Scegliere le scarpe per i bambini? Più facile a dirsi che a farsi, dato che spesso si tende a sbagliare la taglia. Si tratta di un problema piuttosto comune, dovuto ad alcuni fattori facili da comprendere. Per prima cosa, ogni brand ha le proprie caratteristiche e di conseguenza le misure potrebbero non combaciare con le scarpe di altri marchi.
In secondo luogo, dato che il bimbo potrebbe avere difficoltà ad esprimersi in maniera oggettiva, spesso i genitori si basano su alcune tecniche per stabilire se la misura è giusta o meno, ma che a conti fatti risultano scorrette. Nella guida di oggi, quindi, scopriremo insieme i trucchi per non sbagliare taglia.
Come scegliere la scarpa giusta per il bimbo
Per prima cosa, è giusto coinvolgere il piccolo quando si scelgono le sue scarpette, portandolo insieme a noi a fare shopping. Il bambino, infatti, sarà inevitabilmente attratto dai colori e dalle figure più fantasiose, quindi a suo modo ci penserà lui a indirizzare il genitore verso un primo “pacchetto” di scelte. Naturalmente, oltre l’aspetto contano soprattutto fattori come la misura giusta, ma come valutarla? Bisogna per prima cosa regolarsi prendendo come riferimento il piede più lungo, che è quello che determina effettivamente la taglia. Inoltre, come anticipato, ogni produttore utilizza dei parametri diversi per definire le taglie delle scarpe, dunque bisogna tassativamente provarle al piccolo, evitando di comprarle online.
Si tratta di un elemento molto importante: scegliere una taglia sbagliata potrebbe portare ad alcuni fastidi, che possono anche manifestarsi sulla pelle. Tra questi vi è la comparsa dell’occhio di pernice che, come viene anche approfondito in alcuni articoli online in materia, può essere causato da scarpe troppo larghe o troppo strette. Infine, meglio i lacci o le chiusure a velcro? I secondi sono più comodi e veloci, ma i lacci offrono una tenuta superiore, il che va a vantaggio della deambulazione del piccolo.
Cosa non fare quando si provano le scarpe al piccolo
Innanzitutto, anche se è una pratica piuttosto diffusa, la cosiddetta prova del pollice non è un test attendibile. Questo perché i bimbi tendono a ritrarre il dito quando viene effettuata la pressione, come riflesso, il che potrebbe far sembrare che c’è più spazio (quando, invece, la scarpa potrebbe risultare troppo stretta).
In secondo luogo, non è corretto appoggiare le suole al piede per verificarne la lunghezza, dato che le misure interne sono ovviamente diverse (più corte) rispetto a quelle esterne. Un altro consiglio prezioso è il seguente: mai chiedere un parere al bimbo, perché difficilmente darà una risposta attendibile. In primis perché la sensibilità del piede non gli consente di valutare la situazione, e in secondo luogo perché il nervosismo potrebbe spingerlo a dire di sì, solo per fuggire via dal negozio.