Mamme o future mamme NON LAVORATRICI come sapete molte di voi non hanno diritto all’indennità di maternità (non tutte eh! Molto dipende da quanto tempo non lavorate e quindi da quanti contributi avete versato negli ultimi mesi prima di rimanere incinta).
Sapevate però di poter avere l’assegno di maternità dei Comuni? Sostituisce in pratica l’ex bonus bebè che ormai non esiste più! Ovviamente per averne diritto dovete essere:
– cittadine italiane e comunitarie residenti in Italia AL MOMENTO del parto
– cittadine extracomunitarie – come sopra – in possesso della carta di soggiorno o permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
Il Comune cui dovete presentare domanda è quello in cui avete la residenza. Anche le mamme lavoratrici possono fare domanda dell’assegno di maternità dei Comuni, ma solo se non hanno diritto all’indennità di maternità dell’Inps o alla retribuzione durante la maternità oppure se quest’ultime due sono inferiori al valore dell’assegno di maternità (quindi davvero molto basse!).
Diciamolo subito: scordatevi di avere l’assegno di maternità se per caso in un nucleo familiare di 3 persone, il marito porta a casa, ogni mese, qualcosa come 3mila euro. Ok non navigate nell’oro, ma probabilmete non rientrate tra quelli che riceveranno l’assegno. Fatevene una ragione.
Se avete la casa di proprietà, qualche soldino bloccato in un conto deposito ma il papà porta a casa uno stipendio molto basso e voi, per esempio, siete disoccupate, potreste avere diritto all’assegno. Naturalmente la casa deve essere quella dove abitate.
Questi sono solo degli esempi, alla fine ciò che conta è il valore Isee che – ricordate! – si riferisce al reddito dell’anno prima, esattamente come accade con la dichiarazione dei redditi. Per cui se nel frattempo avete vinto la lotteria, ma l’anno precedente non avevate un quattrino…sì! Potreste avere diritto all’assegno di maternità dei Comuni (ma qualcosa mi fa pensare che non ve ne fregherà più di tanto! 😉 )
La domanda deve essere presentata perentoriamente entro 6 mesi dalla nascita del piccolo, non un giorno di più. Mi raccomando, siate precisi, come sapete la burocrazia non ammette ignoranza, del tipo “Ah, non lo sapevo!”.
Per avanzare la vostra domanda, dovete recarvi presso gli sportelli del vostro Comune: “Politiche sociali” o “Intervento alla genitorialità”. Questo dipende da quanto grande sia il vostro Comune. Informatevi bene e state sicuri che lo troverete!
Per esempio, sul sito della mia città, Milano, si legge che per averne diritto bisogna:
- essere casalinga o disoccupata, o non aver beneficiato di alcuna forma di tutela economica della maternità dall’Inps o dal datore di lavoro, oppure aver ricevuto prestazioni inferiori al valore dell’assegno ovvero a € 1.691,05 per l’anno 2013;
- non aver superato € 35.256,84 di ISEE per l’anno 2014, per un nucleo familiare di minimo tre componenti;
Ma questi dati valgono per tutti i Comuni, anche se sappiamo bene quanto il costo della vita qui sia decisamente più caro!
L’assegno ammonta dunque a 1.691,05 euro (pari a Euro 338,21 euro per cinque mensilità, ma normalmente vengono erogati in un’unica soluzione) e non dovete aver superato 35.256,84 di Isee.
Quindi l’Ise che dovete presentare deve essere successivo alla nascita del bambino (non vale quello che che avete fatto quando eravate al sesto mese di gravidanza!). Fissate un nuovo appuntamento presso il Caf o il patronato della vostra zona, cosicché GRATUITAMENTE vi aiutino a compilare i moduli.
Se avete avuto due gemelli, l’assegno è doppio. L’assegno di maternità dei Comuni vale anche per i genitori che adottano un bambino (in questo caso i sei mesi partono dall’ingresso in casa del minore). Se avete già usufruito dell’assegno di maternità dello Stato – di cui parleremo a breve – non potete chiedere anche questo dei Comuni: o questo o quello, insomma!
E’ l’Inps a erogare l’assegno, anche se la domanda viene presentata presso il Comune, pertanto se avete domande, dubbi tenete presente anche il numero verde dell’Inps (oltre a quello del vostro Comune): 803.164 se chiamate da rete fissa oppure 06 164.164 se chiamate da cellulare.
Spero tanto che non ne abbiate bisogno perché magari siete ricchissime! Ma se così non fosse, informatevi in fretta, magari potreste avere diritto all’assegno!
Ricordate: avete 6 mesi di tempo dalla nascita di vostro figlio per presentare la domanda.