piede piatto bambino

SCARPE PRIMI PASSI: LE COSE DA SAPERE PER LA SALUTE DEI SUOI PIEDINI

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Il piede piatto, la scarpina giusta, meglio scalzo oppure no? Le risposte dell’esperto ai dubbi più comuni delle mamme alle prese con un bambino che comincia a camminare

Qualche giorno fa, vi ho chiesto di girarmi delle domande, eventuali dubbi sui primi passi dei nostri bimbi. Io pure che ho una figlia di 4 anni ormai, quando la vedo camminare, mi pongo ancora mille quesiti. “Avrà i piedi troppo lunghi?”, “Ha il piede piatto?”,  “Quando corre mi sembra ancora così scordinata…”.

Insomma, per noi mamme, i dubbi non finiscono mai. Fortuna che ogni tanto il mio lavoro mi permette di incontrare i massimi esperti del settore e di sedare così le mie incomprensibili ansie da mamma (e che ora che mi appresto a diventare mamma bis, raddoppieranno sicuramente!).

L’altro giorno sono andata da Chicco che ha presentato la nuova linea Chicco Imparo dedicata proprio ai bambini che stanno imparando a camminare o comunque camminano da poco. La linea, infatti, va dai 9 mesi circa e, per ora, contempla misure che vanno dal numero 18 al 23. 

piede piatto bambino

Prima di raccontarvi cosa ci ha detto il biomeccanico Mauro Testa (il biomeccanico è colui che studia la meccanica del corpo, dunque i suoi movimenti), provo a riassumervi qui le domande di cui dovevo farmi portavoce:

  • Vorrei avere qualche informazione in più sul piede piatto. Katiuscia
  • Il mio piccolo Andrea ha 9 mesi e già da un paio di mesi vuole solo stare in piedi. Praticamente cammina già; non ha mai gattonato, odia stare steso a pancia sotto. La domanda è: visto che pesa un bel po’ (quasi 13k) non gli farà male alle anche? Grazie Alice
  • Puoi chiedere se una buona scarpa può sin dai primi tempi aiutare i piedi ad avere una buona postura e come capire se è una buona scarpa? E ancora: utilizzare scarpe usate può peggiorare la camminata? Valentina
  • Mia figlia cammina in punta e infatti spesso inciampa, c’è qualche consiglio utile in merito? Barbara
  • Il mio dubbio è: quando il bambino che già gattona comincia ad alzarsi in piedi ed è prossimo a cominciare a camminare, in casa bisogna mettergli le scarpine o è meglio che stia con i calzini antiscivolo? Ci sono due scuole di pensiero, qualche amica mi dice che con le scarpine avrà più stabilità e qualche altra che l’ortopedico gli ha consigliato di farlo stare scalzo! Marita (idem Irene)
  • Ci sono marche di scarpe migliori sia per i primi passi che per dopo? Marcella
  • La mia seconda bimba ha sette mesi e già punta i piedi per stare dritta, vorrei comprare il girello. E’ vero che il girello è altamente sconsigliato per imparare a camminare? Con la mia prima non l’ho usato ma non so se ho fatto la scelta giusta. Alessandra

Allora prima di provare a rispondere a tutto con un discorso generale, facciamo una bella premessa: quando il bimbo inizia a fare i primi passi ha un’andatura goffa e incerta. Fin qui niente di strano.

Cosa lo rende col tempo più armioso e sicuro? L’esercizio naturalmente e la giusta libertà di movimento. Badate bene alla parola libertà. Perchè è un dettaglio fondamentale in una scarpina primi passi, che deve guidare senza però obbligare, comprimere.

consigli-scarpina-primi-passiLa  camminata dei grandi è così caratterizzata: si appoggia il piede dal tallone, passando sul lato esterno fino all’alluce. I nostri bimbi devono imparare a ripetere proprio questo movimento. Per questo Chicco ha studiato una suola in grado di agevolare, promuovere questo movimento, basandosi proprio sui principi della biomeccanica.

La suola, come vedete, presenta speciali tagli che conferiscono una flessibilità controllata e assecondano il movimento del piedino; gli spessori differenziati consentono il giusto appoggio del piedino e inducono il bambino a scaricare adeguatamente il peso del corpo, facilitando il corretto movimento della camminata, dalla parte esterna del tallone fino alla punta dell’alluce.

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Una buona scarpa può promuovere una postura corretta nel tempo?

Certo che sì. Per questo suggerisco a tutte voi mamme di risparmiare sui vestiti, sugli optional ma non sulle scarpe! Mi raccomando, soprattutto quelle dei primi anni. Poi avrete modo di scegliere anche scarpe di peggiore qualità, una volta che i vostri bimbi avranno trovato la giusta cordinazione e il loro piedini si saranno formati correttamente, per esempio sviluppando l’arcata inferiore che contraddistingue l’assenza del piede piatto.

All’interno della scarpina della nuova linea Chicco Imparo, così come in tutte le scarpine Chicco, trovate un sottopiede brevettato “Impronta Naturale” Chicco in pelle, dotato di morbidi rilievi che stimolano delicatamente la pianta del piedino, sollecitando la muscolatura  e assecondando, così, la naturale formazione dell’arco plantare.

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Come vedete la forma delle scarpine è arrotondata per lasciare al piede libertà di movimento, le fodere sono in tessuto tecnico. La scarpina appare ancora semplice, essenziale senza strass, pallettes ecc. proprio perchè in questa prima fase Chicco ha voluto concentrarsi sulla camminata del bambino. La scarpine la trovate in due modelli in pelle al costo di 49 euro e 90.

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Il dottor Testa ha esordito dicendo una cosa molto vera che mi ha fatto riflettere: la goffaggine non è solo un problema motorio ma anche sociale. Perché poi un bambino ha paura di essere deriso. Più la mia bimba cresce e più mi rendo conto di come i bambini sappiano essere crudeli. Magari senza volerlo, ma il risultato non cambia.

I suggerimenti dell’esperto per una buona camminata sono sostanzialmente i seguenti:

  • Lasciare il bambino libero di sperimentare, di farlo camminare anche su superfici irregolari, proprio perchè solo così il piede si struttura, trova la sua forma e si tonifica andando a formare l’arco plantare. E questa suola ha proprio questa funzione: far lavorare il piede, stimolandolo nei punti giusti. Questa suola, sì fatta, insegna al bambino il corretto movimento dall’esterno verso l’interno. Per questo è leggermente più alta da un lato:  non piu suole basse, larghe senza forma ma una suola dinamica.
  • Ricordate che tra un taglia e l’altra ci sono circa 6-7 mm e che dovrebbe esserci sempre un po’ di margine in punta proprio perchè il piedino deve essere libero di muoversi.
  • Se siete a casa meglio tenere il piedino libero, scalzo, senza costrizioni proprio per stimolarlo al massimo (va bene anche l’utilizzo di tappeti magari un po’ particolari, irregolari con erba sintetica ecc.). Fuori invece sempre meglio affidarsi a una scarpina di qualità per una questione di igiene e di sicurezza. E all’asilo? Se non ci sono problemi in tal senso, vanno bene anche le scarpine senza suola proprio per far lavorare bene il piedino.
  • Il piede piatto è fiseologico in un bambino piccolo. Dai 4 anni in poi bisogna cominciare a fare attenzione alla sua forma ed eventualmente consultare un podologo. No però all’autocorrezione come l’uso di plantari  senza prima aver consultato il parere degli esperti. I plantari devono essere utilizzati dopo la formazione dell’arcata plantare.
  • Ci sono sport utili per il piede piatto? Nessuno sport è più indicato di un altro (eccetto il nuoto che per ovvie ragioni non fa lavorare molto il piede). Fino a 9/10 anni tutti gli sport vanno bene. Tenete conto che un difetto nelle donne può essere corretto fino allo sviluppo, mentre nei maschi indicativamente fino ai 14 anni. Dopo è davvero difficile intervenire!
  • Camminare sulle punte è un atteggiamento che scompare poi da solo. Camminare in questo modo è l’area di comfort del bambino, nel quale si sente sicuro. Bisogna provare con stimoli positivi, con il gioco, a costruire nuove aree di comfort. Meglio non essere troppo apprensivi e non preoccuparsi perchè, come detto, è una caratteristica che poi scompare da sè.
  • Il girello è sconsigliato per imparare a camminare perchè non lascia libertà di movimento, soprattutto se utilizzato per un tempo eccessivo  e non dando spazio a momenti di  gioco libero sul tappeto.  Come ripetuto più volte bisogna lasciare il bambino libero di sperimentare. Vanno bene invece gli walker, quei carellini/gioco da spingere che aiutano il bimbo a sorreggere.
  • Per stimolare il bambino può essere utile dargli degli oggetti in mano, così da rompere il suo equilibrio e stimolarlo ulteriormente, andando a coinvolgere anche gli arti superiori.
  • La scarpina usata non è un problema se parliamo di scarpe di qualità poichè vengono utilizzate talmente per poco tempo che una scarpa di qualità non compromette una buona camminata anche se utilizzata da un secondo bambino.
  • Come scegliere una scarpa di qualità? Preferire scarpine con scarpe-miglori-primi-passisuole leggere e flessibili, che facilitino il passo senza affaticare la muscolatura. Scegliere una scarpina leggermente alta posteriormente per aiutare il bambino nella fase dei primi passi. scarpe con rivestimento interno in materiali naturali.
  • Non è rischioso che un bambino con un certo peso provi a tirarsi su in piedi. Le sue anche non soffrono poichè se il bambino sente il bisogno di provare a camminare vuol dire che è il “suo” momento giusto. La cosa importante è non forzarlo ma semmai aiutarlo in questo percorso.


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