SIGILLATURE NEL BAMBINO, SONO DAVVERO UTILI CONTRO LE CARIE?

Cosa sono le sigillature? Vale la pena affrontare questa spesa sui dentini da latte che poi cadranno? Sono davvero efficaci contro le carie? Risponde la nostra esperta: la dottoressa Marta Muscettola, specialista in odontoiatria pediatrica.

Ciao, ho portato l’altro giorno mia figlia di 8 anni dal mio dentista, che mi ha consigliato delle sigillature ai denti molari. Purtroppo non c’é stato grande feeling tra loro e quindi ora mi diventa tutto piú difficile. Premetto che il mio dentista é piuttosto grande e di poche parole e l’atmosfera che si respira é un po’ vecchiotta e forse austera!
Dunque vorrei sapere dalla dottoressa se queste sigillature sono davvero cosí importanti ed efficaci. Grazie mille per questo nuovo e utile servizio a nostra disposizione!

AGATA G.

"Blonde Dentist" by iosphere

“Blonde Dentist” by iosphere

I nuovi molari che spuntano ai nostri bimbi sono caratterizzati da superfici ricche di solchi e irregolaritá che, sia per la loro profondità che per altri fattori come scarsa igiene orale e dieta ricca di zuccheri, sono sede di accumulo di batteri e quindi espongono i nuovi dentini ad un elevato rischio di carie.
Per prevenirne l’insorgenza esiste una procedura chiamata sigillatura” che consiste nell’applicazione di una resina fluida, atossica e biocompatibile sui solchi dei molari, che appunto li protegge dall’attacco batterico.


 La sigillatura si esegue in un’unica seduta, assolutamente indolore e atraumatica ed é rivolta generalmente a bambini che hanno  un’etá compresa tra i 6 e i 12 anni. Questa procedura permetterà di prevenire il deposito di batteri  e, se associato ad una corretta igiene orale e alla fluroprofilassiproteggerà  i molari per lungo tempo dall’insorgenza delle carie evitando tra l’altro ai vostri bimbi cure piú costose e complesse.


Inoltre le resine utilizzate sono biancastre e quindi dopo la loro applicazione si otterrà un risultato esteticamente rispettoso del sorriso dei vostri bimbi.

Dottoressa Marta Muscettola, odontoiatra pediatrica e mamma!

10 COSE DA NON COMPERARE QUANDO ARRIVA UN FIGLIO

Quando si diventa madri è facile farsi prendere la mano e comperare di tutto un po’, spesso alla cieca, fidandoci delle amiche o peggio ancora delle commesse che, giustamente, fanno il loro lavoro.

Molte delle cose che ci ritroviamo, però, sono inutili…per meglio dire non indispensabili! E visto che noi mammerisparmio abbiamo a cuore il risparmio, ecco la lista delle cose che – secondo la mia esperienza – ha poco senso comperare in rapporto all’uso molto moderato che se ne fa.

Ricordate che a comperare si fa sempre a tempo, per cui aspettiamo prima di capire se quella cosa ci servirà davvero oppure no.

riduttore per lettinoIl riduttore per il lettino. Può avere una sua utilità perchè se si usa il lettino fin da subito è necessario dare dei confini al bambino per dargli quel senso di protezione e contenimento che aveva nell’utero. Ma il loro prezzo, se vi siete fatte un giro nei negozi specializzati, è a dir poco sconsiderato! Io ho utilizzato un cuscino dell’allattamento di seconda mano, che già mi era stato utile per dormire meglio negli ultimi due mesi di gravidanza. Comperato su Ebay a 10 euro!

La culla. Davvero una spesa di cui si può fare tranquillamente a meno. Il bambino di giorno può stare  nella carrozzina o nel suo lettino per l’appunto. Si usa pochissimi mesi, occupa spazio e costa tantissimo. Per cui se una vostra amica vi passa la sua ok (tanto sarà come nuova!), altrimenti questi soldi spendeteveli per regalarvi un ciclo di massaggi alla schiena. Vi serviranno!

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Le scarpette e guantini. Sono adorabili, lo so! Io pure ne avevo almeno due paia per la mia piccola, ma le volte che le ho usate le conto sulle dita di una mano! Loro le sopportano poco, voi starete sempre col pensiero “non è che l’elastico le stringe? Saranno abbastanza grandi? Sarà comoda? Avrà caldo ai piedi?”. Insomma, abbondate pure con i calzini (perchè quelli si vi serviranno dato che la metà li lancerà per strada quando non state guardando…), ma scarpette, anche no! Guantini? Li sconsiglio anche perchè possono essere pericolosi, poichè i bimbi tendono a mettere le manine in bocca e a ciucciarli; il rischio è che possano finire in gola (in Mangiagalli, dove ho partorito, non erano permessi! Meglio qualche graffio in più ma qualche pensiero in meno la notte, come se già non fossero abbastanza quando si è appena diventate mamme 🙂 )

Cuscino per la testa. A cosa serve un cuscino per un bambino appena nato? A nulla. Se non a farlo stare scomdo. Basta un lenzulino, ripiegato su se stesso e il gioco è fatto. Se il vostro piccolo soffre di reflusso, basta inclinare un filo la carrozzina se lo permette o mettere un asciugamano sotto il materassino, appena sotto la schiena del piccolo. No al cuscino con i neonati.

Giochini troppo colorati, luminosi e rumorosi. Ci caschiamo tutti. Ma all’inizio questo tipo di giochi non solo sono inutili perchè vedono in bianco a nero e fanno fatica a mettere a fuoco da lontano ma sono addirittura controproducenti perchè lo innervosisc,ono e basta. Una dolce musichetta va benissimo ma evitiamo la sirena della polizia per i primi tempi. C’è tempo…poi un giorno rimpiangerete il giorno in cui avete avuto la malaugurata idea  di comperare quell’aggeggio!

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sterilizzatore scaldabiberon joycareSterilizzatore e scaldabiberon. Aspettate! Se allatterete il vostro bambino saranno praticamente inutili. Per sterilizzare potete usare il metodo delle nostre nonne ma anche delle nostre mamme: far bollire per cinque minuti ciucci, biberon ecc. Alcuni modelli poi possono essere sterilizzati direttamente nel microonde Comodissimi. Se però proprio volete comperare uno sterilizzatore, allora fate una spesa intelligente pensando anche al futuro. Io ho avuto la fortuna di provare questo elettrodomestico 5 in 1: NutriBaby della Babymoov,.

Tiralatte. Se allatterete a richiesta, sarà un altro di quegli aggeggi costosi e inutili.  Prendete confidenza con il vostro seno, non abbiate paura di toccarlo. Superato il momento di “choc” legato al dolore iniziale – quante immaginavano che allattare fosse così doloroso i primi tempi? Siate pronte! – potreste imparare la spremitura manuale, una “tortura” nettamente inferiore rispetto a quella di stare attaccata a una macchina, che oltre a dare più fastidio impiega il triplo del tempo rispetto alle vostre manine. Altrimenti resta l’opzione noleggio in farmacia o nei negozi dedicati all’infanzia. Circa due euro al giorno (ma dovrete comperarvi il vostro kit personale che si aggira sui 20-25 euro).

z_000000000000500596_002Riduttori vari per la vasca. Se non avete il fasciatoio con la vaschetta incorporata (che consiglio per comodità), usate una semplice bacinella che userete solo per lavare il piccolo. Quei riduttori che si mettono nel lavandino sono totalmente inutili: cosa farete verso i 3 mesi quando il bambino comincerà a muoversi? Quanti colpi rischierà di prendere contro il rubinetto? Riduttori per la vasca grande? Ho usato quello di mio fratello (il vascone sagomato della ok baby), ma non mi sono mai sognata nemmeno per un secondo di non sostenere la bimba con una mano. Quindi bocciato. Quando non ci starà più nella vaschetta o diventerà troppo “pasticcioso” fargli il bagnetto per i troppi schizzi, potrete fare la doccia assieme.

Shampoo e prodotti per l’igiene. Molti bambini non hanno nemmeno i capelli! 🙂 La mia invece ne aveva già un sacco – infatti avevo certi bruciori di stomacoooo! – ma non sono mai stati necessari shampoo e nemmeno prodotti per l’igiene particolare come per le parti intime ecc. La pipì, come la popò dei neonati, è molto diversa dalla nostra per ovvie ragioni per cui è sufficiente lavare, come consigliano i dermatologi più attenti, il piccolo in una manciata di amido di riso che si acquista in farmacia per pochi euro. L’amido rispetta e non secca la pelle del piccolo, disturbo di cui soffrono la maggior parte dei neonati. Quando comincerà lo svezzamento e cominceranno a crescere i capelli, ci penserete…c’è tempo!

Mangiapannolini. Stesso discorso come sopra. Utile è utile se vivete in un condominio dove potete buttare via la pattumiera solo due volte a settimana. E comunque la pipì e la popò dei neonati – prima dei sei mesi, quando comincia lo svezzamento – puzza poco se richiudete bene il pannolino! Se invece date il latte artificiale, la popò è u po’ più pesantella; sfruttate allora il balconcino, se ne avete uno…o il cestino sotto casa. Mia figlia che ha due anni, fa certe bombe ora…ma uso il terrazzino, pur avendo il mangiapannolini, perchè le ricariche costano davvero troppo. Io da mammarisparmio, mi rifiuto!

E voi avete altre cose inutili da suggerire alle neomamme? Cose che costano troppo rispetto al loro utilizzo limitato nel tempo o perchè davvero servono a poco o nulla?

 

Aggiungo a posteriori anche un altro prodotto importantissimo assolutamente da non comperare, soprattutto se si allatta a richiesta, che mi era sfuggito proprio perchè non l’ho mai nemmeno contemplato come acquisto e che per fortuna mi ha ricordato la nostra mammarisparmio Margot sulla pagina Facebook:

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La bilancia. Tra i soldi peggio spesi! Uno perchè la si può affittare in farmacia, due perchè si può andare tranquillamente al consultorio di zona dove oltre a pesare il bimbo, avrete modo anche di confrontarvi con altre mamme, parlare con le ostetriche, sciogliere eventuali dubbi e trovare anche la scusa di fare un giretto, soprattutto in inverno quando la pigrizia ha la meglio. Vi sconsiglio poi di entrare nell‘incubo della doppia pesata, ovvero pesarlo prima e dopo la pappa per capire quanto mangi il piccolo. Nemmeno noi del resto mangiamo sempre la stessa quantita di cibo. Per loro poi la tetta non è solo nutrimento ma significa anche bere, una coccola, conforto…per cui a parte i primi giorni dove sarà l’ospedale stesso a tenere sotto controllo il peso, affidatevi ai consultori.

ASSICURAZIONE VIAGGIO, VALE LA PENA FARLA PRIMA DI ANDARE IN VACANZA?

Più divento grande – ho 35 anni ma mi sento sempre come se ne avessi ancora 16! – e più capisco l’importanza di certe cose che mi dicevano i miei genitori. E che io, naturalmente, ignoravo.

Che palle questa storia che i genitori hanno sempre ragione, vero?  Non averli ascoltati, però, mi ha permesso di sbagliare e dunque di farmi la mia esperienza. Anche se, a volte, ne avrei fatto volentieri a meno; soprattutto, in vacanza quando trovarti nei guai non è mai bello…

In passato mi è capitato diverse volte di combinare dei bei pasticci come perdere i documenti (mi è accaduto prima a Londra e poi a New York), smarrire le valigie (tornavo dalle Baleari con Fiumicino in pieno scandalo “bagagli smarriti”…non so se ve lo ricordate…beh io ero fra quelli!) e naturalmente di ammalarmi.

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Una mappa dei luoghi visitati fino ad ora. Da quando è nata mia figlia mi sono placata un po’…forzatamente!

Per questo, stipulare una polizza viaggi è stata una tra le prime (tante) cose cui ho dovuto pensare prima di partire per il viaggio  che mi ha portato 8 lunghi mesi in giro per il Sudamerica a cavallo tra il 2010 e il 2011. Un’alimentazione diversa, bagni non sempre puliti, cambio di clima e naturalmente grande stanchezza fisica; tutto ha contribuito ad abbassarmi le difese immunitarie!

Purtroppo ho avuto a che fare anche con la salmonella, che ho contratto quasi sicuramente a  Puno, cittadina che affaccia sul lago Titikaka, dove ho mangiato un pollo fritto poco cotto (l’ho scoperto solo dopo averlo addentato!). Una volta arrivata in Bolivia, sono comparsi i primi sintomi che vi risparmio. Questo scherzetto mi è costato uno stop di 12 giorni a La Paz, la capitale più alta del mondo (3600 metri), tanti per la mia tabella di marcia.

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I polli vengono conservati così a Puno: in reti lasciate per strada, alcuni sono vivi, altri morti. Questa scena l’ho vista dopo il famoso “pollo fritto”

Fortuna ha voluto che in Bolivia la sanità sia quasi gratuita per tutti. Per rendervi l’idea la visita privata con il medico presso una delle migliori cliniche della città mi è costata poco meno di due euro. Alla fine però tra visite di controllo, punture, antibiotici ecc ho sfiorato i 50 euro!

Mi è andata bene, ma se mi fossi trovata in un altro Paese avrei finito con lo spendere un sacco di soldi. Di recente per esempio siamo andati in Colombia dai parenti di Papàrisparmio per il battesimo di Babyrisparmio, che proprio due giorni prima della partenza aveva la febbre a 40, senza un benedetto sintomo: nè tosse, nè raffreddore…niente di niente, se non un febbrone da cavallo. Ovviamente, panico più totale! Abbiamo passato il nostro ultimo giorno a Bogotà in ospedale. E lì devo dire che il conto è stato decisamente più salato: quasi 40 euro, una visita privata presso la clinica pediatrica della città, dove abbiamo passato poi l’intera giornata, più quasi altrettanti per tutti gli esami di rito che le hanno fatto (urine e sangue). Per i colombiani invece il servizio è gratuito. Beh alla fine, tornati a Milano, si è cosparsa di puntini: si trattava della sesta malattia.

Il giorno del battesimo con la famiglia al gran completo

Il giorno del battesimo con la famiglia al completo, qualche giorno dopo eravamo all’ospedale

Non parliamo degli Stati Uniti, dove una mia amica molti anni fa ebbe la sfortuna di rompersi un braccio per il quale dovette pagare un conto salatissimo per ogni singola garza utilizzata e fino all’ultimo grammo di gesso utilizzato.

Quasi dimenticavo! Quando avevo 20 anni andai con il mio fidanzato dell’epoca ai Caraibi per una vacanza di due settimane in villaggio – cosa che oggi “nemmeno se me la regalano”, l’antitesi della mia vacanza ideale! – e fummo costretti a tornare con una settimana di anticipo in Italia perchè un ragazzino, giocando a pallanuoto, gli conficcò un dito intero in un occhio.

Che paura! Non vide più nulla per quasi una settimana e dopo una visita urgente in loco (l’ospedale era a quasi due ore di auto), tornammo con il primo aereo per ulteriori accertamenti.  Inutile dirvi che perdemmo tutti i soldi di quella settimana mai usufruita...ma come potete immaginare con la vista non si scherza!

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A parte qualche volo, ho girato il Sudamerica in bus. I treni praticamente non esistono, adibiti solo al trasporto merci

Per questo prima di partire vi consiglio di affidarvi a una compagnia di assicurazione specializzata nelle polizze viaggi. Affidatevi ai grandi nomi come per esempio Allianz Global Assistance per non avere brutte sorprese! Peraltro ormai  queste compagnie hanno davvero prezzi accessibili e soprattutto un’offerta variegata., studiata ad hoc per le vostre esigenze. Non è più solo polizza viaggio e stop! Ma c’è l’alternativa per i ragazzi che vanno a studiare all’estero o gli stranieri che si recano in Italia. Lo stesso Papàrisparmio, quando dovette venire la prima volta in Italia, fu obbligato a stipulare un’assicurazione (lo richiedeva l’ambasciata italiana). Adesso non ne ha più bisogno visto che paga le tasse qui da noi e può usufruire del sistema sanitario nazionale. Avremmo tanti difetti noi italiani, ma i costi della sanità sono ancora un vanto se paragonati ad altri Paesi. Speriamo lo restino ancora per molto…

E a voi? Sono mai capitate delle brutte avventure in viaggio?  O sono la solita pecora nera? 😀

COME FARE PASTICCINI SENZA STAMPI BELLI COME IN PASTICCERIA

Sono buoni quanto cari! Sono i pasticcini che comperiamo in pasticceria una vera delizia che, contrariamente a quanto si possa pensare, è possibile rifare a casa senza troppi sforzi. Qui di seguito ecco  un piccolo trucco per creare pasticcini di alta pasticceria a casa senza usare stampi professionali. L’ideale se invitate qualcuno a casa per il caffè o per finire un pasto in bellezza con qualcosa di dolce.

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Cosa vi serve?
  • pasta frolla
  • crema pasticcera (marmellata, nutella, creme di altro tipo….)
  • e pirottini!
Si creano delle formine con la pasta frolla, io ho fatto dei fiorellini, ma anche dei semplici cerchi andranno benissimo (usate un bicchiere in questo caso).
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Una volta ottenuta la forma desiderata, adagiatela sul pirottino che come vedete nella foto ha la base rivolta verso l’alto. A questo punto infornate fino a cottura e come vedete voi stesse il risultato è a dir poco strabiliante!!!
Farcite a piacere con la vostra crema preferita, marmellata, una fettina di frutta di stagione e il gioco è fatto!
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Ed eccoli qui, pronti per essere mangiati!
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Spero che anche questa lezione della Scuola di Dolci per Negati vi sia piaciuta!
Vostra Valentina Romano, una mammarisparmio, Maestra Pasticcera della Scuola di dolci per Negati

I SALDI NON FINISCONO MAI ONLINE – PIUSTYLE.COM

Avete mai sentito parlare di siti che vendono merce di marca a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato? Praticamente un po’ come se ci fossero i saldi tutto l’anno, senza dover aspettare gennaio e luglio. Si tratta di lotti invenduti, di vecchie collezioni o anche di un plus produttivo che viene poi commercializzato in questi canali alternativi. Poco ci importa, l’importante è che si risparmi!

In particolare vi voglio parlare del sito PiùStyle.com dove di recente ho fatto un po’ di shopping per Babyrisparmio a ottimi prezzi.

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Come funziona? Molto semplice! Troverete campagne di diversi marchi e tipologia: dai vestitini della Brums alle scarpe Converse a oggetti di arredo per la casa.

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Attenzione però, non sono campagne vendita che durano in eterno e la merce in saldo è limitata. Per esempio può capitare che un pantalone sia disponibile solo in alcune taglie, in pochi pezzi o solo in alcuni colori (una delle ragioni che permette di tenere i prezzi più bassi).

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Adesso che scrivo per esempio sono in atto le vendite promozionali delle polo Ralph Lauren, degli occhiali da sole di marche come Tod’s, Hogan, Police e Web, abiti da donna Liu Jo e vestitini per bimbi Aston Martin. Alcune campagne prevedono anche le spese di spedizioni incluse. Dopo la data di scadenza, la campagna non sarà più accessibile. Inoltre in basso nel footer vi vengono segnalate le nuove campagne promozionali in arrivo.

Il guardaroba di Babyrisparmio è molto semplice ed economico, eccezion fatta per i vestitini da principessa che ci ha regalato la nonna dalla Colombia, dove la moda per i bambini è molto bella e a buon mercato naturalmente. kevin1Ogni tanto però è bello anche concedersi qualche piccolo “lusso”. Ecco allora cosa ho portato a casa per la piccola sul sito PiuStyle.com a marchio Brums per un totale di 80 euro. Qualità devo dire ottima: tessuti resistenti e di pregio al tempo stesso (vedi i pantaloni di raso e anche la maglietta di Cenerentola). Molte cose hanno il tema dei fiori, visto che mia figlia si chiama Flor, fiore in spagnolo (come la nonna!).

E inoltre non ho saputo resistere al cappellino sopra che recita “my favourite garden is here“, compresa la maglietta che dice “special style for flower concept“.

Quindi non solo motivi floreali ma anche vere e proprie frasi…una delle mie tante piccole fisse. Anche voi ne avete? 🙂

 

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COME SBLOCCARE IL CARRELLO SENZA USARE LA MONETA

L’altro giorno “Una mamma nel web” ha rilanciato un’idea davvero interessante che ho subito voluto mettere in pratica perchè ha risolto un problema costante qui a casa risparmio: la perenne mancanza della monetina quando andiamo a fare la spesa.

Per noi il problema è anche doppio, perchè di carrelli ne prendiamo sempre due, uno per papàrisparmio – dove sediamo anche la piccola – cui tocca il compito di comperare gli affettati al bancone e beveraggi vari e uno per me, che penso a tutto il resto. Equa come cosa, vero? 🙂

kinder overttoEbbene la cosa è semplicissima! Non serve nessuna manualità, se non comperare l’ovetto Kinder; molto diverso rispetto a quando eravamo piccole noi, ora l’ovetto Kinder al suo interno a questa palettina per poterlo mangiare (mentre noi ci impiastrvamo le mani, poichè si trattava di un vero e proprio guscio…però quante tecniche ci eravamo inventati per poterlo mangiare? E che goduria riuscirlo a spaccare esattamente a metà?).

sblocca carrelloQuesta palettina si trasforma infatti in un comodissimo sblocca carrello, per quei carrelli dove devi mettere la monetina dal basso e non in quella specie di cassettino di lato (come all’Esselunga per intenderci).

Il lato che apre il carrello è quello più piccolo, quello tondeggiante. All’altra estremità potete fare un buchino e con un elastichino o un pezzetto di fil di ferro o una spilla da balia, fissarlo al vostro portachiavi….

Se poi volete fare le cose in grande, potrete sempre abbellirli con dei colori. Io ho fatto un pesce e Barbapapà per cui ho usato i miei smalti, una biro ( gli occhi li ho prima disegnati su un foglio e poi incollati con della normalissima colla).

Fatevi aiutare dai vostri bimbi…quando si dice unire l’utile al dilettevole! Ti è piaciuto questo post? Condividilo qui sotto cliccando sul tasto facebook! Grazieeeee!

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