A VOLTE TRE MINUTI POSSONO FARE LA DIFFERENZA was last modified: Marzo 9th, 2015 by Mammarisparmio
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“IO PORTO E TU?”, PERCHE’ PORTARE MIA FIGLIA MI HA CAMBIATO LA VITA
Ciao!
Mi presento, sono Elena, ho 37 anni, sposata da 4 anni, e sono mamma di Rebecca, 3 anni, e di Ilaria, 5 mesi!
Ed è proprio mentre aspettavo Ilaria, a casa da pochi giorni, dopo aver assolto il mio dovere di lavorare fino al 7° mese, mentre mi dilettavo alla ricerca di cosa effettivamente mi servisse per l’arrivo della mia seconda bambina, che è avvenuto il magico “incontro”! Ad un certo punto mi sono imbattuta in un sito dove vendevano una fascia “strana”. Incuriosita, ho fatto un po’ di ricerca e toh……ho scoperto un mondo tutto nuovo per me: il mondo del “portare i bambini”.
Leggendo e informandomi quanto più potevo (tramite il sito e tramite le consulenti) ho scoperto quanto mi piaceva questa idea di tenere la mia prossima bimba addosso a me, quanto le avrebbe giovato stare a così stretto contatto con la sua mamma anche dopo la nascita.
Certo mi chiedevo se davvero sarei riuscita a usare la fascia come vedevo su certi video e se davvero avrebbe dato a me e a Ilaria un nuovo modo di rapportarci! Quindi ho deciso di comprare una fascia usata e di fare un primo corso per imparare a portare i neonati!
L’incontro con Sarah (Cinquini, consulente) mi ha fatto subito capire che avevo intrapreso una bel percorso per me e la mia piccolina appena nata! Con il suo aiuto, ho imparato due legature che mi hanno permesso di portare Ilaria quasi tutta l’estate, anche se così piccolina! E ha imparato a portare anche il papà, che, un po’ messo in disparte per via dell’allattamento esclusivo, ha trovato così un modo nuovo per interagire con Ilaria!
La fascia è stata una rivoluzione per noi! Con Ilaria addosso, la piccola aveva la sua mamma vicina e io avevo più tempo da dedicare a Rebecca (quindi è stata fondamentale – e lo è ancora – anche nell’aiutare la sorella maggiore ad accettare con serenità l’arrivo della piccolina!).
Senza contare che così ho anche il tempo per fare tante faccende e anche tante passeggiate/commissioni in posti dove il passeggino è impensabile!
Ilaria nella fascia sta tranquilla e dorme, io sono più rilassata e disponibile! E tutta la famiglia ne trae beneficio! Funziona anche quando Ilaria ha crisi di pianto incontrollabili, dovute a “n” motivi! Prendo la fascia e …. in 5 minuti dorme della grossa!!!
Purtroppo mi sono resa conto troppo tardi di quanto questo nuovo modo di vivere relazione mamma-figlia avrebbe potuto far bene alla mia “grande” Rebecca, nata prematura.
Col tempo ho scoperto altri supporti (ergonomici), altre fasce e un gruppo su fb dove ci sono mamme e consulenti pronte a darti una mano! E altre che hanno tante fasce e supporti quante scarpe 😉
Io “porto” la mia bambina e con lei ho instaurato un legame speciale che, insieme all’allattamento, fa di noi una coppia indissolubile! Io “porto” la mia bambina, ne sono fiera e rido dei commenti idioti della gente, del tipo “Ma respira?”, “Così la vizi e vorrà stare sempre in braccio”…
Per me la scoperta di questo nuovo mondo è stata un aiuto e sono sicura anche per le mie bambine! Spero con questo mio racconto di suscitare la curiosità delle mamme e aiutarle così ad intraprendere un percorso bello e importante…
Un abbraccio
Elena Faustinelli, una Mammarisparmio
ARRIVERA’ IL GIORNO DEL GIUDIZIO E ANCHE VOI MORIRETE
IO, LEI, L’ALTRA: “BELLA, FORSE NON CI SIAMO CAPITE…”
Sono incazzeta, e che chezzo! Vabbeh che non ha versato nemmeno una lacrima, ok che abbiamo fatto le cose graduali per evitare ogni tipo di trauma…ma addirittura prendere per mano la maestra Silvia e girare le spalle alla propria madre, questo noooooo! No e poi no! Non posso accettarlo.
Ma scusate: la mamma non era sempre la mamma? L’inserimento all’asilo nido sta andando meglio del previsto. Babyrisparmio gioca e si diverte e a detta della maestra:
– mangia da sola con il cucchiaino
– mangia tutto quello che c’è nel piatto
– e, dulcis in fundo, lo fa senza sporcarsi nemmeno un po’
Ovviamente quando mangiamo a casa, a fine pasto, la cucina sembra un campo di guerra; sul musino restano solo dei piccoli scorci di pelle ancora intonsa e non crostificata dal sugo; nel pannolino trovo reperti di cibo a seguito della battaglia appena terminata (dove io esco sconfitta); quando mi va male devo rincorrerla con il cucchiaino per la casa, sbrodolando, io per prima, metà del pasto sul pavimento; e se non si fa come dice lei, sono urla che Maria Callas, a confronto, le fa una pippa (pace all’anima sua!).
“Ma perchè non fai autosvezzamento, scusa?!”, è la domanda che mi è stata fatta più volte. Diciamo che non me la sono mai sentita anche se ero partita con i più buoni propositi. Troppa paura che qualcosa le finisse di traverso. Le manovre le so, però insomma…non vorrei mai dovermi trovare in quella situazione. So che bisogna fidarsi dei propri figli, però se mi fidassi ciecamente di lei, Babyrisparmio mangerebbe tranquillamente solo un pezzetto di pane nell’arco di 3 giorni….tanto c’è il latte della mamma, vero? 🙂 In effetti, fosse per lei berrebbe ancora solo il mio latte.
Ma torniamo a parlare dell’asilo.
Ecco un altro breve elenco delle cose nuove che pare abbia fatto all’asilo:
– colorato con i pennarelli (è qui che alla domanda: “Vuoi ancora giocare con i pennarelli?”, pare abbia detto “Sì”…mai sentita che dicesse “Sì”, mah…)
– giocato con il pongo educatamente seduta al tavolino con gli altri (“Ma non è troppo piccola per giocare con il pongo? E se poi lo ingoia? Ma poi….seduta educatamente? Ma se a casa non sta ferma un nanosecondo?)
– giocato ai travasi (ora…i travasi o li fai con l’acqua o con la sabbia, no? Insomma, con cosa li fai per riuscire a consegnarmi la bimba senza nemmeno una piccola macchia o un po’ bagnata, se a casa, quando oso darle il biberon in mano, me la ritrovo che pare si sia buttata in una vasca? Ai posteri l’ardua sentenza)
Lo so, lo so! Dovrei essere solo contenta che mia figlia sta vivendo questo momento senza traumi e con entusiasmo. Ma diamine oggi quando sono andata a prenderla sembrava quasi triste fosse arrivato il momento di stare con la sua mamma. Ok, che ci sta ancora poco: dalle 10 alle 12 e 30….è solo che ci sta prendendo gusto, la ragazza!
Almeno nei giorni scorsi, quando mi vedeva tornare, mi correva incontro e mi abbracciava forte forte. Addirittura il primo giorno aveva fatto un po’ l’offesa e all’avvicinarsi di una bimba che voleva mostrarmi un libretto, le aveva prontamente cacciato un dito nell’occhio a voler dire: “Ehi, tipetta…questa è la mia mamma! Gira i tacchi, bella!”
Insomma, perchè non è triste? Perchè non piange come fanno quasi tutti gli altri bimbi? Ok lo ammetto: sono gelosaaaaaa!!! Ma e’ dura: non ci eravamo mai staccate tanto tempo da quando è nata. E poi fino a ieri “l’altra” era Nonnarisparmio. Ora, chi è questa qui? Chi è costei che ha conosciuto da poco più di una settimana e che sembra aver già fatto breccia nel suo cuore?
Sapete che c’è? Ho capito una cosa. L’inserimento serve più a me che a lei. La verità è che quella che si deve abituare sono io…
Sono l’unica cui è capitata una cosa del genere? Lasciatemi un commento qui sotto al post…e ditemi che non sono sola. O forse sono pazza?
“PIGIAMA PARTY” BY NOUKIE’S, IL TERZO E’ IN REGALO (FINO A 3 GRATIS)
Amici di risparmio se dovete far scorta di pigiamini per l’inverno e vi piacciono quelli a marchio Noukie’s questo è il momento di darci dentro. Fino al 20 ottobre infatti c’è una promozione interessante.
Nei punti vendita aderenti, acquistando contemporaneamente da un minimo di 2 a un massimo di 7 pigiamini della collezione Nightwear AI 2013, è possibile ricevere in omaggio, pagando solo le spese di spedizione, fino a 3 pigiamini.
Il meccanismo della promozione è semplice:
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fino al 20 ottobre, acquista e fotografa i pigiamini Noukie’s, insieme allo scontrino fiscale riportante le indicazioni dei prodotti acquistati con il relativo importo oltre al totale, la data di acquisto e il punto vendita
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IN VIAGGIO COL BEBE’: BERLINO E CRACOVIA, CONSIGLI X NON IMPAZZIRE!
La prima vacanza con Babyrisparmio è andata. Diamine se è andata. E la famiglia risparmio ci è andata giù pesante. Da subito. A luglio eravamo stati una settimana a Milano Marittima: pensione completa, spiaggia inclusa, struscio serale sul corso…insomma un classicone. Ma è una vacanza questa? Boh. Chi mi conosce lo sa. Se non giro, non vedo cose nuove, diverse, non esploro, per me, non è vacanza. Dopo tutto, resto quella che si è girata il Sudamerica da sola, zaino in spalla, per tanti e tanti mesi, non stop.
In viaggio, ovunque io mi trovi, mi sento a casa. E’ la mia dimensione. Sono nata per fare questo. E per questo avevo scelto di fare la giornalista: per viaggiare. Ma quel giornalismo, quasi, non esiste più. Per cui…eccomi qui.
Faticoso è stato faticoso. Diamine se è stato faticoso. Anche perchè ci sono state ben due escursioni in cui i passeggini non potevano passare, per cui per tutto quel tempo ci siamo dovuti portare 13 kg di Babyrisparmio sulle spalle. Ve l’avevo detto che ci eravamo andati giù pesante. 🙂
Ma visitare Auschwitz era un po’ il nostro sogno, quel viaggio di nozze che non abbiamo mai fatto perchè i soldini erano pochi. Sono posti che ti entrano dentro, che “se non vedi, non ci credi”. Eppure, io che ho visto coi miei occhi, ancora non ci credo. Ho letto tanto sull’Olocausto nonostante ciò ancora fatico a credere che l’uomo possa aver raggiunto un tale livello di odio e cattiveria. Nella mente ho ancora quelle 7 tonnellate di capelli trovate dall’esercito russo, che i nazisti non avevano avuto il tempo di far sparire. Ho in mente quintali di scarpe, occhiali, valigie, protesi di braccia, gambe. E poi i volti. Gente innocente che è morta perchè “diversa” da quello che secondo un gruppo di persone non era giusto. Non era giusto essere ebreo, non era giusto essere un dissidente, un gay, uno zingaro o un handicappato. E secondo me non è un caso che oggi Berlino sia diventata città simbolo per i gay – liberi di tenersi per mano senza essere continuo bersaglio di occhiate e risatine – e una città libera da barriere, dove una persona in carrozzina può girare in autonomia tutte le linee della metropolitana.
Nella foto sotto vedete delle scarpine, una bambola rotta, dei vestitini appartenuti a bambini mai diventati adulti. Eccoli, mentre si tengono per mano – molti di loro dopo essere stati separati dalla mamma, lasciati a se stessi – in cammino verso le camere a gas.
Certo non è stato un viaggio all’insegna dell’allegria. Prima di Cracovia avevamo fatto tappa a Berlino, giust’appunto! E qui naturalmente abbiamo visitato tutti quei posti che ancora ricordano un’altra pagina nera della storia tedesca: il muro di Berlino. Altre persone – anche qui tanti i bambini! – che sono state uccise perchè altri volevano dirgli cosa fare, cosa dire, chi vedere.
Ma certamente nessuno poteva impedire loro di amare,
nonostante le barriere e le distanze.
Eccomi sotto, con uno degli orsi, simbolo di Berlino, che ben rappresenta la caduta del muro avvenuta nell’89 con le famiglie che tornano a riabbracciarsi dopo tanti anni. E poi quel cartello sull’albero con la scritta “Gefunden Ohrring”: ritrovato orecchino! Beh fa un po’ specie, no? I tedeschi avranno tanti difetti ma sono campioni di senso civico. E anche gentilezza. Alla faccia di chi li vuole freddi. Non potevamo tirare fuori la cartina che subito si creava un capannello di volenterosi pronti a darci indicazioni (in inglese ovviamente!).
Ma vogliamo parlare del mio tedesco? 15 anni senza praticarlo: 5 anni di studi buttati nel cesso. Una parola in tedesco, due in spagnolo e una in inglese. Lo spagnolo perchè con Papàrisparmio si parla questa lingua, che per me resta una lingua straniera. Sicchè il mio cervello, non so perchè, la richiamava…non vi dico le facce di chi mi parlava.
Avendo dimenticato la crema per il cambio di Babyrisparmio, ho dovuto ricomperarla. Indovinate che le ho messo sul sederino? Quella per il viso della Hipp. Solo dopo mi sono ricordata che “Gesicht” vuol dire viso in tedesco. Tuttavia la consistenza non mi aveva convinta fin da subito. 🙂 A proposito di compere al super: che prezzi! E che varietà di prodotti. Già tutto fatto e in formato maxi. Un paradiso. Perchè da noi le cose costano così tanto (e in più continuano ad aumentare l’Iva) e le porzioni sono mignon?
E ora qualche numero. Per una settimana, 3 voli (milano-berlino-cracovia-milano), un monolocale in affitto con cucina a Berlino e 3 notti all’Ibis Budget di Cracovia, pranzi, cene e musei, insomma in tutto abbiamo speso circa 1300 euro. Potevamo fare di meglio quanto a risparmio, ma abbiamo voluto coccolarci un po’. In fondo erano le nostre prime vere vacanze. 🙂
Con un bambino piccolo, magari svezzato da poco, io consiglio vivamente l’appartamentino. I vantaggi? Allo stesso prezzo di un hotel avete molti più metri quadrati calpestabili, ma soprattutto avete a disposizione sempre un cucinino per riscaldare le pappe. Babyrisparmio per ora non ha ancora degli orari fissi e decide lei quando e come mangiare. Del tipo che andavamo al ristorante e lei non toccava nulla. Ecco che una volta a casa, la cucina mi tornava utile. E poi anche noi la sera – a pezzi com’eravamo! – eravamo contenti di mangiare a casa e buttarci subito sul lettone.
Ovviamente ho dimenticato la metà delle cose in Italia. Appartengo pur sempre alla famigerata categoria delle mammerincoglionite (clicca qui per sapere se anche tu appartieni a questa razza!). Dunque una volta tornata – furba eh! – ho stilato una lista che potete anche stampare con le cose che dovete assolutamente portarvi dietro. Una su tutte? Il marsupio. Perchè il biberon puoi anche ricomperarlo ma 100 euro di marsupio di girano un po’ i ball, come diciamo noi a Milano. Il marsupio se volete fare delle escursioni è fondamentale. A noi è servito tantissimo! E che sia ergonomico, mi raccomando! Bene ecco la lista:
E voi che ricordo avete delle vostre prime vacanze con il piccolo? Dove siete andate? Pentite o lo rifareste? Che accorgimenti avete preso? Aspetto i vostri consigli. Grazie Ilaria – una Mammarisparmio