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L’UOMO GIUSTO E QUELLO CHE NON TI MERITI (O FORSE SI’)

In questi giorni Papàrisparmio è a Milano e noi siamo al mare. E’ la prima volta da quando è nata Babyrisparmio che stiamo così tanto tempo lontani. Ma tanto quanto? Non ridete…cinque giorni! Già…c-i-n-q-u-e lunghissimi giorni. Lo so che per molti si tratta di un periodo assai breve. Ma noi tre siamo una cosa sola.

E’ un po’ come se all’improvviso mi mancasse un braccio, una gamba. E’ vero, ci si abitua a tutto. Ma quando ti manca un pezzo così fondamentale, ti mancherà per tutta la vita. Di quel braccio sentirai sempre la mancanza. Papàrisparmio per noi è così. E lo era già prima che nascesse Babyrisparmio. Personalmente non ho mai trascorso così tanto tempo con nessuno altro al mondo. Solo con mia madre. Ma dai tre anni in poi – ovvero cominciato l’asilo – anche mia mamma passa in seconda posizione.

Quando Papàrisparmio ha lasciato tutto, la sua amata Colombia, il suo adorato lavoro da ingegnere topografico per raggiungermi in fretta e furia qui In Italia, all’inizio abbiamo avuto molto tempo stare insieme. Tanto, tantissimo. E ne avevamo bisogno! Del resto eravamo stati separati per tre mesi, per motivi burocratici legati al rilascio del visto (è stato ricevuto dall’ambasciata italiana di Bogotà dopo circa tre mesi). Tre mesi sono un’infinità, se ti sei conosciuto solo un mese e mezzo prima. Ricapitolando: conosciuti a marzo, poi un mese e poco più sempre insieme trascorso viaggiando con uno zaino sulle spalle, rivisti ad agosto in Italia dopo ore e ore passate su skype, sposati in novembre. Se non è un colpo di fulmine questo…

All’inizio non è stato facile. Ma le cose facili, di solito, sono anche un po’ pallose, non trovate? Una volta qui in Italia ha dovuto imparare l’italiano e successivamente mettersi alla ricerca di un lavoro, che fosse possibilmente il più vicino possibile a quello che aveva studiato. Ma è vero che dopo un po’, qualsiasi cosa sarebbe andata bene. Ma i tempi erano e sono quelli che sono. La crisi, la crisi! Così fra una cosa e l’altra è passato un anno. Un anno in cui, come sapete, sono rimasta incinta e in cui nemmeno io avevo un lavoro (lo avevo perso, poco prima di partire per la lunga avventura sudamericana che mi avrebbe cambiato la vita!). Un anno in cui siamo stati lo stesso respiro.

amore figlia

E così, dicevo, il tempo è passato. Sempre insieme, fianco a fianco. Separati solo per qualche – poche! – ore al giorno (e nemmeno tutti i giorni): il corso di italiano di lui, le “pause bagno” di entrambi..io sul divano al computer, lui a leggere e viceversa…e tanto tanto parlare, come non avevamo avuto il tempo di fare prima. Sempre insieme. Noi. E’ stato un lusso poterlo fare. Mai un minuto di noia, mai un silenzio. Qualche momento di sconforto, questo sì, certo c’è stato; i sacrifici, non poter uscire la sera sempre e comunque, la mancanza di lavoro, la bimba in arrivo, l’incertezza per il futuro, il timore di non aver fatto la scelta giusta (“era meglio andare in Colombia?”). Ma insieme, con l’amore, si supera ogni cosa.

E non c’è distanza, differenza culturale, di razza o religione

che il vero amore non possa superare.

Per cui se il vostro lui non trova il tempo di farvi una telefonata, passarvi a prendere perchè abita dall’altro lato della città o dice di non voler venire a vivere con voi perchè è troppo presto e magari sono due anni che vi conoscete….beh io mi fermerei un attimo, chiuderei gli occhi, proverei a pensare al mio futuro e a chiedermi: “Voglio davvero un uomo così”? Spero per voi, che la risposta sia “No!”.

COME SALVARE LE GINOCCHIA DI TUO FIGLIO QUANDO GATTONA

Allora se tanto mi dà tanto, gattonare penso centri con il gatto, no? Ovvero, quando i felini quatti quatti, adocchiano la preda e cominciano a strisciare bassi per non farsi vedere e a strascinare un po’ le gambe. Orbene! Si dà il caso che i gatti siano stati provvisti da Madre Natura di pelo. Ora, non che io desideri che Babyrisparmio sia ricoperta di peli (anzi! le farò fare la fotoepilazione non appena sarà abbastanza matura da dirmi: “Mamma, questi cosi mi fanno schifo!”), però non ne posso più di vederla così, con quelle ginocchia arrossate che si stanno trasformando in due calli giganti, che neanche i piedi di una ballerina. Così, mali estremi, estremi rimedi! Ecco a voi, per chi ne avesse bisogno oggi o anche in futuro, un bel tutorial per realizzare le ginocchiere da gattonamento, utilissime soprattutto quando il vostro piccolo si trova a gattonare in primavera ed estate.

Che cosa serve?

il pantalone “da battaglia” (meglio se già usato, così da avere come riferimento il punto esatto dove poggiano le ginocchia. In altre parole, lo sporco dei vostri pavimenti, vi guiderà 🙂

della gomma piuma. Io ne comprai un bel rotolone da Leroy Marlin. Se ne possono fare usi molto diversi. Io per esempio ho utilizzato la gomma piuma per fare i paracolpi per il lettino e i paracolpi per le gambe dei tavoli scrivanie (prossimamente i tutorial). Vi assicuro che carinamente rivestiti non hanno nulla da invidiare a quelli in commercio (soprattutto nel prezzo, visto che un rotolone di un po’ di metri costa intorno agli undici euro)

una macchina da cucire, punto dritto (semplice, semplice) con cui fare delle linee verticali e poi delle diagonali (ma solo da un lato, altrimenti risulterebbe troppo sottile).

quattro pezzetti di stoffa, con cui racchiudere la gomma piuma.

ago e filo per fissare al pantalone le ginocchiere oppure del velcro biadesivo se non siete bravissime con il cucito o  desiderate “toccare” il pantalone il meno possibile.

ginocchiere flor

Beh, non c’è molto da dire. Direi che le foto parlano da sole. Non sto qui a spiegarvi l’ovvio, con frasi del tipo “tagliate il tessuto in eccesso”, perchè chi mi segue è tropppoo avanti 😛

Il mio consiglio, in ogni caso, è di appiattire la gomma piuma, cucendo delle diagonali con la macchina da cucire. Se la gomma piuma rimanesse troppo spessa, infatti, finirebbe con l’infastidire il gattonamento del vostro piccolo. A proposito, Babyrisparmio ha cominciato a gattonare verso gli otto mesi, prima all’indietro. Sono esattamente sei mesi che mi sento dire: “Vedrai, tempo un mese e cammina!”. E invece no. E ancora alle prese con i suoi gattonamenti. Oggi è un fulmine, ciondola con la testa a ritmo e si è perfezionata nella camminata sulle ginocchia. Secondo me se bandissero una gara di camminamento sulle ginocchia, lei finirebbe di sicuro sul podio. Se mi dispiace che ancora non cammini a 14 mesi? Nemmeno un po’. Mi dicono che poi son dolori…e non più i suoi! Tutti miei… 😉

LE 10 COSE CHE…”NON SONO MAI ABBASTANZA” QUANDO ARRIVA UN BEBE’!

Ciao mamma, se sei qui, è perchè anche tu sei una mammarisparmio o studi per diventarlo. Beh ti sarai accorta che ci sono mille modi per risparmiare e che tante cose che ci vogliono propinare a tutti i costi quando stai per diventare mamma o lo sei da poco, in realtà non servono proprio a nulla. Tuttavia, anche se nulla è indispensabile – altrimenti la razza umana si sarebbe già estinta – ci sono cose ci aiutano a vivere meglio. E che dunque è meglio avere, se possibile a volontà! Soprattutto se non siete mammeperfettine e superorganizzate come me! 🙂

diventare mamma_le cose da sapere

  1. Non sono mai abbastanza…i biberon! Anche se voi state allattando e potrete farlo a lungo, sappiate che il biberon vi servirà. Prima o poi, anche il vostro piccolino comincerà a bere acqua…e se volete evitare inondazioni varie sulla maglietta (che in inverno non sono il massimo), il mio consiglio è di utilizzare il biberon prima di passare al bicchiere. Peccato che uno finirà sotto il tavolo, l’altro l’avrete dimenticato da nonna, l’altro ancora “Oddio, è in macchina!”. Insomma, i biberon non sono mai abbastanza.
  2. Non sono mai abbastanza e mai abbastanza grandi…i bavaglini. Mi raccomando, non fatevi tentare da quelle bavaglie piccole piccole tutte ricamate, tanto fini ed eleganti ma veramente poco pratiche. Se allattate, vi sembreranno quasi inutili all’inizio. Ma anche qui: prima o poi, anche il vostro bimbo mangerà e quando lo farà, ve ne accorgerete! Eccome! 🙂
  3. Non sono mai abbastanza…i pannolini. “Hai scoperto l’acqua calda”, starete pensando. Eh lo so, ma sappiate che man mano che passa il tempo, la vostra organizzazione/attenzione comincerà a vacillare. Se all’inizio, infatti, uscirete di casa con una borsa che manco Mary Poppins, col tempo comincerete a ragionare più o meno così: “Ma sì…dobbiamo fare tre passi, mica la farà proprio ora. E poi l’ha appena fatta!”. E taaaaaccccccc! Eccolo lì, il vostro cucciolo, sguardo che non tradisce, labbra serrate, giù a spingere. Quindi un bel pacco in macchina, uno dalla suocera, uno da vostra mamma, un pannolino d’emergenza nella vostra borsa e poi se proprio proprio ve la ricordate, portate la borsa del cambio! 🙂
  4. Non sono mai abbastanza…gli omogeneizzati di verdura. Perchè arriva sempre il momento in cui esclami: “Noooo…ho dimenticato di bollire le verdure!”. Perchè il brodo è un attimo a scongelarlo, la crema di riso meno di un secondo ed è fatta, la carne, uova, pesce…quello che è… 5 minuti ed è pronto. Invece, ma quanto cavolo ci mette una patata o una carota a diventare morbida? Quindi sì a una bella scorta di omo alle verdure, sempre utili quando arriva il momento pappa e tuo figlio non ci vede più dalla fame
  5. Vogliamo parlare dei body? Della capacità che hanno di sporcarsi, incrostarsi e soprattutto di non tornare mai più puliti come prima? Ma poi: perchè diventano piccoli così in fretta? Insomma, avete capito. Non sono mai abbastanza…i body da tenere in casa. E poi tengono sempre al caldo il pancino dei nostri piccoli, per cui W i body!
  6. Non sono mai abbastanza...i ciucci! Babyrisparmio non lo ha mai voluto, ma non mi è difficile immaginare che per un piccoletto perdere il proprio ciuccio sia una vera tragedia. E siccome ogni tanto – anche se ha un anno, eh eh! – ogni tanto ci provo ancora a propinarglielo…quelle volte, lo ritrovo sempre nei posti più impensati. Per cui sì: meglio farne una piccola scorta, da tenere un po’ sul tavolino, nel passeggino, nel lettino. Magari in quest’ultimo posto, anche due e tre in un colpo solo, così la notte quando “pescherà” con le sue manine, sarà più facile trovarlo e tornare a ninnare! A proposito avete visto il mio tutorial sul portaciuccio fai da te? Clicca qui se te lo sei perso!
  7. Non sono mai abbastanza (quando sei in auto o in aereo)….sonagli, librotti e giochini vari ! A tal proposito, se sei una mamma che ha partorito nel 2013 o partorirà nel 2013 non perderti questo omaggio Fisher Price (clicca qui!). Perchè quando sei a casa è ok…ma parliamone: quando dobbiamo affrontare un lungo viaggio e il nostro piccolo piange a squarciagola che Maria Callas a confronto è na pippa,  e noi dopo aver fatto lo scimpanzè, cantanto “I tre porcellini”, “Nella vecchia fattoria”, giocato a cucù col seggiolino…insomma…quando ormai non sappiamo più che carta giocarci, loro – i giocattolini – corrono in nostro aiuto. Ma c’è un però! In auto il loro potere calmane è a orologeria, per cui se in casa funzionano per 10 minuti l’uno, in viaggio dovete dimezzare i tempi.
  8. Mai e poi mai saranno abbastanza i calzini! Eh sì mamma, il potere della lavatrice di mangiare i calzini della famiglia migliora con la nascita di tuo figlio. Non dirmi che non lo sapevi? 🙂 Senza contare che il tuo bebè naturalmente farà del suo meglio per non renderti più facile il lavoro di accoppiamento dei suoi calzini. La scena classica? Voi due a passeggio, tu che avrai appena rinfilato il famigerato calzino sul suo piedino delicato per la terza volta e lui o lei quatto quatto, con l’abile manina se lo sfilerà di nuovo, ci giochicchierà un po’ e poi lo butterà bellamente per terra. Tu, ovviamente te ne accorgerai solo una volta tornata a casa! Se penso a quante volte ho fatto la strada a ritroso in cerca di un calzino di Babyrisparmio…Che poi: ma quanto diavolo costano i calzini per bebè?! Che so’..d’oro?? 🙂
  9. Non sono mai abbastanza…i farmaci abbassa febbre. La tachipirina in gocce, in supposte, il Nurofen gusto arancia, menta, limone, anguria, lime 🙂 (Babyrisparmio lo ha rimesso subito! Le gocce di tachipirina, invece, troppo amare per lei)…insomma quello che voglio dire è che difficile poter dire “buona la prima”; ovvero beccare quella medicina che “piaccia” al vostro piccolo e che rimanga al suo posto, senza che riesca fuori dalla bocca o da lì, insomma mi avete capita! 😉 E poi se avete la mia fortuna, con ogni probabilità, la prima febbre importante arriverà nel bel mezzo della notte. Che sì, è vero…ci sono pure le farmacie di turno, però insomma se ce l’hai già a casa, tanto di guadagnato, no? Ecco perchè, meglio giocare d’anticipo e avere sempre in casa dei farmaci abbassa febbre, sperando appunto di aver “azzeccato” quello giusto.
  10. E alla fine lasciatemelo dire…lo so che è scontato, ma visto che non costa nulla, perchè risparmiarsi 😉 Non saranno mai abbastanza…gli abbracci e i baci che darete a vostro figlio, perchè arriverà un tempo in cui i nostri figli cresceranno, saranno sfuggenti, magari si vergogneranno pure un po’ dei nostri baci quando glieli daremo davanti la scuola…per cui approfittiamone ora e non risparmiamoci in questo: sì a tanti baci e coccole!

E voi che ne pensate? Vi ritrovate in quello che ho scritto? Avete altri suggerimenti? Aspetto i vostri commenti!  🙂

CONTO CHE BANCA REGALA 80 EURO SU AMAZON

Ciao amici oggi vorrei parlarvi di questa iniziativa promossa dal gruppo Che Banca!. Se presentate un amico che aprirà un conto corrente e verserà lo stipendio o la pensione entro il 30/11/2013 a entrambi, Che Banca!, regalerà un voucher da 80 euro da spendere sul sito di Amazon. Io ho un conto Che Banca! e mi trovo così bene che anche Papàrisparmio ne ha aperto uno. Quando ha aperto lui il conto, addirittura, gli hanno regalato un Kindle, quegli aggeggi eletrtonici che si usano per leggere i libri (e-book) in metropolitana. E a Mammarisparmio che hanno regalato? Un bel niente! Eh già…il colmo. Ma amici ero così scontenta del conto che avevo che qualsiasi cosa mi sarebbe andata bene. Avevo un conto in Bpm, la Banca Popolare di Milano, dove pagavo la bellezza di 2 euro per l’internet banking. Cioè, c’è ancora qualcuno che paga l’internet banking? Forse ero rimasto l’unico esemplare al mondo.

Non paghi, nonostante avessi il conto lì da 14 anni (come al solito i vecchi clienti sono i più penalizzati), mi facevano pagare due euro di canone mensile (anche qui, c’è ancora qualcuno che lo paga? Ma poi, per cosa?), bolli, spese di gestione, canone carte, estratti conti…insomma ragazzi, a fine mese pagavo più o meno 7 euro di spese fisse che in un anno erano la bellezza di 84 euro. Ho detto BASTA! Quando sono passata a Che Banca! non mi è parso vero: tutto gratis! Tutto, tutto…prelievi in tutto il mondo, bonifici in europa, niente canone fisso. Naturalmente è un tipo di banca che va bene soprattutto per chi opera online. Insomma il pensionato che va un giorno sì e uno sì in banca (magari anche per fare 4 chiacchiere..), probabilmente non si troverà bene qui. Ma se in banca ci andate una volta l’anno a dir tanto, perchè fate tutto online…beh, questa è la vostra banca. Per altro quando mi è stata clonata la carta di credito, sono stati loro a chiamarmi e avvisarmi immediatamente alla prima transazione sospetta di – udite, udite! – 3,57 euro! La stessa cosa mi era successa in Bpm: carta di credito clonata per oltre 700 euro, in più operazioni. Quando mi hanno chiamato? Me ne sono accorta io dopo due mesi, visto che in  quel periodo mi trovavo all’estero e non guardavo mai gli estratti conto della carta, non usandola praticamente mai!

Insomma giudizio finale: consigliato! E naturalmente se aveste intenzione di aprire un conto presso Che Banca!, fatemelo sapere che vi do il codice amico: 80 euro per tutti e due! Un po’ per uno non fa male a nessuno 🙂 Cliccate l’immagine sotto per leggere nel dettaglio la promozione.

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