Prima giornata brasiliana. Aria condizionata a manetta nel viaggio da San Paolo a Manaus. C’era gente in canottiera, modello tamarreide e poi il giornalista e il regista intabarrati come fosse gennaio. Arrivati nella caldissima Manaus (da pazzi far giocare a pallone lì) l’incontro con il mitico Padre Robert.
Chi è quest’uomo e perchè definirlo mitico? Nato in India, ha preso i voti in Italia, studiando al Pime di Monza. Ed è proprio a una delle feste della comunità missionaria che Robert e il nostro giornalista si sono conosciuti. Un’amicizia ormai ventennale, coronata dal caloroso abbraccio amazzonico, casa di Robert da otto anni ormai. Siparietto comico, oggi, nel centro di Manaus con il padre che, fidandosi del classico parcheggiatore abusivo ha dapprima imboccato un via in contromano per parcheggiare, poi, vistosi soffiare il posto da chi era entrato nel giusto senso, ha pensato bene di invertire in una strada larga una dozzina di metri, con una pendenza superiore al cinque per cento.
Risultato? Bacio a una vettura parcheggiata, con la proprietaria che assisteva all’incidente in diretta. Amorevole discussione tra i protagonisti, con la donna in tenuta balneare, piedi nudi sull’asfalto rovente e tanto di Iphone nella mano destra. Padre Robert, stizzito per l’accaduto, sceglie un parcheggio a pagamento, per poi andare a celebrare un’elefantiaca messa di Pentecoste, durata piú di due ore, in mezzo alla città, con bancarelle, profumi e musiche simili a una sagra di paese. Finita la messa, i nostri eroi si sono recati a Rio Preto, circa 80 km da Manaus, addentrandosi nella Foresta Amazzonica, viaggiando su una strada che definire tale, sarebbe per lo meno eufemistico. E’ iniziata l’avventura mondiale.. Un’avventura quotidiana che seguiremo in tutte le sue forme.
Eroi perchè?
Forse perchè andare alla ricerca della propria felicità, ha, al giorno d’oggi, qualcosa di eroico… 🙂
Direi un ottimo inizio!!
Grande Robert, un saluto.
Papà Mondiale, potevi guidare tu… O forse è meglio di no :)))