vendere gioielli al Compro oro

COMPRAVENDITA DELL’ORO IN SICUREZZA: TUTTI I CONSIGLI UTILI PER EVITARE LA TRUFFA

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Alzi la mano chi non si è mai trovato nella condizione di comprare oggetti in oro o, viceversa, vendere i propri.

L’altro giorno riguardavo con mia mamma i nostri preziosi e ci siamo rese conto di non aver mai indossato più della metà di questi nell’ultimo decennio. Per non parlare delle varie medagliette e braccialetti ricevuti in dono al battesimo, comunione e cresima (eh sì, ai miei tempi si usava ancora!).

Per questa ragione, di concerto, abbiamo deciso di vendere qualche gioiello che praticamente non sappiamo nemmeno di avere. Però, prima di farlo, ho pensato bene di sentire un amico ed esperto in materia, Giulio Cinelli, che mi ha dato una serie di consigli che credo tornino utili a tutte noi, dato che il timore comune quando si vende l’oro è quello di essere truffati.  Da qui in poi passo il testimone a lui, che di lavoro fa proprio questo e che ha redatto questo pezzo davvero pieno di consigli preziosi.

 

Cose da sapere prima di vendere il vostro oro da un Compro Oro

compro oro truffaPersonalmente ho avuto diverse esperienze a riguardo, il mondo della gioielleria mi appassiona da sempre anche se rappresenta uno dei settori dove conoscere un paio di “regolette” può definire la differenza tra un ottimo e un pessimo affare!

Di seguito troverete una sorta di vademecum con tutti i suggerimenti più importanti che sarà bene seguire, sia quando penserete di fare un acquisto importante che quando deciderete di affacciarvi in una gioielleria, un compro-oro etc per vendere i vostri oggetti.

Come decidere quale oro sia più conveniente vendere e quale no?

  • Partiamo da un presupposto: l’oro è un materiale prezioso che conserva il suo valore intrinseco a prescindere dalla manifattura, la tipologia di oggetto, le condizioni estetiche e il livello di pulizia. Se decidiamo di vendere i nostri oggetti in oro, quindi, la prima cosa che consiglio di fare è una valutazione di tipo emotivo: selezioniamo dunque solo gli oggetti dai quali siamo pronti a separarci.
  • In secondo luogo, un buon criterio di giudizio è quello estetico.
  • La scrematura finale sarà dunque determinata dal nostro “gradimento”: oggetti che non intendiamo indossare, regali che non abbiamo mai davvero gradito etc

Ovviamente si tratta di un principio generale, che volutamente non tiene conto delle specifiche esigenze, a tal proposito dobbiamo solo tenere a mente che l’oro ha valore, tutto, e sempre.

L’oro lavorato ha un valore superiore rispetto a quello non lavorato?

Come detto, l’oro possiede una quotazione standard che vale per qualsiasi oggetto, quindi no, l’oro lavorato non vale di più. Le uniche eccezioni sono rappresentate dagli oggetti antichi o particolarmente riconoscibili (come i pezzi rari di molte case di produzione), in questo caso potreste valutare l’ipotesi di far quotare il vostro oggetto da un esperto di gioielleria antica o un antiquario (meglio se più di uno), che potrebbe proporvi un prezzo specifico per il monile. In tutti gli altri casi, ossia quando l’oro che vendete è destinato alla fusione, la quotazione che vi verrà offerta non terrà conto della lavorazione.

Come possono conoscere il valore dell’oro che posseggo?

La questione qui è piuttosto articolata. Su internet è possibile rilevare diversi siti autorevoli che forniscono la quotazione dell’oro in tempo reale, teniamo conto però che i valori espressi saranno di due tipi: oro puro a 24 kt (999 parti in oro su 1000) oppure oro a 18 kt (oro da gioielleria, 750 parti in oro su 1000).

consigli per vendere oro

Le quotazioni importanti per voi saranno quelle a 18 kt quindi, dalle quali dovrete tener conto di un inevitabile “calo”, rappresentato dalla percentuale trattenuta dalla gioielleria o dal compro-oro per il suo personale ricarico, ossia il margine di guadagno (perfettamente normale).

Il consiglio migliore è dunque quello di anticipare i nostri “viaggi” da una ricerca sul web dei punti vendita della nostra zona, per capire quali sono le quotazioni offerte, e fare così una media piuttosto attendibile.

Se stai trovando utile questo pezzo e pensi sia stato fatto un buon lavoro, non dimenticare di lasciarmi un like sul pulsantino che trovi in pagina con il simbolo di Facebook. Grazie mille!

Come posso evitare una fregatura da una gioielleria o un compro oro? Come essere sicuri che il nostro gioiello sia veramente d’oro?

Esistono alcuni semplici suggerimenti che dovrebbero mettervi al riparo da fregature, prescindendo dal livello di “onestà” dell’esercente che, per forza di cose, diamo per scontato che non possiamo conoscere.

  1. Se potete, recatevi sempre in più punti vendita, per ottenere dei riscontri incrociati
  2. Sui vostri oggetti devono essere sempre recati due simboli che contengono valori molto importanti da tenere in considerazione: il titolo e il marchio di identificazione. Il titolo stabilisce il tipo di metallo prezioso (oro, argento, platino etc) e la sua quantità presente nell’oggetto, mentre il marchio di identificazione stabilisce il riferimento del fabbricante, preceduto dal simbolo di una stella. In questo modo avrete a disposizione dei valori inequivocabili e inalterabili in fase di compravendita, soprattutto qualora venisse messa in dubbio la natura preziosa dei vostri oggetti.
  3. Assistere sempre alla fase di pesatura. Controllare dunque le azioni dell’esercente nel momento in cui fisicamente controllerà il peso dei vostri oggetti in oro per calcolare la quotazione. Consiglio: diffidiamo sempre da chi non ha una bilancia a vista, consultabile cioè in diretta dal venditore (cioè voi), e prediligiamo le bilance digitali, le quali sono notevolmente più precise e più semplici da consultare anche per i non addetti ai lavori rispetto a quelle analogiche.

ATTENZIONE! Le bilance devono SEMPRE recare un bollino verde bene in vista, il quale rappresenta la certificazione di idoneità dello strumento utilizzato. Qui di seguito troverete un ottimo video che spiega nel dettaglio tutti i passaggi.

Non è che posso anticipare ogni operazione e fare delle valutazioni da casa?

Certo, è possibile, ma il calcolo non sarà mai preciso. Anzitutto dovreste possedere una bilancia di precisione, oppure accontentarvi di un valore sommario. Inoltre, consultando come detto uno dei tanti siti recanti le quotazioni dell’oro, dovrete tener conto di un ribasso dettato dal guadagno del punto vendita a cui vi affiderete.

Ma se i miei oggetti in oro hanno delle pietre montate come devo comportarmi?

La gestione delle pietre è un discorso a sé. Il loro valore è infatti autonomo rispetto all’oggetto in oro. Inoltre, dobbiamo essere consapevoli della reale entità delle pietre, se hanno un valore, se ne sono prive etc. Il primo passo da fare sarebbe dunque affidarsi a un esperto di propria fiducia da consultare con il dichiarato intento di NON voler vendere l’oggetto, così da avere una quotazione imparziale (mi raccomando, questo passaggio è fondamentale!).

vendere anello con pietraL’esperto è in grado di smontare le pietre con facilità, ma se deciderete di farlo autonomamente sappiate che con pochi attrezzi e un po’ di manualità non avrete grossi problemi.
Attenzione: le pietre di scarso valore, durante la fase di smontaggio, potrebbero rompersi. Questa è un’eventualità alla quale è bene che siate preparati.

In molti altri casi invece, soprattutto se non avete la possibilità di consultare un esperto di vostra fiducia, potrete trovarvi a dover fare delle scelte direttamente dal gioielliere o il compro-oro da cui vi siete recati per vendere i vostri oggetti.

Tenendo a mente quanto precede, in questo caso L’UNICA opzione valida è richiedere che le pietre vengano smontate e vi siano restituite, anche se si suppone non abbiano alcun valore.

Consiglio: l’esercente potrebbe proporvi di non smontare le pietre e vi potrebbe offrire il metodo alternativo delle pietre in contropeso (che bilancino, cioè, il peso delle pietre montate al fine di ottenere come tara il peso dell’oro che volete vendere). Non accettate, non è un metodo preciso né corretto. Ripeto, le vostre pietre devono tornare nelle vostre mani.

E se volessi impegnare l’oro senza venderlo?

Anche questo è assolutamente possibile, recandosi in uno dei tanti istituti di credito che offrono il cosiddetto servizio di “pegno”.  La lista dei banchi di pegno delle vostre città è pubblica e facilmente reperibile sul web, ed è un servizio garantito poiché fornito direttamente dalle banche (esatto, in Italia non esiste il cosiddetto “banco dei pegni” privato).

Presso questi istituti è possibile recarsi ed ottenere una valutazione in diretta del proprio oro, fornita da personale esperto nel settore. Nel giro di una manciata di minuti otterrete una quotazione di pegno (inferiore, dunque, a quella che otterreste in caso di vendita dei vostri oggetti) che potrete accettare o declinare.

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In caso di accettazione, di fatto sottoscriverete una “polizza”, ossia un documento che certifica l’ammontare che incasserete e il costo che dovrete sostenere per “riscattare” la polizza, ovvero per avere indietro i vostri oggetti. Il documento ha valore a tempo determinato (solitamente su base semestrale), e potrete rinnovarlo per ulteriori periodi sempre sotto pagamento di un costo di rinnovo.

Potrete trovare queste e molte altre notizie in merito alla compravendita dell’oro su https://sami-oro.com/, punto di riferimento decisamente attendibile per tutto ciò che ruota intorno alle quotazioni dell’oro e dei gioielli.


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1 thoughts on “COMPRAVENDITA DELL’ORO IN SICUREZZA: TUTTI I CONSIGLI UTILI PER EVITARE LA TRUFFA”

  1. Innanzitutto grazie per l’ottimo articolo. Desideravo chiedervi come si fa a verificare se un’azienda e iscritta all’albo professionale dei compro oro?

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