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COME GUARDARE SKY O MEDIASET PREMIUM SU DUE TV GRATIS

Guardare Sky o Mediaset Premium su due televisori senza dover pagare l’opzione extra di Sky Multiscreen che permette la visione su più televisori? E’ possibile e soprattutto gratuito. Ecco come ho fatto.

 

Già vi ho raccontato in passato che tra i pochi lussi che ci concediamo c’è quelllo dell’abbonamento Sky (a proposito se anche tu sei già cliente Sky, leggi questo post dove ti racconto come evitare la truffa del pacchetto Fastweb più Sky!).

Se invece non siete ancora clienti della tv satellitare e siete indecisi se abbonarvi a Sky o Mediaset Premium, leggete questo post dove vi spiego nel dettaglio, conti alla mano, quale abbonamento è più conveniente tra Sky e Mediaset Premium.

Ma veniamo a parlare del modo che ti permetterà di vedere su una televisione il digitale terrestre mentre sull’altra tv, dove normalmente non avresti la tv satellitare, Sky o Mediaset Premium. Tutto questo senza pagare Sky Multivision, che costa 5 euro al mese.

Ci tengo a dire che quello che sto per dirvi è tutto legale! Non si tratta di hackerare il segnale nè di Sky nè di Mediaset.

Quello che vi serve è:

  • un solo decoder

  • due televisori

E il gioco è fatto. Ora vi spiego meglio come portare sky su due tv, cosa utilissima soprattutto se avete dei bambini a casa che non vi lasciano mai guardare un film in pace

Noi abbiamo Sky in salotto e il nostro sogno era quello di poterci godere un bel film in santa pace dal lettone, dopo aver messo a nanna la piccola. Finalmente grazie a questo dispositivo che trasmette il segnale audio e video siamo riusciti a risolvere il problema e a “trasportare” Sky anche nell’altra sala.

Dopo aver studiato le recensioni su Amazon di vari trasmettitori mi sento di affermare che questo abbia il rapporto qualità prezzo migliore. Eccolo qui sotto, in vendita a 60 euro su Amazon (tre settimane fa costava 57…quindi chi ha tempo non aspetti tempo!). Questo trasmettitore oltre a permettere la visione di due canali diversi su due televisioni (uno del digitale oppure un dvd per dire, l’altro di sky), non obbliga a tenere la televisione collegata al decoder accesa.

Questo significa che dal nostro lettone possiamo guardare il film di Sky (o Mediaset Premium, se avete Premium) lasciando spenta la tv che ha il decoder. Nel video qui sotto vi ho fatto un riassunto a parole e alla fine vi faccio vedere nella pratica come sistemare i decoder e soprattutto come appare la visione nel primo televisore e poi nel secondo.

Alla domanda: si vede bene con questi trasmettitori che passano il segnale a un secondo televisore?

Io vedo perfettamente, come se stessi guardando la tv nel televisore connesso direttamente al decoder Sky. La qualità del segnale è ottima. Il trasmettitore che vi ho segnalato ha una capacità che raggiunge i venti metri. Nelle recensioni ho letto di persone molto soddisfatte altre che invece si lamentano anche con una distanza di cinque metri. Forse non hanno giocato bene con le frequenze? Non saprei. Vale la pena tentare, forti del fatto che se non doveste trovarvi bene avete 30 giorni di tempo, grazie ad Amazon, per restituire il prodotto senza costi di spedizione ne spese aggiuntive. Potrete scegliere se andare in posta per la spedizione oppure aspettare il corriere comodamente a casa o in ufficio.

Alla domanda: è vero che questi trasmettitori non fanno funzionare bene il wi-fi?

La mia risposta è assolutamente no. Io addirittura mi appoggio al wi-fi dell’appartamento a fianco, dunque non un segnale fortissimo e dopo un mese di trasmettitore non ho avuto nessun problema. Continuo a connettermi tranquillamente. Così la mia televisione Samsung Smart Tv continua a connettersi a internet senza problemi.

 

UOVO IN CAMICIA, COME SI FA? TRUCCO FACILE E INFALLIBILE

Prepare l’uovo in camicia è facilissimo con questo trucco che potete rifare tutti e che vi permetterà di cucinare delle uova in camicia perfette esteticamente e nella cottura

Tempo fa sono stata invitata a una cooking lesson tenuta da chef Moreno Cedroni. In quell’occasione abbiamo preparato piatti degni da ristoranti stellati che mai rifarei a casa, per il numero di ingredienti  e il tempo di preparazione che richiedono.

Ora, non so perchè ma molti chef sono fissati con le uova. Chef Carlo Cracco è diventato famoso per come le cucina e così chef Davide Scabin ha fatto del suo Cyber Egg un suo cavallo di battaglia.

A me le uova piacciono molto, anche se consigliano di non mangiarne più di due a settimana perchè fanno alzare il colesterolo.

Mia figlia, anche le adora. Fosse per lei le mangerebbe sempre. Oltre a essere buone sono anche facili da preparare. Uova alla coque, uovo bollito, frittata, uova strapazzate sono tutte modalità semplici per cucinare le uova. Tranne una: l’uovo in camicia.

L’uovo in camicia può mettere in difficoltà perchè bisogna scaldare l’acqua in una pentola abbastanza capiente, aggiungervi poi un goccio di aceto perchè poi l’uovo si rapprenda ancor più velocemente dentro l’acqua e infine creare un vortice con il cucchiaio. L’uovo si cuocerà all’interno di questo vortice.

Se ci riuscite siete brave, perchè il problema dell’uovo in camicia è che tende a sfaldarsi e dunque se volete una bella presentazione, molto probabilmente, finirete col fare diverse prove che porteranno a degli inevtiabili sprechi.

Ma non è tutto! Un altra difficoltà dell’uovo in camicia è azzeccare la cottura. Quando si rompe con la forchetta, dall’uovo in camicia, il tuorlo deve uscire ancora semiliquido.

Quanto deve cuocere un uovo in camicia?

Ebbene Chef Moreno Cedroni in quell’occasione ha insegnato a noi mamme un modo facile per preparare l’uovo in camicia in pochi minuti. Per scoprire questo trucco guardate il video pratico che ho realizzato.

COME COPRIRE I BUCHI NEL MURO E LE MACCHIE NELLE PARETI SENZA STUCCO

Per coprire i buchi nelle pareti lasciati dal trapano o da un chiodo o magari tappare degli aloni o macchie ostinate, ecco qualche esempio originale ed economico che vi eviterà di stuccare e imbiancare

In passato abbiamo già parlato di come il dentifricio possa essere un valido alleato per tappare i piccoli buchi nelle pareti. Abbiamo affrontato anche il problema delle macchie e di come il sapone di marsiglia ci venga incontro nella lotta allo sporco più ostinato.

Ma quando i buchi sono tanti, per esempio? Mica si può tappezzare la parete di dentifricio. Se non si vuole spendere soldi in stucco che richiede poi per forza anche un’imbiancata alle pareti, una soluzione molto più economica c’è!

Come vedete, questo dei centomila buchi era proprio il mio caso.

coprire buchi nel muro

Avevo una bellissima lampada firmata Ikea che però faceva poca luce, consumava molto e che ogni due per tre fulminava un faretto. lampade moderneCosì abbiamo deciso di torgliela dalla parete per sostituirla con un’unica grande lampada che facesse più luce e possibilmente consumasse di meno. Provate a immaginare quante trapanate sono state date per fissare questa lampada nella foto a sinistra, larga oltre un metro! Tante. E allora come risolvere?

adesivi personalizzati

Subito ho pensato a degli stickers e fortuna vuole ho trovato la soluzione che facesse al caso mio: un bel mazzo di fiori da poggiare sopra il mobile arancione e poi delle foglie cadenti, assieme alla meravigliosa frase contenuta nel Piccolo Principe (“L’amore non consiste nel guardarsi l’un l’altra bensì nel guardare entrambi verso la stessa direzione).

Ed ecco il risultato finale (scusate la qualità della foto).

adesivi per paretiadesivi per pareti

Questa storia degli adesivi murali mi è piaciuta talmente tanto che ho pensato bene di applicarne anche sul pianerottolo di casa dove c’erano un paio di macchie ataviche di piedate (come le avranno date chi lo sa…).

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Inutile dire che i miei dirempettai ne sono rimasti entusiasti perchè è un decoro semplice ma allo stesso tempo di gran classe.

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Mi permetto di suggerirvi adesivi tutti neri che vadano a ricreare le sagome del soggetto che volete ritrarre, altrimenti il rischio è che prima o poi vi stanchino o che vadano a pasticciare eccessivamente gli ambienti. Penso a un salotto, a una cucina, a una camera da letto.

Questo discorso non vale invece per arredare le camerette dei bambini che devono essere belle colorate, ricche ma comunque anche queste non eccessive, dato che la stanzetta sarebbe il luogo in primis fare la nanna. Il vantaggio degli sticker è che arrivati a un certo punto si possono staccare senza problemi (cosa che probabilmente dovremo fare quando la nostra ragazza troverà un po’ eccessiva la sua stanza delle principesse Disney).

cameretta principesse disney

Se desiderate una cosa più discreta ma allo stesso tempo originale ho trovato questo sito di adesivi personalizzati con ottimi prezzi. Qui sotto qualche esempio che spero possa esservi d’ispirazione (io trovo carinissimo  quello con tutte le foto di Instagram).

sticker personalizzati per camerette

 

TORTA MINION, TUTORIAL FACILISSIMO CON TANTE FOTO

Se state cercando qualche idea per una torta dei Minions, ecco un tutorial semplice che spiega passo a passo come realizzare la vostra torta per una festa a tema Minions.

Torna la nostra Valentina Romano con le sue creazioni golose. Io non so come faccia a essere così brava. Le ho detto un sacco di volte di partecipare al programma Bake Off, quello della Benedetta Parodi, ma lei dice che si vergona. Mah…speriamo cambi idea!

Questa volta ci ha preparato un tutorial per fare una torta dei Minions, i buffi personaggi di Cattivissimo Me (se non sbaglio poi hanno fatto un film solo a loro dedicato, tanto è stato il successo).

Come al solito la Vale ci permette di trasformare ciò che è difficile in qualcosa di facile, grazie alle tanto foto che scatta durante le fasi di lavorazione.

Cominciamo subito partendo dalla letture del post che spiega la ricetta per la pasta di zucchero, ingrediente fondamentale per il cake design. 

Bene, ora potete passare al passaggio successivo: la realizzazione dei Minions che potrete mettere sopra la torta per decorarla.

 

Torta Minion in pasta di zucchero

Creare con la pasta di zucchero  gialla la forma cilindrica tipica dei Minions.
tutorial minion
Stendere la pasta di zucchero blu e creare la forma che vedete in foto: sarà la sagoma della salopette. Applicare il vestito, aiutandovi con della gelatina alimentare e premere la parte in eccesso sul fondo.
torta pasta di zucchero
Tagliare la parte in eccesso del vestito  e con questa creare con dei ritagli di pasta blu, stretti e lunghi, che andranno a formare le bretelle.
vestito minimion
Montate le bretelle.
vestito Minion
Iniziamo ora a montare il Minion partendo dalla scarpa e dalle gambette e ci aiutiamo a sostenerlo con uno stuzzicadenti comericetta nella foto a lato.
Con una pallina di pasta di zucchero nera facciamo i bottoni e con uno stuzzicadenti facciamo tanti forellini sia sui bottoni che sulla tasca
Con degli stampi ad espulsione a forma di cercio ho creato gli occhi.
IL TRUCCO RISPARMIO —>>> Per chi non li avesse basta fare una pallina bianca e schiacciarla, poi create una striscia di pasta di zucchero grigia e la applicate intorno alla parte bianca!
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La parte divertente dei Minions sono proprio le espressioni! Divertitevi a creare quella che vi piace di più, giocando anche con gli occhi: alcuni belli aperti, altri a mezz’asta!
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Per creare la bocca aperta del Minion, prima si disegna con un coltello la forma, si scava e si appiattisce la zona della bocca per poterla riempire con un pochino di pasta di zucchero nera; poi si inseriscono la lingua e i denti!
minion in pasta di zucchero
minions
Per fare le braccia del Minion basta fare un rotolino di pasta gialla, mentre per la mano partite la una pallina di pasta di zucchero nera, create un cono e col coltello fate due tagli sulla parte “cicciosa” del cono! Infine appiattite l’interna manina!
Ed ecco i Minions per la torta del piccolo Armando!
torta Minions in pasta di zucchero
Auguri e buon appettito!
Vostra Valentina Romano
Guarda a questo link tutte le mie creazioni e i miei tutorial

FESTA DEL PAPA’ 20 REGALI CHE LO FARANNO CONTENTO

Manca poco alla festa del papà che quest’anno cadrà sabato 19 marzo . Ho pensato bene di raccogliere qui qualche bella idea regalo dedicata a lui e acquistabili (quasi) tutte sul sito Groupon.

 

Ecco, secondo me, le più interessanti 🙂

Se volete accedere all’offerta vi basterà cliccare sulla descrizine in rosa. Alcune cose sono davvero a buon mercato se paragonate al costo in negozio.

 

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ADOTTARE UN BAMBINO A DISTANZA SENZA FREGATURE

Adottare un bambino a distanza e farlo potendosi fidare di quell’associazione. Perchè se uno lo desidera, quel bambino, lo può andare a trovare. 35 bambini (solo 35!) stanno urgentemente cercando una mamma e un papà che li aiuti nel loro percorso di vita cominciato tutto in salita.

Lo so che è un continuo chiedere soldi. Qui a Milano, la città dove vivo, si comincia subito. Appena esco di casa c’è un ragazzo di colore che stanzia tutte le mattine l’ingresso della metropolitana. Poi quando in metropolitana ci entro ecco che comincia “la sfilata” del disagio: c’è lo zingaro che suona il violino mentre tu vorresti solo dormire ancora quei cinque minuti, c’è la mamma che manda avanti il bambino di cui vi avevo parlato in questo post “Se la colpa è un po’ anche nostra“, c’è anche l’italiano che alle 9 del mattino è già intontito dai fumi dell’alcol e della droga (a proposito, avete notato? Sono sempre più giovani).

E’ dura.

E’ dura per tutti. Perchè nemmeno noi possiamo aiutare tutti.

Però una cosa, almeno una cosa, dobbiamo farla nel nostro piccolo. Personalmente quando devo aiutare il prossimo mi affido sempre ad associazioni riconosciute come quelle di cui vi avevo parlato in occasione della donazione del 5X1000  quando si fa la dichiarazione dei redditi (qui trovate i codici fiscali di associazioni che si occupano solo di bambini).

aiuti in repubblica domenicanaL’adozione a distanza è sicuramente una modalità per fare del bene che ti assicurerà che i tuoi soldi faranno davvero del bene. Ma soprattutto ti garantirà che quei soldi faranno la differenza per quel bambino. A volte una differenza tra la vita e la morte.

Oggi vi parlo di Mission Bambini, un’ associazione che conosco molto bene e che di lavoro fa “solo” questo: aiutare i bambini in difficoltà, stranieri o italiani che siano.

In particolar modo, adesso, sta aiutando i bambini della Repubblica Dominicana, il Paese che noi italiani conosciamo bene per i bei resort, i balli caraibici e il divertimento assicurato.

In quello stesso pezzo di terra baciato da mari cristallini a pochi chilometri da ristoranti che servono cibo a tutte le ore, ci sono 120 bambini poveri che quest’associazione sta seguendo con dedizione e amore. Poveri, anzi poverissimi! 35 di questi aspettano ancora di essere adottati. Non sono tantissimi, 35. Ce la si può fare.

Se volete accompagnare per mano uno di questi piccoli, aiutarlo a crescere più sereno, potete visitare qui la pagina di Mission Bambini. Un giorno, se lo vorrete, potrete anche andare a visitare di persona quel bambino (con quel che si sente in giro, questa è la garanzia che i vostri soldi sono in buone mani!); ogni anno riceverete un paio di aggiornamenti sulla sua salute e su come sono stati utilizzati i vostri soldi.

Penso a questi poveri bambini  a come si sentiranno diversi rispetto agli altri che già ricevono una mano, una lettera dai loro genitori adottivi. Penso alle persone che si prodigano, tutti i giorni, a fargli una carezza, il bagnetto, un sorriso. Tutte cose vitali per la buona crescita di un bambino.

Io ci sono stata in uno di quei resort.

Avevo 20 anni e tutta la vita spensierata di chi ha quell’età. Tuttavia non mi sono fermata alle piscine  e all’animazione ma ho voluto vedere oltre quella coltre di palme. Quell’escursione me la ricordo ancora, come se fosse adesso: chilometri e chilometri di campi di banane e cioccolato, con le nostre jeep prese di mira da questi eserciti di piccoletti che rischiavano di finire sotto le ruote per due caramelle e quattro penne.

Ricordo che a un certo punto avevo finito e non sapevo più che dargli. Avrebbero preso anche le mie mutande sporche se gliele avessi date tanta, in quei luoghi dimenticati da Dio, è la fame. Fame di tutto.

Da domani fino all’11 marzo potrete conoscere da vicino questo centro e questi bambini seguendo l’hashtag #azzeraladistanza e i social di “Una mamma green“, la blogger scelta per vivere questa esperienza a dir poco meravigliosa e che spero di poter vivere anch’io un giorno, magari nella mia Colombia o in un altro Paese che conosco bene, il Brasile, dove anche lì ci sono tantissimi bambini bisognosi, molti dei quali nel tunnel della droga già dall’età di 9-10 anni (pensate che per risparmiare fumano il bazuco, una polvere ricavata da una mattonella piena di elementi chimici tossici, per cui se non muoino di droga, muoiono poi per problemi ai polmoni).

Sono poco più che bambini, dovrebbero profumare di vita e non di morte.

adozioni a distanza

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