Lo stile fantasy piace a grandi e piccini. Harry Potter, Mia and Me sono solo alcuni esempi di successo di questo genere. Il prossimo? Sicuramente il nuovo libro di Giunti L’anello di Faitoren. Qui vi spiego perchè!
Oggi faccio un post un po’ diverso dal solito e vi parlo di libri per bambini, bambini che cominciano a diventare grandi, anche se ammetto che il concetto è assai relativo.
A che età si comincia a essere grandi? Sapete che faccio fatica a dare una risposta certa?
Di una cosa però sono sicura. Anche verso i 9-10 anni, l’immaginazione dei nostri ragazzi è più fervida che mai. Per questo uno dei generi preferitia quest’età (ma anche più in là con gli anni!) è sicuramente quello dei fantasy.
Ricordo che ai miei tempi quelli che andavano per la maggiore erano i libri-gioco, dove una volta eri il drago, l’altra volta lo stregone e sulle pagine, in alto a destra, c’erano un paio di dadi disegnati e il livello di forza. Non ricordo ora il nome della collana ma a scuola ne avevamo almeno uno a testa.
E se vi dico La Storia Infinita? Lo so che noi della generazione anni 80-90 siamo convinti che i nostri libri, film e cartoni erano più belli (è vero! :-D), ma anche adesso ci sono storie che meritano di essere lette ai nostri figli. Meglio ancora, lasciare che siano loro a immergersi nella lettura.
Un primo approccio potrebbe avvenire proprio con il libro appena pubblicato da Giunti, “L’anello dei Faitoren” di Emily Croy Barke. Tranquilli, nessun mattone in stile “Il signore degli anelli”, ma un volume molto più snello e scorrevole.
Ma l’aspetto che più mi piace di questo racconto è che finalmente la vera protagonista sia una ragazza. Ai nostri tempi, infatti, “le femmine” erano solite impersonare ruoli di secondo piano.
Per carità, essere una principessa è bellissimo, ma non è 100mila volte più divertente essere nei panni di Atreyu?
E allora ecco che nell’anello dei Faitoren, la vera eroina è Nora (nome bellissimo, tra l’altro!), una giovane ragazza che per caso viene catapultata in un mondo di magie e di incantesimi.
Nora è esattamente è un po’ come la protagonista di Mia and Me, un umana dunque, che si ritrova in un mondo di favole. Naturalmente anche qui, nell’anello di Faitoren, non mancano i primi problemi di cuore.
Tutti i libri sono sempre validi alleati di noi genitori, per aiutare i nostri figli a capire bene la differenza tra il bene e il male e magari a cominciare a fare propri concetti che si affacciano per la prima volta nei loro cuori, come le prime simpatie!
Oddio, io sto già male all’idea, pensando a quando toccherà me parlare di queste cose dato che io in questo campo ho fatto disastri per anni. Ma questo è un altro discorso…