pacchi e un corriere espresso verrà a ritirarli direttamente a casa vostra per farveli recapitare dopo soli 24/48 ore al vostro nuovo domicilio. Il servizio risulta essere efficiente soprattutto in relazione alla qualità-prezzo: potrete spedire la vostra merce in modo garantito e senza spendere cifre esorbitanti.

Come fare a risparmiare nelle spedizioni pacchi?

Un altro aspetto che preoccupa molte mamme è anche quello di far recapitare dei pacchi ai figli che si sono trasferiti altrove per esigenze lavorative o di studio. Sono tantissimi, infatti, i giovani siciliani che, ultimamente, hanno deciso di spostarsi in città del nord, come ad esempio Milano.

spedire cibo al figlio a milano

Si sa che, per ogni mamma, un figlio è “nu piezzˈ ˈe core” e sicuramente non è facile pensarlo distante. Ma la preoccupazione principale di tutte le mamme, e in maggior misura di quelle del sud, è sapere se il figlio mangia e se lo fa in maniera adeguata. Che tu abbia venti, trenta, quarant’anni non importa; la domanda sarà sempre la stessa: “Hai mangiato?”, “Cosa hai mangiato?”, e ancora l’immancabile “Che sei siccu! Ma mangi?”. Motivo per cui spesso non esita a far arrivare al figlio pacchi pieni di prelibatezze della propria terra.

Ad esempio con il servizio offerto da SpedireAdesso  è possibile far recapitare quasi di tutto (taniche di olio, conserve, salami sottovuoto, pasta casereccia, vini, formaggi, dolci tipici, frutta secca, arance e limoni) e soprattutto a prezzi modici e con tempi di consegna molto rapidi. E’ fondamentale però un adeguato imballaggio della merce in questi casi, poiche alcuni alimenti e/o contenitori potrebbero guastarsi durante il trasporto. Quale soddisfazione migliore per una mamma se non quella di rendere felice un figlio?

Insomma, tutti noi sappiamo che le mamme sono un punto di riferimento fondamentale per la vita di ogni figlio. Indipendentemente dall’età anagrafica, dall’occupazione svolta, dal luogo in cui ci troviamo, “la mamma è sempre la mamma”.

spedire cibo a milano dalla sicilia

Uno scorcio della bellissima Cefalù: per tutte le mamme, in particolar modo quelle siciliane, il cibo è amore!

 

FINALMENTE OMOGENEIZZATI BIOLOGICI A BUON PREZZO

Durante lo svezzamento avrei voluto dare a mia figlia sempre omogeneizzati bio. Però mi è toccato fare un po’ e un po’ perchè bio di solito fa anche rima con “caro”. All’epoca non c’era ancora la linea biologica Lupilu, da poco sugli scaffali di Lidl

 

Due figlie, sei anni di blog – dunque l’opportunità frequente di potermi confrontare con gli esperti – eppure non finisco mai di imparare cose nuove sul magico quanto complicato mondo dello svezzamento.

Comincio col dirvi che cosa rappresentava per me lo svezzamento, ok?

LI-BER-TA’

E quanto mi è mancata con la prima figlia, che cambia tutto così all’improvviso e mica te lo immagini!

Da neomamma mi ero immaginata che con lo svezzamento:

  • mia figlia non avrebbe più cercato il seno (primo errore!),
  • che tutto sarebbe andato liscio (secondo errore!)
  • e che nel giro di una settimana avrebbe fatto pranzo e cena come noi (terzo errore!)

quando mangia sporca tuttoCi abbiamo messo quasi due mesi per arrivare all’agognato pasto completo.

L’unica vera certezza, durante lo svezzamento, è che ci vuole tanta pazienza. E ancora di più dopo, quando vogliono fare da soli. Noi siamo proprio in quella fase lì e a volte è più quello che raccolgo da terra di ciò che finisce nello stomaco.

Parlando di svezzamento, l’altro giorno sono andata alla presentazione della nuova linea Lupilu di Lidl dedicata allo svezzamento e di origine rigorosamente biologica.

E’ una notizia grandiosa. E non è solo perchè Lidl da sempre propone prodotti di buona qualità a prezzi calmierati.

Sono un po’ stanca del fatto che “il meglio” debba andare sempre a chi ha più soldi.

La qualità si paga“, vero! Però sono convinta che si possa avere comunque un buon prodotto senza dover sborsare cifre esorbitanti.

In giro si trovano ottimi omogeneizzati bio ma diciamoci la verità: sono prodotti non accessibili a tutte le tasche visto che durante lo svezzamento si usano diversi vasetti al giorno.

Con questa linea Lupilu, Lidl rende gli omogeneizzati bio accessibili a tutti i genitori e quindi ai bambini.  

 

Quando ho avuto la mia prima bimba, entrambi eravamo a casa senza lavoro e tante volte avrei voluto darle il meglio, senza però poterlo fare.

Io che gestisco il blog mammarisparmio e vengo contattata spesso da mamme in difficoltà – se permettete – la trovo una notizia bellissima; per dire,  vasetti di verdure bio a 95 centesimi…

omogeneizzati bio in offerta lidl

Ecco nel dettaglio l’offerta pappe Lupilu:

Trovate:

  • OMOGENEIZZATO BIO CON MERLUZZO E VERDURE – Confezione: 80 g x 2  • Prezzo: € 1,69
  • OMOGENEIZZATO BIO DI TACCHINO – Confezione: 80 g x 2  • Prezzo: €1,69
  • PASSATO DI VERDURE CON PASTINA E VITELLO – Confezione: 200 g • Prezzo: € 1,49
  • PASSATA DI VERDURE CON RISO E MANZO BIO –Confezione: 200 g • Prezzo: € 1,29
  • BISCOTTI BIO PER L’INFANZIA – Confezione: 320 g • Prezzo: € 1,99
  • SEMOLINO DI GRANO E CREMA MULTICEREALI BIO – Confezione: 200 g • Prezzo: € 1,59
  • OMOGENEIZZATO BIO DI FRUTTA MISTA – Confezione: 100 g x 2 • Prezzo: € 0,95
  • PUREA DI MELA E BANANA BIO – Confezione: 100 g x 4 • Prezzo: € 1,89

pannolini lidl lupilu toujours

Forse già conoscevate il marchio Lupilu perchè presente da Lidl nell’abbigliamento bimbo e nel baby care. Uno su tutti? I mitici pannolini di Lidl con un ottimo rapporto qualità prezzo. Senza contare che Lidl fa spesso delle offerte random dedicate al mondo dell’infanzia. Noi, per esempio, ci siamo divertite tantissimo a fare il calco della manina con questo stampo che trovate, ciclicamente, in vendita.lupilu lidl calco manina lidl

Tornando allo svezzamento vi lascio con alcuni consigli della nutrizionista Silvia Goggi che rispondono a dubbi che magari, per ignoranza, nemmeno ci poniamo.

  • Mai cominciare lo svezzamento prima dei sei mesi perchè l’apparato digerente del bambino non è ancora completamente sviluppato ed è dimostrato come i bimbi svezzati prima incorrano in un rischio maggiore di allergie alimentari
  • Anche il latte formulato andrebbe dato a richiesta. Per cui se il piccolo gira la testa perchè non vuole mangiare tutti i 100 ml di latte, inutile insistere…mangerà più tardi!
  • Stessa cosa per la pappa. Se non vuole più mangiare cose solide, compenserà sicuramente con la dieta liquida. I bambini non hanno “vizi” alimentari come noi adulti. Seguono il loro istinto e ciò che gli dice il pancino.

    flor e tiara

    Flor ama imboccare la sorella ma non amava essere imboccata…

  • Le proteine animali, derivanti da carne e pesce, andrebbero date a pranzo perchè i bambini hanno bisogno di energie per crescere e non solo per respirare e muoversi. Se noi adulti mangiassimo carote per due mesi non succederebbe nulla. Certo, avremo una dieta sbilanciata e carenze di varia natura ma non smetteremmo di crescere come accadrebbe a un bambino.
  • L’acqua andrebbe data con la tazza montessoriana, quella con i manici ai lati perchè il biberon o la tazza col beccuccio predispongono il bimbo a bere di più e quindi a gonfiarsi il pancino di acqua.
  • Possiamo preparare noi la pappa a casa? Certo che sì ma il baby food a differenza del pollo che prendiamo dal macellaio o al super è iper controllato e garantito.
  • Importanti sì le verdure ma senza esagerare nei primi mesi perchè contengono molte fibre e potrebbero aumentare il senso di sazietà. La parte proteica e quella dei carboidrati devono prevalere.
  • Non esagerare col parmigiano. Se c’è già la carne non serve metterlo anche sulla crema di cereali (io facevo spesso questo errore perchè mi sembrava non sapesse di nulla, ma vero è che i neonati hanno una percezione del sapore completamente diversa dalla nostra)
  • In un mondo ideale la sera andrebbero dati sempre legumi come fonte proteica.
  • La carne lavorata (i salumi!) andrebbe proprio evitata perchè è stato dimostrato essere carncerogena. Non a caso nella sua offerta bio Lidl non ha messo il famoso prosciutto cotto omogeneizzato.
  • Via libera all’olio di oliva. Non state a misurare il cucchiaino con mano tremante, perfettamente a filo come se davanti aveste una nonnina 90enne che deve stare a dieta… Usate il buon senso, è la cosa migliore!
  • I bambini non dovrebbero mangiare le stesse cose che mangiamo noi. Non subito almeno! Si può sì preparare un’unica pietanza ma deve essere adattata ai bisogni del piccolo. Per cui se a cena c’è il passato di zucca, per lui è necessario aggiungere una fonte proteica, di grassi e di carboidrati.  Quindi basterebbe aggiungere un po’ di olio, formaggio e della crema di cereali.
  • I bambini possono mangiare tutto. L’unica cosa veramente sconsigliata fino ai 12 anni di età sono i funghi, poichè il loro fegato è ancora troppo piccolo e potrebbe avere problemi a smaltirli.
  • Il miele va assolutamente evitato fino ai 12 mesi perchè può contenere spore di botulino.

 

 

 

 

DARE IL CIUCCIO DOPO L’ANNO, E ALLORA?

Mia figlia, 21 mesi, mi chiede ancora tanto il seno. Soprattutto quando arriva il momento della nanna. Quest’anno al nido, era tra le ultime ad addormentarsi, stremata e nervosa. Alla fine ho risolto col ciuccio che, con mia sorpresa, ha accettato solo da poco. Se mi sento una cattiva madre per questo? Assolutamente no

Diventare mamma due volte è stata una vera  fortuna perchè mi ha permesso di vivere la maternità in un modo completamente nuovo, con più leggerezza.

E la leggerezza ha reso tutto più piacevole; in questo mio equilibrio caotico, alla fine, ci sto bene.

io e le mie bambine

E’ inevitabile che la prima volta si abbiano più titubanze. Guai non fosse così. Io però stavo un po’ esagerando e, forse, ho provato a cucirmi addosso un abito che non era il mio, di una mamma nata per fare la mamma.

Mi spiego meglio…

Mi ero preparata tantissimo: avevo letto libri sulla preparazione al parto, sull’allattamento, sul babywearing, sulla nanna…pensavo di essere pronta!

Ma la verità è che non si è mai pronte e che tra la teoria e la pratica c’è un abisso.

Volevo essere a tutti i costi un genitore ad alto contatto e quando leggevo di mamme che portavano in fascia tutto il giorno mi sentivo terribilmente in colpa perchè io dopo mezzora ero già stanca.

LEGGI ANCHE: E’ che forse non ero fatta per essere un genitore ad alto contatto

Volevo allattare esclusivamente e a richiesta (e ci sono anche riuscita) ma quando alla fine – dopo due anni e mezzo – ho detto basta, sono stata criticata “perchè non avevo rispettato i tempi della mia bambina”. Non me la sono presa perchè io pure ero stata una criticona prima.

come far dormire bimbo senza tetta

La mia vita è tutta qui, in questa foto.

Giudicare le altre mamme fa uscire il peggio di noi

Certo non mi sono mai permessa di esternare le mie perplessità perchè poi ognuna fa un po’ come vuole, ma in cuor mio giudicavo quella mamma che usciva col ciuccio dall’ospedale, che dava il latte artificiale pur avendo latte, che usava un marsupio non perfettamente ergonomico ecc.

Oggi vivo e lascio vivere. E vi assicuro che vivo molto meglio così.

Vi ho fatto questa premessa perchè so già che c’è chi rabbrividirà nel leggere ciò che ho scritto, ma nel frattempo – oltre a non giudicare – ho imparato a fregarmene.

Con la mia seconda figlia, visto che si attaccava bene al seno, ho provato a darle il ciuccio fin dalla nascita, cosa che non avrei mai fatto con la mia prima bimba.

Speravo lo prendesse per potermi “alleggerire” l’allattamento che era stata un’esperienza totalizzante con la mia prima figlia.

Ma Tiara non ha mai voluto  il ciuccio. Inutile dirvi che ho provato ogni marca, modello, forma, materiale. Niente. Giustamente ha sempre preferito il mio seno e oggi, a 21 mesi, la allatto ancora a richiesta.

Con lei non ci sono mezze misure: quando ci sono io esiste solo la tetta! Se provo a darle il ciuccio, quando sono stanca o di fretta, lo sputa subito. Non è mica scema la ragazza!

Però il ciuccio mi aiuta, soprattutto perchè aiuta chi mi aiuta.

Come far addormentare un bimbo allattato al seno senza la tetta?

Quando arriva il momento della nanna, Tiara è abituata ad addormentarsi al seno. E quando io non ci sono, Tiara prende il ciuccio.

Lo prende soprattutto all’asilo nido come a casa di mia mamma o quando c’è solo il papà e arriva il momento di dormire. Prima Johnny utilizzava il marsupio ma la cosa non è più praticabile ora che la piccola ha messo su peso.

bimbo che non dorme all'asilo

Il mio amore ancora con il faccino da sonno di chi si è appena svegliato…

Accettare il ciuccio dopo l’anno di vita? Credevo di no e invece…

Incredibilmente, da un qualche mese alla “veneranda età” di un anno e mezzo il ciuccio è diventato un alleato per la nanna.

Non dico che funzioni con tutti i bimbi, ma con noi sta funzionando.

Quando ha cominciato il nido ero in apprensione pensando al momento della nanna, perchè temevo che le maestre avrebbero fatto difficoltà a farla addormentare. E in effetti all’inizio è stato così.

Poi ho visto gli altri bimbi col ciuccio e mi sono ricordata che a Tiara, come a tutti i bambini, piace tanto imitare gli altri bimbi. E così ho tirato fuori dal cassetto il succhietto che già la nonna le aveva proposto con successo in più di un’occasione la scorsa estate.

ciuccio philips avent

Noi lo usiamo così. Che voi lo usiate tanto o poco, che non ci abbiate nemmeno provato poco importa. Dovete fare quello che fa stare bene voi e il vostro bimbo.

Questa è la grande lezione che mi porto dentro dopo tanti anni di blog, dopo aver ascoltato tante storie, tutte diverse, ognuna con le proprie necessità e difficoltà.

Perchè non è sempre facile essere le mamme che vorremmo essere. Ma almeno ci proviamo.

Meglio un ciuccio dal primo giorno che una mamma che si sente inadeguata perchè magari deve tornare subito al lavoro e non sa come come calmare e colmare il bisogno di suzione del suo bimbo.

No, non è facile essere mamme. Chi vi dice il contrario o mente o è nata per essere mamma.

“E io no, modestamente non lo nacqui”.


Il post è in collaborazione con Philips Avent. Il succhietto di Tiara è il modello Ultra Air: https://www.philips.it/c-p/SCF343_22/avent-succhietto-ultra-air, che grazie al suo scudo ultrasoft al tatto e dai grandi fori, previene le irritazioni da ciuccio. Ma la caratteristica importante per noi – non usandolo molto – è che abbia una tettarella extra morbida che ricorda tanto il capezzolo.

  • Lo scudo è vellutato, arrotondato, flessibile e permette all’aria di passare agevolmente.
  • Non contiene BPA
  • E’ dotato di uno scatolino per il trasporto, utile anche per la sterilizzazione nel microonde, aggiungendo un pochino d’acqua (3 minuti a 750 Watt).

ciuccio tettarella extra morbida