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Come organizzare una vacanza su un’isola per partire senza pensieri

Chi non sogna una vacanza in una delle bellissime isole che si trovano in Italia? Qui si possono trovare mare cristallino, spiagge paradisiache e tanto altro ancora. Per organizzare la propria vacanza nel migliore dei modi, ci sono diversi fattori da valutare. Innanzitutto, è fondamentale decidere quale isola si desidera visitare, perché ognuna ha qualcosa di unico da offrire, quindi è importante fare una ricerca approfondita per trovare quella che meglio si adatta alle proprie esigenze e preferenze. Alcune isole sono famose per le loro spiagge paradisiache, altre per la loro vita notturna vibrante, mentre altre ancora offrono una combinazione di entrambi. Una volta trovata la meta perfetta, non resta che organizzare il viaggio.

Fissare il budget per una vacanza su un’isola

Tra i fattori più importanti da considerare c’è il budget. Le vacanze sulle isole possono essere costose, quindi è importante pianificare quanto poter spendere in anticipo. Occorre tener conto dei costi del viaggio, dell’alloggio, del cibo e delle attività durante la permanenza. Inoltre, è consigliabile prenotare in anticipo per ottenere tariffe più convenienti, perciò la soluzione migliore è farlo comodamente da casa: acquista il tuo traghetto online scegliendo tra le migliori disponibilità e tariffe del momento e ottimizza la tua spesa. Considera anche la stagione in cui intendi viaggiare, poiché i prezzi possono variare a seconda del periodo dell’anno.

Valutare il clima dell’isola

È importante prendere in considerazione il clima e la stagione delle piogge sull’isola che si desidera visitare. Se si ha intenzione di trascorrere molto tempo sulla spiaggia, è bene assicurarsi di viaggiare durante la stagione secca per evitare brutte sorprese. Se la partenza è prevista per un periodo incerto, è preferibile informarsi sulle attività, i musei e i punti di interesse da poter visitare al chiuso, così da essere preparati per eventuali giornate piovose e azzerare la noia.

Preparare la valigia per una vacanza su un’isola

Fare le valigie per una vacanza sull’isola può sembrare una sfida, ma con un po’ di pianificazione e attenzione ai dettagli, sarà un gioco da ragazzi. Prima di tutto bisogna fare una lista di tutto ciò che è necessario portare con sé, tenendo conto del clima e delle attività che si ha intenzione di fare sull’isola. È importante, poi, portare abiti leggeri e comodi, come costumi da bagno, t-shirt, pantaloncini e sandali. 

Non va dimenticato di includere nella lista tutti gli accessori essenziali, come occhiali da sole, cappello, protezione solare e repellente per insetti. Questi saranno indispensabili per proteggerti dai raggi solari e dalle punture durante tutta la vacanza. Se si ha bisogno di farmaci o presidi medici, è bene assicurarsi di portarli con sé durante il viaggio.

Infine, occorre organizzare il bagaglio in modo efficiente, facendo uso di sacchetti o buste per separare gli indumenti e gli accessori. Potrebbe essere utile portare con sé un astuccio idrorepellente, in modo da portare gli effetti personali sempre con sé in spiaggia e durante attività e sport acquatici. 

Informarsi sulla guardia medica nell’isola

Per partire davvero senza pensieri, è bene informarsi sulla presenza o meno di ospedali, guardie mediche e farmacie, dove si trovano rispetto all’alloggio scelto e come sono collegati tramite mezzi pubblici. In questo modo si sarà pronti nel caso in cui si dovesse avere bisogno di un medico.

L’importanza della lettura per i bambini: ecco da dove iniziare

I bambini di oggi sono i lettori del futuro: abituare i propri figli alla lettura e al concetto di narrativa ha tantissimi vantaggi dal punto di vista della crescita e dello sviluppo. Naturalmente bisogna introdurre i propri piccoli alla lettura in modo graduale: vediamo, allora, alcuni consigli che potrebbero essere utili

Scriveva Umberto Eco che “la letteratura è un’immortalità all’indietro”. Leggere dei libri ci aiuta infatti a connetterci con storie anche lontanissime da noi e ampliare la nostra mente. Tuttavia l’abitudine alla lettura non è qualcosa di innato, ma dovrebbe essere trasmesso dai genitori, dalla scuola, dal contesto socio-culturale.

Questa è la ragione per cui non esiste un’età minima per iniziare a leggere, ma solo degli step da seguire per portare il proprio figlio, raggiunta una certa età, a sfogliare un libro in autonomia. Gli esperti segnalano che sono diversi i metodi per far avvicinare i bambini alla lettura: uno dei più efficaci è la lettura ad alta voce o l’uso di audiolibri.

Un bambino abituato da neonato ad ascoltare storie raccontate dai genitori capirà da subito, e senza imposizioni, qual è il valore della lettura: in altre parole, la risposta alla domanda “perché dovrei leggere?” sarà scontata.

I benefici della lettura nelle varie fasi di crescita

Secondo gli esperti, un bambino si approccia alla lettura in modo differente a seconda dell’età. Un neonato di pochi mesi, fino alla soglia dell’anno di vita, si farà ammaliare dal suono delle parole, cogliendone principalmente armonia e musicalità.

Dai due anni in poi, dopo aver superato la fase tattile, il piccolo inizierà ad associare le parole alla scrittura, collegando ciò che legge alla realtà che lo circonda. Dai tre anni in poi, il bambino comincerà ad avere coscienza delle sue emozioni e utilizzerà il mezzo letterario per esprimerle e comprenderle.

Questo lungo percorso preparatorio, che condurrà poi alla scuola primaria, darà i suoi frutti prima di quanto si possa credere. Abituare i bambini alla lettura permetterà infatti di migliorare da subito il rendimento scolastico, in quanto i propri figli avranno un vocabolario più ampio della media, maggiore elasticità mentale e un “allenamento” al mondo circostante.

Cosa fare e cosa non fare per avvicinare i bimbi alla lettura

Oltre alle buone pratiche, però, è necessario evitare alcuni comportamenti errati che potrebbero far passare il messaggio sbagliato sul tema della lettura. Fra questi, sicuramente, il non presentare la lettura come alternativa ad altri mezzi (TV, videogiochi, streaming). Altrettanto importante, non spazientirsi se i bambini hanno un calo d’attenzione, che è fisiologico. Inoltre è importante assecondare le richieste del piccolo, come ad esempio ascoltare più volte la stessa storia.

Com’è evidente, quindi, il mezzo orale aiuta i più piccoli ad amare e comprendere le parole di un libro. Le alternative sono molte, fra cui gli audiolibri per bambini. Molto utile in tal senso potrebbe essere La Fabbrica delle Storie, un prodotto di Lunii che aiuta i bambini a entrare in contatto con quelli che saranno i primi racconti della vita. Esplora il sito di Lunii per scoprire come funziona il raccontastorie.

L’importanza degli spuntini per i bambini: nutrizione e divertimento

Quando si tratta di nutrire i bambini, è fondamentale assicurarsi che seguano una dieta equilibrata e sana. Oltre ai pasti principali, gli spuntini sono ideali per fornire ai bambini i nutrienti necessari per la loro crescita e il loro benessere, dato che saziano la fame tra i pasti e offrono un’opportunità per introdurre cibi nutrienti e promuovere abitudini alimentari sane sin da giovani.

Le migliori scelte per uno spuntino Tutti sappiamo che frutta e verdura occupano un posto di rilievo nell’alimentazione dei bambini, e che devono essere consumate durante i pasti principali, nella merenda mattutina e in quella pomeridiana. La frutta è una fonte naturale di vitamine, minerali e fibre alimentari essenziali per il benessere dei bambini. Oltre a essere deliziosa, la frutta fresca, compresa quella esotica, offre una vasta gamma di gusti e colori, stimolando l’interesse dei bambini per il cibo sano. Parlando di frutta esotica: sapete, per esempio, come si mangia il mango? Questo frutto potrebbe essere un’ottima alternativa per variare l’alimentazione e sperimentare nuove ricette insieme ai più piccoli. Dalla preparazione di gelati, a quella di sorbetti, possiamo affermare che la frutta fresca è la scelta ideale per gustare deliziose ricette e rinfrescarci durante i giorni in cui le temperature raggiungono livelli troppo elevati.

Gli spuntini come occasione per introdurre nuovi sapori

Gli spuntini offrono un’opportunità per introdurre ai bambini una varietà di sapori e alimenti. Molti bambini possono essere un po’ restii ad assaggiare nuovi cibi durante i pasti principali, ma gli spuntini possono essere una tattica vincente per superare le resistenze. Proponendo spuntini che includono una varietà di frutta, verdura, latticini e cereali, si può incoraggiare l’esplorazione del gusto e aiutare i bambini a provare una dieta equilibrata e ricca di nutrienti.

I benefici degli spuntini per la salute 

I bambini hanno bisogno di energia per supportare la loro attività fisica e mentale durante la giornata, per questo gli spuntini possono fornire la carica necessaria per giocare, imparare e concentrarsi. Optando per spuntini che combinano proteine, carboidrati complessi e grassi salutari, si favorisce un rilascio di energia lento e costante, mantenendo i bambini attivi per più tempo. Durante la fase di crescita, infatti, hanno un fabbisogno nutrizionale maggiore rispetto agli adulti, e gli spuntini forniscono loro la possibilità di assumere nutrienti essenziali come proteine, carboidrati, vitamine e minerali che contribuiscono ad essa. Un altro aspetto importante riguarda l’aiuto che gli spuntini forniscono per prevenire la voracità nei pasti principali. Quando i bambini sono affamati potrebbero essere più inclini a scegliere opzioni alimentari meno salutari o a mangiare eccessivamente, invece grazie a spuntini equilibrati è possibile mantenere il senso di sazietà, evitando il sovraccarico calorico.

Gli spuntini svolgono un ruolo fondamentale nella dieta dei bambini. Sfruttando al meglio questa opportunità, è possibile fornire loro una varietà di nutrienti essenziali e renderli entusiasti del loro percorso alimentare. Quindi, la prossima volta che pensi a uno spuntino per tuo figlio, considera le opzioni che ti abbiamo proposto, in modo che il rifornimento di energia diventi un’occasione per scoprire nuovi gusti e alimenti.

Le emozioni associate alla donazione del sangue: un sondaggio di Serenis

Donare il sangue in Italia salva la vita di circa 630.000 persone all’anno, ma quali emozioni si provano durante questo gesto? Un sondaggio condotto da Serenis ha coinvolto più di 230 persone per indagare sugli impatti psicologici e le emozioni legate alla donazione.

Infatti, secondo Serenis e Fondazione Telethon, compiere un atto di altruismo giova non solo al prossimo, ma anche a se stessi. Spendere del tempo a beneficio di altre persone innalza il livello di felicità, attiva il sistema di ricompensa nel cervello e, se protratto nel tempo, riduce la mortalità controbilanciando gli eventi stressanti. 

I risultati emersi dallo studio di Serenis

Il sondaggio ha rivelato che il 59% dei partecipanti ha donato il sangue, con il 22,9% che lo fa per usufruire di analisi gratuite periodiche. Il 14,9% ha interrotto le donazioni a causa di malessere o requisiti specifici. D’altra parte, il 40,8% degli intervistati non ha mai donato il sangue, con il 14,4% che teme l’ago e il 5,1% che ritiene di non avere abbastanza informazioni.

Le emozioni associate alla donazione del sangue sono varie. Mentre il 17% dei donatori sperimenta ansia, timore, agitazione, paura e dolore, la maggioranza vive emozioni positive come altruismo, benessere, felicità, generosità, gratitudine, orgoglio e soddisfazione, soprattutto al termine del prelievo.

Secondo Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale di Serenis ed esperta di Superhero Therapy, compiere atti di altruismo non solo beneficia gli altri, ma anche noi stessi. L’aiuto agli altri può derivare da motivazioni diverse, come la solidarietà, la compassione o la fede. Allo stesso tempo, può anche soddisfare bisogni personali come il desiderio di occupare il tempo, conoscere nuove persone o ridurre il senso di colpa. Infine, spiega: “Possiamo anche farlo per occupare il tempo, incontrare nuove persone, ridurre il senso di colpa o ricevere gratificazioni. Insomma, per premesse più “egoistiche”. Per esempio, una persona può scegliere di donare il sangue perché ritiene che sia un dovere, avendone la possibilità, ma forse nel suo processo decisionale influisce anche il vantaggio di controllarsi periodicamente, grazie alle analisi regolari e gratuite. Questo ovviamente non toglie il valore del gesto, né rende la persona meno “altruista”, anzi, sapere che fare del bene può giovare anche a noi stessi può essere un motivo ulteriore per impegnarsi nel volontariato o nella beneficenza”.

Bimbo in arrivo: ecco come preparare tutto il necessario senza spendere una fortuna

La nascita di un figlio può essere un’esperienza meravigliosa, ma può anche essere finanziariamente impegnativa per i genitori. Ancor prima che il bimbo o la bimba nasca, infatti, è necessario preparare tante cose per il suo arrivo. Bisogna acquistare i mobili della cameretta o, quantomeno, lettino e fasciatoio, possibilmente anche con vaschetta e cassettiera, per riporre i suoi vestitini, ma servono anche biberon, sterilizzatore, tiralatte e tutto l’occorrente per il parto. Occorre poi pensare anche alle bomboniere nascita bimbo per ringraziare tutti coloro che faranno doni al bimbo appena nato. E questo è solo l’inizio. Ci sono, tuttavia, diverse strategie che si possono adottare per spendere meno, senza compromettere la sicurezza e il benessere del proprio bambino. Scopriamole insieme.

Fare una lista delle necessità essenziali

Prima di qualsiasi acquisto dedicato al nascituro, è bene fare una lista di ciò che è davvero necessario per il bambino. È importante concentrarsi sugli elementi essenziali come pannolini, abbigliamento di base, culla, seggiolino auto e prodotti per la cura del bambino, evitando di acquistare oggetti non indispensabili o di lusso che possono incrementare i costi. 

Acquistare usato

Molte persone vendono o regalano abbigliamento per bambini, mobili e attrezzature, dopo che i loro figli li hanno superati. È bene quindi esplorare mercatini dell’usato, negozi di beneficenza o gruppi online per trovare articoli di qualità a prezzi inferiori rispetto a quelli nuovi. Tante volte si trovano vere occasioni, di capi o arredi mai utilizzati e a prezzi decisamente inferiori rispetto al listino di vendita tradizionale.

Non strafare con i festeggiamenti 

L’arrivo di un figlio è sempre un momento carico di gioia, che si desidera condividere con gli affetti più cari. Questo però può far perdere il senso di risparmio e spingere in preparativi onerosi, solo per ricevere chi verrà a far visita. Dalle bomboniere nascita al buffet fino ai confetti, è necessario valutare anche questo aspetto nel budget, ma senza strafare. Anche dei sacchetti con i confetti, un biglietto di ringraziamento e le giuste bomboniere nascita sono sufficienti per tutti quelli che verranno a far visita al bimbo.

Chiedere aiuto alla famiglia e agli amici

Se si hanno amici o parenti che hanno avuto recentemente un bambino, potrebbero avere articoli che non usano più e che sarebbero felici di donare o vendere a prezzi convenienti. Non bisogna esitare a chiedere aiuto. In questo modo si può risparmiare notevolmente per l’abbigliamento e non solo. Anche gli arredi possono diventare superflui da mantenere per chi ormai ha figli cresciuti: potrebbero rappresentare una grande occasione.

Confrontare i prezzi

Prima di effettuare un acquisto, è bene sempre confrontare i prezzi di diversi negozi o rivenditori online. Si potrebbero trovare offerte e sconti che possono aiutare a risparmiare. È consigliabile, inoltre, resistere all’impulso di acquistare ogni gadget o prodotto per bambini di cui si sente parlare. Occorre riflettere sulla reale necessità dell’articolo e considerare se si possono trovare alternative più economiche o se si può fare a meno di esso.

Sfruttare i programmi di assistenza governativi

È infine importante informarsi sui programmi di assistenza offerti dal Governo per le famiglie a basso reddito: si potrebbe essere idonei a ricevere sussidi, buoni o assistenza sanitaria per il proprio bambino. Basti pensare al bonus mamma, di solito erogato prima della nascita del piccolo e adatto a sostenere le spese in vista del suo arrivo, ma anche all’assegno unico, un sostegno mensile erogato dallo Stato a chi ha figli minorenni.

Crostata fatta in casa: una deliziosa colazione per tutta la famiglia

La colazione è il pasto più importante della giornata e preparare una crostata fatta in casa è un modo perfetto per iniziare la giornata con uno spuntino delizioso per tutta la famiglia. La crostata è una torta rustica con una base di fragrante pasta frolla e un delizioso ripieno di marmellata di frutta.
Di seguito, ti guideremo passo dopo passo nella preparazione di una crostata fatta in casa, che sicuramente farà felici grandi e piccini.

Ingredienti


 250 g di farina 00
 125 g di burro freddo
 100 g di zucchero
 1 uovo
 1 pizzico di sale
 Marmellata di un gusto a scelta

Procedimento
Prima di tutto, preriscalda il forno a 180°C.

  1. Prepara la pasta frolla:
     In una ciotola, setaccia la farina e aggiungi lo zucchero e il sale. Mescola gli ingredienti secchi.
     Aggiungi il burro freddo tagliato a cubetti e lavora rapidamente con le dita fino a ottenere un composto sabbioso.
     Fai un incavo al centro e aggiungi l’uovo. Lavora gli ingredienti fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Forma una palla, avvolgila con pellicola trasparente e lascia riposare in
    frigorifero per almeno 30 minuti.
  2. Prepara il ripieno:
     Scegli il ripieno che preferisci, puoi utilizzare la marmellata di qualsiasi gusto: dalla fragola, all’albicocca fino ai frutti di bosco o l’arancia, ce n’è per tutti i gusti! Nei supermercati ci
    sono tantissime opzioni tra cui scegliere e si possono anche acquistare marmellate e confetture in offerta su Bennet.
     Per un’alternativa più golosa, si può farcire la crostata con la crema pasticcera o con la ricotta e le scaglie di cioccolato.
     Assicurati di avere abbastanza ripieno per riempire la crostata.
  3. Stendi la pasta:

 Riprendi la pasta frolla dal frigorifero e lasciala riposare a temperatura ambiente per alcuni minuti.
 Spolvera un po’ di farina su una superficie di lavoro pulita e stendi la pasta con un mattarello fino a ottenere uno spessore di circa 3-4 mm.
 Prendi una teglia da crostata di circa 22-24 cm di diametro e foderala con la pasta stesa.
Usa le mani per adattare bene la pasta ai bordi della teglia. Elimina l’eccesso di pasta e mettilo da parte per la decorazione.

  1. Ripieno e decorazioni:
     Versa il ripieno scelto sulla base di pasta frolla, distribuendolo uniformemente.
     Decorare la crostata con strisce di pasta frolla intrecciate o ritagliando la pasta con delle formine per biscotti. Lascia libero sfogo alla tua creatività!
  2. Cottura:
     Metti la crostata nel forno precedentemente preriscaldato a 180°C e cuoci per circa 30-35 minuti, o finché la pasta non diventa leggermente dorata.
     Sforna la crostata e lasciala raffreddare completamente prima di tagliarla a fette e servirla.

Preparare una crostata fatta in casa è un gesto d’amore verso la tua famiglia. Questo dolce rustico è perfetto per una colazione speciale o per un momento di dolcezza durante la giornata. Sperimenta con diversi ripieni e goditi l’aroma e il gusto della crostata appena sfornata. La colazione inizia bene con una fetta di crostata fatta in casa per tutta la famiglia!