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METTERE UN’ALTALENA IN GIARDINO bella e sicura

Ho già detto altre volte di quanto siamo fortunati a poter godere di un giardino in centro a Milano. Avere un giardino – rispetto a un terrazzo – richiede un grosso impegno, perché per avere un luogo esteticamente gradevole bisogna fare un investimento importante di tipo economico e fisico.

giochi da mettere in giardino

Il giardino è un lavoro senza fine, una passione anche. E noi per fortuna amiamo prenderci cura del verde. Quello che ci manca, come al solito la capacità economica per poter fare quello che vorremmo in completa serenità. Il famoso “visto e piaciuto”, senza dover fare prima cento verifiche sul prezzo migliore, valutazioni e sì…anche rinunce quando il costo è troppo elevato per le nostre finanze. 

Bisogna fare delle scelte: questo sì, questo no…questo più avanti, quando si potrà! 

Per adesso abbiamo fatto tutto da soli ma con risultati non troppo soddisfacenti. 

Il nostro sogno è quello di avere un prato in stile inglese, con l’erba sempre verde e ben curata. Ci abbiamo provato ma, pur avendo seguito tutti i vari passaggi, l’erbaccia continua a ricrescere e in alcuni punti l’erba non è proprio mai spuntata per via dei tanti sassi presenti.

Intanto, al solito, comincio a sognare prima del tempo. 

Che quello davvero non costa nulla.

Come feci col camino per il quale iniziai a fare ricerche online tre anni fa e che finalmente a giorni mi verrà consegnato. 

Nel nostro giardino, appena sarà bello da vedere, con un bel prato fatto bene e delle piante fiorite multicolore sui lati, vorremmo mettere dei giochi in legno per esterni, come un’altalena.

Per me, che non amo molto andare al parchetto sarebbe una manna dal cielo perché mi permetterebbe di essere a posto con la mia coscienza. 

Scherzi a parte, su internet ho visto che non c’è molto. Anzi quasi nulla, se non quei plasticoni che tengono solo fino a un certo peso e fintantoché i bimbi sono piccoli.

Il nostro giardino, invece, è abbastanza grande da poter ospitare una struttura seria e professionale, come quelle che si trovano ai parchetti.

Ora sul sito Fatmoose alla voce altalena ci sono diverse soluzioni…senza voler strafare pensavo a qualcosa come questa.

altalena in legno giardino

Altalena e arrampicata secondo me sono giochi che metterebbero d’accordo le mie bambine che hanno quattro anni e mezzo di differenza. O forse anche lo scivolo? 

Sono indecisa, ma non vorrei nemmeno qualcosa di troppo ingombrante che occupi tutto il giardino ovviamente (c’è da dire che abbiamo anche un grande patio dove possiamo stare all’aperto e nel giardino mettiamo piede proprio raramente).

Giochi per il  giardino

Quale mi suggerite tra queste due soluzioni? 

Ho visto che è un sito svedese. Lì nonostante le temperature più rigide è assolutamente normale portare i bambini a giocare all’aperto. Inoltre lì ci sono tantissime case che dispongono di un fazzoletto verde dove lasciare ai bambini libero sfogo. 

Quindi questi tipo di strutture sono molto comuni anche tra i privati e non solo nelle aree pubbliche adibite al gioco.

In ogni caso si possono scegliere diversi accessori per l’altalena, più o meno professionali, a seconda del budget e dell’età del bambino che avrà la fortuna di avere un gioco come questo nel proprio giardino.

accessori per altalena
altalena professionale

Mutande e reggiseni per chi ha la pancia: come mimetizzare il grasso

L’errore più comune quando si vuole nascondere la pancia è quello di indossare una mutanda pancerina che strizzando i rotolini di grasso li fa salire in alto, enfatizzandoli appena vi sarete sedute

Sono alta 1,80 e peso 67 kg. Dunque sono abbastanza magra ma ho sempre avuto il difetto della pancetta. Dopo due gravidanze, complice l’età, la pancetta è diventata proprio pancia. Quindi appartengo a quella che io chiamo, scherzosamente, la categoria peggiore: magra con la pancia, perché se sei tutta tonda con la pancia risulti comunque armoniosa; se invece sei una magra con la pancia, questo difetto fisico si vede ancora di più.

Fortunatamente, oggi, ci scherzo sopra perché a fronte di tante imperfezioni so di avere anche molti pregi. Della serie: chi mi ama, mi segua…avessi avuto questa consapevolezza a 20 anni, avrei conquistato il mondo (forse)!

Oltre alle maniglie dell’amore sui fianchi, ho anche un bel rotolino di grasso sotto il seno. Mio marito che è colombiano li chiama “pisitos” ovvero piani ”primo piano, secondo piano…” e su fino a salire all’attico, ovvero la mia maniglia dell’amore appena sotto il seno. Ma sarà scemo? 😊 Anche se poi è lo stesso che dice di adorare il mio ventre perché se è così (molle e rilassato) è anche perché ha tenuto in grembo le nostre due figlie per 18 mesi.

reggiseno per chi ha grasso sotto il seno

Il grasso addominale anche nella parte superiore può essere facilmente nascosta dall’uso dei volant, che pure sono super di moda come questo reggiseno qui sotto che presenta dei volant appena sotto il seno. I modelli da cui trarre ispirazione li ho presi dal sito della Lovable nella categoria  intimo da donna, perché ne ha davvero tantissimi tra cui scegliere.

reggiseno che copre sotto il seno
reggiseno con la fascia grande sotto il seno

I rotolini di grasso si fanno evidenti quando mi siedo, perché si accatastano uno sopra l’altro ma non so perché quello subito sotto il seno è perenne; è come se avessi una specie di piega fissa sotto le mammelle.

Dato che i miracoli non esistono e se si nasce quadrati non si può morire tondi e di mettermi dentro quei mutandoni di tortura alla Bridget Jones non è proprio voglia, l’unico  segreto che mi viene in mente è  quello di  distogliere l’attenzione dal punto vita con dei piccoli stratagemmi.

Come?

Magari scegliendo reggiseni particolari, con dei bei disegni in pizzo che sicuramente attirano lo sguardo di un uomo (anche se noi donne, siamo ancora convinte che stiano tutto il tempo a guardare la nostra pancia…sbagliatooo!).

reggiseno che contenga bene anche sotto il seno

Un altro trucchetto per nascondere almeno parte della pancia è quella di usare un completo tipo il tankini la cui particolarità è quella di essere  non un semplice reggiseno ma una fascia, un reggiseno che è più una canottiera. La mutanda del costume invece può essere a vita alta oppure vita bassa , a seconda del gusto personale. Ma io consiglio a vita bassa perché secondo me, la vita alta segna ancora di più il pancione e l’effetto Topo Gigio oppure Fantozzi è assicurato.

reggiseno-a-fascia-per-chi-ha-tanto-seno

Il tankini mi piace perché copre anche i rotolini appena sotto il seno. Per chi ha la pancia alta, cioè non la pancia bassa a punta (più tipica degli uomini), il tankini è perfetto.

In ogni caso siate orgogliose di quello che siete e imparate ad accettarvi per come siete. Che non significa lasciarsi andare ma semplicemente esaltarvi nei vostri punti forza.

BODY TAGLIA UNICA, DALLA NASCITA AI 3 ANNI DI ETA’

L’intimo per i neonati è stato rivoluzionato dai body elastici J BIMBI che seguono la crescita del bebè da 0 a 36 mesi. Un modo per risparmiare sull’abbigliamento bimbo e rispettare l’ambiente

Quando Flor era piccola, parlo della mia prima figlia sette anni or sono, mi trovavo in un grande magazzino e ricordo di essere stata attirata da dei body di colore bianco e rosa corallo. La loro caratteristica principale era quella di durare dalla nascita fino ai 36 mesi del bambino.

Strabuzzai gli occhi e pensai: “Mitico, un solo body che si adatta al corpo del bambino fino ai tre anni, questo sì che è risparmiare sull’abbigliamento bambino!”.

Pensate che in media, in 36 mesi, il bambino arriva a coprire circa  9 taglie. Anche se  sicuramente tante di noi, ne hanno saltate almeno un paio, comprando da subito qualche body di taglia più grande… “che tanto poi cresce in fretta”.

Nonostante questi body promettessero di far risparmiare tanti soldi, non li comperai.

Sapete perché?

Perché notai che non avevano i bottoncini sotto e dunque sarebbero stati davvero poco pratici. Provate a pensare a quanti cambi di pannolini sia necessario fare con un neonato… sono sicura che avreste fatto la stessa scelta!

J BIMBI body taglia unica

A distanza di anni (e una figlia in più) mi sono imbattuta di nuovo in body molto simili, che seguono il bambino dalla nascita ai tre anni. Non so si tratti della stessa marca di 7 anni fa. Sta di fatto che questi body monotaglia prodotti dalla J BIMBI hanno i bottoncini per l’apertura da sotto e permettono quindi di cambiare il bambino con praticità, senza necessità di svestire il bambino ogni volta.

Peraltro ho visto che adesso c’è una disponibilità di colori e fantasie che prima non avevo notato.

Facendo due conti, dieci body dovrebbero coprire i 3 anni di vita del bambino (contro i 40 che servirebbero normalmente).

come vestono i body taglia unica
Tiara farà 3 anni a dicembre e qui indossa uno dei body taglia unica J BIMBI
I body contengono una piccola percentuale di elastan, per cui sono aderenti senza stringere. Un po’ come le calzamaglie…

Ma come è possibile utilizzare gli stessi body per tre anni, un’unica taglia senza avere la necessità di doverne comperare di nuovi  man mano che il bambino cresce?

Si tratta di body estremamente elastici, in grado di adattarsi alle forme del bambino. Li trovate in cotone, cotone biologico e

Dryarn  ovvero una fibra innovativa ancora più elastica con tecnologia seamless, ovvero body senza l’uso di cuciture laterali così da aumentarne l’estendibilità e diminuire il più possibile l’attrito con la pelle delicata del bambino. E’un tessuto dermatologicamente tesTato, senza uso di sostanze nocive che non richiede di essere stirato. Personalmente, la mia scelta ricade sul cotone biologico perché, magari non lo sapete ma biologico significa:

  • 71% di ACQUA in meno utilizzata per la coltivazione (si sfruttano le piogge naturali e i terreni coltivati biologicamente trattengono fino al 30% in più di acqua)
  • 62% di ENERGIA in meno necessaria per la produzione rispetto al cotone tradizionale
  • USO DI FERTILIZZANTI NATURALI che sostengono ecosistemi sani e migliorano la qualità dei terreni
  • NO PESTICIDI CHIMICI ma soluzioni naturali che proteggono la salute dei lavoratori, dei terreni e dell’ecosistema evitando inoltre la contaminazione delle acque
  • NO OGM (Organismi Geneticamente Modificati)

Se ricordate tempo fa vi avevo segnalato un altro modo per risparmiare sui body: l’estensione dei body, quel pezzettino di cotone che permette di allungare i body quando diventano troppo corti. Il  loro prezzo si aggira attorno ai 10 euro, più o meno il costo di uno di questi body taglia unica.

Il difetto di queste extension è che non vanno bene con tutti i body ma solo con i modelli che hanno la stessa attaccatura di bottoncini. Quindi si tratterà di una spesa quasi inutile a patto che non abbiate body tutti uguali con la stessa abbottonatura.

I body monotaglia inoltre sono una di quelle invenzioni che non solo fanno risparmiare ma fanno bene anche all’ambiente, fattore non trascurabile di questi tempi se vogliamo lasciare un mondo migliore ai nostri nipoti.

Meno body in circolazione, significa meno produzione che a sua volta fa diminuire l’utilizzo di energia, meno consumi e conseguente inquinamento delle acque e tutti quei problemi legati allo smaltimento.

Pensateci quando comprerete quell’ennesima maglietta, vi serve davvero?

body taglia unica

Non solo body taglia unica, ma anche un’unica stagione.

Quando ho visto che sul sito di J Bimbi si parlava di un’unica stagione ero un po’ scettica. “Come può lo stesso body andare bene sia con 4 gradi che con 40 gradi?” mi sono chiesta.

Poi visti dal vivo ho constato che si tratta di un cotone non troppo pesante e abbastanza leggero per essere adatto anche nelle calde giornate. Se però desiderate un modello prettamente estivo c’è la versione più leggera smanicata e quella più invernale con mezza manica. Con la seconda figlia, memore dell’esperienza con la prima, ho evitato accuratamente di prendere body a manica lunga perché erano scomodi per lei e complicati per me durante la vestizione. Ho constatato che un buon body in caldo cotone a mezza manica è più che sufficiente per affrontare la stagione fredda.

Non ci sono più gli inverni di una volta…

PREZZI DELLE ASCIUGATRICI: COME RISPARMIARE NELL’ ACQUISTO E NELL’USO

Se in casa non è disponibile un affaccio che permetta di stendere al sole il bucato, può essere necessario valutare l’acquisto di un’asciugatrice. Tuttavia, questo elettrodomestico è abbastanza costoso e consuma parecchio: ecco perché può essere utile adottare qualche accorgimento per risparmiare sull’acquisto e sui consumi dell’asciugatrice.

Asciugatrice: come risparmiare sul prezzo?

Il primo fattore da considerare quando si vuole comprare un’asciugatrice è il suo costo. Molto spesso, l’importo in questione è rappresentato da una cifra importante, anche se può essere utile valutare i prezzi delle asciugatrici online, in modo da riuscire a portare a casa i prodotti più convenienti.

Sotto questo profilo, i prezzi dell’asciugatrice sono influenzati dalla marca, dalle caratteristiche e dalle funzioni dell’elettrodomestico. Se si dispone di una cifra che va dai 250 ai 350 euro sarà possibile far fronte alla spesa di un’asciugatrice di fascia bassa. Questi modelli sono con tecnologia a condensazione: in questo caso, l’asciugatrice rimuove l’umidità in eccesso e la condensa in una apposita vaschetta. Il problema, però, è che i bassi prezzi dell’asciugatrice a condensazione potrebbero non compensare il maggior dispendio energetico richiesto da questo tipo di modelli, più datati e superati da tecnologie più performanti.

asciugatrice

Nel caso si preveda un impiego massiccio di questo elettrodomestico, sarà opportuno valutare l’acquisto di modelli di fascia intermedia, il cui prezzo di acquisto potrà andare dai 350 ai 750 euro. In questo ambito si collocano le asciugatrici a pompa di calore, che assicurano la miglior resa a fronte di un ridotto consumo energetico. Naturalmente, sarà necessario scegliere elettrodomestici con funzioni accessorie limitate, anche se – soprattutto valutando i prezzi asciugatrice online – si può riuscire ad acquistare un prodotto del tutto valido.

Infine, arrivando a spendere dai 1.000 ai 1.500 euro sarà possibile acquistare asciugatrici top di gamma (alcune delle quali montano anche la tecnologia a gas, ancora poco diffusa in Italia), in grado non soltanto di assicurare le prestazioni migliori (anche da un punto di vista di classe energetica), ma anche un importante numero di funzioni che possono essere utili a seconda delle esigenze. Soprattutto, l’alto costo di acquisto iniziale potrà essere ammortizzato nel tempo: come si dirà a breve, infatti, oltre ai prezzi dell’asciugatrice è opportuno valutare l’impatto energetico.

Quali fattori influenzano il prezzo dell’asciugatrice?

La variazione nei prezzi delle asciugatrici prima accennate è influenzato, naturalmente, da un gran numero di caratteristiche. Oltre alla tecnologia installata (elettrica, a condensazione, con pompa di calore o a gas), sono fattori come le dimensioni, la capienza, le componenti utilizzate e le funzioni a determinare il costo finale.

Dunque, è importante valutare le singole caratteristiche del prodotto in rapporto alle proprie esigenze, così da individuare il giusto prezzo per l’acquisto dell’asciugatrice. In particolare, esistono asciugatrici di dimensioni compatte (come quelle a carico dall’alto e con capienza minima, cui corrisponde naturalmente un prezzo più basso), ma anche modelli che occupano più spazio, offrendo al contempo una capienza extra (naturalmente, ad un costo più elevato).

house to house asciugatrice

Ancora, l’anno di produzione e le componenti utilizzate per la costruzione sono fattori che senz’altro possono far lievitare o diminuire il prezzo di acquisto. Da questo punto di vista, tuttavia, è bene evitare il risparmio facile e preferire un elettrodomestico di recente produzione, dal momento che assicura maggiori prestazioni e affidabilità; salvo si tratti di un modello affermato e tuttora venduto, che evidentemente, anche ad un prezzo più basso, permette di ottenere analoghe garanzie.

Infine, sono da valutare anche i diversi accessori. Se si preferisce un modello standard, naturalmente non varrà la pena spendere molto per l’acquisto di un’asciugatrice “full optional”. Viceversa, se si hanno esigenze particolari, come quella di preservare certi tipi di tessuti o di programmare l’avvio e di impostare il livello di umidità tollerata, si dovrà puntare verso modelli più accessoriati e inevitabilmente più costosi.

Come risparmiare sui consumi delle asciugatrici?

I prezzi delle asciugatrici sono senz’altro un parametro che si prende in considerazione al momento dell’acquisto, commettendo però l’errore di sottovalutare del tutto l’efficienza energetica dell’elettrodomestico. Molte volte, infatti, spendere di più sul prezzo significa abbattere di molto la spesa in energia.

Da questo punto di vista, l’asciugatrice è uno degli elettrodomestici più dispendiosi, arrivando ad incidere sulla bolletta elettrica per oltre 200 euro l’anno. Ecco perché occorrerebbe quantomeno valutare i modelli dalla classe A in su, che permettono di ammortizzare in poco più di un anno il maggior prezzo di acquisto.

Naturalmente, l’asciugatrice è un elettrodomestico che non va tenuto in costante funzione e il cui impiego va gestito attentamente: ecco perché, ad esempio, se c’è il sole non conviene usare l’asciugatrice, o perché bisogna usare la centrifuga in lavatrice, così da rendere più rapida l’asciugatura, come pure usare l’elettrodomestico sempre a pieno carico e durante le ore agevolate.

Dunque, se occorre acquistare un’asciugatrice è sempre preferibile scegliere modelli con alta classe energetica e che dispongano di funzionalità avanzate per limitare lo spreco di energia: valutare i prezzi dell’asciugatrice in relazione a questi fattori è il modo migliore per fare un acquisto intelligente.

Indicazioni e consigli per valutare il proprio mutuo

Al giorno d’oggi i costi da sostenere per affittare un appartamento, più o meno in qualsiasi città d’Italia, sono diventati talmente alti che spesso risultano essere anti-economici rispetto alla rata di un mutuo.

Questo perché mentre da un lato il carovita ha portato a far salire tutti i prezzi – siano essi di beni che di servizi – e l’aumento della popolazione ha fatto crescere esponenzialmente la richiesta di case, dall’altro le banche, per guadagnare maggiormente, hanno iniziato a proporre soluzioni più comode ed accessibili a chi decide di stipulare un mutuo, mettendo spesso anche a disposizione di particolari categorie (ad esempio giovani sotto i trent’anni oppure coppie di sposi novelli) condizioni promozionali molto favorevoli.


Come scegliere il mutuo adatto alle proprie condizioni

Per orientarsi nel panorama di mutui che offre il mercato, bisogna informarsi sulle specifiche caratteristiche che ogni istituto di credito bancario propone nel proprio pacchetto di prodotti.

È chiaro che la prima valutazione da fare è quella della propria situazione economica (cioè su che reddito si poggerebbe la richiesta di mutuo) e delle proprie esigenze – cioè la cifra totale che si deve richiedere all’istituto di credito.

Si tratta di considerazioni fondamentali per poter affrontare poi i successivi passi, considerando che oltre alla cifra di cui si dovrà disporre per l’acquisto dell’appartamento ci saranno da sostenere tutte le altre spese quali ad esempio spese di istruttoria, perizia, costi notarili, Iva, arredamento e così via.

pignoramento casa se non pago


L’evoluzione del sistema bancario

Fino a qualche decennio fa, chi voleva intraprendere il percorso della scelta di un mutuo, incorreva in diversi ostacoli. Le garanzie che la banca chiedeva erano parecchie, le condizioni che offriva erano molto rigide ed i prodotti che metteva a disposizione erano pochi e a tasso fisso. Solo chi aveva un lavoro stabile e ben retribuito ed era molto referenziato poteva avere accesso a questo tipo di finanziamento.

Col passare del tempo la situazione è molto cambiata e oggi anche una coppia di giovani che non vanta un consolidato patrimonio può permettersi senza grossi problemi di richiedere un mutuo adeguato alle proprie necessità, per realizzare uno dei propri sogni. Tutto ciò è possibile grazie a una serie di agevolazioni e sgravi fiscali che lo stato eroga per questi specifici soggetti. Possiamo citare come più importante degli strumenti statali, il fatto che lo stato si pone come garante presso l’istituto bancario, di modo che il mutuo possa essere erogato anche nel caso in cui le garanzie fornite dal richiedente non siano del tutto soddisfacenti.


I metodi moderni per valutare i mutui

Oggigiorno c’è anche un altro aspetto favorevole, differentemente da qualche anno fa: prima, infatti, chi aveva bisogno di un mutuo doveva spendere parecchio tempo per recarsi nei vari istituti di credito e informarsi sulle condizioni creditizie proposte. Ciò voleva dire andare personalmente in ogni banca, dopo aver ottenuto il relativo appuntamento, e trascorrere diverse ore per ottenere le varie informazioni. A volte ci volevano dei giorni per poter avere la simulazione del possibile mutuo e per sapere quanto sarebbe pesata la rata sul proprio portafoglio.

Oggi internet e la tecnologia hanno finalmente rivoluzionato tutto il settore e chiunque con soltanto pochi click può conoscere in pochissimi minuti, e da qualsiasi luogo ci si trovi, tutte le promozioni e le varietà di mutuo che le diverse banche offrono. Per chi calcola la rata mutuo online, ci sono infatti dei portali specifici che raccolgono tutte le informazioni dei diversi prodotti e le rendono facilmente consultabili.

risparmio familiare


Come calcolare la rata del proprio mutuo?

Utilizzando i siti on line, ipotizzare e conoscere la propria rata diventa semplicissimo. Bisogna prima individuare il mutuo che meglio si adatta alle proprie esigenze e – una volta selezionato – si verrà indirizzati su una pagina specifica di verifica rata.

Basta poi compilare i vari campi con le informazioni richieste (importo da finanziare, durata del mutuo, tasso richiesto e così via) per ottenere una proiezione sulla la rata da dover sostenere per tutta la durata del finanziamento.

Si tratta di uno strumento molto rapido ed efficace per ottenere informazioni e dettagli preventivi, senza doversi necessariamente recare in banca.

AMBULANZA A MILANO, QUANTO CI METTE AD ARRIVARE IL 118?

Queste nozioni mi sono state spiegate a un corso di rianimazione tenuto da personale qualificato che ha lavorato per anni nei più grandi ospedali di Milano. 

Dopo quanto arriva l’autoambulanza a Milano, una volta chiamato il 118?

Qui di seguito vorrei dirvi alcuni aspetti che magari ignorate sul pronto intervento, il famoso 118 che presto cambierà numero e diventerà 112 per tutto, valido per ogni emergenza.

  • Mediamente un soccorso a Milano arriva in 15 minuti, dal momento della chiamata al 118.
  • Se trovate qualcuno in difficoltà, che bisogno di soccorso e e voi non chiamate l’autoambulanza, sappiate che dovrete risponderne penalmente: è omissione di soccorso (art.593 del Codice Penale ). In questi casi, se non sapete cosa fare ovvero come assistere la persona in difficoltà, meglio non fare nulla! Ovviamente tenendo presente lo stato di necessità: un bambino che sta soffocando è uno stato di necessità naturalmente; una persona che ha fatto un incidente e che non andrebbe mossa se non con apposito collare e barella (proprio perchè potrebbe avere una lesione alla colonna vertebrale), la si tira fuori senza aspettare i soccorsi se l’abitacolo sta prendendo fuoco.
  • Normalmente nell’ambulanza non c’è personale sanitario ma persone – volontari e assunti – che hanno fatto un corso base. Se la situazione è molto grave, noterete anche la presenza di un’automedica sul posto con un medico e un infermiere. Quest’ultimi posso compiere anche manovre invasive come intubare una persona
  • A Milano le autoambulanze a disposizione sono 100; le automediche invece sono 10. Notte e giorno. Mentre le prime possono esserete gestite anche da cooperative, le seconde sono tutte sotto il 118.
  • Tutte le domande che vengono fatte dall’operatore che sembrano far perdere tempo, lo fanno guadagnare dopo. Siate precisi il più possibile nel dare l’indirizzo, il piano, la scala del condominio, il cognome sul citofono.
  • Al 118 rispondono operatori semplici che poi smistano la chiamata, a seconda della necessità, a un infermiere oppure a un medico.
  • Una volta caricato il paziente può capitare che l’ambulanza stia ferma senza partire. Non stanno perdendo tempo ma stanno cercando di capire dove meglio indirizzare il paziente. Portarlo nel posto giusto, più specializzato, può fare un’enorme differenza. Sempre che ci sia posto…
autoambulanza milano