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COME RICHIEDERE IL COFANETTO DELLA FELICITA’ CHICCO GRATIS

Un succhietto, un biberon e tanto altro a marchio Chicco. Il tutto è contenuto nel Cofanetto della Felicità che potete (dovete!) richiedere ai negozi che aderiscono all’iniziativa (la maggioranza).  E’ sufficiente entrare nel negozio e fare richiesta della Baby Card, ovvero la tessera della Chicco che vi dà diritto a diversi sconti e vi avvisa delle promo in anticipo. Semplice no? Ricordate però di effettuare un’acquisto di almeno 10 euro, contemporaneamente. Solo così avrete diritto al cofanetto.

Ecco il cofanetto! :-)

Ecco il cofanetto! 🙂

 

cofanetto felicità chicco

LA MAMMA PERFETTA, QUELLA IMPERFETTA…E LA RINCOGLIONITA

Io non sono una mamma perfetta (guardate che esistono…eccome!) e non mi avvicino nemmeno alla tanto citata mamma-imperfetta. Io vado oltre: io mi sento tanto una mamma rincoglionita. Passatemi il termine, ma per una volta ci vuole. Ormai ho perso il conto. Nell’ultima settimana ho ripercorso a ritroso le strade fatte almeno tre o forse quattro volte. Sabato, in vacanza, ho perso la guida presa in prestito in biblioteca. Dio ha voluto che dopo una ventina di minuti fosse ancora lì. Qualche anima pia l’aveva messa vicino al cestino della spazzatura (giusto perchè era in italiano e mi trovavo in Polonia? :-).

Il giorno dopo ritiro le foto, il tempo di arrivare a casa e non ci sono più. Le ho perse quando facevo la corsa col passeggino per far divertire Babyrisparmio? Le ho perse quando mi sono inceppata sul marciapiede con la ruota? E via di nuovo il percorso a ritroso, salvo poi trovarle nel frigorifero. Ieri mi hanno dato i bollini al supermercato per il buono benzina. Dove saranno? Chissà.

L’ultima stamane, il golfino della piccola. Ma come…l’ho sistemato mentre ero in banca. E via di nuovo, a ritroso. Oggi la più grave: Babyrisparmio – secondo me – avrebbe dovuto cominciare l’asilo. Vestitino d’eccellenza….finta foto rubata mentre saliamo le scale…per poi scoprire che comincia la settimana prossima. Che palle! Ok vado a casa, metto il brodo a scaldare (quello buono, che fa Nonnarisparmio, fosse stato il mio, chissene!). Evaporato tutto. Dimenticato sul fuoco. Che palle/2.

Mi sa che la mia lampadina si è fulminata...
Mi sa che la mia lampadina si è fulminata…foto di Chanpipat by fdp

Tutto questo accade in poco più di 72 ore. Ora mi sono stancata. Ma com’è che sono così rincoglionita? Ma dico, solo a me? O anche voi siete un po’ rinco? Della serie, vi è mai capitato di:

– andare all’aeroporto senza documento e perdere l’aereo?

– andare all’aeroporto sbagliato, rendervene conto solo perchè nei monitor il vostro volo non c’è e fare una corsa all’altro aeroporto in stile A-Team e riuscire a prendere comunque il volo?

– scendere dalla metro e dimenticare sul sedile  la borsetta (prestata da un’amica) sulla metro di Londra, dove dentro hai tutte le carte e documenti e un volo per l’Italia giusto il giorno dopo?

– perdere il passaporto in una profumeria di New York, a tre ore dal volo, e accorgertene solo perchè i commessi hanno chiamato tuo padre in  Italia (il numero era nell’ultima pagina) che ti richiama sul cellulare, dicendoti: “Non è che hai perso qualcosa?

– mettere le valigie in macchina alle 6 del mattino, in centro a Milano, e dimenticarne una sul marciapiede (tornare dopo un’ora e mezza e ritrovarla ancora lì)

– lasciare il tappo della benzina sopra il cofano dell’auto, ripartire dopo il rifornimento e non trovarlo mai più

– lasciare il portafoglio sopra il cofano e ripartire e (forse) trovarlo

– lasciare le chiavi dell’auto attaccate alla serratura, lato guida, un giorno intero alla stazione di Verona

– dimenticare a casa il bouquet della sposa quando voi siete la sposa?

– sbagliare il codice Iban sull’invito di matrimonio (fatto online in pure stile risparmio)

Beh se vi sono capitate almeno tre di queste cose, allora siete sulla buona strada anche voi per diventare delle perfette mamme rincoglionite.

Qualcuna che conosca la cura???

MILANO FASHION WEEK, “AMOOO, SE LA CONOSCI LA EVITI!”

Posso dirlo? A me la moda e soprattutto quelli della moda mi stan tutti sulle palle. Ma che è sta moda? Boh….sarà che io mi vesto sempre uguale – i jeans sono la mia seconda pelle – e compero solo ciò che mi piace veramente, possibilmente dai cinesi; sarà che sono di Milano e che quando c’è la Milano Fashion Week, la città si blocca. Milanoo che??? Fashion Week. Mah. Traffico a qualunque ora, orde di ragazze quasi anoressiche che sgambettano come degli zombie muniti però di bottigliette d’ acqua (che sia Evian però! Perchè fa più figo!). Insomma, questi della moda io non li sopporto, l’ho già detto? 😛 E ieri mentre stavo andando in via della Spiga – una delle vie di sto famoso quadrilatero di sta cippa – per indossare il family dress, me ne sono ricordata ancora di più.

Ed eccomi nel mio vestito di lana super snellente :-)
Ed eccomi nel mio vestito di lana super snellente 🙂

Eh sì, Mammarisparmio, modella per un giorno con tante altre mamme blogger. E per qualche ora siamo riuscite a trasformare queste algide vie in qualcosa di umano, a misura di famiglia. Una bella esperienza resa possibile dal network Fattore Mamma che ci ha riunite tutte sotto un telone di lana caldo, caldo. Ma io che sono freddolosa, ci stavo pure bene. Tutte insieme, una trentina circa, formavamo un’installazione vivente e ci aggiravamo come tante piccole matrioske attirando sguardi curiosi e sorrisi dei commessi delle vetrine. O shop assistant, come li chiamano ora. Ma allora quelli della moda, sorridono?

Ed eccoci al gran completo, io in ultima fila (è così dall'asilo, vista l'altezza)
Ed eccoci al gran completo, io in ultima fila (è così dall’asilo, vista l’altezza)

Non so se vi è mai capitata la sventurata idea di entrare in uno di questi negozi, stile Armani, D&G, Gucci…no vabbeh, dovete provare! Ma ricordate: il segreto è darsi un tono! Testa alta, non sorridere (sbagliatissimo!), passo deciso. Allora ti rispettano. Se invece fai l’errore di salutare e – toh! – sorridere pure, sei spacciato. Ti squadreranno dal basso verso l’alto: “Ecco è arrivata quella che non comprerà mai, questa non c’ha na lira…”. E se sapessero pure che mi chiamo Mammarisparmio?? Nuuuu, sarebbe la fine 😉 Se non te la tiri, meglio restare fuori.

Comunque io sono per il vivi e lascia vivere. Per cui facciano come vogliono, per carità. Però dai…quando li vedo sculettare al cellulare – donne e uomini compresi – striminziti in questi pantaloni superaderenti, con abbronzatura superustionante e quell’aria superfintamente persa nel vuoto (ma che conta ogni singolo sguardo che si posa sulla loro persona), mi scappa troppo da ridere. Daiiiii!

Ah, le regole importanti per quelli della moda, oltre a non sorridere, sono:

– camminare veloci

– possibilmente sbuffare ogni tanto, tra una parola e l’altra

– parlare ad alta voce, ma allo stesso tempo coprirsi con la mano la bocca per creare un po’ di mistero (non sia mai che qualche sordomuto, carpisse il segreto)

– a caso, dire una di queste frasi: “Quella non capisce un cazzo!”, “Siamo in ritardissimo!”, “Guarda che è un casino adesso!”, “Scusa ma tra 10 minuti ho la sfilata”

– naturalmente, chiamare tutti “Tesoroooo” oppure “Amoreee”, meglio ancora “Amooo”

 

Beh ora Amoooo, vi devo salutare, vado a fare una cosa troppo alla moda: Babyrisparmio ha fatto popò. 🙂

Ps: ma quelle che spendono 200 euro per prendere il mini Moncler al figlio che durerà due mesi? No parliamone…

E voi? Seguite la moda? E come vi comportate con i vestitini dei vostri figli? Nuovi, usati, di marca oppure no?

Grazie a Elisabetta di www.abchobby.it per le belle foto 🙂

TORCIA MOSCHETTONE GRATIS UTILE COME PORTABORSA PER PASSEGGINO

Ciao amiche, ecco una piccola torcia che si può richiedere completamente gratis al link qui sotto (cliccate sull’immagine!). Si tratta di un’azienda inglese che però spedisce anche in Italia. Io la trovo molto carina perchè oltre a essere utilissima di notte – per esempio quando si sveglia la piccola – essendo dotata di moschettone, può anche trasformarsi in un porta borsa per i passeggini con il manico continuo, quello a mo’ di carrello per intenderci. Tipo il mio, dove non so mai mettere la borsaaaa!!!! Sperando sempre che sia abbastanza grande. Portate un po’ di pazienza…parlano di circa 6 settimane per l’invio. Io ho appena fatto la mia richiesta. Aspettiamo fiduciose.

Un vostro grazie nei commenti, la mia ricompensa 🙂torcia moschettone

FATE LA NANNA DI ESTIVILL E I DANNI CHE PRODUCE…ALLE MAMME!

Si parla sempre dei danni che “Fate la Nanna” provocherebbe nel bambino. Ormai è risaputo che la comunità – scientifica e quella ben più importante delle mamme – è spaccata in due: c’è chi considera questo libro una manna dal cielo e chi invece lo demonizza.

In parole povere il metodo – sarò breve, visto che se n’è già discusso tanto – è il seguente: lascia piangere tuo figlio finchè si addormenterà da solo. Datti dei tempi e vai a consolarlo solo dopo aver aspettato un tot: i primi giorni cominci a rispondere al suo pianto già dopo pochi minuti, poi via via che i giorni passano i tempi di attesa si allungano finchè il bambino capirà che è inutile piangere, poichè non otterrà nulla e si addormenterà. Stremato? O semplicemente perchè è davvero stanco? 

Lascio aperta la domanda perchè qui non voglio esprimere giudizi. Non è questo il mio intento ora. Però tengo a precisare che io non ho mai adottato questo metodo, perchè sentire piangere mia figlia – anche solo per pochi minuti – mi fa stare davvero male. E non parlo solo di sensi di colpa eh! Io mi innervosisco proprio 🙂 Sì insomma il pianto dei bambini non fa per me, poichè va a toccare alcune corde che mi creano malessere generale, di qualunque natura esso sia. Dunque non potrei mai coricarmi, dopo essermi “sorbita” (passatemi il termine) quindici minuti di pianto ininterrotto che, personalmente, non riesco proprio a ignorare. Trovo sia contro natura. Ma questa è la mia opinione.

By David Castillo Dominici - fdp
By David Castillo Dominici – fdp

Piuttosto è interessante vedere come le mamme si trasformino quando si parla di Estivill: dicevo…chi lo vuole santo subito, chi invece lo manderebbe alla gogna. Il post che ho pubblicato su facebook che domandava “Cosa pensate di questo metodo?”, ha sollevato un polverone. E anche qualche parola di troppo. Una cosa è certa: questo libro mette in piazza il peggio di noi mamme. E le polemiche non mancano mai. Io credo, comunque la si pensi, che il rispetto sia alla base di tutto. Voglio dire: tu non puoi predicare la non-violenza e poi sei la prima a usare parole “violente”.  Le parole hanno un peso di cui spesso ci dimentichiamo. Per poter giudicare una persona bisogna anche conoscere la storia che c’è dietro: la sua estrazione sociale, la famiglia di origine, gli studi che ha fatto, il suo percorso di vita. Insomma i fattori in gioco sono molteplici.

Quando ero ancora incinta, una delle mie amiche più care – una delle poche a essere già mamma – mi regalò “Fate la nanna”, osannandolo in tutto e per tutto. “Pensa che il mio mi dorme tutta la notte da quando ha 4 mesi – mi spiegava – Di contro, conosco genitori che hanno figli di due anni che si svegliano ancora 3/4 volte a notte”. Presente! Eccomi qui, sono io. Babyrisparmio ha quasi 15 mesi e l’altra notte si sarà svegliata..boh, ho perso il conto.. A volte mi viene da piangere, in piena notte, quando ho sonno e lei comincia a urlare. Mi sento poco lucida perchè di fatto è più di un anno che non dormo più di tre ore di fila. E’ dura ragazze. Le giornate sono infinite, ormai non mi riaddormento più e ho perso parecchio peso. Chi ha la fortuna di avere bimbi che dormono non può capire; chi ha la fortuna di avere bimbi che dormono senza aver mai usato il metodo Estivill ancora meno (troppo culo, eh!).

Comunque…accettai il libro, ringraziai, lo lessi d’un fiato. E mi fu persino ri-regalato (per farvi capire quanto sia uno dei pensierini più gettonati da fare a una neomamma). Passarono i mesi, nacque Babyrisparmio e cominciarono le notti insonni. E  lì naturalmente mi si accese la lampadina: “Come si chiamava quel libro??? Ah già..Fate la nanna!”. Lo rilessi. Ma come faccio di solito, mi feci anche un giro internet per sentire un po’ le altre mamme e l’opinione degli esperti. E poi naturalmente ascoltai in primis il mio istinto – quello di di mamma – che mi diceva che non era roba per me. Mi è andata male perchè la mia bimba non dorme (mai!), però va bene così. Passerà, spero. Per la cronaca, c’ho due occhiaie che manco Gino Bramieri (pace all’anima sua, le più vecchiette come me se lo ricorderanno! 🙂

fate la nanna
by Tungfoto -fdp

Dunque non saprò mai che effetti ha davvero questo libro ha sui bimbi, se non per sentito dire. So però che effetti ha sulle mamme: è capace di trasformarle in iene. Personalmente non mi azzarderei mai a insultare una persona solo perchè la pensa diversamente da me. Ora, la mia migliore amica è incinta. So che prima o poi le parleranno di questo metodo. Magari lei ci cascherà, perchè chi gliene parlerà saprà “venderglielo” bene. Forse non avrà a disposizione tutto il tempo che ho avuto io per informarmi meglio (io ero a casa, disoccupata). Insomma, come dicevo, dietro ogni mamma c’è una storia. Sono sicura che anche chi ha deciso di usare questo metodo sia in buona fede. Forse, solo un po’ meno informata (se no saprebbe che lo stesso Estivill ha ritrattato e chiesto pubblicamente scusa a tutti i bambini sotto i 3 anni!)

Dal canto mio, con le parole giuste proverò a far capire alla mia amica perchè per me questo metodo non va bene. Ma poi sarà lei a scegliere. E qualunque cosa decida, io la rispetterò.

Del resto se voi aveste una cara amica che decide di provare questo metodo – magari disperata perchè deve tornare al lavoro – che fareste?

COME REALIZZARE UNA SPLENDIDA SPILLA DI PEPPA PIG FAI DA TE

Che ne dite di realizzare una bellerrima spilla 3D di Peppa Pig? Oddio, parlo pure come nel Fantabosco…ormai sono alla frutta. Un mistero come ti entrino dentro questi cartoni da poppanti…quasi quasi chiamo Sandrino, il detective per risolverlo.

Ok, stop! Stop al mio delirio. Facciamo le serie 😀

Vi servono:

– forbici

– un pezzettino di feltro rosa maiale e uno bianco (di quelli nel formato più spesso)

– del pannolenci ciclamino per le guance

– filo nero per gli occhi

– filo rosso per la bocca

– filo rosa per fare il contorno

Prima cosa andate su Google Images e cercate una bella immagine del volto di Peppa. Vi accorgerete che non sarà difficile trovarne una. Ritagliate la sagoma e utilizzatela poi come stampo per ottenere il volto di Peppa sul pezzetto di feltro rosa. Ora, seguendo il disegno originale, con una matita disegnate i tratti del maialino più amato della Tv: fate gli occhi, la bocca, il naso. Il disegno a matita vi guiderà, rendendo il lavoro più facile. A questo punto, tagliate due rotondini di feltro bianco per gli occhi, un rotondino di pannolenci (quindi meno spesso, così da creare più livelli e dare più dinamicità al volto di Peppa) rosino scuro per la guancia. Con il filo nero fate i due pallini per l’iride e contornate tutto l’occhio; con quello rosso delineate la bocca e con quello di un bel rosa acceso contornate tutta Peppa, avendo cura di profilare bene il naso e le orecchie. Ovvio che se avete la macchina da cucire è meglio, ma nulla vi impedisce di farlo a mano! Io che di secondo nome faccio Mammapigra ho usato la macchina…anche perchè avevo intenzione di fare tutta la famiglia, ma mi sono fermata a Peppa. Beh sono pigra, ve l’ho detto… 🙂 Per rifinire usate un punto zig-zag bello stretto!

Comunque ecco più o meno il risultato quale dovrebbe essere con la mia modella preferita: Babyrisparmio.

 

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Tocco finale, con il pannolenci avanzato sagomate il retro. Poi fate passare dietro una spilla da balia (ci sono anche quelle con il pallino finale sulla punta dell’ago, così non si punge nessuno…io non ce l’avevo!)  e fissate il tutto sul grembiulino, maglione, cappellino…dove volete! Grazie

Non vedo l’ora che inizi l’asilo per attaccarla alla sua sacca dell’asilo (dopo quanto gliela ruberanno?). A proposito hai visto il mio tutorial su come realizzare la sacca dell’asilo? Se te lo sei perso clicca qui.

E voi? Avete preparato qualcosa per i vostri pargoli con Peppa Pig? O realizzato qualcosa per l’asilo?