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Smart working, le ultime novità: pro e contro della situazione attuale per i genitori

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Dopo la pandemia, lo smart working è diventato sempre più comune in Italia. Ciò ha avuto un enorme impatto sui genitori, con la possibilità di vivere la quotidianità insieme ai propri figli. Di contro, sono emerse anche delle difficoltà, legate ad esempio alla necessità di destreggiarsi tra le responsabilità lavorative e la cura dei bimbi. Oggi vedremo dunque i pro e i contro dello smart working con i bambini piccoli, insieme ad un approfondimento sulla possibile proroga del lavoro agile per tutto il 2023.

Pro e contro dello smart working con i bambini piccoli

Innanzitutto, occorre come sempre cercare di separare la vita lavorativa da quella in casa: in sintesi, quando si lavora bisogna evitare ogni fonte di distrazione perché, in caso contrario, si perderebbe terreno in quanto a produttività e professionalità. Inoltre, occorre far capire ai bimbi che si sta lavorando, parlando apertamente con loro e spiegandogli che in quei momenti non devono disturbare, ovviamente con delicatezza.

Bisogna affrontare anche il logico aumento dei consumi in casa, che avranno un impatto notevole in bolletta, perché semplicemente si useranno più energia e più gas. Per chi lavora da casa, è fondamentale tenere sotto controllo i consumi energetici, evitando gli sprechi quando possibile. A tal proposito, possono venirci in aiuto alcune guide disponibili sul web che elencano diversi consigli su come risparmiare energia elettrica, utili per capire come agire al meglio. Chiaro, poi, che queste spese extra verranno in parte compensate dal risparmio sugli spostamenti in auto.

Chi lavora in smart working e deve al contempo badare ai figli, non può rinunciare alla necessità di concedersi delle pause. Il partner dovrà dunque aiutare la mamma o il papà, facendosi carico di una parte degli impegni. Durante i brevi momenti di pausa, è importante dedicarsi ad attività come lo sport, il fitness, lo stretching, le passeggiate e lo yoga, per compensare le tante ore trascorse di fronte al computer. Ovviamente si avrà anche la possibilità di passare del tempo di qualità con i bimbi, ad esempio andando tutti insieme al parco.

La possibile proroga per lo smart working nel 2023

Con la norma approvata dalla Commissione Bilancio della Camera, lo smart working agevolato è stato prorogato fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori con gravi disabilità e per i malati di cancro sottoposti a terapie salvavita, previa certificazione medica che attesti lo stato di salute. Tuttavia, l’emendamento non menziona i genitori di bambini sotto i 14 anni, il che significa che questo particolare gruppo non potrà beneficiare dello smart working agevolato oltre il 31 dicembre 2022, quando scadrà l’attuale proroga. Nel settore privato, quindi, dal prossimo anno i dipendenti dovranno stipulare un accordo con la propria azienda o fare riferimento a quelli firmati dal sindacato, indicando la durata del lavoro all’interno e all’esterno dell’azienda e i luoghi da escludere dalla prestazione professionale.


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