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INDECISO PER I REGALI? MEGLIO, VUOL DIRE CHE VA TUTTO BENE

Natale si avvicina e questo per noi sarà il primo vero Natale come famiglia. Non che non lo fossimo già, ma questa volta sarà un Natale come quelli che si vedono in tv: con la bimba che corre verso l’albero, tocca tutte le palline (leggete pure “distrugge l’albero”), prende il pacco e lo scruta curiosa.

L’anno scorso il Natale è passato un po’ in sordina: avevamo addosso tutta la stanchezza dei suoi primi sei mesi – e sapete come siano duri sotto ogni punto di vista – e poi c’erano tante preoccupazioni: una su tutte questo benedetto lavoro di Papàrisparmio che non arrivava.

Ma quest’anno le cose sono diverse, grazie a Dio.

Il lavoro c’è (almeno fino a marzo 🙂 ), il blog sta andando bene e la bimba è cresciuta. La stanchezza, invece, è rimasta!

Così quest’anno siamo andati a comperare un albero anche noi e abbiamo tutta l’intenzione di farci dei regali seri! E che cavolo, ce li siamo proprio meritati! Non sapremo scegliere i regali tanto siamo indecisi, ma ciò che importa è che noi, a differenza di altre famiglie, oggi possiamo scegliere. Ed è questo è il vero regalo!

E ora parliamo di cose serie… 😉

L’altro giorno curiosavo online per farmi venire qualche idea per Babyrisparmio; di andare in giro per negozi, a Milano, con questo freddo e traffico dicembrino non ce la posso fare. Tanto più che la bimba è sempre malaticcia. E poi una blogger come si deve, per forza, compera tutto online…eh eh!

Mi sono ricordata che di recente ha aperto il nuovo negozio online del portale QuiMamme, che conoscerete tutte perchè ve l’ho segnalato in più di un post (come questo, dove vi invito a cliccare perchè oltre al cofanetto gravidanza riceverete anche 3 copie delle riviste che fanno capo al gruppo Sfera, editore di “Io e il mio Bambino” e “Dolce Attesa”, solo per citarne due!). batteria-sgabello-peppa_1

Indovinate dove mi è caduto l’occhio? Sulla batteria di Peppa Pig (http://bit.ly/BatteriaconSgabelloPeppaPig)

Un po’ masochisti, forse, lo siamo stati tutti. Per esempio, quando continuiamo a scegliere partner sbagliati o quando ci imponiamo diete troppo rigide. Insomma, ognuno ha i suoi modi. Io grazie al cielo quella fase l’ho superata, ma il “germe” evidentemente deve essere rimasto dentro di me.

Dovete sapere una cosa: una delle ragioni per cui allatto ancora (la piccola ha un anno e mezzo quasi) è che non sopporto di sentirla piangere. Ragione per cui, non sono mai riuscita a farla dormire nel suo lettino, che pure è di fianco al nostro. Credo che Babyrisparmio non abbia mai pianto più di un minuto da quando è nata.

Non perchè io sia una mamma bravissima o lei una figlia esemplare. Ma è solo perchè io non sopporto il pianto, in generale. Dunque cedo. Subito, immediatamente. Appena sento un “Uaaaa”.

Questo perchè amo il silenzio. Allora non mi spiego perchè mi senta irrefrenabilmente attratta da questa batteria. Ripeto, “sano” masochismo. 🙂

drago a spinta

Sempre girando nelle varie sezioni, mi sono imbattuta in questo draghetto di legno ( http://bit.ly/DragoASpinta), per il quale, sono sicura Babyrisparmio impazzirebbe. Prima di paura, poi di gioia. Infatti non ha ancora un bellissimo rapporto con con draghi, dinosauri e camaleonti. La riprova ce l’ho perchè anche alla 87esima replica della puntata di Peppa con il dinosauro elettronico di George (lo so che avete capito la puntata…sì, quella del suo compleanno!), lei corre verso di me piangendo. Ma vedo che le cose migliorano di volta in volta, per cui credo che verso la centesima replica, sarà tutta acqua passata. 🙂

Certo, che osannano tanto questi giochi di legno…ma sti cavoli: quanto costano? C-i-o-è 83 euro un drago a spinta?  Ed è pure scontato. Manco sputasse fuoco vero. Un po’ come il mangiare bio, i vestiti in cotone naturale ecc. Credo piacerebbe a tutti farne largo uso e consumo, ma quando passo davanti al negozietto o al reparto bio del super, mi corre un brivido lungo la schiena. Ok che oggi sono mammarisparmio per virtù e non più per necessità, però c’è un limite a tutto! 😀

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Terza opzione della mia lista è la “Carrozzina 3 in 1 – Amore mio” (http://bit.ly/AmoreMioCarrozzina3in1), che quasi la vorrei per me!

Ma quanto sono belli i giochi per le bambine? Si tratta di una carrozzina che diventa anche passeggino e portabebè (quei riduttori che si portano a mo’ di borsetta, solo che dentro c’è un neonato 😉 ). Ah, naturalmente c’è anche la borsa fasciatoio inclusa. Che non è affatto scontata come sapete, visto che 9 volte su 10 non è inclusa nel trio.

A proposito di trio, vi volevo segnalare questa sezione dello shop che si chiama “Kit Risparmio”. Con 400 euro per esempio vi portate a casa:

– una carrozzina

– un passeggino

– un ovetto per l’auto

– la borsa fasciatoio

– e il cuscino dell’allattamento.

Non è affatto male come proposta, tanto più che non pagate spese di spedizione (gratis sopra i 50 euro) e la merce vi arriva direttamente a casa. In più se acquistate un gioco, vi regalano anche un orsetto. Insomma, ci sono sempre delle promozioni extra in corso, come per esempio un ulteriore sconto del 10% sul totale (che su 400 euro, sono 40 euro…insomma, mica bruscoletti!), valido però solo fino a domenica 15 dicembre. Valutate voi di volta in volta, questo è il se volte farvi un giro: http://bit.ly/WishList_QuiMammeShop

 

10 IDEE RISPARMIO GRAZIE AL DENTIFRICIO: PULISCI MURO, GIOIELLI E…BRUFOLI

Toothpaste And Toothbrush Cartoon by Grant Cochrane

Toothpaste And Toothbrush Cartoon by Grant Cochrane

L’altro giorno passeggiavo con Papàrisparmio alla fiera degli Obei Obei, che si tiene ogni anno a Milano a Sant’Ambroues, patrono della città meneghina, quando a un certo punto la mia attenzione è stata attirata da uno di quei signori che propinano quelle cose “viste in tv” a 50 euro, ma che “gentilmente” ti offrono a 10 euro. Nove volte su dieci si tratta di casalinghi o prodotti per l’igiene della casa. Il signore in questione cercava di vendere una pasta bianca che – a suo dire – era in grado di pulire tutto: dal grasso alla muffa. Non l’ho comperata e dunque rimarrò col dubbio, ma il fatto che cercasse di pulire delle scarpe “sporche” di caffè con una semplice passata, senza il minimo sforzo, non mi ha convinta affatto. O quella macchia non era una macchia o quel prodotto è davvero una bomba…atomica però! 🙂
Questo per dirvi che quella pasta bianca mi ha fatto venire in mente un post di cui già volevo parlarvi, ma che poi mi era scappato di mente: i tanti usi del dentifrciio, quello di una volta, a pasta bianca (non questi di adesso, con i cristalli, gli specchietti, i frizzi e lazzi, il glixoliticolo o come diavolo si chiama 🙂 ). Ecco i rimedi risparmio che vi consiglio di provare:
  • TAPPA BUCHI NEL MURO 

Prendete un po’ di pasta di dentifricio bianca e spremetela direttamente nel buco, dove prima c’era il chiodo, fate seccare e come per magia il buco non si vedrà più. Come stuccare a zero cent e senza sporcare 🙂

  • PUNTURE D’INSETTO

Questo metodo è utile soprattutto d’estate contro quelle maledette – sì loro! – zanzare! Se non avete nulla in casa che possa darvi un sollievo immediato ricorrete a questo stratagemma. Un po’ di dentifricio, fate seccare e per un po’ il prurito vi lascerà in pace.

  • PARETI SPORCHE?

Prendete uno straccio umido, un po’ di pasta dentifricio e passate sulla parete ingiallita o sul macchione scuro che si è creato negli anni. Anche qui, nessun miracolo, ma di sicuro noterete un gran bel miglioramento senza dover tinteggiare tutta la stanza (bel risparmio!)

  • LUCIDA UNGHIE

Un periodo che le vostre unghie sono spente, opache, ingiallite…in una parola, brutte? Una bella lucidata con il dentifricio e torneranno a brillare 🙂

  • SPECCHIO ANTI-NEBBIA

Se volete lavare il vostro specchio e preservarlo dal vapore che si deposita quando fate la doccia, passategli sopra del dentifricio, un panno umido e si creerà una barriera che impedirà al vapore di depositarsi lasciando quegli antiestetici aloni.

  • PIANOFORTE DEL 1518?

Sono stupendi a vedersi quei vecchi pianoforti presenti ancora in qualche casa, magari dai nonni….poi li apri e i tasti sono uno più giallo dell’altro. Anche qui, un trucchetto è quello di passarci sopra del dentifricio con un vecchio spazzolino. Dopo averli spazzolati per bene, facendo molta attenzione che il dentifricio non finisca tra un tasto e l’altro, passate uno straccio umido. I vostri tasti saranno tornati come nuovi.

  • UN TOCCASANA PER LE SCARPE DA TENNIS

Avete presente le scarpe dei nostri ragazzi? Che poi sono quelle che uso anche io eh eh…beh quelle da “giovvini” con la para di gomma che gira tutt’intorno e che dopo due secondi dall’acquisto diventa nera? Di nuovo, un po’ di dentifricio, spalmare e togliere l’eccesso con un panno.

Girl Squeezing Pimple by David Castillo Dominici

Girl Squeezing Pimple by David Castillo Dominici

  • BRUFOLI E PICCOLE FERITINE (CHIUSE)

Disinfiamma e dà sollievo. Lo uso ancora, quando ogni tanto, nonostante i miei 35 anni mi spunta qualche brufolo che manco una quindicenne…mah! Sarò geneticamente modificata. Si applica la sera e lo togliete la mattina con dell’acqua: dimezza la grandezza del brufolo! Comunque, provatelo anche sulle piccole feritine, quelle chiuse, dove si è formata già la crosta. L’ho sperimentato più volte e funziona: guariscono prima!

  • SUI CD ROVINATI

Il cd o il dvd rovinato, quello che salta sempre, che ci avete passato il panno, soffiato, strofinato, che non sapete più che fare! Avete provato con il dentifricio? Poco prodotto sul graffio, poi rimuovete delicatamente e risciacquate. Di solito funziona!

  • SULL’ARGENTERIA E GIOIELLI

Armate di pazienza e spazzolino, spazzolate i vostri monili con il dentifricio e risciacquate. Il risultato è garantito: gioielli brillanti, pronti da sfoggiare (con chi? quando? A saperlo…:-), ma soprattutto, averli! Molti di noi infatti già se li sono venduti al ComproOro )

E voi, conoscete altri modi d’impiego del dentifricio? Aspetto i vostri suggerimenti e fatemi sapere come vi trovate con questi metodi.

 

 

Grazie, vostra Mammarisparmio!

 

CONCORSO DISNEY, TANTI BEI REGALI SOTTO L’ALBERO

Se non giochi, non vinci…e se non giochi, quando la partecipazione non richiede nemmeno l’obbligo d’acquisto, allora sei…beh non te lo dico nemmeno! 🙂 Scherzi a parte come si fa a resistere a questo set di bambole di principesse Disney? E in più tanti altri premi in palio per chi siaggiudicherà il concorso Disney, che durerà fino al 15 dicembre. Dopo questa data verranno estratti 5 vincitori, cui corrisponderanno 5 kit diversi.

Questo della foto ha un valore che supera abbondantemente i 300 euro e mette in palio:

 

 

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Come fare per partecipare? Semplice: cliccate sull’immagine sotto e registratevi al sito. Dopo esservi registrati, ricordate di fare il login e parteciperete automaticamente all’estrazione. Che dire ancora? Buona fortuna, io ho partecipato e spero davvero di vincere per Babyrisparmio

…un po’ anche per me, lo ammetto! 😉

 

disney

 

 

UN FIGLIO CHE NON ARRIVERA’ PER COLPA DI UOMINI MAI PRONTI E DEL CANCRO

 

Io, Childless, senza figli.

No, non è la stessa cosa di childfree. Questi ultimi sono quelli che NON vogliono avere figli, quelli che, per scelta, decidono di vivere la loro vita di coppia senza cedere al modello di famiglia tradizionale e in Italia, devo dire, ci vuole un bel coraggio. Coraggio, sì! Coraggio, perché i pregiudizi verso le coppie che fanno questa scelta sono notevoli, una donna che non fa figli è donna a metà, un uomo senza figli è un vile, uno che non vuole responsabilità. L’Italia è al primo posto in Europa per numero di coppie childfree. Su questo, pare, siamo riusciti a conquistare il primato.

Tra i 22 e i 30 anni ho vissuto la mia più bella storia d’amore con un ragazzo inquieto, brillante, geniale che allora ben si guardava di pensare alla fine dell’università come al traguardo per cominciare a porre le basi per una famiglia.

Mi ha amata tantissimo.

 

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Io l’ho amato tantissimo, ammirato, cresciuto e seguito; anche quando io, figlia di una donna che mi ha partorita a 18 anni per amore e non per errore, desideravo da lui un figlio ma lui mi chiedeva di andare a “costruire pifferi in Nuova Zelanda” (cito non invento!).

Perché, io dico, i figli si fanno da giovani, quando hai le forze, l’entusiasmo, l’energia per crescerli e condividerne i gusti e i desideri. Ma a che serve fare la first lady di un uomo che avrebbe, e in effetti ha fatto, una carriera brillante, se questo ruolo non te lo danno appieno? Una first lady fa e cresce almeno 2 figli, porta a spasso il cane e si occupa di cose socialmente apprezzabili come aiuti a donne in difficoltà, raccolta fondi per l’ospedale pediatrico e via andare.

Io sarei stata una first lady senza gli attributi d’ordinanza. Allora scelsi di continuare la strada da sola.

Nei successivi 15 anni molta acqua è passata sotto i ponti.  Non molti, ma alcuni fidanzati si sono avvicendati, ma tutti con le idee del primo. Ho il sospetto che sia stata io stessa a replicare in modo infinito le stesse dinamiche

Non sono di quelle che dicono “li trovo tutti io”. Tra un fidanzato carrierista e l’altro, ho a mia volta dedicato molto tempo al lavoro in cambio di tanta esperienza ma poche vere soddisfazioni! Nonostante responsabilità e risultati raggiunti nessuno si decideva mai a farmi dirigente e io testarda continuavo a dimostrare e dimostrare e dimostrare all’infinito quanto fossi brava!

Risultato: sono quella che oggi viene definita childless, una senza figli. La sorte ci ha messo del suo però! Sette anni fa ho fatto l’esperienza del cancro e questo mi ha ostacolata fisicamente e psicologicamente. Fisicamente perché la chemioterapia e la menopausa chimica che mi hanno indotto per 7 anni hanno causato qualche problemino alle mie ovaie che oggi non sono più in grado di fare il loro “mestiere”; psicologicamente perché non ho avuto la forza di condividere in questi anni i patemi degli esami di controllo, delle brutte notizie, dei demoni che ti stanno col fiato sul collo.

Il cancro è stata una esperienza incredibile! Mi ha insegnato una cosa importantissima: l’attesa.

E ho atteso, ho ricostruito la mia vita piano piano con un nuovo lavoro (il vecchio l’ho perso a causa della malattia), con una nuova visione della vita che è e sarà childless ma anche husbandless (senza marito). Se mi piace? Deve.

Ho pianto tanto quando mi hanno “mandata” in menopausa, ho pianto all’idea che forse, se non avessi perso tutto quel tempo, se non mi fossi affannata così tanto a raggiungere cose irraggiungibili o inutilmente raggiungibili allora forse oggi avrei qualcuno accanto. No, non un marito, un figlio.

Oggi sono un’imprenditrice, lavoro nel sociale, mi occupo di servizi alle famiglie e dedico molto del mio tempo a palare e lottare per la conciliazione vita/lavoro dichi invece i figli li ha avuti. La mia azienda si chiama Spaziocuore* e il pay off è Assistenza al benessere. Non credo debba commentare perché ho scelto questo nome e questo logo!

Elisabetta Favale, una donna che oggi non si “risparmia” più!

* SpazioCuore è un’azienda innovativa e unica nel suo genere poichè offre assistenza “solidale”. Così come esiste il car sharing, perchè non condividere anche le necessità e i costi legati all’assistenza?

Grazie all’idea di Elisabetta è possibile condividere nello stesso condominio, per esempio, la badante, un infermiere, la baby-sitter così da ottimizzre i costi. E sappiamo bene che costi si debba affrontare quando c’è un anziano in casa da assistere 24 ore sue 24. Per farvi capire: la badante può lavorare la mattina al terzo piano e il pomeriggio al quinto. O i bambini possono essere riuniti nela stessa casa e osservati dalla stessa babysitter, condividendone i costi. Insomma tutto a misura di condominio.

Alla selezione del personale e all’organizzazione del tutto,  ci pensa Spazio Cuore, www.spaziocuore.it

 

 

Questa la toccante storia di Elisabetta, che ha deciso di andare avanti, non abbattersi e ricominciare, nonostante i tanti momenti difficili attraversati. “Senza figli e senza marito” dice….”Se mi piace? Deve!”. Eppure sono tante le donne che incontrano l’anima gemella anche dopo gli “anta”. Per cui mai dire mai 😀
E un consiglio che mi sento di dare è quello di scappare subito dagli uomini che non sono mai pronti…che ne dite? Io ne ho incontrati tanti, fortunatamente non ero pronta nemmeno io, però credo non sia giusto sacrificare il proprio desiderio di maternità per un uomo.
Mammarisparmio

FERRO DA STIRO PHILIPS PERFECT CARE: “PERCHE’ PAGARE DI PIU’!”

Scusate la cessaggine...del resto sto stirando!

Scusate la cessaggine…del resto sto stirando!

Forse gli avrò fatto pena dopo aver pubblicato questo post in cui una mammarisparmio spiega un trucco che le permette ormai da anni di non stirare più: piegare alla perfezione i vestiti da bagnati e lasciarli “macerare” per una ventina di ore. 🙂

Chissà…

Sta di fatto  che Philips mi ha scelta come tester del suo ultimo ferro da stiro a caldaia Perfetc Care. Grazie Philips.

Roba seria signori…tanta roba!

E chi lo aveva mai avuto un ferro così tra le mani?

Quando l’ho usato la prima volta, mi sono quasi spaventanta: con quegli sbuffi di vapore: “Ruuoonnnnn…..Ruonnnn!”, che quasi pareva dovesse decollare da un momento all’altro.

Se paragono il mio ferro abituale a questo, a marchio Philips, mi viene in mente il rombo di due auto ferme ai nastri di partenza: una è una Ferrari e l’altra una Matiz  (giusto per citare la mia ex macchina…oggi invece ho fatto carriera e ho un’Audi A2 del 2001!).

Insomma, quello che voglio dire è che la differenza c’è, si vede e si sente.

Visto che io non sono una grande esperta nell’arte dello stiro, ho voluto farlo provare anche al marito e a mia madre (ovvero Nonnarisparmio) per cercare di essere il più obiettiva possibile.

Cominciamo proprio da me.

LA MIA OPINIONE

Il punti di forza di questo ferro da stiro sono essenzialmente questi:

la capacità di riconoscere il tipo di tessuto e quindi di autoregolare la temperatura in maniera autonoma

un serbatoio bello capiente tanto da essere sufficiente per una o più sessioni di stiro e che, cosa più importante, riceve acqua del rubinetto. Per cui non avrete più scuse del tipo: “Oddio, non posso stirare, è finita l’acqua distillata!”(quest’ultimo dettaglio può anche essere annoverato tra gli svantaggi 😉 ).

PHILIPS PERFECT CARE

il fatto di stirare le camicie in maniera impeccabile. Le camicie sono un po’ la prova del nove quando si parla di prestazioni di un ferro da stiro. Ebbene, questo ferro, credetemi sulla parola, non crea le odiate pieghe. Boh, non so dirvi il perchè ma è così. E cosa più importante, non c’è bisogno di pigiare con forza sui tessuti. Scorre, come si vede solitamente nelle pubblicità dei ferri da stiro o degli spray per inamidare gli abiti.

libretto di istruzioni non necessario. Ovvero potete tranquillamente prenderlo e buttarlo nella pattumiera. Per me si tratta di un valore aggiunto non indifferente. Ultimamente quando comperi qualcosa di tecnologicamente avanzato ti tocca passare almeno un pomeriggio a leggere le istruzioni. In questo caso, ricevi il pacco, lo apri, infili la spina e…stiri!

L’OPINIONE DI PAPA’RISPARMIO

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La versione di Papàrisparmio è tutta al maschile…per cui la cosa che lo ha colpito di più nella sua brevissima prova è essenzialmente questa:

il design! E in effetti è davvero invidiabile: questa striscia di luce azzurra che ti aspetti solo che da un momento all’altro si materializzi anche la spada di Luke Skywalker (quello di Guerre Stellari o Star Wars come dicono ora…).

Una valida opzione per le persone che amano stirare al buio 😀

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L’OPINIONE DI NONNARISPARMIO

 – Impugnatura leggera e maneggevole, capacità di raggiungere gli angoli delle camicie grazie alla forma ergonomica del piano da stiro (ecco la ragione tecnica che io non sapevo darvi sopra; del resto l’esperienza conta, come vedete!). E poi, anche lei, è rimasta colpita dal fatto di non dover regolar di volta in volta la temperatura del ferro, che a questo punto possiamo definire “intelligente”. E lei che da giovane, ogni tanto, aiutava la zia che aveva la lavanderia, se ne intende davvero.

IMG_4615Già che c’ero l’ho fatto provare anche alla Cuginarisparmio, anche lei esperta nell’arte del casalingo, anche lei rimasta soddisfatta dal ferro. Questa a destra nella foto, è lei!

Come non rimanerlo del resto?

Quando si dice pagare di più, per avere di più. Una massima non sempre vera a dirla tutta, ma in questo caso è così. Come lo è quasi sempre quando si parla di tecnologia.

Dunque se vogliamo definire qualsi sono i punti deboli di questo ferro, in cima alla lista metto:

prezzo, parliamo di 220 euro a costo pieno ma su Amazon lo trovate anche sui 170 euro. Per un ferro, a mio giudizio, sono tanti ma dovete valutare voi…quanto tempo avete a disposizione? Questo ferro vi fa stirare nella metà del tempo. E il tempo è denaro! Quanto è “rompiscatole” vostro marito sulle camicie? Papàrisparmio, fortunatamente, non è molto rigido ma so che ci sono uomini che per mezza piega fanno certe facce (antipatici!). Per cui valutate: c’è gente cui non frega niente di avere lo smartphone di ultima generazione ma invece impazzisce per i casalinghi. Certamente non è il mio caso! 🙂

 – ingombro.

Non è uno di quei ferri che occupano poco spazio né sull’asse da stiro né nello sgabuzzino. Per cui se avete una casa 2 metri per 2, io penserei a un altro modello.

Detto ciò è davvero difficile trovare altri difetti a questo ferro. 

Spero di esservi stata utile. Intanto il mio vecchio da stiro è andato a mia mamma e quello di mia mamma alla Cuginarisparmio. Per cui una cosa è certa: i ferri da stiro non si consumano mai, per cui prendetelo come un investimento a lungo termine.

Buono stiro a tutte…ahinoi!

LEZIONE 1 – RICETTA PER SCORZETTE D’ARANCIA AL CIOCCOLATO (NON SI BUTTA VIA NIENTE!)

Eccoci alla prima lezione della nostra…
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La nostra insegnante è Valentina, così appassionata di cioccolatini e dolci da avere una pagina Facebook dedicata alle proprie creazioni in cucina (https://www.facebook.com/pages/Le-mie-creazioni-golose-di-Valentina-Romano/219677238104128).
Nel corso delle prossime settimane, la bravissima Valentina ci proporrà alcune ricette che stupiranno il vostro palato… e il vostro portafoglio. 🙂
E ora bando alle ciance. Che il corso inizi!
Buono “studio”…e #chissenefrega della dieta! 😀
scorza d'arancio
INGREDIENTI: tante scorze d’arancia quanto zucchero.
Io sono rimasta sui 100 g per ognuno, quindi 100 g di scorze di arancia e 100 g di zucchero
Per il cioccolato quanto basta.
scorzette arancia

 

  • Tagliare la buccia dell’arancia cercando di creare degli spicchi senza intaccare la polpa.

 

  • Tagliare gli spicchi delle arance fino ad ottenere delle listarelle lunghe e sottili.

 

PicMonkey Collage

 

 

  • Mettere le scorzette di arancia in acqua bollente per un quarto d’ora a fuoco spento, passato il quarto d’ora rifare la stessa operazione un’altra volta.
  • A questo punto si mettono nel pentolino le scorze, lo zucchero e si ricopre il tutto con acqua. Attenzione, bisogna solo coprire le scorze in superficie perché l’acqua dovrà evaporare tutta, quindi più se ne mette e più tempo ci vorrà per avere il prodotto finito! Si porta a bollore il tutto e si aspetta pazientemente che l’acqua si trasformi in sciroppo di zucchero così da caramellare le scorzette.
  • Quando l’acqua si è quasi esaurita bisogna abbassare  il fuoco e girare continuamente per evitare che lo zucchero bruci e renda amaro il composto! Una volta che le scorze sono belle lucide e l’acqua è evaporata si prende un foglio di carta forno e con l’aiuto di una forchetta si appoggiano sul foglio e si lasciano ad asciugare per due o tre giorni, anche qui non bisogna avere fretta!!!
  • Sono asciutte nel momento in cui toccandole non rimanete appiccicati alla scorza, quindi risulteranno belle lucide ma secche! 

 

LA GUARNIZIONE AL CIOCCOLATO
scorza arancia
  • Sciogliere 100 g di cioccolato fondente a bagno maria.
  • Mettere il cioccolato in un bicchierino alto e stretto per facilitare il “pucciamento”, preparare un foglio di carta forno pulito dove andranno appoggiate le scorze per asciugare.

 

 

IL TRUCCO: quando sciogliete il cioccolato a bagno maria, abbiate cura di non far bollire forte l’acqua ma fatela bollire appena appena, altrimenti il cioccolato, cuocendosi, creerà dei fastidiosissimi grumi.
Ed ecco il prodotto finito! Da proporre alla fine del pasto insieme al caffè o una bella tazza di tè pomeridiano.
Spero vi sia piaciuta questa ricetta,
Valentina, una mammarisparmio! 
scorzette arancia cioccolato