Le nuove linee guida dell’OMS, gli studi sugli zuccheri della Nutrition Foundation of Italy e il cuore di noi mamme. Come si conciliano? Come crescere i nostri figli sani, senza eccessi e poi…”quel dolcetto che mi chiede spesso la sera, glielo posso dare sì o no?”
Tante volte noi mamme ci interroghiamo sull’alimentazione dei nostri figli. E facciamo bene perchè le precauzioni non sono mai troppe. Il recente scandalo che ha coinvolto molti nomi noti nella produzione d’olio ne è la prova: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. D’altrocanto non possiamo nemmeno passare il nostro tempo a chiederci se quello che stiamo mangiando sia genuino oppure no.
Come orientarsi allora? Io uso due regole: seguo l’istinto e il buon senso. Del resto, noi mamme siamo già abbastanza allenate in questo.
Di recente ho avuto la fortuna di partecipare a una tavola rotonda presso la NFI – Nutrition Foundation of Italy dedicata al complesso rapporto tra zuccheri e bambini.
Come vedete ci sono regioni più virtuose e altre meno: al sud per esempio i bambini sono più grassottelli, al nord invece più snelli. Ma si tratta di un problema legato soprattutto alla quantità di cibo più che alla qualità! La Campania è molto distante dai dati della Lombardia e per questo non può rappresentare tutta l’Italia.
Quando si parla di sovrappeso, la colpa è quasi sempre degl zuccheri – in particolare dei dolci – e dei grassi. Ma bisogna tenere conto che una caloria è una caloria. Per cui che provenga da un frutto o da una fetta di torta cambia poco. Piuttosto ciò che fa ingrassare è lo scompenso tra entrate e uscite. Se noi mangiamo 3000 kcal ma ne abbiamo bisogno solo di 2000, quasi certamente ingrasseremo. Dico quasi perchè ci saranno altri giorni in cui invece di mangiarne 2000 ne mangeremo 1800…il corpo è una macchina perfetta, bravissima a compensare fintanto che può! Il segreto, come sempre, è quello di non tirare troppo la corda.
Nessuno di noi può stare con bilancini e tabelle in mano prima di mettersi a tavola, tuttavia è utile conoscere più o meno il fabbisogno energetico indicativo che può variare molto in base allo stile di vita.
Ecco di quante calorie al giorno ha bisogno un bambino
Ci sono bimbi più golosi e altri meno ma quando sono piccoli i bambini non sono ancora influenzati troppo dalla gola e dagli input dati dalla televisione e dalla pubblicità. Loro seguono perfettamente l’istinto, la natura, la stessa che gli dice appena nati di attaccarsi al seno e di succhiare. Io mi fido molto di mia figlia. Lei mangia solo quando ha fame. Non segue l’orologio ma lo stomaco. Per questo se non ha fame, non c’è santo che tenga: posso metterle davanti anche una torta al cioccolato, che lei non la toccherà.
Ragione per cui accontento i suoi desideri e le sue voglie. E’ vero anche che non ha problemi di peso e probabilmente non ne avrà dato che in famiglia siamo tutti snelli. Ma è davvero piccola per fare questi discorsi, dato che ha solo 3 anni e mezzo. Se mi chiede del cioccolato, una merendina, ho deciso di assecondarla. Anche perchè ho notato che i bambini che vengono privati di queste cose poi, quando ci sono particolari occasioni come le feste degli amichetti, si “sfondano” letteralmente con spiacevoli conseguenze come mal di pancia e diarrea.
Babyrisparmio è perfetta.
Segue il suo istinto e ciò di cui ha bisogno il suo corpo. Lo vedo perchè, pur non amando le verdure come tutti i bambini, è capace di mangiarsi anche un piattone di pomodori quando il suo fisico ne ha bisogno. Anche per i dolci è così. Non esagera mai, non arriva mai a mangiare solo dolci. Se mi chiede una merendina la sera è facile che non l’abbia mangiata a colazione.
La colazione purtroppo resta ancora un punto dolente. Non sempre la piccola ha voglia di mangiare appena sveglia. La colpa sicuramente è anche un po’ mia perchè la mattina si fa sempre tutto di fretta e i bambini hanno bisogno dei loro tempi.
Però come dicevo prima, una caloria è una caloria per cui noto che quello che manca la mattina, lo recupera poi la sera. Certo, l’ideale sarebbe distribuire le calorie nell’arco della giornata in maniera equilibrata, tenendo conto che almeno il 20% del fabbisogno giornaliero dovrebbe essere delegato proprio a inzio giornata per poter affrontare le sfide quotidiane.
Per concludere vi dico un paio di notizie curiose – almeno per me! – che ho imparato dal dottor Piercarlo Salari, pediatra ed esperto anche lui di nutrizione, nel corso dell’incontro alla Nutrition Foundation of Italy:
- il colesterolo normalmente ha un’accezione negativa ma è bene sapere che fino ai due anni è fondamentale per la formazione delle membrane nervose
- il vero parametro della crescita non è il peso ma la lunghezza
- nel neonato le proteine sono importanti ma molte mamme tendono a esagerare: le linee guida parlano di 1,35 gr ogni kg di peso
- la secrezione dell’ormone della crescita, il cosiddetto GH, viene prodotto soprattutto durante il sonno e ha il suo picco di secrezione proprio a mezzanotte
I neonati, è bene ricordarlo, non sono dei piccoli adulti. Dunque la loro percezione dei sapori è molto diversa dalla nostra. Il pediatra ci ha ricordato anche di tenere pulito il nasino del bambino quando è raffreddato perchè l’olfatto è fondamentale per la percezione dei gusti. E’ anche per questo che i bambini, quando costipati, mangiano meno volentieri, quando invece basterebbe una bella pulizia del nasino.
Una cosa è certa: tutti i bambini hanno una predilizione per il dolce, già innata nella pancia della mamma. Anche questa è un’ulteriore dimostrazione di quanto la natura sia perfetta: l’amaro viene associato immediatamente a qualcosa di non buono perchè potenzialmente pericoloso (i veleni sono amari non a caso). La predilizione per il dolce resta di solito fino all’adolescenza, quando inevitabilmente stili di vita, pubblicità, stati d’animo ecc. influiscono sull’alimentazione.
Perchè fino a quando sono piccoli ed è l’istinto a guidarli va tutto bene, poi man mano che crescono le cose si complicano. Per questo, da genitori, è fondamentale dare il buon esempio con stili di vita virtuosi e un’alimentazione sana ed equilibrata. Nel nostro caso significa non privarci di nulla ma mangiare un po’ di tutto senza particolari eccessi, sapendo che laddove ci fosse un eccesso è poi il nostro corpo, il giorno seguente, a dirci di “no, grazie!”.
O dopo un matrimionio, il giorno dopo mangiate come tutti gli altri giorni? 🙂
Ascoltiamo il nostro corpo e non sbaglieremo. Nemmeno con i nostri figli.
Io non demonizzo i dolci, soprattutto se i bambini si muovono molto. Però la cartina che posti non è per nulla consolante. Il verdino chiaro riguarda solo 7 regioni, nel resto di Italia almeno un quarto dei bambini sono sovrappeso… per me è un po’ inquetante. Sinceramente viaggiando in europa io non ho visto bambini tanto più cicciotti dei nostri.
Sì certamente si può fare di meglio. Il vero problema dicevano gli esperti non è tanto l’alimentazione dato che la dieta mediterranea è quella più equilibrata piuttosto la mancanza totale di movimento dei bambini di oggi…sicuramente computer, videogiochi, cellulari ecc non aiutano 🙁