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PER IL BRASILE BUONA LA PRIMA, DI BIRRE ALMENO 50…

Finalmente il Mondiale tanto atteso è iniziato.

Il 12 giugno è stata giornata lunga per i protagonisti di questa stramba storia. Alle 9, infatti, davanti alla casa di Padre Robert si sono radunati sei piccoli abitanti delle case poste di fronte alla missione. Dopo due giorni di timidezza, questi bimbi hanno deciso di conoscere i nuovi dirimpettai. Ne è scaturito un dialogo bizzarro, con il portoghese del giornalista che fronteggiava sei lingue “impazzite” dall’eccitazione. Risultato? Partita di fronte alla chiesa, con un pallone sgonfio trovato in casa di Robert. Un porta sola, il cancello della parrocchia, un portiere e un appassionante tre contro tre, con tutti i bimbi che fanno a gara a giocare con “il bambino più grande”, che, peró sceglie le uniche due bambine per rendere più equilibrato il match.

Contenuto tecnico, irrilevante, da segnalare i 30 gradi all’ombra, un tasso di umidità non ben precisato e uno squarcio nella parta posteriore del pantalone del nostro eroe, rilevato con divertimento dalla propria compagna di squadra. Il match si conclude con i canonici calci di rigore. Davvero una splendida e faticosissima giornata.

Dopo il pranzo, i nostri amici iniziano la ricerca della posizione privilegiata per godersi la partita tra Brasile e Croazia. La trovano presso l’hotel San Antonio, costruzione rossa con ampia veranda. In realtà si siedono davanti a una serranda, dove tre simpaticissimi abitanti di Rio Preto seguiranno la partita davanti a un vecchio Grundig 15 pollici, collegato a una enorme cassa acustica.

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Il nostro giornalista, ieri, ha pensato bene di acquistare una maglietta del Brasile, giustissima per l’occasione. Scambio di esperienze, scambio di foto, si segue la partita con grande intensità e tanta birra. Alla fine se ne conteranno una cinquantina, tutte regolarmente buttate a terra e raccolte da un folcloristico anziano, forse arruolato per l’occasione

Il Brasile vince grazie a un rigore assai generoso, come sottolineato anche dagli sportivissimi padroni di casa. Gesto di assoluto spessore al termine dell’incontro: invito per domenica a una grande mangiata di churrasco, piatto tipico locale a base di carne. Unica controindicazione: uno dei nostri amici è vegetariano. Non proprio una bella notizia per l’allegra compagnia brasiliana.

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RIO DELLE AMAZZONI, LO SPETTACOLO DI UNA NATURA MONDIALE

Il Rio delle Amazzoni lascia davvero a bocca aperta. È il trionfo della natura. Oggi il Mondiale dei nostri protagonisti passa da qui, a poche ore dalla cerimonia di apertura. Padre Robert li accompagna fino al porto di Manaus, dopo un quarto d’ora di contrattazione, li lascia nelle mani di Mario Capitao, un uomo che ha il destino nel proprio cognome. Età presunta 55 anni, da 35 al comando delle piccole imbarcazioni che solcano il grande fiume. I nostri due temerari saranno la sua unica compagnia odierna.

L’itinerario viene concordato con il regista. Nessun tipo di attrazione turistica, ma tanta foresta, quella più vergine, per vedere quello che gli altri non vedono. Si parte così da Manaus e ci si inoltra in un paesaggio fluviale senza precedenti. Il fiume taglia in due la foresta per chilometri. La piccola barca, poi, si addentra poco a poco tra alberi
che sporgono dalla superficie dell’acqua.

Mario dice che quest’anno il livello delle acque è decisamente superiore alle stagioni precedenti. Lo spettacolo è sensazionale! Quando poi la foresta si fa più fitta, la barca inizia a fare un vero e proprio slalom tra le piante più strane. Mario, con esperienza, si destreggia alla grande, portando i nostri due amici in luoghi quasi inesplorati. Un albero di 65 metri si para davanti a loro. Potere della natura. Poi, una piccola imbarcazione si avvicina, cercando di vendere delle barrette di cioccolato. Incredibile!!

Un campo da calcio sommerso

La sosta per il pranzo è strepitosa. Un buffet generoso soddisfa l’appetito di entrambi, poi, dopo un po’ di shopping locale, si riparte, verso una delle comunità locali. E qui accade un’altra cosa incredibile. Mario naviga in mezzo a un campo da calcio sommerso. L’acqua è alta quattro metri, tra qualche settimana, però, quando si ritirerà, qui si potrà giocare a pallone.

Lo spettacolo del Rio delle Amazzoni

Il giro termina con l’assaggio di un po’ di frutta locale, presa direttamente dall’albero. Un frutto dal nome imprecisato, ma dal gusto davvero particolare. Infine, l’incontro delle acque, quelle nere del Rio Negro, con quelle chiare del Rio delle Amazzoni. Per diversi chilometri le due acque proseguono affiancate e non si mescolano, per via delle differenti temperature
Incontro das aguas". IL RIO BRANCO E IL RIO NEGRO SI INCONTRANO MA NON SI UNICSCONO: TEMPERATURE E COMPOSIZIONI CHIMICHE TROPPO DIFFERENTI

Incontro das aguas

Quella più calda del Rio Negro è superiore di sei gradi a quella più fredda del Rio delle Amazzoni. I nostri due amici, sollecitati, da Mario, toccano con mano, prima di rientrare al porto.

Ad aspettarli ecco Padre Robert: “Dopo avervi messo sulla barca, sono andato a pregare per voi, perché se avesse piovuto, sarebbe stato molto pericoloso”. Dirlo prima no???

IDEE REGALO A PICCOLI PREZZI SU GROUPON A TEMA BIMBO

Ecco una carrellata per pensierini a poco prezzo per tutta la famiglia (io che non so mai cosa regalare ai nonni, finisco sempre per fare l’orologio, il cuscino personalizzato con la foto di Babyrisparmio e vedo che è sempre gradito!).

Ho pensato di riunirvi le migliori offerte a tema bimbo dopo aver visto la segnalazione di Donatella, una mammarisparmio, nel gruppo facebook Le Mammerisparmio – Unite contro la crisi (cosa aspetti a iscriverti? 🙂 ). Purtroppo questo deal è andato a ruba perchè l’idea era stupenda: un libro personalizzato per il vostro bimbo, con lui protagonista e magari, perchè no…anche i nonni con lui! Così si prendono due piccioni con una fava e saranno ancora più contenti nel leggergli la storia della buona notte 🙂

Come vi dicevo però questa offerta non c’è più, in compenso sono attivi i seguenti deal (basta cliccare sulla foto per andare all’offerta e vedere tutti i deal)

 

Tappeto magico da colorare e risciaquare!

 

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Dondolo in legno a forma di animale

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Galaxies Projector 360°

Lampada da notte a forma di panda a 19 euro

Luce notturna Panda con Mp3

Vestito da principessa Frozen (portati avanti per Carnevale e spendi meno!)

Costume da principessa per bimbe
Buon risparmio a tutti!

GLI OCCHI DEI BAMBINI DELLA FAVELA E LA LORO INFANZIA NEGATA

Oggi, il nostro giornalista ha toccato con mano il lato peggiore del Brasile: la povertà. Riassumibile in una parola sola: favela. Non quella famigerata di Rio o quella vista ieri a Manaus; quella di Rio Preto, distanti pochi passi dalla casa di Padre Robert.

La favela di Rio Preto

Strade dissestate, piene di buchi che paiono crateri, pendenze da Mortirolo, quasi impossibili da affrontare con una macchina normale. Poi le case, una appiccicata all’altra, alternate, quasi in una sorta di beffardo progetto edilizio, da quella colorata pastello a quella con il mattone a vista, un insieme di muri che paiono quasi sincopati, non fosse che la rigogliosa vegetazione che fa da cornice al tutto renda il paesaggio assolutamente unico, nella sua miseria.

Il tanfo che sale dai rigagnoli che costeggiano le strade invade l’aria, il rosso vivo della terra si accompagna a qualche pezzo di asfalto. Le buche piene di liquido stagnante si trasformano in piscine per enormi tafani che volano al pelo dell’acqua. Qui non ci sono bandiere brasiliane, non si vedono lustrini verdeoro. A pochi passi da qui stanno dipingendo una strada intera con i colori della loro speranza mondiale.

IMG-20140611-WA0008Qui la speranza non rimbalza con un pallone, ma è impregnata dal lento scorrere del tempo, in un caldo soffocante che rende la strada, leggermente coperta dall’ombra delle lamiere, l’unico rifugio possibile durante il giorno.

Però, poi, la sorpresa è lì che ti guarda, con occhi vispi e furbi, gli occhi dei tanti bambini che si affacciano lungo la via. Sorridono, alzano il pollice della mano destra e rendono il panorama ancora più incredibile. Il giornalista ama i bambini…ma quelli non li aveva mai visti.

Sentito parlare, certo, ma vederli, parlare con loro, improvvisare un dialogo in portoghese, quello proprio no. Non pensa siano felici di stare lì, probabilmente la loro infanzia finirà presto, inghiottita da quello che è il tunnel più facile da imboccare da queste parti, la droga e il crimine, ma per il momento ridono, ridono di lui, che è arrivato fin qui per giocare il suo Mondiale.

Oggi non ha visto palloni rotolare, ma quegli sguardi, quei paesaggi, li porterà dentro di sé, in quel bagaglio che ogni giorno si riempie di cose nuove, che lo lasciano sbalordito, forse  più di quei bambini, ancora  incantati dal suo passaggio nella favela, un luogo  che sembrerebbe dimenticato da Dio e che lui non dimenticherà mai.

COME USARE BENE IL FRIGO PER RISPARMIARE

Siete tra quelle convinte che gli elettrodomestici che più consumano energia  siano il phon, il ferro da stiro o la piastra dei capelli? Allora sbagliate! In effetti, l’elettrodomestico responsabile della maggior parte del consumo elettrico in una famiglia è il frigo.

ID-10041065Come mai il frigo? Perché è l’unico che rimane accesso tutto il giorno, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Per quanto possa essere nuovo e appartenente ad una classe di consumo energetico appropriata (cioè, da A+ in su), il frigo è comunque quello che più incide sulla bolletta della luce. Peggio ancora se è vecchio!

Gli altri elettrodomestici che ho menzionato invece consumano molta corrente elettrica, che non è lo stesso. E poi, li usiamo solo per qualche momento, e nemmeno tutti i giorni.

Tuttavia, c’è qualcosa che si può fare per diminuire l’elettricità consumata dal frigo (senza spegnerlo, è chiaro).

Prima di tutto, se il frigo è vecchio di 10 anni, cambiartelo con uno in classe A+++. Costano di più ma l’investimento si recupera in meno di un anno.

In cucina, scegliete la zona meno calda per posizionarlo. Ovviamente mai accanto al forno! Collocatelo poi ad almeno 20 cm di distanza dal muro, così il calore del motore si disperde bene.

Perché il frigo funzioni più efficientemente bisogna tenerlo pulito e ordinato. Pensate che questo non c’entra con il risparmio energetico? Invece sì! Se il frigorifero è disordinato, perderete più tempo cercando qualcosa all’interno, mentre la porta rimane aperta. Poi, riempirlo troppo fa sì che il motore lavori di più perché l’aria fredda non può circolare bene, consumando più elettricità.

Non c’è bisogno di mettere tutto nel frigo. Anzi, alcuni alimenti si conservano meglio fuori, come ad esempio i pomodori, che con il freddo perdono sapore e aroma, oppure le patate, le cipolle e l’aglio, che con l’umidità germogliano prima. Il pane diventa stantio in contatto con il freddo, il miele si cristalizza e nei frutti dei boschi e fragole si accelera l’insorgenza delle muffe.

ID-10044207E’ sempre valido il vecchio consiglio di non introdurre alimenti caldi nel frigo (ditelo anche ai vostri mariti…anche se sono bellocci come quello qui a destra! 😉 ) e pulendo le serpentine della parte posteriore potete ridurre il consumo energetico fino al 30%.

Infine, vi ricordo che per tagliare le bollette della luce, oltre ad utilizzare consapevolmente gli elettrodomestici, è importante scegliere una tariffa luce adatta alle vostre esigenze. Con le offertedel mercato libero, in effetti, è possibile risparmiare oltre 100 euro all’anno. Per conoscere queste tariffe convenienti, rimando al portale di confronto SosTariffe.it

PADRE ROBERT, CON LUI IN UNA FAVELA TRA I MALATI

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Padre Robert, le infradito sono un must in Brasile

Oggi vogliamo parlare di Padre Robert, l’uomo che sta ospitando i nostri eroi in questa prima parte del loro viaggio. La sua missione si trova a 70 km da Manaus, in una città di 30mila abitanti, chiamata Rio Preto da Eva. Sulle qualità umane di quest’uomo, niente da dire, ma la sua irrealtà è difficilmente comprensibile se non lo si conosce perfettamente.  Cronaca della giornata di ieri.

Padre Robert: “Andiamo a trovare due malati. Il primo è un ragazzo che ha avuto un incidente in bicicletta, il secondo uno dei responsabili laici della sua parrocchia, colpito da un ictus”.

Bene.  Si parte alle 14 da Rio Preto.  Prima tappa il ragazzo, unIMG-20140611-WA0006 quattordicenne di nome Lucas, che non è nient’altro che un biker, ovvero uno di quei ragazzi che eseguono acrobazie in sella a BMX. Peccato che in una di queste, sia caduto rovinosamente rompendosi il naso e subendo un trauma cranico. Non era il genere di malato che i nostri eroi si aspettavano, ma Padre Robert aveva omesso (o forse non sapeva) cosa il ragazzo stesse facendo al momento dell’incidente.

Seconda tappa, Manaus. Vicino all’Università dell’Amazzonia, vive il figlio di Modesto, uno degli aiutanti laici di Robert. Purtroppo il padre, abitante di Rio Preto, è stato colpito da un ictus circa un mese fa e si è trasferito dal figlio a Manaus, per la vicinanza con il centro dell’Ospedale 28 Agosto.

Il giornalista, conscio della Manaus vista il giorno precedente, chiede al Padre: “Stiamo entrando in una favela?“, e la risposta serafica: “No, qui vivono tutti così”. Bene, il nostro eroe non è certo un esperto di favelas, ma tra una zona popolare vicino al centro della città e un ammasso di casupole che si arrampicano su salite spaccagambe, con rigagnoli e strade strette e piene di buchi, non ha molta difficoltà a capire la differenza.

La casa in cui entrano è poco illuminata, molto modesta, con un piccolo ventilatore che prova invano a sconfiggere un’umidità elevata. La moglie e la figlia di Modesto ci accolgono con molta umiltà. L’uomo è immobile sul letto, l’ictus sarà stato anche leggero, ma i segni sono abbastanza evidenti. Non parla, ma capisce tutto. Capisce che quei due ospiti italiani sono lì per filmare Padre Robert durante la sua missione. Con tutto il rispetto per Lucas, la scena è piuttosto toccante. L’amore dell’anziana moglie, unito all’umiltà con il quale ringrazia il Padre, colpisce davvero le anime della nostra coppia. La visita termina con la recita del Padre Nostro.

IMG-20140611-WA0004Si ritorna a Rio Preto? Per nulla, Padre Robert dice ai due passeggeri del suo Suv che dovrà fermarsi un attimo a comprare delle piastrelle. Piastrelle? Avete capito bene. Il Padre sfrutta la manovalanza a disposizione per farsi aiutare nella costruzione della sua Chiesa. “Ogni volta che vengo a Manaus – dice sardonico – porto qualcosa per la missione”.  La scena è surreale. I tre entrano in un grande negozio, chiamato Beny e assistono all’acquisto. Dopo più di venti minuti Padre Robert ha deciso. Niente piastrelle, si compra un lavandino, alcuni rubinetti e tre specchi. Il commesso, nell’attesa di imballare il tutto, regala ai nostri eroi un cappellino e un graditissimo gelato.

Quando si dice l’ospitalità brasiliana….

Fatta anche questa commissione, si ritorna a casa? Macché! Padre Robert si ricorda di una pratica ancora aperta: l’incidente del giorno precedente. Chiama la donna che ha tamponato e si ritrovano nella stessa via di ventiquattro ore prima. Qui la scena diventa totalmente surreale. La donna chiede 1500 reais (circa 500 euro) a Padre Robert che, ovviamente, si rifiuta di pagare cash e si comporta come meglio non è possibile: assunzione di colpa, assicurazione…insomma….tutto nella norma?

Qui parte un lungo conciliabolo telefonico tra la donna e un non ben precisato interlocutore. Mezz’ora di chiamata, il buio invade la scena. I due ospiti italiani si guardano basiti. Solo questo sarebbe un film. Alla fine, dopo più di quaranta minuti, ecco che Padre Robert prende in mano la situazione, dà i suoi estremi alla donna, minacciandola di rivolgersi a un avvocato. E’ la svolta! La donna si arrende e accetta la soluzione assicurazione. Padre Robert sale in macchina e, se non fosse un religioso, probabilmente imprecherebbe per l’accaduto.

Tutto è pronto per ripartire alla volta di Rio Preto. Doveva essere una “semplice” visita malati, si è trasformata in un’altra incredibile avventura.