Dopo aver esaminato le peculiarità dell’assegno di maternità dei Comuni, parliamo ora di chi può richiedere l’assegno di maternità dello Stato per lavoratrici atipiche o discontinue e come presentare la domanda
Possono richiedere l’assegno di maternità dello Stato la madre ma anche il padre del bambino (ma solo nel caso di abbandono da parte della madre o di decesso), siano quest’ultimi naturali, adottanti o anche affidatari, di cittadinanza italiana oppure no, in possesso però della Carta di Soggiorno.
QUALI MAMME POSSONO FARE DOMANDA
- LAVORATRICI con diritto all’indennità di maternità e con tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti alla data del parto (o l’ingresso in famiglia del minore);
- CHI E’ STATA LICENZIATA O SI E’ LICENZIATA sempre con un minimo di tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 ed i 9 mesi precedenti alla data presunta del parto (o arrivo del piccolo nel nucleo familiare)
- CHI E’ DISOCCUPATA ed è stata in mobilità, cassa integrazione ordinaria straordinaria, maternità ecc a condizione che tra l’ultimo giorno in cui ha usufruito di questi diritti e la nascita del piccolo non trascorrano più di nove mesi.
Che tradotto significa praticamente questo: se il vostro sussidio di disoccupazione finisce il primo febbraio e subito dopo scoprite di essere incinte già di un mese, allora avete diritto all’assegno.
Se però restate in attesa il primo marzo, ecco che perdete ogni diritto: perchè tra la perdita del diritto (in questo caso sussidio di disoccupazione) e la nascita del piccolo passerebbero più di nove mesi (nell’esempio 10!)
I tre mesi di contributi versati tra i 18 o 9 mesi precedenti al parto, necessari per avere l’assegno di maternità dello Stato, non per forza devono finire nelle casse dell’Inps ma possono appartenere anche a gestioni diverse (io per esempio da giornalista ho sempre versato all’Inpgi, tuttavia è l’Inps che si occupa delle maternità!). L’attività svolta può essere stata di tipo subordinato o autonomo.
Per avere diritto all’indennità di maternità a carico della Gestione Separata devono risultare 3 mesi di contribuzione effettiva nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo obbligatorio, sia esso ordinario (cioè dall’ingresso nell’ottavo mese di gravidanza) o anticipato, nei casi per esempio di gravidanza a rischio.
L’importo dell’assegno di maternità dello Stato è di 2.082,08 per ogni figlio nato. Nel caso dei gemelli, dunque, raddoppia.
L’assegno viene versato entro 120 giorni dalla presentazione della domanda tramite bonifico bancario o postale.
Il modulo che dovete presentare agli sportelli Inps per fare la vostra domanda è il seguente: MOD.ASS.MAT./Stato (codice SR28) entro e non oltre 6 mesi dalla nascita del piccolo o dal suo ingresso in famiglia. Se avete diritto alla maternità, l’ammontare dell’assegno non sarà per intero ma calcolato sul differenziale.
Per qualsiasi dubbio o domanda, prima di fare file inutili, vi ricordo il numero verde dell’Inps: 803164, gratuito da rete fissa, e ilnumero 06164164 da telefono cellulare. In questo caso, il servizio è a pagamento.