studio-immobiliare-mercato-2021

Mercato immobiliare in Italia: i trend del 2021

Spread the love

Il nostro Paese è ancora alle prese con la crisi pandemica, e i comparti colpiti da questo periodo tutt’altro che felice sono molteplici. Da quanto emerso però, il settore immobiliare ha accusato meno di altri il colpo, concludendo il 2020 in modo migliore da quanto preventivato. Si è trattato infatti di “solo” il 7,7% in meno rispetto al 2019. Nonostante questo l’atteggiamento verso il mercato per il 2021 deve essere di tipo prudente, perché un possibile crollo del mercato è sempre dietro l’angolo.

I trend del mercato immobiliare

Chiunque intenda acquistare o vendere casa conosce molto bene l’importanza di rivolgersi a professionisti del settore, come l’agenzia immobiliare specializzata Rockagent. Ma per coloro che intendono investire nel mercato immobiliare, chiaramente i fattori da valutare sono molto più numerosi. Come anticipato, per quanto il 2020 si sia concluso con un segno negativo (-7,7%), la situazione generale si è dimostrata comunque migliore delle aspettative, quanto meno considerando il periodo pandemico.

Nonostante questo l’atteggiamento verso il mercato deve essere di tipo prudente, perché la possibilità di un crollo di dimensioni più generose rispetto a quanto registrato fino a questo momento, sono ancora concrete. Dobbiamo comunque precisare che dal punto di vista industriale il nostro competitor di riferimento è la Germania, e il previsionale di crescita del nostro Paese risulta comunque superiore, con prospettive di crescita sicuramente interessanti.

Mercato immobiliare: la K delle disuguaglianze

Abbiamo detto che nonostante il delicato periodo storico che stiamo attraversando, il settore immobiliare del nostro Paese per il momento regge il colpo meglio di molti altri. Ma questa “rosea” situazione non riguarda in maniera uniforme tutto lo stivale. La situazione italiana complessiva può essere definita come la “k delle disuguaglianze”. Ciò significa che alcune regioni sta superando la crisi in maniera abbastanza tranquilla. Si tratta chiaramente della parte più produttiva.

La restante parte invece, quindi quella più debole e già in crisi, purtroppo cede ulteriormente. Il risultato è stato chiaramente un aumento della povertà, ma di entità inferiore alle aspettative. Lo scenario macroeconomico infatti, sembra aver influito solo parzialmente sull’andamento del settore immobiliare, senza dimenticare che le misure di sostegno per imprese e famiglie hanno attenuato le ricadute della crisi. In altre parole, la propensione all’acquisto degli italiani è rimasta sostanzialmente invariata.

Settore immobiliare e sistema creditizio

Un altro elemento che ha contribuito in maniera positiva al sostentamento del settore immobiliare è stato l’atteggiamento del sistema creditizio. Rispetto al passato infatti, l’accesso al credito è più favorevole, grazie a tassi di interesse contenuti. In questo scenario si inserisce anche lo stato di salute generale delle banche, che mostrano bilanci sostanzialmente positivi. Il sistema bancario dunque, ha svolto un ruolo di sostegno molto importante al mercato immobiliare.

È possibile constatare il tutto anche prendendo in considerazione i dati dei mutui netti erogati. Nonostante un fisiologico calo delle compravendite infatti, la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, e comunque allineata a quella degli anni precedenti alla comparsa del Covid. Questo però porta anche ad altre considerazioni, ovvero quelle sulla sostenibilità del debito contratto dalle famiglie. Alcuni segnali non devono essere sottovalutati.

Tra questi, riveste una certa importanza il fatto che circa ¼ dei prestiti finanziari siano a rischio deterioramento. Dopo anni di contenimento infatti, questo dato ha ripreso la sua crescita, con un +1,4%. Gli sconfinamenti invece, presentano un aumento piuttosto sensibile: +47%. Nonostante questo quadro generale, il mercato immobiliare rimane attrattivo per molti investitori, soprattutto da quelli che vedono l’acquisto immobiliare come una sorta di bene rifugio.

Per il 2021 le previsioni vedono un aumento della domanda di soluzioni polifunzionali nel settore residenziale (abitazioni che permettono lo svolgimento di attività in smart working, e lo stesso discorso è valido anche per gli uffici. Le nuove modalità di lavoro stanno influendo notevolmente sulla situazione generale. In arrivo anche nuovi hub logistici per soddisfare la domanda crescente di consegne derivante dal boom del settore e-commerce. 


Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.