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“CARO DIO, MA TU CI SEI O CI FAI?”, VOGLIO LE PROVE

Io  ogni tanto, anzi spesso, ci penso.

Ogni volta che un bambino “vola” in cielo, ogni volta che un muro di mare spazza via interi villaggi, ogni volta che la terra trema e sotterra migliaia di persone innocenti, io ci penso e mi chiedo: “Dio, in quei momenti, dov’eri?“.

Sono cresciuta, come la maggior parte di noi, in una famiglia cattolica: mia nonna era terziaria francescana, mamma nei periodi buoni va a messa anche quattro volte la settimana e mio papà è un appassionato lettore di libri di teologia. Eppure a me ancora manca quel “pezzetto”del puzzle.

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Io appartengo a quella categoria che crede solo quando ha bisogno: un segno della croce prima che l’aereo parta, un eterno riposo davanti alla tomba di un parente. Cose così.

Papàrisparmio, no. Lui non ha dubbi. Per lui c’è qualcosa dopo la morte. Lui si ricorda di Dio, anche quando non ne ha bisogno. Rammento che mi colpì molto, agli inizi, scoprirlo nel farsi il segno della croce, senza una reale ragione. Magari in ascensore, mentre era in macchina o davanti al computer. “Questo è il mio modo di salutare Dio, di ringraziarlo per tutto senza chiedergli in cambio nulla“, mi disse. La sera, quando mette a letto Babyrisparmio, recita con lei un’Ave Maria e un Padre Nostro in spagnolo.

Lo invidio. Invidio questa sua sicurezza, questa sua convinzione di un Dio buono e giusto. Io, (co)stretta nella mia razionalità, non ce la faccio a non interrogarmi sulle tante ingiustizie.

L’ultima volta mi è capitato al padiglione di Save The Children a Expo, quando ho ascoltato le storie di alcuni bambini che ogni giorno rischiano la morte perchè non hanno di che nutrirsi, perchè mangiano male, perchè l’acqua è lontanta; sono bambini che devono lavorare anzichè giocare perchè la famiglia è troppo povera oppure sono bambini uccisi da malattie che possono essere curate con un semplice vaccino.

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Il padiglione di Save The Children comincia con un tavolo e dei braccialetti. A ogni colore corrisponde un bambino. Stringendolo attorno al braccino, il braccialetto è lo strumento che utilizzano gli operatori per valutare la gravità dello stato di malnutrizione. A noi è capitato il braccialetto di Hari, un bambino indiano.

Nel raccontarci la sua storia, l’operatore ci ha spiegato, coinvolgendo la mia piccola, come Save the Children aiuti concretamente queste famiglie. Una delle cose che fa, per esempio, è quella di fornire l’acqua, costruendo dei pozzi, e di insegnare a costruire un orto. Come quello qui sotto.

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Ecco a mia piccola mentre, a modo suo, ascolta molto attentamente il racconto sulla vita di Hari

 

Ci sono bambini che hanno troppo e altri che non hanno nulla.

Due braccialetti agli antipodi "collezionati" a Expo dalla mia bimba

Due braccialetti agli antipodi “collezionati” a Expo dalla mia bimba: quello di Hari per misurare la sua malnutrizione e quello dell’Happy Meal di Mc Donald’s

Vi chiedete mai perchè ci siano persone che hanno tutto? Bellezza, successo, soldi, amore, salute…e altre invece cui non gliene va bane una. Perché?

E’ solo il caso o c’è un disegno divino dietro tutto ciò?

E’ solo fortuna o cosa?

La prima volta che ho sentito la reale esigenza di capire, capire come potesse certa gente credere così ciecamente in Dio, è accaduto nel 2004, in occasione dello tsunami del 26 dicembre che colpì soprattutto le coste indonesiane e che uccise qualcosa come 230mila persone.

“Ma come? In alcune parti del mondo ancora stavamo festeggiando il tuo compleanno Dio!”

Passai il resto delle festività su internet – quando la connessione era ancora quella telefonica per cui o parlavi al telefono o navigavi – cercando delle risposte nelle persone che pensavano di averle trovate. Fu così che finii in alcuni forum delle Chiese evangeliche, che rispetto a quella Cattolica sembrano credere ancora più incondizionatamente, senza se e senza ma. In effetti era proprio questo che cercavo: un amore incondizionato verso Dio, per potermente nutrire, per trovare una spiegazione logica all’inspiegabile.

Ma non la trovai. E ancora non la trovo.

Eppure non mi sento atea. Però non sento nemmeno quella forza, quella spinta che mi fa dire con certezza che ci sia qualcosa di superiore.

Il professor Veronesi, il famoso oncologo, lui invece, è un convinto ateo, “perchè se esistesse un Dio, non permetterebbe tutta questa sofferenza nei confronti dell’essere umano” ha detto in più di un’occasione. Dicono che dopo un po’ ci si abitui a stare a contatto con il dolore e la morte, ma io non ci credo. A certe cose non ci si abitua mai: quando vedi un bambino straziato da un tumore, quando lo vedi spegnersi giorno dopo giorno, non puoi non chiederti: “Dio, ma dove sei?“.

I bambini con gravi handicap nascono così, perchè c’è una predisposizione genetica, perchè ci sono stati degli errori umani o perchè semplicemente il mondo non è giusto? E se non è giusto, perchè Dio non fa qualcosa per sovvertire tutto ciò, “lui che tutto può“?

Perchè non ferma inondazioni, terremoti, cataclismi, almeno quegli eventi dove il libero arbitrio non c’entra ? E allora io ti chiedo:

“Caro Dio, ma tu CI SEI o ci fai?”

Firmate anche voi la petizione di Save The Children a questo link —>>> Save The Children Expo; noi lo abbiamo fatto direttamente al padiglione ma voi fatelo già ora, online.  Tutte le firme veranno poi portate al Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon a fine ottobre affinchè faccia pressione sui leader mondiali per mettere fine a tutte le morti infantili nel mondo entro il 2030.

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Firmate il braccialetto: BeTheChange – Save The Children

UN TRUCCO PER TENERE IN ORDINE LA CASA

Sono molto disordinata e non sarò mai una perfettina. Se anche tu sei come me, ti posso dare un piccolo consiglio per essere più organizzata. Un’etichettatrice utile per la casa ma anche per l’asilo e la scuola dei tuoi figli

Essere disordinata è un mio grosso limite. Non è nel mio DNA. Io ci provo, mi sforzo ma poi la mia vera natura viene fuori e prevale sull’artificio. Se maneggio qualcosa difficilmente la rimetto al suo posto. Lo faccio senza rendermene conto.

Me ne accorgo solo quando mi serve di nuovo, quando la cerco dove penso dovrebbe essere e, puntualmente, non c’è. Forse faccio troppe cose nello stesso momento. Dovrei concentrarmi su un’azione alla volta. Ma finché è il phon a non essere al suo posto, non fa nulla!

Sono abituata al mio casino (e così pure a quello di papàrisparmio che per fortuna è come me!). Il problema è quando sono i documenti a non essere in ordine. Così ho deciso di fare pulizia tra le carte che avevo ammassate sulla libreria. Non vi dico quando ho dovuto fare la dichiarazione dei redditi: ho passato giorni a setacciare fogli, scontrini inutili di cinque anni prima. Purtroppo molti sono andati persi e non sono riuscita a raggiungere la quota necessaria per poter scaricare le spese mediche. Che rabbia!

LEGGI ANCHE: Scopri cosa puoi scaricare in dichiarazione dei redditi con figli a carico

Uno dei trucchi per tenere le cose in ordine è quello di etichettare le cose. Così fa mia mamma, che non a caso ha sempre tutto sotto controllo (fin esagerata!). Mi hanno regalato un’etichettatriche professionale, ottima anche per gli usi domestici.

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Così adesso ho deciso anch’io di etichettare tutto ciò che etichettabile. Non ne faccio una questione di bellezza, per cui non mi vedrete mai etichettare il barattolo della pasta trasparente (basta guardarci dentro, no?) ma di mera utilità!

Ecco come ho cominciato a riorganizzare casa, sicura che questi escamotage mi aiuteranno a trovare le cose più velocemente. A cominciare dai documenti.

L‘etichettatrice che ho usato è della Brother. Facile da usare, costa poco più di un set di etichette scuola che trovate in quei siti di etichette dedicati…solo che, avendocela a casa, sarete coperte per tutta la vita scolastica e non dei vostri figli. Fino all’università non prenderò più etichette per la mia bimba. 😀

E poi potete giocarci un sacco, perché ci sono tanti disegnini, motivi con cui potete decorare le scritte. Per mia figlia, che si chiama Flor, non potevo non scegliere i fiori. C’è anche l’etichetta realizzabile con il nastro di stoffa, con cui ho “marchiato” il cuscino dell’asilo: si prende l’etichetta e si stira direttamente sul tessuto (mettete un panno tra il ferro e l’etichetta e premete fermamente per una 30ina di secondi).

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I prodotti sotto dovrebbero stare nella scatola, ma poi non vedendoli me ne dimentico. Quando una cosa costa poco ed è in promozione ne compero sempre almeno tre…

credenza ordinataQueste scatole nere dell’Ikea sono pratiche ed economiche. Il fatto che non siano trasparenti rendono invisibile il disordine  ma anche ciò che c’è dentro. Ragion per cui finisco per lasciare sempre tutto fuori. Ma adesso con le etichette posso capire in un colpo d’occhio quale box aprire nel caso mi serva qualcosa.

Etichette anche per la credenza, affinchè papàrisparmio capisca una volta per tutte che il salato va sopra e il dolce sotto…

Etichette per la libreria.

Mia mamma è stata per quasi 30 anni una bibliotecaria del Comune di Milano e dunque l’organizzazione dei libri è un affare di famiglia.

etichettatrice

 

 

BROTHER ETICHETTATRICI EVENTO MILANO

CONSEGNA SICURA E ANONIMA DI UN PACCO? FAI COSI’!

Quante volte vi è capitato di comperare qualcosa online con la promessa di avvenuta-consegna in 2 giorni? E quante volte siete poi riusciti a entrare in possesso del pacco nei tempi prestabiliti? Poche, vero?

Un bel risparmio comperare online ma al tempo stesso una perdita di tempo incredibile se la mancata consegna obbliga anche a lunghe code in posta o a restare chiusi in casa giornate intere.

Ve ne racconto una…

Di recente, in occasione del compleanno di mio fratello, ho avuto una brutta avventura con Amazon. E pensare che ho anche l’opzione Prime che garantisce spedizioni ancor più rapide.
Avremmo dovuto festeggiare il suo compleanno di domenica, così il mercoledì precedente avevo acquistato un videogioco su Amazon – dato che costano molto meno – sicura che avrei fatto a tempo a darglielo in dono. Purtroppo non avevo fatto i conti con gli impegni non previsti che si sono accumulati nei giorni seguenti e che mi hanno tenuta fuori casa parecchio tempo!

Che poi chissà perché succede sempre che stai lì tutto il giorno ad aspettare… esci 5 minuti e sicuro che passa il corriere!!!

Comunque…

In quell’occasione, disperata com’ero dato che non volevo presentarmi a mani vuote, sono andata a comprare un altro videogioco per mio fratello. Stavolta in un  negozio. Così quel furbetto di mio fratello si è beccato ben 2 giochi quest’anno! E io ho speso il doppio.

pacco consegnaPer non trovarvi in queste situazioni limite, se vi piace comperare online ma non siete mai a casa per poter ricevere il pacco, se non volete passare i vostri sabati in coda alla posta, vi segnalo il servizio Fermo!Point. Ci si iscrive sul sito e si acquistano i ticket Fermo!Point grazie ai quali potete scegliere un negozio accreditato vicino casa vostra dove ritirare poi il pacco.
È l’ideale per chi come me non ha la portineria oppure per chi vuole fare acquisti in forma anonima, dato che poi è possibile anche ritirarli con il nickname di registrazione.
Avete tempo 14 giorni per ritirarlo; non appena viene consegnato al negoziante, sul cellulare vi arriva un messaggio che vi avvisa della consegna.
Insomma un bel risparmio di tempo e di rottura di balle, oltre al fatto di avere subito tra le mani il tanto desiderato pacco.

FERMOPOINT

DOVE ANDARE A NATALE? IDEE VIAGGIO VOLI LOW COST

Dove andare in inverno? Un week-end che costi poco ma regali tanto? Le capitali europee come Dublino e Parigi sono l’ideale, adesso che ci avviciniamo al Natale. Volate a basso prezzo, prenotate per tempo, studiate il calendario dei viaggi low cost e il gioco è fatto!

 

Quando è meglio volare a New York? Qual è il periodo migliore per andare a Londra, Parigi o Mosca? Oggi non ho più dubbi: il momento migliore è quello che ti fa risparmiare, quello dove c’è meno richiesta, quello che ti fa avere di più a meno. E novembre, dicembre e gennaio si trasformano nei mesi più caldi, quando si parla di viaggi low-cost. Un bel hotel a 4 stelle al prezzo di un tre stelle? A novembre si può. Inoltre adesso che ci avviciniamo al Natale molte città assumono un fascino particolare: gli addobbi, i mercatini natalizi e le luci contribuiscono a creare atmosfere davvero uniche!

mercatini di natale

Non so voi, ma con la “vecchiaia” sto diventanto più esigente. Sarà che viaggi ai confini della povertà li ho già sperimentati, con budget giornalieri rosicati che non dovevano superare i 15 dollari giornalieri (vitto e alloggio compreso). Altri tempi! Anche perché adesso sono diventata mamma e non posso certo permettere che mia figlia finisca in un bagno condiviso con altre 20 persone.

Tutti i nostri risparmi li investiamo in viaggi. Non andiamo mai fuori a cena (a limite usiamo i coupon), non ci comperiamo (altri!) vestiti, insomma siamo di poche pretese. Ma poi ci scateniamo intorno al mondo. Da quando è nata Babyrisparmio, in tre anni, siamo andati a Parigi, Berlino, Cracovia, Istanbul, Dublino, Londra e persino in Colombia. Ora, a fine dicembre, ci prepariamo ad andare a Miami.

Tutto grazie ai viaggi low-cost e alle offerte di pacchetti online.

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La foto non rende la bellezza degli addobbi

Allora direi che è il momento di pensare a questo lungo inverno e a come sfruttarlo al meglio. Due dritte al volo: Dublino e Parigi. Costano poco se organizzate per tempo e offrono tantissimo. Persino il freddo sembra pesare meno quando tutto intorno parla del Natale. E poi Dublino è una città piccola, ideale per essere visitata in un paio di giorni. Parigi, invece, calcolate almeno 3 giorni pieni.

A Dublino ci siamo stati ai primi di dicembre dello scorso anno, grazie a una super promozione trovata online. Mi raccomando, prima di prenotare un viaggio, consultate sempre quale sia il periodo migliore per viaggiare in una determinata città (gennaio per esempio è un momento d’oro).

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Il maglione che non potrò mai sporcare

Già a fine novembre, le strade di Dublino diventano un gigante albero di Natale: luci e addobbi di ogni genere e colori, giganti palle colorate fanno da sfondo a vicoli e stradine che sembrano uscite dal romanzo di Charles Dickens, “A Christmas Carol”.

Tutti i negozi vendono oggetti e cianfrusaglie a tema. Noi non ci siamo fatti mancare nulla…ho persino comperato un maglione che si illumina a intermittenza e che per questo non potrò lavare mai.

Sicuramente non potete non vedere il quartiere di Temple Bar dove ritroverete anche l’omonimo e caratteristico pub, dove gustarvi una Guinness (leggete la storia di Arthur Guinness, che ebbe la bellezza di 21 figli…povera donna!). E’ qui infatti che ha sede la fabbrica dell’inconfondibile birra scura; quando l’assaggerete vi chiederete cosa avete bevuto fino ad allora perché vi assicuro che la Guinness che berrete a Dublino ha un sapore completamente diverso: più intenso e corposo. Difficile descriverlo a parole, da provare! Fatevi un giro all’ultimo piano della fabbrica dove un bar panoramico, il Gravity Bar, regala una vista a 360 gradi su tutta Dublino.

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Il Gravity Bar di Dublino dentro la fabbrica della Guinness: non perdetelo al tramonto!

Noi avevamo preso un pacchetto volo + albergo su uno dei tanti motori di ricerca low-cost come Expedia, Momondo o Booking. Avevo trovato un prezzaccio: 120 euro volo con orari comodissimi e l’albergo era il Jurys Inn in Parnell Street.

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Altra meta incantevole da considerare sotto Natale è Parigi.

Eurodisney, in questo periodo dell’anno, è un sogno a occhi aperti per grandi e piccini. Gli spettacoli natalizi e gli addobbi vari saranno inaugurati già il 7 novembre. Vi consiglio di dare un occhio al sito di Disneyland Paris, perché ci sono sempre delle belle offerte (tenete conto che un giorno solo, probabilmente, non vi basterà per visitare bene il parco). Non fatevi abbindolare però dal pacchetto che include anche il viaggio aereo perché propone uno sconto del 20% con Alitalia e AirFrance che hanno comunque prezzi stratosferici rispetto alle tante compagnie aeree low cost che volano a Parigi. Quando viaggio, mi affido sempre a Lonley Planet, trovo siano le guide migliori: pratiche e complete di ogni informazione. Piccolo neo? Il prezzo, così ultimamente le prendo sempre in biblioteca cercando di accaparrarmi il volume più recente. Una volta mi è capitata fra le mani un’edizione di New Work ancora con le torri…

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La parata di principesse Disney è uno spettacolo davvero imperdibile

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Davanti alla mitica piramide trasparente del museo Louvre

la gioconda

Non si può andare a Parigi e non vedere “da vicino” la Monnalisa

ARREDARE CON MOBILI ANTICHI E MODERNI: VI MOSTRO LA MIA CASA

La mia casa risparmio è stata arredata soprattutto con mobili che costano poco delle grandi catene d’arredamento. Ma per cercare di personalizzarla un po’ ho aggiunto qualche pezzo originale di design e una scrivania antica al centro della scena

Ho sempre amato l’arredamento di design. E’ vero, la mia casa potrebbe fare da sfondo a una pubblicità Ikea perchè la stragrande maggioranza dei mobili è stata comperata lì, ma non ho voluto rinunciare a un tocco di antico e a qualche pezzo davvero originale! Amo mischiare mobili appartenenti a diversi stili ed epoche, perchè così si è sempre fatto in famiglia: mio padre infatti ama gli arredi moderni “perchè sono più pratici e funzionali”, mia madre invece ha un spirito più romatico e sofisticato e sin da quando ero piccola mi ha portata in giro per mercatini dell’antiquariato, dove si possono trovare delle belle occasioni.

Basta capirci un po’…e lei, per esempio, sa riconoscere a occhio una cassapanca del 700 e una dell’800.

Dunque, quando sono venuta a vivere in quella che è la mia attuale casa, non è stato difficile trovare i “pezzi giusti” da affiancare ai vari Pax e Besta, solo per citare due grandi classici sempre made in Svezia.

Papà mi ha foraggiato con un grande classico del design, la sedia trasparente della Kartell che Babyrisparmio ha pensato bene di ricoprire di adesivi di Peppa Pig.

Anche la lampada Rossetti sotto – questa sorta di bollone giallo – è un pezzo molto gettonato tra gli amanti del design. A fianco, come vedete, c’è una poltrona Frau, altro marchio molto noto (e costoso e che dunque io non prenderei mai!), che calibra sapientemente antichità e tradizione.

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A sinistra in verde la poltrona Frau di cui non voglio nemmeno immaginare il prezzo e a destra la lampada Rossetti a forma di bolla. Come vedete la stanzetta di Babyrispamio, dietro, resta aperta in cima proprio per non chiudere l’unico punto luce sulla sala. Di contro, quando la bimba  dorme vige il massimo silenzio qui a casa risparmio.

Mamma, invece, ha contribuito con questa bellissima scrivania in noce del diciannovesimo secolo. A casa sua conserva molti altri pezzi di pregio, come un paio di comò in noce nazionale dell’800; uno dei due mi farebbe davvero comodo dato che abbiamo armadi che cominciano a starci stretti.

scrivania antica

Alla scrivania in noce ho affiancato la sedia Kartell trasparente con decorazioni adesive di Peppa Pig made by Babyrisparmio. La lampada a forma di spirale invece è di Ikea, ma non la consiglio: servono molte lampadine e ogni due per tre si fulminano!

salotto modernoIl problema in casa mia è la mancanza di spazio. Sembra assurdo, dato che parliamo di 120 metri, eppure è così! Trattasi infatti di un simil open-space: una cucina stretta e lunghissima da dove arriva il grosso della luce della casa ovvero un portafinestre con un piccolo balconcino; poi c’è un grande salotto dove ci deve stare la libreria, la televisione, la scrivania e proprio in mezzo alla stanza, al centro, il divano (abbiamo fatto tutte le prove possibili ed è l’unico posto utile); poi ci sono due bagnetti ciechi e due camere, la nostra e quella di Bayrisparmio che però è completamente scoperchiata, proprio per lasciare libero l’altro punto luce della casa (vedi foto sopra).

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Questa è la cameretta della mia bimba, che ho decorato con degli adesivi murali delle principesse Disney. Altra idea a basso costo per dare personalità a una stanza

 

LEGGI ANCHE: Come realizzzare la cameretta delle principesse Disney

Insomma chi ha progettato questo appartamento ha dovuto sudare non poco per riuscire a cavarne fuori qualcosa di abitabile, essendo questa un’ex fabbrica di biciclette. Ma direi che ha fatto un ottimo lavoro.

cucina moderna

Il vero problema di questa casa, se così vogliamo definirlo, è il divano che presi a 500 euro nell’angolo delle offerte di High Tech Cargo, un negozio molto stiloso di Milano specializzato in mobili dal sapore orientale. Ma dove potrei metterlo?

salotto stile british

Pensate che a me piace lo stile british, quindi con divani pomposi, molto caldi, magari un bel quadro antico alle pareti, la carta da parati e un camino a scaldare la stanza mentre leggo il mio libro in santa pace. Si tratta però di uno scenario possibile solo nella mia fantasia: uno perchè è uno stile che non si presta minimamente nel mio appartamento, secondo perchè non c’è mai un attimo in cui io possa sedermi in santa pace con un bel libro in mano…ma questo è un altro discorso.

divano letto

L’altro giorno papà mi parlava di un divano componibile, moderno, che aveva visto in anteprima durante la scorsa edizione del Salone del mobile. L’ha ritrovato online e me lo ha mostrato. Si chiama Rodolfo ed è un divano letto componibile, che all’occorrenza può essere scomposto in più poltrone e diventare anche un letto, dettaglio non da poco dato che, al momento, se venisse a trovarmi mia suocera dalla Colombia non saprei dove metterla (l’ultima volta aveva dormito nella stanza della bimba, ma allora lei dormiva ancora con noi nel suo lettino Mammut sempre Ikea). Devo solo capire quanto costi perchè mio papà ha standard “risparmio” molto diversi da miei…

Insomma, potrebbe essere un’idea, anche se nel mio cuore batte un salotto in pure stile british! 🙂

divano componibile

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