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VINCI UNA LAVASTOVIGLIE SMEG E FORNITURA FINISH TABS. INSTANT WIN, SENZA OBBLIGO D’ACQUISTO! PREMIO FINALE VIAGGIO A PARIGI X2

Amici non fatevi sfuggire questa possibilità più unica che rara! Vincere una bellissima lavastoviglie Smeg e una fornitura di tabs a marchio Finish Quantum semplicemente compilando il form che si aprirà una volta cliccato sull’immagine sottostante. Davvero un’iniziativa da non lasciarsi scappare perchè non c’è obbligo d’acquisto ma, trattandosi di un instant win, è sufficiente indicare i propri dati, che devono essere corrispondenti a quelli sulla vostra carta di identità (quindi niente nominativi fasulli), per scoprire subito se si ha vinto…..io non ho vinto, ma incrocio le dita per voi! E comunque fra tutti i partecipanti verrà estratto il premio finale: un viaggio a Parigi per due!

Ricordate: se non giochi, non vinci…e quando tentare la fortuna è gratis, è ancora più bello!

Buona fortuna a tutti e naturalmente….fatemi sapere se c’è qualche fortunato (per chiamarlo in maniera gentile 🙂 ) che si aggiudicherà la lavastoviglie (…santo subito chi l’ha inventata!)

Grazie a tutti! E adesso clicca sotto per andare al concorso!

 

finish smeg

EPISIOTOMIA: TU COME CE L’HAI? E PER CHI NON CE L’HA, TUTTO QUELLO CHE NON SAI (E CHE DEVI SAPERE)

Prima di rimanere incinta, come molte di voi avranno intuito, non sapevo na mazza né di gravidanza né di bambini. Ma viviamo per imparare cose nuove. Dunque eccomi qua, più esperta che mai, a parlarvi di episiotomia, quel taglio, taglietto, taglione che vi fanno lì sotto per agevolare l’uscita del pupo. 

Certo che una parola un po’ più complicata non potevano sceglierla eh! Epi-sio-to-che? Cioè na roba che io ho continuato a chiamare “episotomia” (senza la seconda “i”) credo fino al corso preparto 🙂 Poi lì, ascoltando l’ostetrica ho realizzato la sequenza di figure di merda che avevo accumulato nel tempo! E nessuno che mi avesse detto mai: “Guarda che si dice così!”

Del taglio che ti fanno là sotto già sapevo. Nonnarisparmio è da quando ero bambina che parlando di come ero nata, mi diceva sempre: “…e per farti uscire mi hanno dovuto addormetare. Infine hanno preso il forcipe e mi sono risvegliata tutta cucita!” . Per la serie: come rassenerare una figlia femmina che un giorno partorirà.

Di sicuro l’episiotomia è in una di quelle cose di cui si parla di più durante quei nove mesi. Oggi poi con internet, si leggono di quelle robe che terrorizzerebbero anche Jack lo squartatore.

Il perchè di tanta paura è presto detto: sai come entri, ma non sai come uscirai.

Sotto il fatidico momento: i punti e la cucitura!

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UOMINI, SU CERTE COSE HANNO LE IDEE CHIARE
Ancora un grazie all’artista Ibic che ha dato vita alle mie parole.

Quelle che “mi è rimasta larga”

Questo è un po’ lo spauracchio di tutte. La paura che non torni più quella di prima e che tuo marito ti tradirà per un’altra (più stretta!). Perchè non basta la depressione post-partum, il fatto di ritrovarti con 185 kg in più sulla bilancia, i capelli che cadono per via dell’allattamento, le ascelle che puzzano per via dell’allattamento (e anche per alcune docce che mancano all’appello e che non si ha mai il tempo di fare), due occhiaie che ti arrivano sotto i piedi…insomma, ci si mette anche lei: la vagina, l’unica cosa che ti va larga dopo una gravidanza!

Quelle che “ce l’ho più stretta di prima”

Questa è la categoria più odiosa. E’ anche quella che di solito si vanta della sua episiotomia! “Mi è tornata come nuova, addirittura meglio di prima!” mi ha detto una volta una signora in pizzeria. Cioè? Ma come ce l’avevi prima? Fammi capire. Perchè il punto di partenza che conta 😉 Della serie: quanti ne hai presi? No vabbè dai…non voglio essere cattiva, ma oggettivamente questa categoria sta un po’ sulle balle, no? Anche perchè è questa la più agognata fra tutte le opzioni e, guarda caso, la più apprezzata dai signori uomini.

Quelle che “basta sesso!”

Quelle che per colpa dell’episiotomia non possono più fare più sesso, “perchè mi fa un male cane” (anche dopo un anno). “Mi brucia, mi tira, sento i punti, sento prudere, pizzicare, scricchiolare, strisciare, le formiche”. Ok, fare sesso dopo aver partorito è l’ultimo dei nostri pensieri, ma quante di noi l’hanno usata come scusa?  Presente! 🙂 L’unico mio desiderio era rimpilzarmi di patatine pucciate nella nutella.

Quelle che “mi hanno cucita come un cotechino”

Presente/2. Le due cose, del resto, vanno a braccetto. Questa è la categoria che trova il coraggio di prendere uno specchio e guardarsi lì sotto quando ormai il bambino già gattona 🙂 Dopo circa una settimana dal parto, di solito, ti fai coraggio e metti una mano lì sotto per sentire cosa c’è. O meglio se c’è ancora qualcosa…e la sensazione è un po’ quella di toccare un bell’insaccato o la retina che si usa per le arance.

Non capisci bene cosa stai toccando, o meglio ancora dove stai toccando. Per la serie: che buco è? Quello davanti, dietro? Di solito a questa categoria appartengono quelle che si alzano in piedi il giorno dopo, proprio come un cesareo.

Quelle che “ho sofferto più dopo che durante”

Presente/3. E questo è il caso che più mi rappresenta. Sono arrivata a dire “Era meglio il cesareo!”. Questa è la categoria di chi, dopo il parto, passa le sue giornate con le tette fuori – ad allattare – e la patata al vento – per farl e prendere aria. 🙂

I punti tirano, tu sudi proprio lì (nel mio caso era pure luglio), infiammazione alla stelle e così, appena puoi, corri a sederti sul bidet a rinfrescartela un po’. Sei diventata esperta nel lancio di bombe d’acqua dalla distanza. Con delicati movimenti, cercando di toccare con la mano il meno possibile perchè ti fa troppo impressione venire a contatto con quel filo spinato che ti ritrovi tra le gambe, getti le suddette bombe alla ricerca di un po’ di sollievo. Tamponi delicatamente con un panno perchè sai che non deve restare umida, ti sdrai sul letto e con un foglio te la sventoli energeticamente creando un incrocio di venti che manco a Trieste. Il tutto davanti lo sguardo perplesso di tuo marito. 😀

Quelle che “una cicatrice nell’anima”

Sono quelle che ne fanno più una questione di principio che altro. Sono quelle che devono partorire naturalmente a tutti i costi, senza l’intervento medico, che la vivono quasi come un’usurpazione; quelle che non si rassegnano al taglio nemmeno se il figlio ha una circonferenza cranica di 80 cm. Quando ormai hanno gli occhi fuori dalle orbite dopo ore e ore di spinte, cedono e dicono: “Tagli dottore, tagli”. Ma nella loro anima, rimarrà sempre la cicatrice più dura da cancellare: non essere riuscite a procreare secondo natura.

Quelle che “mi hanno messo solo due punticini”

Questa è la categoria cui l’hanno fatta di rito, giusto per “mettere la firma” e velocizzare il tutto. Due spinte e il bambino è uscito. Praticamente non se ne sono nemmeno accorte, già in piedi a mangiare pane e salame a un’ora dal parto. Ovviamente, per me, rappresenta la categoria più antipatica visto che ho avuto solo compagne di letto così, quando io non riuscivo nemmeno ad alzarmi sulla schiena e facevo pipì dentro una padella 🙂

Ci ho riso e scherzato per sdrammatizzare ma l’episiotomia è una cosa seria e come avrete capito per me è stata un piccolo trauma. Mi sono seduta sulla ciambella per un mese intero una volta a casa e ho rivissuto quell’inebriante sensazione di liberazione che si prova durante l’espulsione, quando finalmente ho espulso anche tutti quei punti che avevo internamente. L’episiotomia che mi hanno praticato ha reciso una varice, per cui anzichè perdere 300 g di sangue (questa è la media) ne ho perso un litro. Ci sono voluti molti punti – non ho mai osato chiedere quanti! – e diverso tempo prima che non sentissi più fastidio lì sotto.

Insomma, quando si dice che ogni parto è a sè, io dico che “ogni taglio è a sè!”.

Un po’ come quando vai dal parrucchiere… 😉

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Tua Mammarisparmio

SMAGLIATURE IN GRAVIDANZA E GAMBE PESANTI? MUSTELA 9 MESI TI REGALA LA BORSA PRIMI VIAGGI

Si chiama operazione “9 MESI IN BELLEZZA”, la nuova promozione di Mustela dedicata a tutte le future mamme. E’ sufficiente comperare quattro prodotti della linea nove mesi, come la crema antismagliature o quella per le gambe pesanti, per avere in regalo la pratica “Borsa Primi Viaggi” all’interno della quale troverete un sacco di prodotti della linea Mustela per l’igiene e la cura del bebè. Pensate che da sola ha un valore che supera i 35 euro.

Mi raccomando, una volta effettuato l’acquisto fatevi consegnare dal negoziante il depliant “Mustela 9 Mesi” come quello sotto in foto, compilatelo in ogni sua parte e spedite il tutto con gli scontrini (non serve infatti che li comperiate tutti assieme…e magari potete farvi “prestare” anche lo scontrino di un’amica 😉 ).

mustela

L’indirizzo cui dovete inviare la busta è il seguente:

OPERAZIONE “9 MESI IN BELLEZZA”, Casella postale 25 – 21019 – Somma Lombardo 1 (VA).

Per sapere il regolamento completo dell’iniziativa cliccate sopra l’immagine della borsa, che potrete utilizzare anche come borsa fasciatoio, porta pappe…insomma, davvero utilissima!

borsa_mustela_primi_viaggi

CIBO DEL CANE MA QUANTO MI COSTI! PREPARA TU I SUOI BISCOTTI CON QUESTA FACILE RICETTA

Mettere un pezzo di carne, due zucchine, una carota in una pentola con acqua a bollire.

Quando tutto è’ cotto, togliere la carne e le verdure e mettere nell’acqua rimasta due o tre panini duri ad ammorbidire.

In una terrina tagliuzzare la carne, aggiungere le carote e le zucchine schiacciate con la forchetta e il pane, non prima però di averlo strizzato per bene dell’acqua in eccesso.

Mescolare il composto – lavorandolo anche con le mani se necessario –  e dosare nel cellofan i pasti giornalieri del tuo amico a quattro zampe. Riporli poi nel freezer. Avrai così, all’occorrenza, la pappa sempre pronta.

 

BISCOTTI FAI DA TE PER IL CANE

 

Con l’acqua avanzata, aggiungete un panino. Quando questo sarà morbido, versate in una terrina:

  • un po’ d’acqua in più se serve
  • il pane strizzato
  • un uovo
  • e un po’ di farina quanto basta.

Mescolate tutto e fate dei salsicciotti che tagliati a pezzi (volendo si possono modellare anche a osso!).

Infornare per oltre un’ora con il forno ben caldo, poichè devon risultare belli duri. Oltre a essere sani e nutrienti, puliscono anche i denti dei nostri amici cani (quelli a cui li ho dati sono rimasti tutti contentissimi!).

Grazie a Marina Borghetti, una Mammarisparmio che tra le altre cose ha fondato l’associazione un Pane per Tutti, di cui parleremo presto!

 

biscotti per cani fai da te

 

 

50 STAMPE GRATIS CON DUE PRODOTTI JOHNSON&JOHNSON. SCARICA I BUONI SCONTO

Vi segnalo questa promozione sulla linea Johnson&Johnson (quello dello shampoo giallo senza lacrime per intenderci! Che tanto mi fa ricordare di quando ero piccina! 🙂 ).

Se acquistate due prodotti sullo STESSO scontrino avrete in regalo 50 foto da stampare. Ecco la locandina che rimanda all’iniziativa: “Stampa le tue emozioni!”. Basterà collegarsi al sito momentimagici.com e inserire i dati come richiesto.

 

Johnson bby 50 stampe gratis

Mi raccomando! Prima di fare i vostri acquisti non dimenticate di portare con i buoni da stampare e da consegnare alla cassa. Cliccate sull’immagine sotto per avere i vostri buoni sconto da stampare!

buoni johnson

COME PULIRE LE INCROSTAZIONI DEL FORNO IN MANIERA NATURALE ED ECONOMICA

Pulire il forno non è mai stato così facile! Vi insegno un piccolo e semplicissimo trucco che vi farà buttare via quegli inutili e costosissimi prodotti specifici una volta per tutte. E addio incrostazioni!

Il problema del forno sporco è una di quelle cose ci fa andare via di testa. Perchè? Perchè nove volte su dieci ce ne accorgiamo quando ci serve. La nostra torta o il nostro pollo ripieno aspettano solo di essere infornati e noi, solo dopo aver preriscaldato, dall’odore nauseabondo che aleggia per la casa ci accorgiamo che l’ultima volta che abbiamo fatto il pesce i liquami si sono incrostati sul ripiano inferiore. Una torta che sa di pesce? Anche no! 

Su questo c’è poco da fare. Bisognerebbe, ogni volta, subito dopo aver usato il forno, stare lì a pulirlo. Ma dover aspettare che si raffreddi prima di poterlo fare, di certo non aiuta la nostra memoria.

 

"female Baker With Oven"

“female Baker With Oven” BY Fdp

 

 

Una cosa di cui ancora non mi capacito è il costo degli spray pulisci forno. Cioè, cosa c’è dentro? Oro fuso? E poi tanti altri prodotti che costicchiano hanno la possibilità di essere ammortizzati utilizzandoli su diverse cose, mentre lo spray pulisci forno fa solo quello!

Beh, come immaginerete, io è già da un po’ che ho smesso di comperare i vari prodotti specifici.

ECCO COME PULISCO IL FORNO (quando mi ricordo 😉 )!

Prendete il solito bicarbonato, dell’acqua frizzante e create una pappina piuttoso fluida. Spalmatela su tutte le pareti del forno che necessitano di essere sgrassate. Una volta conclusa questa operazione, spruzzate il solito aceto bianco (cliccate qui se volete conoscere altri fantastici usi dell’acete bianco!). Lasciate in posa e ogni tanto ricordatevi di dare un’altra bella spruzzatina di aceto nelle parti più ostiche.

Il trattamento di bellezza del vostro forno deve riposare almeno una notte. La mattina quando vi svegliate, passate la spugna. E rimanete pure a bocca aperta 🙂

In emergenza, non aveste l’aceto, potete usare anche un limone. In questo caso aiutatevi con l’acqua calda (aiuta a usare un po’ meno limone, che in proporzione all’aceto costa decisamente di più!).

Bene, è davvero tutto! Buone pulizie economiche con la vostra Mammarisparmio

E voi? Conoscete altri metodi fai da te? Fatemeli sapere! Ah e si vi piace quello che scrivo, condividetelo schiacciando il bottone qui sotto di Facebook! Grazie mille amica!