Portare un neonato in montagna? È un argomento molto delicato, che vede spesso emergere opinioni contrastanti.
C’è chi pensa che l’alta quota possa fare bene ai bimbi piccoli e chi invece riflette più sulle controindicazioni. Di certo, questo è un tema che genera preoccupazioni, e spesso allarmismi e timori che non trovano riscontro nei fatti. Ma ciò non toglie che, proprio come succede per il mare, anche la montagna necessiti di precauzioni: soprattutto quando c’è un neonato di mezzo. E la confusione che regna sovrana su questo argomento, non può che essere sfatata con una serie di pareri derivanti dagli esperti:
- Portare il neonato in montagna è possibile?
- Quali precauzioni prendere?
- E quali sono le migliori indicazioni per farlo?
Neonati in montagna: rischi e relative precauzioni da prendere
Si parte innanzitutto dal sole, che non va certamente in ferie quando si tratta di montagna. Anzi: il riverbero dei raggi solari – soprattutto in presenza della neve – può far prendere delle brutte scottature a chiunque, specialmente ai bimbi piccoli che hanno la pelle delicatissima e molto sensibile al sole. Per questo è importantissimo applicare con regolarità creme solari specifiche per la pelle dei neonati e limitare l’esposizione nelle ore di punta della giornata. Un altro dei fattori più importanti da tenere in considerazione è indubbiamente il freddo: i bimbi piccoli sono molto sensibili alle basse temperature, quindi la seconda regola è coprirli per bene, soprattutto la testa, le estremità e il collo. Inoltre, bisogna tenerli idratati e proteggere anche i loro occhi dai raggi solari.
Infine, gli esperti consigliano anche di farli deglutire ogni 300 metri di altitudine.
Altitudine e neonati: in quota sì o no?
- Il dubbio maggiore che tormenta mamme e papà è il seguente:
- l’alta quota che effetti ha sui neonati?
- E fino a che altitudine è il caso di portare i bimbi?
Secondo il pediatra Gianfranco Trapani, l’aria della montagna fa bene ai neonati e dunque non è mai il caso di rinunciarvi.
Però, esistono delle regole: mai superare un’altitudine di 1.200 metri, perché i bimbi con meno di 12 mesi non hanno ancora il fisico per reggere la quota da “alta montagna” (circa 2.500 metri).
E poi questo discorso va sempre applicato ai neonati sani: se da un lato l’aria pura di montagna aiuta a prevenire molte malattie, dall’altro il freddo può peggiorare quelle già presenti. È anche importante monitorare la reazione del neonato: se si lamenta più del normale, vuol dire che è ancora presto per portarlo in alta quota. Infine, il passaggio in alta quota in auto non deve mai essere immediato ma sempre graduale, questo per via della pressione.