Torno a parlarvi
di pidocchi, questa volta cercando di sfatare tutti i falsi miti che ruotano a
questo argomento non proprio piacevole. Vi ricordo che i pidocchi si possono sconfiggere
anche con metodi naturali, adatti anche per
chi ha la pelle molto delicata
Dato che l’ultimo post che ho pubblicato sui pidocchi ha
destato diverse curiosità e dibattiti tra chi diceva che i pidocchi preferiscono
i capelli sporchi, chi invece il
contrario – ovvero quelli puliti –
ho pensato di racchiudere in questo articolo tutte le curiosità relative ai pidocchi, cercando di fare chiarezza una
volta per tutte sull’argomento.
Ovviamente, come sempre, io mi limiterò a mettere nero su
bianco quanto mi è stato raccontato da fonti
autorevoli nel campo dei pediculosi. Ho chiesto infatti a Francesca Reale,
responsabile di uno dei Centri per i Pidocchi d’Italia,
in particolare quello di Milano (gli altri sono a Cernusco sul Naviglio, MI, e
Roma), di aiutare noi mamme a capire come distinguere una volta per tutte una notizia vera sui pidocchi da una credenza
sbagliata.
Pidocchi: eliminarli in modo naturale
Avevo avuto modo di confrontarmi con Francesca quando vi
avevo parlato di questa nuova tecnologia molto diffusa negli Stati Uniti – dove
è stata brevettata – per uccidere i pidocchi in maniera naturale e indolore in
una sola seduta. Cliccate qui di seguito se volete leggere il post su AirAllé®,
ma solo dopo aver letto qui di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla
nascita, vita e morte dei pidocchi: https://mammarisparmio.it/problema-pidocchi-un-metodo-naturale-per-ucciderli-con-laria
Come avevo già fatto in un riuscitissimo post sulla
febbre – scritto con la consulenza di un medico del Pronto Soccorso Pediatrico
Bambin Gesù di Roma – stilerò anche qui una serie di domande e risposte sui pidocchi per mettere a tacere i falsi miti sui pidocchi tenuti vivi (è
proprio il caso di dirlo!) dal passaparola.
Pidocchi: vero o falso
I pidocchi
saltano da una testa all’altra, per questo è facile contagiarsi.
FALSO. I
pidocchi non sanno saltare né volare ma solo camminare, cosa che fanno molto
velocemente. Dunque il contagio può
avvenire esclusivamente tramite contatto diretto tra due teste o anche nel
caso in cui i capelli tocchino federe, materassi, asciugamani per la testa,
superfici che non siano stati puliti a dovere e dove i pidocchi si sono
depositati.
Quando qualcuno prende
i pidocchi è necessario disinfettare la casa e usare vapore ad almeno 90 gradi.
VERO E FALSO. Lenzuola, divani,
tappeti, sedili dell’automobile,
tutti quei luoghi dove è passata la testa del
soggetto “infestato” vanno sì
puliti con cura. Non è necessario buttare via nulla e nemmeno utilizzare scope
o strumenti a vapore con temperature tanto alte. Per uccidere i pidocchi è
sufficiente lavare i tessuti in lavatrice a60° o, nel caso non sia possibile,
chiudere gli indumenti per due settimane in una busta di plastica sigillata.
Se mio figlio ha
i pidocchi li può passare anche al mio cane o al gatto
FALSO. I
pidocchi non possono essere trasmessi agli animali domestici.
Tramite i
pidocchi si possono prendere anche altre malattie
FALSO. I
pidocchi sono dei parassiti della cute e del capello e non trasmettono altre
malattie così come non possono aggredire altre parti del corpo (genitali
compresi).
I pidocchi
riescono a sopravvivere solo se restano a contatto con la testa
VERO. I
pidocchi sopravvivono al massimo 48 ore al di fuori del cuoio capelluto,
ragione per cui – come si diceva prima – non è necessario buttare via nulla in
casa ma è basta pulire con cura le superfici a rischio contaminazione.
I pidocchi
preferiscono i capelli sporchi.
FALSO. Come è falso che i vivano solo in ambienti dove
l’igiene scarseggia.Non esiste
nessuna prova scientifica testata in grado di dare vita a una casistica tipica:
i parassiti della cute non guardano alla
pulizia, agli ambienti in cui viviamo, a come viviamo. Si potrebbe dire che
siano assolutamente democratici! L’unico
fattore di rischio che aumenta le possibilità
di contagio è quello di frequentare luoghi con molte persone come cinema,
palestre, mezzi pubblici ma per un fatto puramente di probabilità: con più
persone veniamo in contatto, più aumentano le chances di incrociare sul nostro
cammino i pidocchi.
La piastra per i
capelli aiuta ad ammazzare i pidocchi
FALSO. Credenza
questa che trova ampio spazio sul web ma che non ha nessun riscontro reale. I
pidocchi e le lendini (le uova dei pidocchi), infatti, non vivono lungo il
capello ma vicini alla cute dove la piastra per i capelli – a patto di
ustionarsi – non può arrivare.
Gli impacchi di
aceto servono a eliminare i pidocchi
VERO E FALSO. Vero è
chel’aceto aiuti ad ammorbidire le
lendini, ma non è altrettanto vero che uccida i parassiti.
Metodi fai da te
per i pidocchi come il collutorio alla menta, la maionese sulla testa, la tinta
per i capelli possono essere efficaci contri i pidocchi
FALSO. Nessuno di questi metodi fai da te è in grado di debellare definitivamente i pidocchi dalla testa.
Insomma mamme, come avete visto, le credenze sui pidocchi sono dure a morire, proprio come i pidocchi se pensate di affidarvi a metodi fai da te. A limite fate un salto in farmacia e acquistate dei prodotti tradizionali, ricordandovi di usare il pettinino a denti stretti durante e dopo il trattamento per diversi giorni. In alternativa, se non volete utilizzare niente di chimico sulla testa dei vostri bambini perché magari hanno la pelle molto delicata, sappiate che il metodo utilizzato da AirAlle è solo a base d’aria e dunque delicato e adatto a tutti.
Il metodo AirAlle utilizza questo strumento speciale per eliminare i pidocchi
PIDOCCHI: LE VERITA’ DA SAPERE E QUELLO A CUI INVECE NON DEVI CREDERE was last modified: Gennaio 17th, 2019 by Mammarisparmio
Profumi e cartine geografiche, vocabolari Treccani e prodotti per neonati, bracciali e cibo per cani, e poi creme, shampoo, pannolini, deodoranti, e ancora taccuini da viaggio, kit per neo mamme, dischi, rasoi elettrici, olio d’oliva, deodoranti e persino cateteri.
Non c’è praticamente nulla che oggi non si possa trovare gratis su internet: i campioni omaggio, ormai, fioriscono in ogni angolo della rete.
Sono lontani i tempi in cui si poteva godere di qualche assaggino ogni tanto alla fiera o al mercato, e anche quelli dei buoni da ritagliare nei cataloghi o nelle riviste. Oggi di fatto navigando su web è possibile addirittura fare la spesa gratis: basta trovare i siti giusti che si occupano di raccogliere campioni omaggio, e si possono scegliere i prodotti e portarseli a casa senza spendere un centesimo.
Gli omaggi, generalmente, possono essere ritirati in negozio scaricando e stampando un coupon (o più semplicemente, esibendolo direttamente dallo smartphone) oppure fornendo i propri dati e facendoseli spedire gratuitamente a casa, di solito senza dover pagare nemmeno le spese di spedizione. Tra coupon, codici sconto e form da compilare c’è chi riesce a fare del campione omaggio addirittura una strategia di economia familiare.
Certo, non tutti possono permettersi di passare intere giornate a navigare in cerca di promozioni e offerte, ma c’è chi ha pensato di risparmiare la fatica ai “campioni dell’omaggio” mettendosi al posto loro a cercare i campioni omaggio.
Sono sempre di più, infatti, i portali come SuperCampione, che si occupano di scovare, selezionare e raccogliere tutte le promozioni presenti in rete e che riguardano spesso non solo i campioni omaggio, ma anche i buoni sconto, le offerte speciali e i concorsi a premi.
In questo modo chiunque – anche il navigatore più pigro o saltuario – può farsi una scorpacciata di regalini che, messi insieme, volendo diventano una scorta significativa. Il bello del mercato online, infatti, è che non conosce limiti: si possono raccogliere tutti gli omaggi che si desiderano e da un grandissimo numero di portali internet diversi.
Come dicevamo, i prodotti che si possono raccogliere in questo modo sono davvero di ogni sorta: da profumi e cosmetici a detersivi e prodotti per la casa, fino a lenti a contatto e collezioni di numismatica passando per shampoo, buoni carburante, calendari e cibo per cani e persino riproduzioni di opere di Caravaggio e di Giotto.
D’altra parte per le multinazionali, quella di distribuire gratuitamente una scorta limitata dei prodotti è ancora oggi una delle strategie di marketing più efficaci: per un verso rappresenta infatti una fidelizzazione del cliente che si sente “coccolato”, per l’altro è un modo per raggiungerne anche altri potenziali.
Le mamme sono uno dei target preferiti dalle aziende per testare nuovi prodotti
Non manca, certo, chi cerca di avvicinare i consumatori per propinargli il classico “pacco” o qualche truffa peggiore. Ma anche da questo punto di vista, i siti specializzati mettono al riparo da brutte sorprese, proprio perché fanno da filtro e pubblicano solo offerte sicure e testate.
Oltre ai campioni omaggio tradizionali, poi, ci sono i concorsi per diventare “tester”: le grandi aziende prima di immettere sul mercato un prodotto nuovo selezionano periodicamente delle figure incaricare di testarne il gradimento. Se si viene selezionati si può ricevere così il prodotto gratuitamente a casa e tutto ciò che c’è da fare, in cambio, è spiegare a chi l’ha fatto se è buono o meno.
RISPARMIARE ONLINE: tutte le offerte che ci regala internet was last modified: Gennaio 16th, 2019 by Mammarisparmio
In questo post provo a farvi cogliere quelle sfumature, quei dettagli – imprevisti compresi – che in un breve video su Youtube di disostruzione pediatrica non potrete mai trovare. Solo seguendo un corso di persona avrete la consapevolezza di quello che dovrete fare per avere la situazione sotto controllo. Io ne ho seguito un molto valido a Milano
Come blogger, partecipando a diversi eventi ogni anno, ho avuto modo di assistere a numerose dimostrazioni in cui venivano fatte vedere le manovre di disostruzione sui manichini.
Come futura mamma e neomamma, ho guardato tante volte i video su Youtube e letto opuscoli salva-vita. Eppure trascorso un po’ di tempo, le nozioni apprese finivano quasi tutte nel dimenticatoio.
Benedetti numeri che non mi entravano in testa: quante compressioni erano? 3, 5, 2? E per la respirazione naso-bocca e bocca-bocca, quante volte? Quante erano?
Il punto è che non basta guardare ma è necessario esercitarsi! Tuttavia se pensate di non poter trovare il tempo di frequentare un corso personalmente, qui ne trovate uno molto valido online: http://www.ilclubdellaformazione.cloud/courses/corso-di-primo-soccorso-pediatrico-on-line/ curato da Mamma&Lavoro. Intanto cominciate a guardare questo video qui sotto che certamente male non fa (realizzato per il portale Nostrofiglio proprio dal dottore di cui ho seguito l’interessantissimo corso di cui vi dirò da qui a breve).
Se non metti in pratica le cose, finisce che te le dimentichi. Questa è la verità. Ecco perchè ho deciso di seguire un corso di disostruzione pediatrica qui a Milano. E ne ho scelto uno che mi facesse capire per bene perchè quando qualcosa si ferma in gola, bisogna fare proprio quella manovra lì, in quel modo lì.
Al tempo stesso, volevo un corso mi facesse fare tanto esercizio. Così adesso, a distanza di due mesi dal corso, saprei ancora rispondere con certezza a queste domande che prima, invece, mi mettevano in crisi (figuriamoci in una situazione di panico!).
Quante pacche devo dare sulla schiena?
Quando si comincia a fare la manovra di Heimlich? E quante compressioni?
Quanto forte deve essere il colpo?
Quante volte devo soffiare nella bocca mentre pratico la respirazione bocca a bocca?
Quante volte devo massaggiare il petto e a che ritmo per far pompare il sangue dal cuore al cervello?
Oggi rispondo senza pensarci un attimo, come so quante sono le dita della mia mano. Lo so e basta, insomma.
Mi sono presa un sabato pomeriggio tutto per me e ho seguito il corso di disostruzione di Mamma&Lavoro perchè conosco bene chi li organizza: un gruppo di lavoro molto serio che da anni si dedica a formare genitori, donne incinte, nonni, baby sitter, maestri d’asilo per tutta Milano. Il prezzo è davvero irrisorio: 70 euro per quattro ore di corso (peraltro ai lettori di Mammarisparmio, è riservato uno sconto del 10% scrivendo una mail e citando la promo prima del pagamento). A fine corso vi rilasceranno un dvd e un attestato di frequentazione. Qui trovate tutte le info: http://www.mammaelavoro.it/corsi-di-primo-soccorso-pediatrico-e-le-manovre-di-disostruzione-pediatrica/
E quanto è importante questo pezzo di carta!
Gli altri corsi in circolazione non durano tanto ma vi assicuro però che queste ore vi voleranno e uscirete con le idee chiare (l’ultima ora è solo di PRATICA, parola che ritorna come vedete, perchè è proprio quella che vi fa entrare in testa le cose una volta per tutte!). Saranno i soldi meglio spesi della vostra vita. Piuttosto rinunciate a un paio di scarpe, che in fondo non vi servono veramente, dai…
Nel corso capirete perchè se dovesse andare di traverso qualcosa a vostro figlio:
non dovete mettere le dita in bocca e cercare di estrarre da soli il pezzetto incastrato in gola
non dare le famose pacche sulla schiena
mettere a testa in giù il bambino per far uscire il pezzetto incastrato
Il corso di cui vi parlo è tenuto dal Dottor Francesco Luzzana, chirurgo toracico di lunga esperienza che ha lavorato tanti anni presso i pronto soccorso di Milano (Humanitas, Multimedica e Città Studi) – immaginate lo stress, vero? – e che oggi fa il medico di famiglia oltre a fare formazione sull’Urgenza a personale medico. Dopo molti anni passati a gestire Urgenze ed Emergenze in Ospedale ha pensato di avvicinarsi al mondo delle mamme, dei papà e del personale che cura i nostri bambini (tate, baby sitter ed educatrici) per passare loro le informazioni e “regole” per gestire situazioni critiche nei primissimi minuti, prima che arrivino i soccorsi e personale qualificato a prestare le cure necessarie. I primi 10 minuti sono di fondamentale importanza e la capacità di gestire la situazione al meglio può fare una grande differenza!
Il corso inizia subito con una domanda che ti spiazza e che rivolgo a voi (sappiate che alla fine del corso, saprete fare la cosa giusta!):
davanti alla clinica Mangiagalli – il famoso ospedale dove nasce la stragrande maggioranza dei bambini di Milano – il passeggino con un bimbo sopra di pochi mesi si ribalta, il bambino cade giù sul marciapiede, la baby-sitter sviene.
Il piccolo ha battuto la testa presumibilmente ed è privo di sensi. Voi cosa fate?
Chiamate il 118?
Prendete il bambino in braccio e lo portate al pronto soccorso lì di fronte?
Entrate in ospedale e chiedete a qualcuno di uscire e venire a vedere il bambino
Non vi darò io la risposta giusta. Le motivazioni vanno argomentate ma soprattutto capite. E potrete capire bene solo seguendo il corso.
In un corso di disostruzione non si impara solo a liberare la gola del neonato o bambino dal corpo estraneo. Si impara anche a tenere in vita una persona, a farla respirare artificialmente e a farle pompare il sangue dal cuore al cervello tramite il massaggio cardiaco. Nel caso le manovre di disostruzione non dovessero avere successo è vitale intervenire immediatamente e proteggere il cervello. E’ infatti questa la parte più delicata del nostro corpo.
Tenete conto che il cervello di un bambino va a 400 all’ora e consuma molto più ossigeno di un adulto, per questo è ancora più importante intervenire celermente.
Il cervello può rimanere senza ossigeno al massimo due minuti. Poi ogni minuto in più che trascorre senza ossigeno, lascia dei danni permanenti. Dopo 10 minuti senza ossigeno il cervello è andato per sempre.
Se il bambino perde i sensi perchè non riusciamo a togliergli il pezzo che lo sta soffocando, che fare?
La prima cosa è praticare la respirazione bocca a bocca o naso-bocca e poi il massaggio cardiaco, che non pretendo di spiegarvi certamente in questo post.
Sappiate solo che:
La persona che ha perso i sensi VA tenuta sdraiata, in posizione di sicurezza. Se però preferiamo non muovere quella persona perchè non conosciamo la situazione, ci limitiamo ad estendere la testa all’indietro e dobbiamo tenerla ferma tutto il tempo all’indietro affinchè la lingua non vada a ostruire le vie aeree impedendo il passaggio dell’aria. Nel lattante che ha il testone grosso, la testa si tira indietro appena appena, nel bambino sopra l’anno e nell’adulto invece – come abbiamo detto – si iperestende. Vi ricordo che nei bambini sotto l’anno, la posizione di sicurezza consta semplicemente nel metterli sul fianco con cuscino dietro.
Tenente conto che il massaggio cardiaco non fa ripartire il cuore. L’unica cosa in grado di far ripartire il cuore è la scarica elettrica di defibrillatore. Per cui fino a quando non arriverà qualcuno con un defibrillatore, la persona va massaggiata e fatta respirare con la respirazione bocca a bocca. Senza MAI fermarsi. Ci si ferma solo per sfinimento.
Come capire se una persona respira?
La procedura da seguire si chiama GAS ovvero si cerca di capire se respira. Perchè se non respira dobbiamo intervenire subito con la respirazione e il massaggio cardiaco.
Guardo, Ascolto, Sento: GAS appunto! Almeno un segno, in 15 secondi, lo devo trovare. Il petto si alza? Ascolto il rumore del fiato? Percepisco l’aria calda che fuoriesce dalle narici?
Quando facciamo il massaggio cardiaco:
in un neonato, si usano due dita
fino a 14 anni, una mano
dopo i 14 anni, due mani
Dobbiamo abbassare energicamente il petto e fare due pressioni al secondo. Il ritmo dunque è decisamente veloce! Si fanno 5 ventilazioni, 30 compressioni, poi due ventilazioni e 30 compressioni e ancora due e così via, fino all’arrivo dei soccorsi ovvero defibrillatori.
Le cose da sapere come vedete non sono poche. Per questo dico che un corso dal vivo può fare solo bene…capite che queste sfumature in un semplice video di 3 minuti su Youtbe sono difficile da cogliere.
Quando fate il massaggio, non piegate le braccia ma usate il peso delle spalle, altrimenti vi stancherete subito. E’ davvero faticoso, me ne sono resa conto durante l’ultima ora in cui ho provato. Anche guardare le altre provare sui manichini mi è stato molto utile come ripasso.
Quando buttiamo aria nei polmoni del bambino, dobbiamo vedere il torace che si gonfia.
Giriamo la testa quando prendiamo noi aria, per prenderne di nuova ricca di ossigeno.
E qui mi fermo. Per un semplice fatto: non pretendo di insegnarvi le manovre rianimatorie e di disostruzione in questo post, a parole. Vanno viste e ancora di più provate. Però spero di avervi fatto notare alcuni aspetti come quelli qui sopra descritti che magari ignoravate.
Inutile dirvi che dopo questo corso io mi senta molto più sicura e sono davvero felice di averlo fatto.
CORSO DI DISOSTRUZIONE pER BAMBINI, pERCHe’ I VIDEO SU YOUTUBE NON BASTANO was last modified: Gennaio 13th, 2019 by Mammarisparmio
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L’84% delle famiglie
italiane è indebitata.
Ciò significa che ha richiesto un
prestito, un mutuo, un finanziamento, insomma ha avuto bisogno che qualcuno gli anticipasse dei soldi.
Noi, oggi, apparteniamo a quel 16% ma solo perché mio marito
ha finito di pagare l’abbonamento della palestra un paio di mesi fa.
A quasi tutti, in effetti, è capitato di fare ricorso a una banca o a una finanziaria per acquistare l’auto, la moto, un televisore di ultima generazione, la cucina nuova ma anche il dentista, un bel viaggio all’estero.
Se anche tu sei tra questi e hai smesso di pagare le rate o
lasciato da parte l’ultima quota, pensando “tanto lasceranno stare”, ti consiglio
di andare avanti nella lettura di questo post per capire meglio come agisce una società di recupero crediti,
che – ricordo – non è una ONLUS ma nemmeno così “cattiva” come la si potrebbe
immaginare.
Diluire una grossa
cifra in piccole rate, a fronte di interessi
ormai irrisori (quand’anche a tasso
zero), è sempre conveniente perché ti mette al riparo dai piccoli e grandi imprevisti economici del quotidiano.
Stando alla ricerca condotta da Kruk, società polacca di recupero crediti presente in diversi Paesi europei tra cui l’Italia, e che ha preso in esame il comportamento di 400 famiglie italiane indebitate, alla domanda “Potrei aspettare a pagare…”, gli intervistati hanno risposto così:
Il
26% darebbe meno priorità a un impegno
finanziario verso un familiare (cioè se devo ridare i soldi a mio papà, a
un fratello ecc. l’urgenza è minore)
Il
27% lascerebbe indietro i debiti legati
a telefono, internet, tv satellitare ecc
Il
17% dice che aspetterebbe, in caso di difficoltà, a ridare i soldi a un amico.
In effetti l’unica volta che mi è capitato di ricevere una lettera da una società di recupero
crediti è stato quando avevo chiuso l’abbonamento
Skye non avevo pagato l’ultima
bolletta. Non a caso, oggi, faccio il rid bancario per evitare
dimenticanze.
Pensate che la lettera non mi è arrivata subito ma dopo un
paio d’anni!
Non ho pagato l’abbonamento a Sky, Tim, Fastweb…cosa succede?
Nell’immediato non avevo subito capito chi mi stesse scrivendo e a che cosa si riferisse. Poi ho ripensato a quell’anno, al cambio di abitazione che c’era stato nel mezzo, e ho capito che in effetti potevo aver dimenticato di pagare l’ultima bolletta che ammontava a poco più di 100 euro: spese di chiusura abbonamento, l’ultima fattura, spese di gestione e di mora, spese di cancelleria ecc.
Insomma non una cifra pazzesca ma sicuramente più cara di
quel che mi sarebbe costato se avessi pagato subito.
Come funziona una
società di recupero crediti?
Di solito questo tipo di
società si rivolgono a banche,
aziende che vantano dei crediti, piccoli o grandi che siano. Prendiamo come
esempio TIM, società di telecomunicazioni che, come visto, è tra i bersagli
preferiti dei non pagatori.
Per TIM stare dietro a tutti i creditori sarebbe un enorme
costo in termini di tempo e di risorse. Per questo le società di
telecomunicazioni di tanto in tanto mettono
i propri crediti all’asta.
Adesso cominciate a capire perché passa così tanto tempo
prima che arrivi la famosa lettera che vi ricorda di un debito passato?
Ma continuiamo con l’esempio.
Poniamo che TIM – i
numeri sono puramente casuali – vantasse
crediti per 150mila euro e li mettesse all’asta con un prezzo base di 80mila euro (come si dice? Pochi, maledetti e
subito.).
Le società di recupero crediti parteciperebbero all’asta e
quella con l’offerta migliore vincerebbe. Ora,
facciamo finta che vinca un’offerta da
110mila euro.
Per realizzare un profitto la società vincitrice dovrà essere
così brava da recuperare crediti per un importo superiore a 110mila euro.
L’ideale, ovviamente, sarebbe una plusvalenza di 40mila euro, così da coprire
tutti i crediti che TIM avanzava verso i propri clienti (150mila euro).
Per ottenere questo obiettivo, le società di recupero crediti
si mettono in contatto con i creditori di TIM, che nel frattempo –
inconsapevolmente – sono diventati
creditori non più di TIM ma della società di recupero crediti: la cosiddetta cessione del credito.
E naturalmente ci sono
vari tipi di società di recupero crediti.
Ci sono quelle più aggressive e quelle più soft, che hanno
voglia di relazionarsi con i propri debitori.
Kruk, la società che ha commissionato lo studio sulle
abitudini degli italiani debitori, i
propri debitori li chiama clienti e
mai parla nel primo contatto di azioni
legali, semplicemente perché non è un bel modo di porsi.
Nella mia lettera, invece, ricordo bene che c’era scritto che
se non avessi pagato subito, la pratica sarebbe stata seguita dal proprio ufficio legale con conseguenti spese legali
a mio carico.
In effetti loro hanno
tutto il diritto di farti causa.
L’ideale invece è incentivare la gente a pagare studiando un piano di rientro assieme. Kruk, per esempio, analizza la situazione economica della persona per capire quanto possa pagare mensilmente senza che la sua qualità di vita venga stravolta dai debiti in essere. Qui c’è un esempio di un calcolatore per capire quando può essere destinato per pagare i propri debiti: https://it.kruk.eu/clienti/strumenti/strumento-di-calcolo-del-budget-domestico
A proposito – mio inciso – sapete che gli italiani, anche
quando molto indebitati, raramente sanno rinunciare alla ferie? Sei italiani su
dieci che hanno contratto debiti vanno comunque in vacanza.
La verità è che pagare
conviene a tutti.
Se paghi:
non finisci nella lista dei cattivi
pagatori e puoi
continuare ad avere accesso al credito
fai
le cose fatte bene in maniera onesta
ritrovi
la tua dignità
Se non paghi:
si
aprirà un contezioso
sarai
condannato a pagare il debito più le
spese legali
potrebbero pignorarti anche dei beni (quante se ne sono sentite in tv…in
ogni caso ricorda che la prima casa oggi
non può più essere oggetto di pignoramento… occhio però all’automobile!)
Il punto è avere chiaro
che si può rientrare dei debiti,
rinegoziando il debito. Anziché 3 anni magari ce ne metteremo 5, ma quel
traguardo prima o poi arriva.
Sappiamo bene come il tempo voli…
Inoltre se avete più debiti, sappiate che è molto meglio
cominciare a ripagare quelli più piccoli
perché sono più facili da estinguere e sono, dunque, anche una sferzata di
energia per l’umore.
Pensate che Kruk per invogliare i propri clienti a pagare ha
pensato a un programma fedeltà.
In base a quanto si paga, con che costanza e velocità,
si guadagnano dei punti che poi danno la possibilità di richiedere dei premi.
Un po’ come già funziona con le miglia delle compagnie aeree, solo che qui si
vincono scope elettriche, lavatrici,
televisori ecc.
Come tenere sotto
controllo le spese mensili
Un’altra cosa che fanno, come per esempio accaduto nel mercato spangolo, è quella di inviare ai loro debitori/clienti la famosa KAKEBO, l’agenda giapponese che aiuta monitorare le proprie spese in un solo colpo d’occhio. Speriamo lo facciano anche qui in Italia, perchè è davvero un agenda molto utile. Vi lascio di seguito il link di Amazon.
Tenere un diario delle
spese non è l’unico
modo per stare attenti alle proprie uscite mensili.
Un buon metodo per non finire in rosso è quello di pensare a un piano di accumulo che forzatamente ogni
mese ci preleva dal conto una quota dei soldi. E’ quella che io chiamo la tecnica di Ulisse,
che per non essere tentato dal canto ammaliatore delle sirene si fece legare
all’albero della propria nave. Meglio quindi non avere molti soldi sul conto, per non cadere in
tentazione.
Infine, una regola che io stessa dovrei tenere a mente: meglio usare i contati anziché che la carta di credito. In effetti, non
vedere fisicamente i soldi non aiuta a
tenere sotto controllo le spese.
SOCIETA’ DI RECUPERO CREDITI, COME FUNZIONANO? E SE NON PAGO? L’ESEMPIO VIRTUOSO DI KRUK was last modified: Dicembre 21st, 2018 by Mammarisparmio
Il light botox è la nuova tecnica utilizzata per sembrare più giovani ma non ritoccate, perché davvero poco invasiva. Sono andata a Milano da un noto specialista in chirurgia plastica per una visita conoscitiva e vi racconto la mia esperienza e cosa ho capito. E naturalmente ho parlato anche di prezzi e strappato anche un’offerta per le mie lettrici.
Sono invecchiata e cosa peggiore, mi sento invecchiata. Quest’anno ho fatto 40 anni e sono dimagrita molto, così sul viso – da sempre pienotto – ho visto comparire rughe sotto e a lato degli occhi, due solchi che partono dal naso e contornano la bocca, borse e occhiaieche non vanno via nemmeno dopo una bella dormita.
Me ne sono accorta di recente, grazie alle stories su Instagram (non a caso esistono i filtri!), perchè quando ti guardi allo specchio sei ferma e non vedi quei segni che “emergono” quando invece parli, ridi e muovi il viso.
E’ vero che prima o poi doveva capitare di invecchiare…soprattutto se hai due bimbe che non ti fanno dormire.
Però è anche vero che oggi grazie a filler, botox e vitamina , la chirurgia estetica è talmente avanti che è più giusto chiamarla medicina estetica.
Oggi la medicina estetica è diventata così poco invasiva che, se fatta bene, è perfettamente naturale. Siete mai state nella sala di attesa di un chirurgo estetico? Io sì e vi assicuro che è un continuo via vai, come dal dentista.
Intanto facciamo un po’ di chiarezza.
Botox, filler, acido ialuronico: che differenze e dove si usano?
Se vi state chiedendo la differenza tra botox e acido ialuronico, sappiate che:
il botulino haun’azione “paralizzante” e impedisce quindi ai muscoli di contrarsi troppo, evitandocosì di evidenziare le rughe.
Il secondo,ovvero l’acido ialuronico, anche comunemente detto filler, regala un effetto riempitivo (e quando si esagerasi nota subito perché i visi diventano gonfi e tirati come maschere di cera se ci fate caso…).
Di recente ho fatto una visita conoscitiva dal chirurgo plastico, il dottor Riccardo Lucchesi che riceve a Milano, Cremona e Piacenza e l’ho sommerso di domande cui darò una risposta in questo post. Mi ha parlato di una tecnica molto poco invasiva, che sta andando per la maggiore: il light botox.
Attenzione perché risponderò anche a una domanda che si fanno in molte: quanto costa fare le punturine di botox a Milano?
Me lo sono chiesto perché mi è capitato anche di vedere qualche offerta di chirurgia estetica su Groupon con prezzi molto bassi.
E mi sono domandata, naturalmente, se ci si possa fidare oppure no perché il risparmio è davvero notevole…ma andiamo con ordine.
Paura delle punturine? Fa male farsi fare le iniezioni dal chirurgo estetico?
Sapete cosa mi fa più paura di queste punturine? Sicuramente non il dolore, che è più che sopportabile dato che la parte viene pre trattata con una crema anestetica (ne ho messa una anche quando ho fatto il microblading alle sopracciglia,una tecnica dove ti fanno tanti taglietti con una piccola lama per tatuare dei micropeletti sul sopracciglio). La cosa che più mi spaventa o forse dovrei dire imbarazza è che poi la gente mi dica:“Ma ti sei fatta qualcosa?”.
Un buon trattamento al viso dovrebbe essere impercettibile e visibile solo a chi ci conosce davvero bene che noterà,per forza di cose, qualcosa di diverso in noi perché sembreremo improvvisamente più giovani.
A me è successo con mia cugina che vedo una volta ogni tanto. Non gliel’ho chiesto ma sono sicura si fosse fatta qualcosa. E non perché fosse gonfia o avesse il viso stravolto come quelle “donne gatto” che si vedono ogni tanto in tv o per strada. Era semplicemente più giovane, come se fosse tornata indietro nel tempo di 5 anni.
Anche quando sono stata ospite a Mattino 5 a parlare di risparmio, sono rimasta impressionata dalla bellezza naturale di Federica Panicucci da vicino. Le luci fanno tanto da casa, ma dal vivo non c’è luce che tenga! In sala trucco mi hanno confidato che anche lei – come quasi tutte le donne di spettacolo – si fa le punturine alle vitamine. E devo dire che i risultati sono davvero strabilianti, se pensiamo che la Panicucci ha superato i 50 anni! Stessa cosa farà sicuramente anche Barbara D’Urso che dice sempre di non essere rifatta così come la sempre bella Milly Carlucci (anche se ultimamente, forse, ha un po’ esagerato). E in effetti non sono propriamente rifatte, perché badate bene che farsi qualche punturina di acido ialunorico oppure di botox –non è esattamente rifarsi perché poi se non procedete a nuovi trattamenti,l’effetto poi svanisce nel tempo (di solito l’effetto del botox svanisce nell’arco di 4-7 mesi a seconda del soggetto e la sua reattività e dai quantitativi usati).
Tant’è che l’ultima volta che ho rivisto mia cugina era nuovamente “invecchiata”.
La novità oggi è il Light Botox: cos’è e quanto costa una seduta a Milano?
Questa tecnica zero invasiva regala un viso più liscio, attenuando le rughe che si formano inevitabilmente con l’età e col ripetere migliaia di volte le stesse espressioni. E’ il botox ma in forma più leggera, appunto light.
Una seduta di light botox ti fa apparire immediatamente più giovane e riposata. Nessun gonfiore, stravolgimento facciale con occhi sollevati e zigomi sporgenti ecc. Si lavora solo sulle rughe, mentre i contorni del viso rimarranno gli stessi. Ecco un esempio di uno dei lavori svolti dal Dottor Lucchesi. Direi che il miglioramento è davvero impressionante.
E ora parliamo di prezzi: una seduta a Milano costa mediamente tra i 300 e i 600 euro a seconda della zona da trattare e da chi ci fa le punturine (fama, esperienza, curriculum ecc.). Per ogni trattamento si impiega normalmente unafiala.
Il filler (o acido ialuronico) al naso, alle labbra, costa mediamente 300 euro per zona da trattare. Quindi se volessimo togliere la gobbetta dal naso e ingrandire le labbra e attenuare un po’ di quelle rughe che partono dal naso e scendono giù ai lati della bocca, spenderemmo circa 600 euro (poi dipende sempre da quante rughe uno ha, ovviamente solo il professionista può valutarlo).
Il botox agli occhi per le cosiddette zampe di gallina oper attenuare le rughe della fronte costasempre attorno ai 300 euro per zona da trattare. Quindi se volessimo togliere le rughe attorno agli occhi più dare una “lisciatina” alla fronte spenderemmo attorno ai 600 euro.
Se volessimo ringiovanire tutto ilviso (quindi botox + filler) invece il prezzo giusto di una seduta su Milano potrebbeaggirarsi tra i 600 e i 1000 euro.
Per i lettori di Mammarisparmio è attiva questa promozione presso il dottor Lucchesi:
FILLER / BOTOX
Trattamento (1 fiala di Botox o Filler) a € 280 anzichè € 330
Inoltre potrete effettuare una visita gratuita scrivendo alla mail md.riccardolucchesi@gmail.com e verrete ricontattate entro 24 ore. Vi lascio anche il numero di telefono 027600 0790 e vi invito a visitare la gallery sul suo sito www.riccardolucchesi.it con il confronto “prima e dopo” i trattamenti effettuati. Riceve in Galleria Strasburgo (una di quelle che collegano Corso Europa a via Durini).
Anche mamma mi ha accompagnata alla visita e si è fatta vedere anche lei
Cosa c’è dentro una fiala di botulino light e differenze col botox classico
Della tossina botulinica, molecola che ha un’azione rilassante
e impedisce al muscolo di contrarsi
Vitamine
A differenza del botox tradizionale è una soluzione estremamente diluita di tossina botulinica e varie vitamine che viene iniettata in forma molto superficiale su guance, contorno occhi, fronte ecc: l’effetto è proprio quello di distendere e spianare le minute rughe superficiali “a carta geografia” così tipiche dopo una certa età.
Intanto guardate questa foto. Di questo trattamento che elimina la gobba dal naso con una semplice iniezione, senza dover intervenire chirurgicamente, vi parlerò alla fine del post.
Un lavoro del Dottor Lucchesi di un prima e dopo di un naso che da gobbuto è diventato praticamente perfetto con una semplice iniezione di filler
Ma torniamo alla spiegazione del light botox.
E’ light perché ne viene utilizzato poco, così da non interferire con la propria minima facciale che rimane perfettamente funzionante (vi ricordate la fronte stirata di Robbie Williams, l’ex TakeThat che si disse pentito per l’abuso di botox che gli aveva tolto dal viso qualsiasi espressione? Fortuna sua è una sostanza che viene poi riassorbita dall’organismo). Ecco perchè il light botox sta avendo tanto successo!
Subito dopo la seduta si possono notare solo dei leggeri arrossamenti nella zona trattata ma è già possibile truccarsi fin da subito.Gli effetti del botox si cominciano a vedere nell’arco delle 24-48 ore.
Il light botox non interviene solo sulle rughe, ma per chi lo volesse è in grado anche di sollevare leggermente il sopracciglio con un’azione lifting senza bisturi, donando quell’aria di freschezza tipica delle ragazze più giovani.
Il light botox:
illumina,
distende,
tonifica
idrata
dona plasticità
e rende più compatto tutto il viso senza aumentarne i volumi.
La seconda novità dopo il light botox: rifarsi il naso senza chirurgia ma con le punturine, ecco come
Per chiudere il post vorrei parlarvi di questa possibilità ancora conosciuta da pochi: togliere la gobba dal naso grazie al filler, quindi all’acido ialuronico. Per chi ha una gobbetta leggera non è più necessario intervenire chirurgicamente. Il medico è in grado di livellare il profilo di una persona semplicemente iniettando questo gel trasparente e purissimo a base di questa molecola già presente naturalmente nei nostri tessuti.
Grazie a questa tecnica il numero di rinoplastiche è diminuito notevolmentee e in molti casi non c’è più bisogno di sottoporsi a un intervento chirurgico come prima, limare ossa, e sopportare i fastidi conseguenti a un intervento chirurgico vero e proprio.
Quando la gobba non è così pronunciata è possibile regolarizzare il profilo andando a riempire il solco. Secondo me è la tecnica che deve aver utilizzato Fabrizio Corona; avete notato che adesso mostra un profilo perfetto rispetto a quando era più giovane?
Sedute di filler e botox su Groupon,
c’è da fidarsi?
Su Groupon ho visto offerte di sedute di botox, filler, acido ialuronico anche a 29,90! Io che pure sono attentissima al risparmio, non mi fido. Ciòè risparmio sulla spesa, sui vestiti, faccio a meno del parrucchiere ma su queste cose ci vado cauta. Ho imparato che nella vita, quando le cose sono troppo belle c’è sempre qualcosa sotto. Per cui sono sicura che questi chirurghi da qualche parte dovranno tagliare i costi anche loro (magari scegliendo prodotti con marchi meno conosciuti per i propri filler???).
La verità è che nessuno, giustamente, ti regala niente.
Come capire se uno specialista è professionale?
E’ interesse del paziente accertarsi che il professionista scelto sia altamente qualificato e cioè che sia “specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica”: questo è infatti il vero nome della specializzazione (non: “chirurgo estetico”, “master in chirurgia estetica”,“specialista in medicina estetica”). Vi ricordo che sono 6 anni di medicina + 5 di specialità!
Solo lo specialista è infatti in grado di mettere in atto il trattamento più appropriato per quel paziente valutando le caratteristiche anatomiche così variabili da individuo a individuo.
Il consiglio infine è quello di farsi sempre consegnare una certificazione del prodotto impiegato. Tra i marchi più famosi usati nel campo del botox e del filler ci sono Juviderm, Perlane e Allergan. Io vi ho avvisate! Mi chiedo chi sia lo specialista che ha ridotto Nina Moric in questo stato…era così bella!
BOTOX A MILANO, QUANTO COSTA? QUI UNA VISITA GRATUITA PER TE was last modified: Gennaio 7th, 2019 by Mammarisparmio
Una mamma blogger che parla di risparmio, gravidanza e figli