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SE NON TUTTA LA CRISI VIEN PER NUOCERE…

L’altra sera è stata una serata speciale. Come non facevamo da tempo non identificato – giuro, non me lo ricordo! Forse il nostro anniversario di nozze, il 12 novembre? – io e Papàrisparmio siamo andati a cena fuori. Abbiamo lasciato la piccola a Nonnarisparmio e siamo andati a mangiare la fiorentina, che mio marito adora, da buon sudamericano ama la carne!

Io invece la mangio di rado e solo alcuni tipi: filetto, tagliata, nodino di vitello e roast beef. Il resto potrebbe non esistere. Appena sa di animale o è un filo dura, lascio tutto lì. Proprio non mi va giù. E se non fosse per i salumi, di cui vado ghiotta per sapore e praticità, diventare vegetariana non sarebbe un grosso sacrificio.

Questo per dirvi che, da criticona, l’altra sera sono rimasta piacevolmente colpita. Siamo andati a mangiare la fiorentina con un coupon Poinx a soli 29 euro. Un po’ ero scettica perchè l’ultima volta (però con Groupon), quando il prezzo era così basso, ci eravamo trovati proprio male: servizio lento e disattento e carne davvero di pessima qualità (che secondo me non era nemmeno fiorentina!). Altra cosa qui, in questo ristorante milanese, il Jam Grill House, gestito da giovani ragazzi, gentili e che certo non ti facevano sentire di “serie B” solo perchè andavi con il coupon…

PRIMA...

PRIMA…

Per prenotare ho chiamato solo con una settimana di anticipo, il cibo era tutto di ottima qualità, bell’ambiente e prezzi molto convenienti! Guardate anche senza coupon. (però ovvio, se possiamo risparmiare ancora, noi mammerisparmio appreziamo ancora di più!) 😀

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Avessimo avuto voglia di un dessert – non compreso nell’offerta – avremo pagato nemmeno 5 euro. E vi assicuo che li valeva tutti.

...E DOPO!

…E DOPO!

Cosa comprendeva l’offerta? Un tagliere di salumi con dei panini speziati deliziosi, un flute di vino frizzante bianco gelato, l’acqua e 1,2 kg di fiorentina scaloppata con patate al forno e onion rings, coperto e caffè.

Tutto è arrivato velocemente e bello caldo. La fiorentina la potevi chiedere o già tagliata o da tagliare. La cottura è sempre media perchè come scritto qui, a noi milanesi effettivamente non piace troppo al sangue. Così infatti riportava il menù:

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Vi ricordate quando per mangiare una fiorentina, si dovevano spendere almeno 70 euro a coppia? Beh quei tempi sono finiti signori…alla fine qualcosa di buono questa crisi l’ha portato con sè! 🙂

Questo vuol dire poter uscire più spesso, cosa che ci ripromettiamo di fare io e Papàrisparmio non appena la piccola sarà più grande. Prima di acquistare sui siti di gruppo d’acquisto come Poinx,  io vi consiglio sempre  di andare a leggere le recensioni di quel ristorante (il Jam Grill House ha 206 voti “eccellenti” su tripadvisor per esempio) e di valutare anche la location. Di solito a una buona location corrisponde anche una cucina attenta e curata.

ALLA SCOPERTA DI CACHA PREGO

Spiaggia di cacha prego

Mezza giornata con Cesar ed ecco subito la prima sorpresa. Andiamo al mare, fino a qui nulla di strano. Mi preannuncia che gireremo spesso in questo periodo insieme a lui e che talvolta resteremo fuori a dormire. “Ottimo” ci diciamo io e il mio compagno di viaggio. “E’ vicino il mare?”. Risposta: “Molto”. Beh, solo per uscire da Santo Antonio ci impieghiamo venti minuti. Ogni cinquanta metri c’e’ un dosso. Una cosa assai rara da noi. Poi imbocchiamo una specie di strada provinciale. La fatica del viaggio si fa sentire e ci assopiamo. Dopo circa trenta minuti di viaggio ritorniamo in noi, ma siamo ancora in macchina. “Manca poco”, ci dice il nostro autista. In pratica abbiamo viaggiato un’ora e un quarto, ma una volta attraversato un lunghissimo ponte, siamo sull’isola di Itaparica.

Arrivati? No. Affrontiamo una strada modello groviera, piena di buchi da far invidia a quelli trovati in Amazzonia, solo che Cesar non possiede la macchina di Robert. Attraversiamo interamente l’isola per arrivare all’estremita’ meridionale dell’isola, chiamata Cacha-Prego. Finalmente imbocchiamo una viuzza che sfocia direttamente sul mare. Siamo arrivati! Cesar parcheggia davanti a una pousada (in italiano, hotel o pensione). A piedi ci dirigiamo verso la spiaggia. Ci si para davanti un panorama spettacolare. Centinaia di metri di spiaggia bianca vergine. Peccato non fosse pulitissima, visto le tante alghe, ma qui e’ bassa stagione, quindi sembra tutto un po’ abbandonato. Abbiamo ancora un’ora prima che il sole tramonti. Alle 17,30 inizia a scendere. In venti minuti e’ buio. Mi do da fare e cerco le conchiglie, mia grande passione, prima di dedicarmi agli scatti piu’ suggestivi. Visto il tempo che ci abbiamo impiegato, non credo che vedremo altre volte uno scenario simile.

Spiaggia di Cacha Prego

Spiaggia di Cacha Prego

L’acqua e’ davvero gradevole, mentre passeggio sulla battigia. Ho il costume, ma non faccio il bagno, perche’ penso che non durera’ molto la nostra presenza qui, visto il tempo che dovremo spendere per arrivare a Santo Antonio. Dopo poco, infatti, Cesar ci richiama all’ordine. Dimenticavo, e’ seguito dalla moglie Clotilde, grande feeling tra i due, e dalla secondogenita Mag, accompagnato dal fidanzato Wellington. I due ragazzi ci hanno raggiunto successivamente. Raccogliamo le nostre poche cose, nello zaino ho messo un costume di ricambio per l’evenienza e un asciugamano, e ci prepariamo al viaggio di ritorno.

Inizia il tramonto

Inizia il tramonto

Cesar, pero’, ci guarda stranito. “Stanotte stiamo qui!”. Qui dove? Nella pousada, che e’ chiusa al pubblico, ma aperta a lui. In pratica ci impadroniamo subito della bellissima struttura, travi a vista, mattoni a vista, piscina, palme, insomma…un paradiso. Mag e il suo fidanzato si buttano in piscina, c’e’ anche l’idromassaggio. Un posto davvero incantevole. E chi se lo aspettava!! Non abbiamo praticamente nulla per trascorrere la notte, ma ci adattiamo alla grande. Trascorriamo una bellisima serata a bordo vasca, poi stanchissimi, alle 22 andiamo a dormire.

Lo spettacolo del tramonto di Cacha Prego

Lo spettacolo del tramonto di Cacha Prego

Il giorno successivo ci godiamo il mare, che e’ tutto per me. Nessuno in spiaggia, il deserto piu’ assoluto. Si’, lo so, sto provocando molta invidia, ma e’ stata veramente una graditissima sorpresa. Dopo i primi metri, l’acqua diventa fredda, una fortissima corrente attanaglia le gambe. Mi tuffo, provo qualche bracciata, ma e’ come nuotare contro corrente. Onde evitare problemi, desisto dal tentativo di nuotare e ripiego per la piu’ tranquilla piscina. Mi chiedevo il perche’, ora l’ho capito. Mi mancava il bagno nell’oceano. Ora ho colmato anche questa lacuna. Cesar ci offre il pranzo in un ristorante di qui, e’ un po’ il boss della zona…diciamo cosi’, poi facciamo ritorno a casa. Certo, non e’ stata un’avventura come quelle raccontate e vissute in Amazzonia, pero’ non lamentiamoci dai…

PRIMA SORPRESA A SALVADOR, C’E’ CESAR NON IL MARE

Cesar e’ un grande. Non solo fisicamente, circa 1,90 per un quintale superato da molto tempo, ma perchè ha fatto per me qualcosa di davvero grande: ospitarmi nella sua casa. Dove sta la grandezza della cosa? Beh, io ho conosciuto dal vivo Cesar Ferreira il 18 di giugno, all’aeroporto, quando, atterrati da Manaus, ci siamo trovati di fronte questo omone che ci ha abbracciato calorosamente come fossimo amici da sempre.Cesar Ferreira

In realta’ abbiamo cominciato a conescerci circa dieci anni fa, quando mi arrivo’ una sua mail. Mi chiedeva la possibilita’ di allenare la mia squadra di calcetto. Era arrivato a me tramite un sito specializzato proprio nel calcio a 5. Piccolo particolare, la mia squadra partecipa a campionati amatoriali e non ha allenatore, presidente o direttore. Io svolgo queste funzioni e i miei giocatori non sono altro che amici.

Capirete che la sua proposta non rifletteva certo lo spirito della squadra. A un mio primo cortese rifiuto, Cesar, non capendo bene la motivazione, mi aveva risposto allegandomi il suo curriculum. Di tutto rispetto, con tanto di diplomi ed esperienze sia con il calcio a 11 che con il calcio a 5. Ancora una volta, pero’, gli spiegai che noi non eravamo in cerca di un allenatore e che non potevamo certo pagarlo. Capii subito, dallo scambio di mail, che mi trovavo di fronte a una persona educata e decisa a trovare una soluzione per venire nel nostro paese.

Dopo qualche anno, con l’avvento di Facebook, ricevetti la sua richiesta di amicizia. Ovviamente mi ricordai di lui ed ebbi la possibilita’ di vederlo in foto e iniziare una conversazione con lui. Inizialmente ci scrivevamo in un misto di inglese, spagnolo, italiano e portoghese, poi, quando iniziai ad apprendere la sua lingua, le conversazioni divennero sempre piu’ fitte. Cesar ha iniziato a invitarmi a casa sua nel gennaio del 2013. Ho provato in tutti i modi a raggiungerlo in occasione della Confederations Cup, ma, per motivi economici, ho desistito, promettendogli che avrei fatto di tutto per raggiungerlo in occasione della Coppa. Santo Antonio de Jesus da casa di Cesar

Ogni conversazione con l’immancabile “fica com Deus”, che tradotto letteralmente significa “Stai con Dio”, ma il cui vero significato e’ “Credi in Dio”. Ebbene, alla fine, sono riuscito a mantenere la mia promessa e cosi’ sono arrivato, insieme al mio regista, a Salvador. E qui e arrivata la prima sorpresa di questa seconda parte di viaggio: Cesar mi ha sempre detto di abitare vicino all’Isola di Itaparica. Vista dalla casa di CesarPeccato che il concetto di vicinanza dei brasiliani sia un poco diverso dal nostro. Abita a San Antonio de Jesus, 200 km da Salvador e ben 70 dall’isola. Pensavo di godermi il mare e invece…

CIAO MANAUS, BENVENUTI A SALVADOR

Eccoci arrivati al termine della prima parte del viaggio dei nostri due amici che hanno lasciato Manaus alla volta di Salvador de Bahia, dove rimarranno sino al primo di luglio. Ho voluto guidarvi in questa prima parte di percorso raccontando quotidianamente questa avventura. Da oggi, però, lascio spazio alla viva voce del neopapà che vi prenderà per mano nel prosieguo di questo viaggio. Inevitabile partire, con il suo racconto, da quelle che sono state le emozioni vissute in questi primi dieci giorni brasiliani.

Rio PretoQuando sono partito il 7 di giugno da Malpensa mai avrei immaginato di vivere tutto ciò che ho vissuto in questi giorni. Tanti sono stati i dubbi che mi hanno accompagnato dopo aver acquistato il biglietto il 14 maggio scorso. Oggi, a distanza di un mese, sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta.

Certo, siamo solo a un quarto del viaggio, certo conoscevo bene Robert, ma svegliarsi ogni giorno e scoprire qualcosa di nuovo di questa immensa parte di mondo…beh, l’ho trovato davvero impagabile! Lascio Manaus con tanta nostalgia, o saudade come si dice qui, delle persone che ci hanno accolto in questa nostra avventura. Rio delle AmazzoniOvviamente lo straordinario Robert, che è diventato il mito del mio compagno di viaggio e poi tutte quelle persone che, ovunque andassimo, senza neppure conoscerci, alzavano il pollice per salutarci, con un bel sorriso ad accompagnare il tutto. Per non parlare di tutti quei bimbi che, per una settimana, sono stati i miei bimbi, che ci seguivano a ogni passo, come fossero delle pecorelle dietro al loro pastore.

Tutte le comunità che ci hanno accolto e applaudito ogni qual volta Robert ci presentava al termine delle messe che celebrava nelle sue sperdute chiese, con un ringraziamento particolare all’ultima, quella del chilometro 42, raggiunta dopo diecimila metri di sterrato, sul retro scoperto del fuoristrada di Robert, in compagnia di Armando Lucas, 6 anni, Amanda Helena, 12, e Nayara, 13, piccoli passeggeri imbarcati dal grande Padre nell’ultimo tratto del tragitto. Rio NegroL’indimenticabile tombola al termine della messa, con due soli numeri a separarmi dalla bellissima maglia rubio-negra del Flamengo e l’altrettanto indimenticabile cielo stellato che ha salutato la nostra ultima notte a Rio Preto. Abbiamo vissuto talmente tante emozioni che potremmo fare un film solo sui dieci giorni vissuti da Robert, invece ora ci gettiamo a capofitto nella seconda parte del nostro viaggio, curiosi di sapere se sarà all’altezza della prima oppure no. Ci accoglierà la splendida isola di Itaparica, di fronte a Salvador de Bahia. Saremo ospiti di Cesar Ferreira. Chi è e cosa faccia, lo scoprirete nei prossimi giorni…e noi con voi, visto che lo conosceremo intorno alle 9 quando dovrebbe venire a prenderci all’aeroporto.

RICETTA TORTA CON FRUTTA MATURA DA FARE COI BIMBI #LIBERIDISPORCARSI

Cucinare non è la mia passione ma con lo Zio Diego e Babyrisparmio abbiamo preparato una torta di frutta che altrimenti avrei buttato. Nemmeno pulire è la mia passione, ma con Chanteclair è stato facile riordinare…perchè loro devono essere #liberidisporcarsi e di sporcare, altrimenti che bambini sarebbero?

Io non sono una grande amante della cucina.  O meglio, mi piace mangiare ma non amo stare tra i fornelli. Eppure vedo che un sacco di gente adora passare il tempo a tagliare, impastare, infornare…no, no! Non fa per me. Soprattutto perchè ancor prima di cominciare penso già al momento in cui mi toccherà riordinare.

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Però devo ammetterlo, l’altro giorno mi sono proprio divertita! Cucinare con i bambini in effetti è un’altra cosa. E’ una tale gioia che il fatto di dover ripulire i loro “disastri” passa in secondo piano. Non senza un aiutino, sia chiaro… 😉

E’ stata la prima torta preparata con Babyrisparmio anche se il grosso, devo dire, lo ha fatto mio fratello Diego, anche detto lo Zio Diego. A vederli vicini sembrano tutto fuorchè zio e nipote, vero? Del resto nemmeno io sembro troppo la mamma di Babyrisparmio, mentre io e lui ci assomigliamo abbastanza.

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Tempo fa vi avevo proposto una buonissima torta alle banane mature preparata da una mammarisparmio, ricordate? Io però avevo anche delle pere e delle mele da fare fuori, così ho fatto delle piccole varianti. Diciamo che a casa mia la frutta non va per la maggiore, almeno non questo tipo, specifico per la piccola di casa. Così ho pensato bene di preparare una torta con questi ingredienti che altrimenti sarebbero andati persi, perchè mangiarsi una mela molle non è il massimo della vita, diciamolo! 🙂

Ho chiamato Nonnarisparmio che al volo mi ha fornito le seguenti quantità, alla base di tutte le torte che prepara!

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  • 250 g di farina
  • 2 uova intere
  • 100 g di zucchero
  • 70 g di burro
  • 1 bustina di lievito
  • 1 tazzina di latte

A questa base, come vi dicevo, ho aggiunto banane, pere e mele mature a pezzettini, buttando ovviamente le parti eccessivamente nere. Più frutta mettete più buona risulterà la vostra torta, perchè risulterà più morbida e umida.

 

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Torta buonissima e lo Zio Diego bellissimo

Beh devo dire che il risultato è stato sorprendente. Ma cosa ancora più sorprendente è stato pulire: facile e veloce. Abbiamo utilizzato i detergenti della linea Chanteclair Bebè, che non sapevo avere una gamma così ampia. Io infatti usavo già i Detersivi Dedicati Bebè – compreso l’Ammorbidente – per lavare a mano i capi della piccola. Poi, col tempo, ho scoperto anche lo Spray Scioglimacchia (santo subito, perchè quando si tratta di macchie di popò e sugo, se non pretrattate, non se ne andranno mai!).

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Così mentre lo Zio Diego puliva la cucina usando lo spray a mo’ di pistola – non senza farmi fuori mezzo flacone :-/ – io ne ho approfittato per pulire tutte le superfici e i giocatoli della piccola con Chanteclair Bebè Superfici Sicure igienizzante…non sto a dirvi cosa ho trovato sotto il cuscino del seggiolone di Babyrisparmio, che non sollevavo da un po’, eh eh!

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L’IMPORTANZA DEL MATERASSO DEL BEBE’, NON SONO TUTTI UGUALI

Come scegliere il materasso migliore per nostro figlio? Tutte le novità: da quello antizanzare a quello contro le allergie. Un materasso di qualità costa poco di più e regala al tuo bambino un sonno migliore…per la gioia di tutta la famiglia!

 

“Stiamo tanto attenti all’involucro e poi non guardiamo la cosa più importante: il contenuto”. Queste parole non le ho sentite in chiesa durante l’omelia, ma in una fabbrica di materassi; parole, che mi hanno davvero fatto riflettere!

04Ho ripensato infatti a quando ho acquistato il lettino di Babyrisparmio. Ho puntato tutto sull’esteriorità e robustezza ma poi ho tralasciato la cosa più importante per un neonato: il materasso, dove per i primi mesi di vita trascorre più della metà del proprio tempo.

Mi mangio le mani, perchè quello che mi ritrovo ora non l’ho pagato nemmeno poco (80 euro) e solo oggi scopro che con la stessa cifra avrei potuto avere un materasso di qualità superiore per il sonno di mia figlia. Peraltro, una ricerca dice che su un materasso nuovo e di qualità si dormono mediamente una cinquantina di minuti in più e la sera ci si addormenta molto prima. E chi mi segue già sa quanto il “sonno” sia argomento tabù ormai da due anni, qui a casa risparmio!

20140610_114731Proprio di recente ho avuto la possibilità di visitare assieme ad altre mamme blogger la sede della Simam, azienda leader nella produzione di materassi, il cui fiore all’occhiello è rappresentato proprio dalla produzione dedicata alla prima infanzia.

Dopo aver toccato con mano e seguito il ciclo produttivo di un materasso per bambini (che non è uguale a quello di un adulto!), una volta a casa ho tastato quello di Babyrisparmio per avere la certezza di ciò che già sospettavo: la mezza fregatura presa. La struttura del lettino è sì stupenda, da vera principessa, il materasso purtroppo un po’ meno.

 Dunque come deve essere un buon materasso per il lettino del bebè?

 

  • Non deve essere né troppo rigido né troppo molle, tuttavia abbastanza duro da dare il giusto sostegno alla colonna vertebrale.
  • No al riuso del materasso tra fratelli. Polvere e sudore (a proposito, sapete che un adulto perde in media una lattina di liquidi ogni notte, che si depositano su lenzuola, materasso e in parte evaporano?), ma mettiamoci anche vomito, pipì ecc. finiscono prima o poi sui loro lettini, diventando terreno fertile per la proliferazione di acari e batteri.
  • Il materasso va areato. Nessuno lo farà tutti i giorni come dicono le linee guida, ma provate a girarlo almeno una volta ogni due settimane. Soprattutto se poggia su un cassone o su un piano chiuso e dunque ha un ciclo d’areazione ridotto. Anche se in lattice, giratelo spesso, poichè è il materiale che più di ogni altro è causa di allergie.

Materassi per bimbi allergici

02Sapete che esiste un materiale apposito per i bambini che soffrono di allergie agli acari della polvere? Si chiama X-Static e, grazie alle fibre d’argento contenute al suo interno, impedisce la proliferazione dei batteri, di cui per l’appunto si nutrono gli acari. Risultato, il 94,1% di acari in meno e sonno più tranquillo per chi soffre di questa allergia.

I materassi possono essere in lattice, in fibra, con le molle, con le molle sacchettate, in memory…che a sua volta ha altre 1000mila sotto opzioni! Non vi nascondo che a  un certo punto mi sono trovata spaesata, come quando devo scegliere uno yogurt e non so mai decidermi! Così sono andata subito al sodo e ho chiesto al signor Simam, quale fosse secondo lui il materasso migliore sul quale far dormire un bambino:

“Mio figlio – ha sentenziato – lo farei dormire di sicuro su un materasso in fibra, e magari con un piccolo strato di memory!”.

In effetti, è sembrata anche a me la soluzione ideale,  perchè potendoli alternare, è possibile usare il lato memory – che tende a essere un po’ più caldo – durante il periodo invernale e quello in fibra per quello estivo.

Nanotecnologie per il sonno e contro le zanzare

A ogni tipo di materasso, poi, possono essere aggiunti dei tessuti ad hoc, alcuni realizzati con il contributo delle nanotecnologie. Cosa significa? Che possiamo avere un materasso alla delicata profumazione di camomilla o in grado di tenere lontane le zanzare! Solo per citarne due. Le microparticelle rilasciano infatti le varie profumazioni, attivandosi esclusivamente con il peso del corpo sul materasso. Scusate se è poco… 😉

E del cuscino per il bebè vogliamo parlarne?

 

Il cuscino, come sappiamo nei primi mesi del bambino non è indispensabile. Se però si tratta di neonati che soffrono di rigurgito può essere una grossa mano per tenere a bada il problema. A tal proposito vengono commercializzati dei piccoli guanciali inclinati che aiutano i reflussi gastroesofagei a rimanere giù. Quanto all’antisoffoco signor Simam? “Nessun bambino è mai soffocato per un cuscino. Sono frasi che rassicurano le mamme, che noi stessi mettiamo sui materassi per politiche di marketing ma vorrei che le mamme capissero quello che è davvero importante in un materasso per bambini. IMG_20140610_111558Per esempio è fondamentale che abbia una cerniera che non possa far male al bambino, all’interno della quale non possa rimanere incastrata la sua manina; e poi deve essere assemblato con materiali di qualità. Come saperlo? Basta guardare le etichette. Se è presente il marchio del consorzio dei produttori materassi di qualità, che rispettano le normative UNI 11036 per la sicurezza dei prodotti per neonati e bambini, potete stare tranquille!”.

Normative che ho scoperto non essere obbligatorie in questo campo. Per questo è facile prendere una cantonata. Pensate che in alcuni controlli, tempo fa, all’interno dei materassi per bambini furono trovati persino pezzi di moquette dell’Ente Fiera, calpestati chissà quante volte!


E voi fareste mai dormire vostro figlio su una moquette impolverata?

 

Diffidate dunque di chi con il lettino vi regala al materasso, perchè difficilmente potrà essere un prodotto di qualità. Risparmiamo su altre cose mamme, anche perchè la differenza di prezzo è davvero poca: 20-30 euro!

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A tal proposito, la società che abbiamo visitato – eccezionalmente, dato che non  vende mai ai privati – ha messo a disposizione per le prime 10 tutte le mamme un super sconto dedicato a noi mammerisparmio: il 40% in meno del prezzo di mercato su due prodotti top, quello alla camomilla utile a favorire il sonno e quello anti zanzara, capace di tenere lontano le maledette!

Ve li presento, se siete interessate, lasciatemi un commento qui sotto e vi ricontatterò per darvi tutti i dettagli. Io non ci guadagno nulla ragazze, credo però sia una bella opportunità da cogliere al volo questa! 🙂 Con poco più di 60 euro avete davvero un prodotto per cui mi sento di garantire e che se avessi conosciuto a suo tempo, avrei sicuramente acquistato per la mia piccola. Mi raccomando, solo per le prime 10 vista l’eccezionalità della cosa.

 GAMMA CITRONELLO

Materasso cm 125 x60 euro 109,00 (scontato euro 65,40) Soprafodera con tessuto citronello per materasso cm 125 x60 euro 39 (scontata euro 23,40) Cuscino per lettino con tessuto citronello euro 20 (scontato euro 12) Completo culla con tessuto citronello euro 32 (scontato 19,20) Materasso da viaggio con tessuto citronello euro 48 (scontato 28,80) citronello Spedizione euro 10,00 SPEDIZIONE GRATUITA per importo superiore a euro 90,0 Pagamento con bonifico bancario

GAMMA CAMILLO

Materasso cm 125 x60 euro 99,00 (scontato euro 69,40) Soprafodera con tessuto camillo per materasso cm 125 x60 euro 39 (scontata euro 23,40) Cuscino per lettino con tessuto camillo euro 20 (scontato euro 12) Completo culla con tessuto camillo euro 32 (scontato 19,20) Materasso da viaggio con tessuto camillo euro 48 (scontato 28,80) camillo Spedizione euro 10,00 SPEDIZIONE GRATUITA per importo superiore a euro 90,0 Pagamento con bonifico bancario