Il pollo è uno degli alimenti più sani e digeribili da dare ai nostri figli. Sapevate che ha la stessa quantità di ferro delle carni rosse? Che non va lavato prima di essere cucinato? Ecco sei false convinzioni sul pollo, ancora radicate nella maggior parte degli italiani. E allora #nonfareilpollo #conoscilodavvero
Ho trascorso così tanti anni a pensare all’alimentazione “corretta”, alle calorie ecc. che oggi, fortunatamente, ho capito che l’unica vera regola da seguire è: ascoltare il proprio organismo.
Lui sa, il corpo in fondo è una macchina perfetta.
Sa quando ha bisogno di energie e ce lo fa capire, così come ci avverte quando arriva il momento di mettere giù le posate. Certo non sempre è facile ascoltarlo ma credo che “sgarrare” ogni tanto, farsi guidare anche dalla gola, non solo sia inevitabile ma necessario!
Per questo anche a mia figlia concedo regolarmente qualche piccolo extra perché anche la “mente” ha bisogno di essere nutrita, appagata con qualcosa di dolce o con un contenuto di grassi sopra la media.
Vi dirò di più. Di recente ho partecipato a un evento davvero interessante dal titolo “6 Verità sul Pollo” in cui il professor Andrea Vania, responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma, ha raccontato di uno studio dal quale si è capito che…
i bambini che seguono una dieta troppo povera di grassi, hanno molte più probabilità di sviluppare l’obesità.
Per questo alla domanda: “Professore, la pelle del pollo che fa quella crosticina tanto buona, meglio toglierla dal piatto dei nostri figli o no?”, l’esperto ci ha detto tranquillamente di lasciarla e di non essere troppo selettivi con i grassi perché, anche loro, rappresentano una voce importante nell’alimentazione di un bambino che deve crescere.
Inutile dirlo. Gli estremismi non vanno mai bene (e subito viene alla mente il recente caso di quel povero piccolo ricoverato d’urgenza al Meyer di Firenze, così debole da non riuscire nemmeno a gattonare, colpa di una mamma vegana che ha ignorato che la sua dieta non potesse andare bene anche per un bambino che sta crescendo).

Carne rossa e pollo? Hanno la stessa quantità di ferro! Accompagnare il pasto con una spremuta d’arancia per promuovere l’assimilazione del ferro.
Oltre a questo ho imparato molte altre cose sul pollo che ignoravo. Conoscevo altre versioni, altre verità. Adesso, avendo avuto modo di confrontarmi con i massimi esperti del settore, ho potuto sradicare certi concetti completamente sbagliati, frutto di un passaparola che dura ormai da decenni.
Inutile nasconderlo: in passato sono stati fatti molti errori nel campo alimentare, ma oggi le cose stanno diversamente. Un tempo c’era molta ignoranza e mancavano ancora i numeri per poter fare certi studi.
Oggi le severe regolamentazioni, una filiera ipercontrollata come solo quella italiana sa essere, ci garantiscono carni sicure e buone.
Il pollo è un alimento sano, leggero, molto digeribile, per questo fin da subito adatto ai piccolissimi. Mia figlia lo adora e almeno so che quando lo cucino vado sul sicuro. Inoltre ho scoperto che contiene la stessa identica quantità di ferro delle carni rosse. Incredibile a dirsi ma è così! E questa è solo uno dei tanti falsi miti che ho potuto smascherare grazie a questo incontro.
L’unica raccomandazione è quella di comperare pollo italiano e di affidarvi ai grandi nomi, che seguono passo a passo la produzione. Pensate che grazie alle etichette oggi è possibile risalire a tutti i parenti di quel pollo e sapere per ognuno la qualità e la provenienza della loro alimentazione.
A questa tavola rotonda hanno partecipato oltre al già citato professor Vania, anche altri esponenti di spicco. La prima verità è sicuramente la più importante dal punto di vista della sicurezza alimentare.
Eccola qui:
Seconda verità: il pollo è allevato a terra. Questa mia convinzione era legata al fatto che sulle confezioni di uova c’è scritto “da allevamento a terra”. Inoltre ci spiegava Alessandro Cecchi Paone, anche lui tra gli ospiti, che la comunicazione che viene fatta nei tg e nei giornali è sbagliata perchè gli archivi sul tema pollo, sono ancora molto vecchi. I giornalisti, non avendo alternative, per coprire i servizi sono costretti a usare immagini di reportoio ormai obsolete che mostrano i polli chiusi in batterie minuscole. Ma le cose non stanno più così!
Altra cosa che sbagliavo: lavare il pollo di prima cuocerlo (avevo proprio bisogno di partecipare a questa tavola rotonda, mi consolo che non sono la sola a commettere questi errori! :-)). Lo lavavo perchè l’ho sempre visto fare a mia mamma che ancora mi dice: “Mi raccomando, sciacqualo bene!”.
Beh, mamma, leggi un po’ qui…
E questa, di seguito, per me è una notizia importantissima. Sapere che il pollo contiene la stessa quantità di ferro della carne rossa, mi rallegra per ben due motivi: tendo ad avere il ferro piuttosto basso e non amo molto la carne rossa (ne mangio pochissima!).
Con questo vi ho riportato davvero tutto. Se volete approfondire ulteriormente l’argomento vi invito a visitare il sito seiverita.it con dei video esplicativi, condotti da massimi esperti del settore come il professor Giorgio Calabrese (ospite fisso a Porta a Porta, quando si parla di nutrizione), Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia (Unione Nazionale Filiere Agroalimentari delle Carni e delle Uova), il professor Guido Grilli, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano e Presidente della Società Italian di Patologia Aviare e tanti altri.

Pollo e aringa affumicata…top!
E ora qualche foto dell’evento che mi ha permesso di scoprire un angolo della mia Milano che non conoscevo e che vi invito a visitare. All’ultimo piano della Triennale, c’è un bar-ristorante dal quale si gode una meravigliosa vista della nuova Milano, quella dei grattacieli, immersi nel parco Sempione che fa tanto Central Park (con un bel po’ di immaginazione eh!). Invece nessuna immaginazione per il piatto che ci hanno fatto provare a base di sfilaccetti di pollo e aringa affumicata, un’accoppitata inaspettata quanto vincente che vi suggerisco.