Mi sforzo di stare dritta ma per me, appunto, è uno sforzo! Ho la cifosi e se avessi curato la mia cifosi quando ancora ero una bambina, oggi forse non sarei così gobba. Nel post una visita posturale gratis per i vostri figli perchè prevenire è meglio che curare
Postura e benessere sono strettamente legati. I disturbi che possono derivare, ad esempio, da un modo scorretto e continuo di camminare o di sedersi, possono influenzare anche il quotidiano, rendendo la vita molto più difficoltosa, tanto che, per molti, dolori o indolenzimenti diventano dopo tanti anni, quasi scontati. Molti non sanno che il corpo può iniziare ad assumere una postura difettosa già dall’infanzia viene quindi consigliato un controllo periodico della postura che quasi spontaneamente un corpo può assumere.
Io per esempio ne avrei avuto un gran bisogno. Ero una bambina che tendeva a stare gobba e oggi sono un’adulta gobba. Niente di grave, per carità ma la mia postura non è eretta. Sono la classica persona alta che sta sempre con le spalle piegate in avanti, chiuse, un po’ alla Jovanotti per intenderci. Inutile dire che avrei potuto prevenire la cifosi – questo il nome medico – se questa mia attitudine a stare gobba fosse stata curata quando ancora ero piccola.
Non voglio dire che sia tutta colpa dei miei genitori. Ricordo, per esempio, che una volta mamma mi portò in un negozio ortopedico qui a Milano, vicino viale Zara, per acquistare uno di quei corsetti che si portano sotto i maglioni che pubblicizzano anche in tv e vendono ogni tanto su Groupon. Ne ho ancora un paio nel cassetto, perché poi ha continuato ad acquistarmeli anche crescendo. All’epoca costavano davvero molto; oggi con una ventina di euro hai già un buon prodotto. Solo che li avete mai provati? Sono scomodissimi, sembra quasi di indossare una camicia di forza e devono vestire perfetti altrimenti poi fanno male sotto alle ascelle.
Insomma, avrete capito che non li ho mai indossati con costanza.
Alle superiori avevo una compagna che per un anno ha indossato un busto in gesso, che ha dovuto portare anche mia cugina per un paio d’anni. Non voglio dire che fosse il mio caso – non ero così grave – però una visita ad hoc, da un ortopedico vero e proprio o da un fisieterapista, non ricordo di averla mai fatta.
Credo che i miei genitori abbiano un po’ sottovalutato la situazione, proprio perché non ero un caso grave, ma solo una bambina che tendeva a stare un po’ in avanti con le spalle, cui bisognava dire ogni tanto: “Stai dritta con la schiena Ilaria!”.
Forse il rimedio più efficace sarebbe stata la fisioterapia. Avrei dovuto allenare ed educare il mio corpo a stare eretto fin da piccola. Non l’ho mai fatta.
D’altrocanto i miei non potevano certo immaginare un futuro di smarthone e computer, dove quando non sei seduto al pc, stai comunque curvo con la testa china in avanti a guardare il cellulare. Pensate che uno studio ha evidenziato che questa postura equivale a caricare passivamente le vertebre cervicali di 27kg. Stando al professor Kenneth Hansraj della New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine è questo il peso sulla colonna legato alle inclinazioni della testa (dai 15 ai 60 gradi).
Non so voi, ma io la sera mi ritrovo con le spalle pesantissime e dolenti e mi prende tutto un dolore dorsale quando esagero col computer o cellulare…
Ed è questo anche il futuro dei nostri figli, che lo si voglia o no. Ormai i ragazzi studiano su tablet e pc. Lo so perché vedo mio fratello che fa la terza media.
Una prima visita da uno specialista andrebbe fatta prima delle medie però. Mio marito, per fortuna, ha una schiena drittissima e le mie figlie somigliano entrambe a lui ma sono comunque alte, quindi qualche attenzione in più ci vuole con noi.
Flor è ancora molto piccola perché deve ancora fare cinque anni ma ogni tanto la controllo e la faccio chinare risalire piano piano così da controllare che la colonna vertebrale non faccia strane curve quando si “srotola” per tornare in posizione eretta. Sicuramente quando comincerà la scuola e dovrà passare del tempo sui libri, la prima cosa che farò sarà quella di acquistarle una sedia ergonomica.
Scegliere uno specialista è un po’ un appuntamento al buio perché va un po’ a fortuna a meno che non si conosca già qualcuno. Il passaparola è sempre una buona opzione, anzi la migliore oserei dire. Un po’ di tempo fa, se ricordate, ero andata a un incontro in provincia di Varese da cui era nato poi questo post sui fallimenti della vita e su come possono trasformarsi in grandi chances per ricominciare.
In quell’occasione sono venuta a conoscenza di un centro all’avanguardia in questo tipo di trattamenti per curare il mal di schiena negli adulti e controllare anche la postura dei piccoli. Si tratta del Biomedic Clinic&Research a Villa Guardia, in provincia di Como (tel. 031 928764), dove si può effettuare una visita gratuita con il fisioterapista (il medico in questione si chiama Luca Corvi). Un’occhiata e capisce subito se la colonna del bambino si sta sviluppando bene! Anche se non siete vicinissime fateci un pensiero perché si tratta davvero di tempo speso bene. Magari dopo potete farvi una bella gita a Como, che è davvero una cittadina stupenda!
Ma che cos’è esattamente la Posturologia?
Si tratta di un metodo di valutazione e di trattamento che si occupa di varie patologie o problematiche legate, appunto, alle posizioni assunte dal corpo. Generalmente non si pensa a quante correlazioni possano esserci tra postura e salute. Il nostro corpo infatti è un macchinario perfetto, che funziona al suo meglio se tutti i suoi meccanismi lavorano in sinergia.
Il mal di schiena può avere svariate cause tra cui la gravidanza e sono milioni gli italiani che ne soffrono. A volte il problema può essere legato ad un’abitudine scorretta o altro aspetti di cui, magari, la persona non è consapevole e che non ha mai preso in considerazione.
Il quadro può essere aggravato dalla sedentarietà, uno stile comunque negativo per il nostro benessere, da diversi punti di vista. Chi svolge, ad esempio, un lavoro d’ufficio è più soggetto a sviluppare una postura sbagliata, soprattutto per quanto riguarda il tratto superiore della colonna vertebrale e del collo.
Una soluzione semplice potrebbe essere quella di guardare il telefonino con meno frequenza, con la schiena in posizione neutra e le scapole retratte. Vediamo, dunque, che a volte basta correggere alcuni movimenti e fare un po’ di attenzione per migliorare; in altri casi, invece, può servire un professionista che aiuti il corpo a ritrovare il suo asse e il suo benessere. Attraverso esercizi specifici, respirazione e massaggi mirati, però, in alcuni casi il dolore può cessare o quantomeno alleviarsi.