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ETICHETTE TERMOADESIVE E PER LA SCUOLA: IL KIT PIU’ COMPLETO

Ho provato tante etichette e questo kit è il più completo che abbia mai trovato sul web. Al suo interno anche tante etichette termoadesive che ho usato in ospedale per i body e le tutine della mia bimba

L’altro giorno guardavo la foto di una mamma emozionata alle prese con l’iscrizione alla scuola elementare della figlia. Ero emozionata anch’io, immaginando il mio momento quando toccherà a me iscrivere Flor alla scuola elementare. In fondo non manca poi così tanto dato che le manca ancora un anno di asilo (in pratica comincerà  a settembre del 2018).
Lo abbiamo detto in più occasioni, il tempo vola care mamme!
Come immaginerete grazie al blog spesso mi vengono inviati dei prodotti da testare di cui poi vi parlo quando sono di mio gradimento.  Tante volte in questi tre anni mi sono arrivate in omaggio delle etichette per la scuola, che ho già utilizzato in più occasioni proprio con Flor, in particolar modo ho usato le etichette termoadesive da fissare con il ferro da stiro sul tessuto.
Per esempio le ho utilizzate per tutto il corredino dell’asilo: dall’asciugamano alla sacca del cambio (a proposito eccolo qui il link con il tutorial per realizzare da sole la sacca dell’asilo).
Come dicevo però è soprattutto alla scuola elementare che le etichette sono diventate tassative. Adesso infatti le maestre chiedono che, oltre ai quaderni, vengano etichettate anche le matite, i pennarelli, le forbici ecc..roba da diventare matte!
Tutto questa organizzazione però aiuta i bambini a tenere in ordine il proprio materiale scolastico e a non perdere nulla in giro.
Ricordo infatti che quand’ero piccola io a metà quadrimestre, puntualmente, si doveva tornare in cartoleria a fare rifornimento.
Tra le tante etichette che ho avuto la possibilità di provare fino ad oggi queste della Stikets sono davvero ottime, sia per lo spessore e la qualità della carta utilizzata, sia per il prezzo ma soprattutto per la varietà delle etichetteofferte nei vari pacchetti.
etichette scuola
Io ho provato il Pack Plus che al suo interno contiene:
  • 48 etichette piccole per vestiti
  • 82 etichette adesive per oggetti (36 mini, 24 piccole, 20 medie, 2 grandi)
  • 8 etichette per scarpe (4×2)
  • 2 etichette medie per bagagli con la placca in alluminio
  • 3 braccialetti identificativi
Le etichette per i bagagli e i braccialetti ancora non li avevo visti in nessuna offerta di etichette. I braccialetti li trovo utilissimi quando per esempio si va al mare.
etichette personalizzate
Pensate che Tiara ha solamente un mese ma ha già le proprie etichette personalizzate. Le abbiamo inaugurate in ospedale: l’etichetta per la valigia l’abbiamo usata per la sacca con i cambi mentre quelle termoadesive su body e tutine per evitare che le ostetriche del nido si confondessero con i cambi degli altri neonati. Ho persino etichettato ciò che è rimasto del suo cordone ombelicale per distinguerlo da quello della sorella!
etichette scuola
Inoltre in questo kit ho trovato un foglio in silicone da applicare tra il ferro da stiro e l’etichetta termoadisiva per evitare di rovinare i tessuti. Anche questo dettaglio non lo avevo trovato in nessun altro kit di etichette.

Come si applicano le etichette termoadesive per bambini?

istruzioni etichette termoadesive
Applicare le etichette termo adesive personalizzate è semplicissimo.  Si prende il capo sul quale si vuole applicare l’etichetta,  si posa l’etichetta sul punto desiderato e infine si appoggia il ferro da stiro per circa  10-15 secondi (valutate voi a seconda del tessuto). Tenete ben premuto all’inizio, poi con la punta del ferro rinforzate gli angoli. Tra l’etichetta e il ferro mettete il foglio in silicone come sotto.
ATTENZIONE! E’ importante non utilizzare il vapore quando si fa quest’operazione ma solo il ferro caldo, perchè il vapore può far non aderire bene l’etichetta al tessuto.
etichette termoadesive
Visto che parliamo di etichette vi invito alla mia personale campagna contro le etichette degli indumenti! Mi riferisco a quelle dei produttori di abiti, che non so perchè, fanno enormi  anche sui vestitini per bambini. Noi non ci pensiamo ma danno davvero fastidio ai nostri figli, irritandogli la pelle. Ok, mi sono sfogata!

REGALO DI SAN VALENTINO AL MARITO? QUEST’ANNO LO FACCIO COI PIEDI

Mio marito compie gli anni il 21 gennaio: nemmeno un mese prima c’è Natale e poco dopo San Valentino! Ragione per cui, di solito, il giorno di San Valentino evito di fargli un regalo, un po’ perché non so più cosa regalargli, un po’ perchè in questa occasione mi piace donargli qualcosa di non “materiale”, come un mio scritto, un ricordo insomma che resti per sempre.

Nel blog ho già parlato della nostra storia d’amore (qui trovate il racconto della nostra storia d’amore, davvero romantica e sicuramente curiosa). Mi piace pensare che un giorno le nostre figlie leggeranno del bene che si volevano mamma e papà. Ricordo che da piccola mi piaceva tanto ascoltare la storia di come si erano conosciuti i miei genitori, anche se poi purtroppo tra loro le cose non sono andate bene.

Anche quest’anno non mancherò di scrivere due righe all’uomo che mi ha reso mamma per la seconda volta da pochissimo. E proprio per questo, farò un’eccezione alla regola dei regali di San Valentino, e gli farò un altro piccolo pensiero.

san valentino photosì

In fin dei conti risparmiamo con tutte le non-uscite e i non-viaggi per via della bimba ancora molto piccola.

Ho cercato su Google “personalizza t-shirt online” perché avevo visto una maglietta molto carina su internet un’immagine con delle manine in bianco e nero.

Io per il 14 febbraio ho pensato ai piedini delle nostre figlie!

egali san valentino stampe online

Credo che questa maglietta lo farà davvero felice perché parla di noi e delle sue figlie. Ho fatto una foto ai piedini delle nostre bimbe, non senza difficoltà perché ahi voglia a far star ferma anche la più grande che ha 4 anni e mezzo. Una volta ottenuto uno scatto pseudo decente, l’ho caricata sul sito Photosì che immagino conoscerete perché hanno sempre un sacco di promozioni (a questo link trovate le offerte dedicate proprio alla festa degli innamorati: http://www.photosi.com/it/eventi/san-valentino).

Ho scelto il bianco e nero per renderla un po’ più elegante e versatile e perché la stampa su tessuto, secondo me, rende meglio in black and white. Se non dovesse piacergli la indosserò io; poco male, tanto ora abbiamo la stessa taglia più o meno. Ho preso una Large e devo dire che ha una buona vestibilità, soprattutto per lui che è magro ma con le spalle parecchio larghe. Il cotone è di qualità, di quello abbastanza spesso ma non troppo da risultare troppo pesante per essere indossato anche in estate.

Avevo scritto il post, poi lui ha visto un pacco – uno dei tanti che mi arrivano – e l’ha aperto…a sto punto vi faccio vedere come veste la maglia. Che ve ne pare? Gli sta bene vero?

foto personalizzate su maglietta

Oltre alla foto, usando l’opzione clipart ho aggiunto anche la scritta “papà super”. C’era anche l’opzione “best dad” ma ho preferito l’italiano, solo per una questione di impaginazione.

magliette con foto dei figli

Quando fate lavori come questi su siti di composizione fotografica, il mio consiglio è quello:

  • di essere il più minimal possibile
  • e di scegliere foto ad alta definizione
  • con uno sfondo neutro (chiaro o scuro, no invece a piatti e bicchieri sul retro e fantasie confusionarie).
  • Non esagerate nemmeno con disegni e ghiri gori, per quanto divertente sia passare il tempo ad aggiungere e decorare la foto.
  • Le scritte? Meglio se brevi e grandi perché siano leggibili anche dalla distanza.

Naturalmente questi consigli valgono anche per le altre composizioni. Mi piaceva anche l’idea del tappetino mouse personalizzato così che lo tenesse in ufficio ma poi non riuscivo a inquadrare bene la foto nel formato proposto.

Valutate anche questo aspetto: la vostra foto, l’inquadratura, il taglio è adatto al tipo di oggetto scelto da personalizzare? Che sia una tazza o una stampa su tela personalizzata o dei biglietti d’auguri personalizzati pensateci prima perché poi è una rottura dover abbandonare il vostro progetto dopo che ci avete lavorato tanto. Prima di effettuare il vostro ordine però non dimenticate di visitare questa pagina per ricevere subito uno sconto di 10 euro sul sito Photosì.

 

PHOTOSI NATALE E SAN VALENTINO

COME ESSERE MENO STANCHI QUANDO NON SI DORME (CAUSA NEONATO)

Per combattere la stanchezza legata alle poche ore di sonno, io sto prendendo le mie vitamine mentre il marito, che la mattina deve andare al lavoro, sta testando una gomma da masticare con cui dice di sentirsi meno stanco: un chewing gum contiene più o meno la stessa dose di caffeina di un caffè.

 

Non ci si abitua mai a non dormire. Sapevamo per esperienza diretta che, con la nascita della nostra seconda bambina, la prova più grande sarebbe stata proprio questa: la mancanza di sonno. E infatti siamo distrutti.

Non dormire ti prende il cervello. Meglio la fame e la sete, che passato il momento dei crampi, poi non ci pensi più, almeno per un po’…

Ma il sonno no, il sonno resta lì e non passa mai;  ti rende nervosa, a un certo punto ti fa persino venire la nausea e il mal di testa. Dopo la nascita di un figlio le coppie litigano di più anche per quello, secondo me. Perché tutto diventa più pesante e complicato. Il sonno poi non si recupera mai: quel che è perso, è perso!

sonno causa neonato che non dorme

Occhi rossi a manetta per via della stanchezza cronica, ma ne vale davvero la pena!

Direi che dalla foto sopra si capisce però che il gioco però vale la candela. E ormai, vi dirò, mi sono pure un po’ abituata a svegliarmi ogni 2-3 ore, anche se a vedermi sembro uno zombie. Oltre alla nuova arrivata, che compie ora un mese, ci si è messa anche la secondogenita a complicarmi le notti con i risvegli notturni: Tiara si sveglia tre volte a notte per essere allattata mentre Flor, una notte sì e una notte no (sicuramente una fase passeggera legata all’arrivo della sorellina).

LEGGI ANCHE: Se la coppia scoppia dopo l’arrivo di un figlio

Per fortuna le prime due settimane, dopo la nascita della mia bimba, mio marito ha usufruito del congedo parentale facoltativo e ha potuto aiutarmi, anche di notte, cambiando per esempio lui i pannolini. Adesso che è tornato in ufficio il grosso del lavoro tocca a me ma il suo sonno è comunque disturbato, ovviamente da me, che vado avanti e indietro dalla camera al fasciatoio o accendo la luce per allattare.

papà che non dorme neonato

Foto fintissima., per avere un ricordo più unico che raro: tutti e tre che dormono! Ovviamente l’unica a dormire veramente è Tiara 😀

 

Quando arriva un bebè e poi bisogna andare a lavorare, la stanchezza è davvero infinita (ma come fate?).

 

Così la settimana scorsa ho estratto dal cilindro delle gomme da masticare energetiche che mi avevano inviato un po’ di tempo fa. Gliele ho date da provare in questi giorni e devo dire che, il sonno resta, però mi ha detto di sentirsi un po’ più concentrato sul lavoro.

 

Le cicche in questione si chiamano Mind the Gum e praticamente sono delle vitamine “vestite” da chewing gum. Se gli avessi dato delle normali pillole come quelle che prendo io per l’allattamento (assumo Materna gravidanza e allattamento) sono sicura che se ne sarebbe dimenticato. Invece queste se le porta al lavoro e le mastica davanti al pc quando comincia a “calargli la palpebra”, in particolare dopo pranzo.

Grazie al loro gusto un po’ amarognolo sostituiscono un po’ il caffè, che lui non beve (il colmo per un colombiano, un po’ come un italiano che non mangia la pizza!).

mind the gum per concetrazione memoriaUna sola gomma contiene la stessa dose di caffeina di un caffè oltre ad altri 15 componenti utili per la memoria e la concentrazione (non a caso il suo ideatore stava proprio studiando all’università quando ebbe questa illuminazione e non ne poteva più di energy drink tipo Red Bull…peraltro spesso pieni di zuccheri o aspartame, completamenti assenti invece in Mind the Gum e da qui il suo retrogusto amarognolo!).

 

Il vantaggio di assumere un chewing gum rispetto a un classico integratore vitaminico è quello di entrare subito in circolo, grazie all’assorbimento sublinguale.

Se volete conoscere tutte le vitamine presenti in questo chewing gum potete trovarle a questo link: http://www.mindthegum.it/prodotto/

Di base è un prodotto nato proprio per aiutare gli studenti durante gli esami ma può andare benissimo anche in periodi di stress come il nostro per esempio.

A noi più che la memoria  serve proprio energia! Io per esempio oltre alle vitamine, la sera prendo anche un integratore di magnesio perché mi sento troppo stanca (anche questo lo prendevo già in gravidanza). Pensate che l’altro giorno ero così rinco che ho cambiato il pannolino alla bimba, chiuso il body e le messo un altro pannolino sopra. Povera! Chissà come doveva essere scomoda…se ne accorto mio marito al cambio successivo.

sonno causa neonato che non dorme

 

Nelle istruzioni c’è scritto di assumerne tre cicche al giorno e così sta facendo mio marito da circa una settimana. Ovviamente la stanchezza non è completamente cancellata però almeno dice che è un valido aiuto quando la situazione diventa insostenibile e magari davanti a sé a una pallosissima riunione soporifera.

 

Queste cicche naturalmente non sono adatte a chi è incinta e a chi allatta naturalmente (la caffeina ho letto che fa anche aumentare il mal di pancia ai neonati, per questo non sto bevendo nemmeno più la Colca Cola). Per i mariti invece nessuna controindicazione…anzi se aiutano a “rompere” di meno, che ne facciano una gran scorpacciata! 😀

 

COME RISPARMIARE SUL TUO PROSSIMO CORSO DI ZUMBA O PILATES

Raggiungere il benessere attraverso Zumba e il Pilates

 

Zumba e Pilates sono al giorno d’oggi sempre più praticate e diffuse nella nostra società, non solo tra le persone sensibili al tema e alla filosofia che vi è alla base, ma anche tra chi si avvicina a queste discipline con la curiosità di sperimentare un modo alternativo per raggiungere benessere fisico che, in modo particolare per il Pilates, diventa anche psichico.

Frequentare corsi di Zumba o Pilates è una scelta che si riscontra piuttosto comunemente: più condivisa tra le donne, ma con un aumento di interesse e partecipazione anche tra gli uomini.

Si tratta di discipline per tutte le età, per cui è facile trovare corsi la cui frequenza da parte dei partecipanti è variegata. Questo aspetto più sociale, soprattutto in riferimento alle ampie fasce d’età dei fruitori, distingue i contesti in cui si pratica Zumba o Pilates: possono essere dalla classica sala pesi e attrezzi di una palestra o una lezione di attività aerobiche in un salone, come in un parco all’aria aperta.

In Italia ormai contiamo numerose scuole di Zumba specializzate e sempre più palestre e centri sportivi offrono nelle loro attività corsi di Pilates.

corso di pilates a poco prezzo

Si badi bene a non fare confusione tra le due discipline: il Pilates è una disciplina dolce, che significa fare attività che agiscono comunque profondamente a livello muscolare, soprattutto attraverso l’utilizzo della respirazione consapevole che accompagna i momenti di pausa statica a quelli di movimento (come ad esempio, nello Yoga, la capacità di mantenere fisse le “hasana”, le posizioni, e il saper svolgere sequenze tra queste), mentre Zumba è una vera e propria attività di fitness musicale che combina i movimenti della musica latina, afro e caraibica con i movimenti dell’areobica, andando a stimolare oltre che ovviamente i muscoli, anche tutto l’apparato cardio-circolatorio, attraverso vere e proprie coreografie.

 

Quale corso fa per me?

 

L’offerta non manca e spesso non è facile orientarsi rispetto a quale corso scegliere.

Anche l’elemento economico che ha un notevole peso sulla scelta, soprattutto in questi anni di crisi, in cui sempre meno persone possono permettersi di destinare parte delle loro spese a scelte non finalizzate alla soddisfazione dei bisogni principali o nelle spese di routine quotidiane.

Allo stesso modo, per chi ha provato Zumba o Pilates è difficile rinunciare a una pratica che comporta un miglioramento della propria condizione fisica (e molto spesso anche mentale) e che conseguentemente può dar modo ad un miglioramento dell’intero stile di vita.

Come poter conciliare questi diversi elementi, tra le più pratiche questioni economiche e la volontà di seguire un corso di Zumba? A questa domanda puoi rispondere solo tu, forse dovendo rinunciare a praticare queste discipline per risparmiare e non togliere risorse al tuo budget mensile…

O piuttosto conosci qualcuno che vorrebbe frequentare un corso e che, per lo stesso limite, non lo ha fatto e ha dovuto rinunciare alla propria parentesi di benessere e cura.

Alla luce di queste riflessioni, è possibile risparmiare sul tuo prossimo corso di Zumba o Pilates? Esistono delle opportunità e delle soluzioni? Certo che sì!

risparmiare zumba

Alla ricerca di un corso economico

 

Inizia con un’approfondita ricerca on-line e, in parallelo, anche aprendo gli occhi su gli annunci cartacei presenti nelle bacheche dedicate ad annunci.

E’ infatti vero che Zumba e il Pilates sono discipline che non necessitano di strutture o apparecchiature particolari come altre attività sportive (per Zumba è necassaria la musica ma al giorno d’oggi è un problema facilmente superabile), dunque, una volta che si è trovato un bravo insegnante volenteroso e con la passione di trasmettere la pratica si è già oltre la metà dell’opera e basta disporre di uno spazio abbastanza grande con tappetini e alcuni cuscini per poter strutturare un corso. Questo per dire che spesso queste attività vengono organizzate all’interno di sedi di associazioni, nelle palestre delle scuole, nei centri anziani o talvolta anche ospitati a turno nelle abitazioni dei partecipanti al corso e che quindi è importante tenere presente che le palestre non sono l’unico luogo di riferimento dove andare a cercare!

Nella bella stagione i parchi e i giardini diventano sede perfetta per poter svolgere Zumba o Pilates e spesso passeggiando in un parco capita di imbattersi in gruppi coinvolti nella pratica.

Ovviamente questa creazione di gruppi, e quindi di corsi, informali ha spesso la caratteristica di contenere lo sforzo risultando alla portata di tutti.

Per orientarsi con maggiore chiarezza e affidabilità e per farsi una rapida idea di prezzo, può tornare utile un sito come Fazland, un portale per la comparazione gratuita di preventivi: in pochi click potete richiedere un preventivo per un corso di Zumba o Pilates vicino a voi. Riceverete e confronterete offerte da insegnanti qualificati e recensiti da altri utenti.

Un’altra soluzione è quella di preferire corsi con la formula d’acquisto di un carnet di ingressi, con una scadenza ampia (tipo di cinque/sei mesi), rispetto a quelli con una quota fissa e mensile.

Quante volte ti è capitato di iscriverti a un corso, un’attività sportiva e magari pagare quote mensili senza avere la costanza (o la certezza) di frequentare le lezioni?

Gli ingressi rappresentano una modalità di fruizione non vincolante al mese attuale, ma soltanto alla possibilità di partecipare o meno a quella lezione. Di solito viene fornito all’iscritto un calendario settimanale con tutte le lezioni che si svolgono dove si può scegliere quando usufruire della lezione e con quale frequenza. In questo modo, si utilizza un ingresso soltanto quando effettivamente si va a lezione e non a prescindere dal mese, ma facendo fede alla scadenza temporale del carnet più ampia.

Anche questa è una forma di risparmio, dando l’opportunità di tener conto del consumo effettivo.

Resta poi la possibilità di cercare un insegnante autonomo e non legato a un centro o una palestra in particolare che, a fronte di un gruppetto già costituito potrebbe valutare di fare lezione a un costo concordato, soprattutto se come sede si opta per la sala di un’associazione o di uno spazio coworking.

Buona e sana ricerca di benessere fisico e mentale!

corso di zumba economico

ILLUMINAZIONE LED: IL RISPARMIO A POCO PREZZO

Risparmiare sui costi delle bollette e sulla manutenzione è sempre più semplice. Oggi l’illuminazione LED consente agli utilizzatori di conseguire interessanti risparmi sui costi energetici e allo stesso tempo di essere più sostenibili.

Una lampadina di tecnologia led consuma 5W per offrire il medesimo flusso di luce di una tradizionale lampadina. Stiamo parlando del 90% in meno di consumi energetici. Ciò si riflette indiscutibilmente sui costi delle bollette dell’energia elettrica, che possono portare a risparmi considerevoli non solo sul lungo periodo, ma anche nell’immediato.

Una comune lampadina a led ha una durata di 50.000 ore, che consistono all’incirca a 6 anni di luce accesa per 24 ore al giorno o 35 anni di luce accesa per 4 ore al giorno. Considerati i tempi che in genere si trascorrono tra le pareti domestiche con la luce accesa nella realtà, la sostituzione di una lampadina led avviene dopo moltissimi anni. Niente a che vedere con le vecchie lampadine a incandescenza che duravano in proporzione molto meno. Le lampadine a led non subiscono inoltre danni al funzionamento dovuti dalle accensioni e dagli spegnimenti.

lampadine ledL’acquisto di una singola lampadina led assicura l’illuminazione per un tempo decisamente più lungo quindi il leggero sovrapprezzo è ammortizzato immediatamente e la manutenzione per queste lampadine è pari a zero.

In termini numerici il risparmio offerto da una lampadina led è del 93% in confronto alle lampadine ad incandescenza, del 90% rispetto alle alogene e del 66% in rapporto a quelle a fluorescenza. Una lampadina a led che abbiamo detto garantisce più di 50.000 ore, ha una vita ben diversa dalle 1.500 ore della lampadina a incandescenza e dalle 6.000 ore di quella a fluorescenza.

In bolletta i costi per l’energia elettrica installando lampadine led di ultima generazione possono essere abbattuti del 50%. Scegliendo le lampadine led per illuminare una stanza per oltre 5 anni si spenderanno 120 euro contro i 250 delle lampadine a risparmio energetico e contro i 1.100 delle lampadine alogene.

 

Casa delle Lampadine

E’ il sito web Casa delle Lampadine la soluzione ideale per tutti quanti desiderino risparmiare sulla bolletta scegliendo la tecnologia LED (www.casadellelampadine.it/prodotti/lampadine-led/) per illuminare gli ambienti. Abitazioni private, edifici pubblici, ambienti esterni, uffici, aziende, per ogni spazio da illuminare Casa delle Lampadine ha la soluzione giusta da oltre 40 anni. Per un progetto personalizzato che offra le migliori prestazioni di illuminazione è possibile richiedere all’azienda una consulenza ad hoc, il tutto gratuitamente.

risparmio bolletta della luce

MAL DI SCHIENA IN GRAVIDANZA? ATTENTE ALLA POSTURA

Durante la gravidanza è facile soffrire di mal di schiena a causa dei pesi sbilanciati e delle modifiche repentine che subisce il corpo della donna. Tutto passa dalla postura, che può essere corretta fin da subito per evitare di portarsi dietro questo fastidioso problema nel tempo

La gravidanza è un momento delicato per ogni donna. La futura mamma si accorge presto di come il corpo sia una macchina perfetta, che cambia e si adatta per accogliere al meglio il bambino in arrivo. Di certo non si può dire che per tutte l’attesa sia sempre “dolce”. Alcuni disturbi sono, infatti, tipici di questo periodo come:

  • nausea,
  • stanchezza
  • o dolori a schiena e articolazioni, dovuti non solo all’aumento di peso, ma anche alla diversa postura che la futura mamma assume per stare eretta per svolgere le normali attività quotidiane e camminare con il pancione.

Personalmente nella prima gravidanza avevo accumulato poco meno di una ventina di chili. C’è da dire però che sono alta 1 metro e 80 cm e pertanto non si vedeva moltissimo l’aumento di peso e tutti continuavano a dirmi che ero solo pancia. Con la seconda gravidanza speravo di far meglio ma poi, purtroppo, ho messo su parecchio peso dopo che sono stata messa a riposo forzato per delle complicazioni.

La speranza di ogni neomamma è quella di pesarsi subito dopo il parto e scoprire di aver perso quasi tutti i kg accumulati nei nove mesi. Ebbene questo “coraggio” non l’ho ancora avuto ma non me ne cruccio poiché confido, con l’allattamento, di perdere tutto il peso in eccesso.

L’altro giorno ho provato a indossare il giubbotto acquistato lo scorso anno e facevo fatica persino a infilare le maniche! Non pensavo davvero di essere così ingrassata. Segno che la percezione che abbiamo del nostro corpo è davvero molto soggettiva.

mal di schiena in gravidanza

Qui ero incinta di 7 mesi: i problemi con la schiena si fanno più seri soprattutto negli ultimi due mesi quando il pancione esplode.

Al di là dell’aspetto estetico e delle nostre percezioni, la forma fisica sembra essere davvero un fattore importante. C’è chi è aiutato dalla genetica, chi invece, questa forma fisica se la deve sudare in palestra o praticando costantemente dell’attività sportiva. Né il primo né il secondo caso mi appartengono, ragion per cui nei nove mesi ho sofferto di mal di schiena.

E’ proprio potenziando e tonificando i muscoli della schiena  però che la si rende più resistente e capace di fare fronte a tutti i cambiamenti fisici, durante l’attesa. Se la gravidanza è già in atto, ci sono vari aspetti a cui fare attenzione per ridurre dolori e fastidi:

 

  • Evitare movimenti bruschi e improvvisi. Se dovete girare su voi stesse sarebbe meglio farlo con tutto il corpo, senza fare torsioni.
  • Organizzarsi per svolgere le attività quotidiane senza chinarsi, quando possibile (e se proprio dovete farlo, fatelo sulle gambe). Se dovete stirare meglio farlo su una superficie alta, così da tenere la schiena dritta.
  • Cercare di non ingrassare troppo durante la gestazione, mantenendo un’alimentazione sana e adatta al momento che state vivendo.

Possono essere utili anche dei cuscini lombari, che aiutano a rilassarsi mentre si è sedute o sdraiate (per la notte per dormire bene consiglio i cuscini della gravidanza).

cuscino gravidanza

Questo cuscino della gravidanza mi ha salvato da tante notti insonni (questo è il Boppy di Chicco)

Un sollievo e un aiuto, in questo senso, possono arrivare anche da massaggi specifici o dallo stretching, abbinato a esercizi di respirazione. L’ideale sarebbe farsi seguire da un esperto che corregga anche eventuali difetti di postura, difetti che potrebbero appesantire la colonna vertebrale e aggravare il senso di affaticamento e i dolori.

Mi raccomando affidatevi solo a personale specializzato se decidete di fare dei massaggi in gravidanza poiché ci sono certi punti che possono persino far avviare il travaglio se toccati sapientemente (punti che potrebbero essere sollecitati anche da chi non se ne intende affatto!).

-> In qualsiasi caso prima di sottoporvi a qualsiasi trattamento consultate sempre il vostro medico di fiducia.

A me è capitato di finire nelle mani sbagliate nonostante avessi chiesto un massaggio specifico per la gravidanza e, purtroppo, ne sono uscita più dolorante di prima. Il massaggio ricevuto era davvero troppo energico e focalizzato unicamente a contrastare la ritenzione idrica sulle gambe, problema di cui non ho sofferto in quei nove mesi. Al contrario cercavo qualcosa di più rilassante e che alleviasse un po’ la tensione alla colonna vertebrale e non certamente un massaggio che mi facesse dimagrire o sembrare meno gonfia.

Il massaggio in gravidanza deve essere dolce, diamine!

Quando sono uscita da quel posto ero più dolorante di prima e mi sono ripromessa di non metterci mai più piede, nonostante i pacchetti in offerta fossero molto convenienti.

Bisogna avere la fortuna di conoscere qualcuno che si intenda davvero di posturologia, un metodo di valutazione e di trattamento che attraverso la manipolazione si occupa di varie patologie o problematiche legate alla restrizione della mobilità.

Di recente due mie amiche sono state in un centro in provincia di Como, il Biomedic Clinic&Research (a Villa Guardia) e me ne hanno parlato davvero bene. Sapendo che ho un blog che parla anche alle mamme e di gravidanza mi hanno detto che qui è possibile sperimentare una tecnica dolce di respirazione mista a movimenti armoniosi e accurati per le mamme, che vengono così sostenute durante e dopo la gravidanza.

Se siete in zona magari val la pena farci un salto. Fatemi sapere poi.

L’obiettivo finale dei trattamenti è quello di riportare un equilibrio tra la colonna vertebrale e la struttura del bacino.

Il nostro corpo non ha certo bisogno di insegnamenti per gestire una gravidanza, ma un sostegno corretto per alleviare e prevenire patologie è importante.

Se soffrite di mal di schiena e problemi di postura in gravidanza (al link trovate delle info utili sulla postura corretta) non tralasciate questo aspetto perché poi rischiate di portarvelo dietro per un po’.

massaggio schiena gravidanza

Io per esempio sono diventata mamma da poco; per questo so bene di cosa parlo dato che tengo la piccolina spesso in braccio. Si tratta di soli 4 kg ma vi assicuro che questo peso sostenuto per molte ore al giorno, alla fine si fa sentire su braccia e soprattutto schiena.

A contribuire all’indolenzimento c’è anche l’allattamento, che nei primi tre mesi del neonato è molto intensivo: la mia piccola infatti vuole attaccarsi quasi ogni ora e non sempre rispetto la posizione corretta di schiena e gambe, che dovrebbero essere un po’ sollevate da terra con l’ausilio di piccolo sgabello.

Insomma è evidente che per stare bene bisogna impegnarsi e non si possono trascurare i dettagli. Se desiderate ulteriori informazioni relativamente al posto che vi ho segnalato sopra, potete visitare il sito Biomediccenter oppure la loro pagina facebook  www.facebook.com/biomedic.clinic.research/