Da quando sono diventata Mammarisparmio (lo confesso, prima ero una spendacciona!) ho imparato a non buttare via niente: una mollettina, il polistirolo, rimasugli di stoffa…a volte dall’oggetto apparentemente più insignificante, infatti, nascono certe meraviglie impensabili.
La casa e l’ordine ovviamente ne risentono, perchè i vari “pezzettini” poi rimangono sparsi un po’ ovunque, ma quando arriva Natale o un compleanno – chissà perchè! – le mie confezioni regalo – spiccano sempre per originalità!
In effetti basta davvero poco per dare un tocco di originalità ai nostri pacchetti regalo.
Per esempio possiamo cominciare col dargli una forma particolare .
Una volta ricordo che nel preparare un pacco regalo per un paio di scarpine ebbi questa idea che vedete nella foto qui a destra: arrotolai della carta color carne, ottenuti quindi i due tubi, li inserii dentro le scarpine, a mo’ di gambine, che addobbai poi con altra carta per realizzare una gonna.
Un’altra idea originale è quella di far fare un disegno ai vostri bambini e usarlo poi per impacchettare il regalo del papà.
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Se invece volete qualcosa di più chic e classico, guardate questo video dove ci sono tanti spunti per trasformare un semplice pacchetto in qualcosa di unico.
IL CONCORSO SENZA OBBLIGO D’ACQUISTO DI UPIM
Il video rientra nella campagna voluta da Upim Mamma è Natale, che mette in palio 10 gift card da 100 euro. La cosa più bella è che non c’è nessun obbligo d’acquisto. Basta cliccare sul banner qui sotto, iscriversi al contest e provare a vincere.
Ovvio che – come dico sempre io – non lamentatevi che non vincete mai, se non partecipate mai a niente. 🙂
Upim è un marchio che noi mammerisparmio tutte conosciamo, perchè si compra bene e a buon mercato. Io ci vado spesso e mi trovo bene con trucchi e vestitini. La linea Blukids, dedicata ai bambini anche piccolissimi, offre tante cose carine a prezzi più che accettabili. Se non sbgalio i primi body di mia figlia li ho presi proprio lì. Del resto era una delle mie mete preferite quando la bimba era appena nata, a Milano infatti faceva un caldo soffocante (agosto 2012) e l’Upim di piazzale Corvetto era uno dei pochi posti aperti.
Per cui, da parte mia, due volte grazie Upim!