brick test

TOSSE NEI BAMBINI AI TEMPI DEL COVID: PRIMO PASSO PER I TUOI DUBBI

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Da settembre Flor ha già avuto la tosse e il raffreddore più volte (e l’influenza non è ancora arrivata, così dicono gli esperti). Quest’anno, per via del Covid, ho preferito tenerla a casa quando non è stata al massimo della forma, consultandomi sempre con la nostra pediatra.

La febbre non è mai comparsa ma la tosse è stata, come sempre, davvero insistente, con una durata anche di due settimane.

Lei, a differenza della sorella che ha 4 anni, ha sempre avuto episodi di tosse molto importanti che hanno richiesto l’assunzione di antibiotici.

Flor arriva a tossire ogni 3-4 secondi, tutto il giorno, tant’è che a volte arrivo a dirle esasperata: “Bastaaa!”. Non vi dico la notte quando io non riesco a chiudere occhio e lei dorme beata nonostante la tosse (ma come fa?). Mi chiedo anche come non faccia a dolerle la gola con tutto quel tossire.

Eppure lei non lamenta fastidi.

Quella volta al pronto soccorso, per via di una tosse strana

In passato sono arrivata a pensare che avesse la bronchite batterica protratta.

Una volta ricordo di averla portata al pronto soccorso, quando aveva circa 3 anni, perchè respirava come un cane: velocemente e col fiato corto. Ero davvera spaventata, faceva anche una specie di fischio col respiro. Le vennero fatte delle lastre e le fu diagnosticata la bronchite asmatica.

Sono convinta che i soggetti allergici abbiano una maggiore predisposizione per beccarsi tosse e raffreddore. Forse mi sbaglio, non so cosa ne pensiate…

Sta di fatto che Flor è allergica mentre la sorellina Tiara no.

Bronchite e non solo: un progetto informativo per i vostri dubbi

Se voleste approfondire questo aspetto, se siete mamme di bambini allergici e avete qualsiasi dubbio sui bronchi e polmoni dei vostri bambini, potete visitare il sito https://www.unrespirodisalute.it/, iniziativa di FederAsma e Allergie Onlus – Federzione Italiana Pazienti, un’associazione di volontariato che dal 1994 riunisce le principali Associazioni italiane di pazienti che sostengono la lotta alle malattie atopiche, orticaria e malattie respiratorie, insieme alle società scientifiche IAR, SIAIP e SIMRI. L’iniziativa ha come obiettivo quello di fare chiarezza su come, quando e perché utilizzare l’aerosolterapia per la prevenzione e cura delle malattie respiratorie e quali benefici può offrire a grandi e piccini.

L’aerosol non si usa in tutto il mondo

Personalmente penso che l’aerosol sia molto utile in caso di malattie respiratorie, perchè va dritto ai polomoni e soprattutto perchè ne ho constatato l’efficacia direttamente su mia figlia quando nessuno sciroppo mi dava speranze.

Pensare che mio marito e mia suocera, entrambi colombiani, non conoscevano l’aerosol e sono rimasti sbalorditi nel vederne uno quando l’ho usato la prima volta con Flor che ancora non aveva un anno. L’aerosol non è un metodo che loro usano per assumere i farmaci e lo stesso accade in molti altri Paesi.

Raffreddore da allergia ai tempi del Coronavirus

Quando mia figlia Flor aveva circa 4 anni ha iniziato a manifestare i primi sintomi legati all’allergia. La domenica andavamo sempre a pranzo dal nonno, fino a quando questa consuetudine è diventata un incubo perchè, varcata quella porta, la bambina cominciava a starnutire e a tossire; a darle fastidio erano soprattutto gli occhi che le si arrossavano e cominciavano a bruciargli.

Naturalmente ho subito associato la cosa alla presenza dei gatti.

Anche mio marito, infatti, è un soggetto allergico, perennemente raffreddato.  

Entrambi sono allergici anche alla polvere, sebbene il papà, con l’età adulta, sia molto migliorato. Spero che accada anche a Flor che appena va a nascondersi sotto il letto “riemerge” con la rinite allergica.

Capite che non è facile il momento dato che la polvere c’è ovunque, anche in classe dove non basta a volte nemmeno la mascherina, indossata tutto il giorno dai bimbi.

Per avere conferma di quelle che per una mamma erano già certezze abbiamo fatto il famoso brick test, un test molto semplice e indolore per le allergie.

Come funziona il test per le allergie?

Provo a spiegarlo con parole semplici, senza entrare troppo nel dettaglio. Un’infermiera segna con un pennarello una linea sul braccio del paziente, disegnando una sorta di griglia. Poi, sopra ogni casella, viene posta sulla pelle una goccia di una sostanza presa da una boccetta laddove a ogni boccetta corrisponde un reagente come graminacee, crostacei, arachidi, fragole ecc.

Una volta terminata questa operazione, si aspetta che il corpo reagisca e dica se uno è un soggetto allergico oppure no. Se la persona è sensibile a uno di questi elementi, sulla “casella” corrispondente compare un “bozzo” rosso, simile a una puntura di zanzara.

L’esito del test è praticamente immediato. A Flor naturalmente, come vedete in foto, si sono formate due bolle rosse in corrispondenza della polvere e dei gatti (che poi forse non tutti sanno che i gatti non danno allergia per via del pelo ma di una proteina contenuta nella loro saliva). 

A parte il gonfiore nella parte interessata, Flor non ha avuto nessun altro sintomo.

Subito dopo il test abbiamo visto la dottoressa che ci ha dato dei consigli utili su quali accorgimenti adottare in casa per cercare di contenere i fastidi legati a queste allergie come:

  • evitare tende e tappeti,
  • impacchettare con del celofan il materasso per intrappolare gli acari della polvere,
  • prendere un cuscino antiacaro,
  • evitare pelusches nella stanza.

Sul sito Un Respiro di Salute scoprirete tante nozioni interessanti sui disturbi più comuni che interessano i nostri bimbi tra cui la bronchiolite, molto pericolosa nei bambini piccoli e che, per fortuna, noi abbiamo sempre scampato.

Visitate poi la sezione speciale che vi linko qui di seguito dedicata al Coronavirus.


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