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COME VINCERE UN BUONO DA 100 EURO DA MONDADORI STORE

Se anche voi amate la lettura, sappiate che c’è un concorso senza obbligo d’acquisto dal nome “C’è vita, in un libro. La tua” che mette in palio buoni da 100 euro l’uno spendibili nei Mondadori Store, e grazie ai quali potrete prendere tanti bei libri da leggere.

Ecco come partecipare questo concorso a premi di Mondadori.

Vi basterà farvi un selfie in cui raccontate le emozioni che vi ha suscitato un libro, magari tra quelli che più vi ha appassionato e spiegare perché vi è piaciuto così tanto.

Il selfie dovrà essere condiviso su Facebook o Instagram e utilizzando l’hashtag #condividiunlibro. Attenzione a non dimenticare l’hashtag altrimenti non saranno in grado di trovarvi quando arriverà il momento di attribuire le gift card da 100 euro in palio spendibili in tutti i Mondadori Store.

A giudicare gli scatti più belli, più intensi ed emozionanti nonchè originali toccherà all’artista MR SaveTheWall che selezionerà i 5 scatti più meritevoli.

Mi raccomando, nello scatto fate vedere bene la copertina del libro e magari anche il vostro volto, perché no? Il bello di questa campagna è proprio questo del resto: usa persone normali, non personaggi famosi ma gente come noi, che ama la lettura.

Spiegate sotto lo scatto anche le ragioni per cui avete avuto la sensazione che l’autore stesse parlando proprio a voi, al vostro cuore, i passaggi che vi hanno più emozionato, le ragioni per cui consigliereste quel libro.

  • Personalmente ho amato moltissimo tre libri in particolare, che poi non a caso sono tutti diventati dei film. “Non ti muovere” di Margaret Mazzantini, l’unico libro che mi ha fatto letteralmente piangere.
  • “L’amante” di Marguerite Duras, di cui non ho amato solamente l’intensità della trama ma anche la forma di scrittura in terza persona.
  • “Va dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro, così bello e così vero che l’ho regalato anche a mio marito nella versione spagnola, un paio di mesi dopo averlo conosciuto. Un chiaro invito ad abbandonare la sua terra d’origine, la Colombia, e a seguirmi in Italia.

Tutti gli scatti finiranno sul sito https://condividiunlibro.mondadoristore.it

Avete tempo fino al 14 gennaio per pubblicare il vostro scatto e vincere il buono regalo da 100 euro. Un libro è vita. Perché un buon libro ti entra dentro il cuore e non ti lascia più.

Ed ecco il mio scatto! Se volete leggere le motivazioni per cui mi ha emozionata tanto questo libro, di cui non ho mai voluto vedere la versione cinematografica, andate sul mio profilo Instagram ilaria_mammablogger

concorso mondadori store

DOVE COMPRARE VEGANO, BIOLOGICO A MILANO CON LO SCONTO

Se state cercando un ipermercato fornito di prodotti vegani, biologici, senza lattosio e senza glutine vi consiglio l’area Benessere di Iper la Grande i a Milano, dove troverete molte offerte e promozioni. Ecco qualche esempio

L’altro giorno sono andata a fare la spesa all‘Iper la Grande i al Portello, a Milano. Ne avevo sentito parlare perchè oltre all’ipermercato, proprio di fronte, c’è un’area dedicata allo shopping con negozi come H&M, Intimissimi ecc. Insomma, un luogo piacevole dove passare un paio d’ore in quei fine settimana in cui non sai bene che fare e dove andare. 

Sono rimasta impressionata dalla varietà e dalla qualità del cibo, che viene presentato quasi si fosse in una boutique, come avviene da Peck in via Spadari, sempre a Milano, con la differenza che ci sono tante offerte e promozioni. Alcuni prodotti non li avevo mai visti tant’è che ho avuto l’impressione, a volte, di trovarmi all’estero.

Sicuramente il reparto Benessere è quello che mi ha più colpito e da cui di solito sto alla larga per una questione di prezzi è quello dedicato al cibo biologico, vegano e soprattutto senza glutine e lattosio

cibo vegano in offerta milano
supermercato vegano milano
dove comprare vegano scontato a milano
cibo biologico in offerta

A parte la comodità di trovarlo tutto concentrato in un unico punto, in un quattro corsie, mi ha fatto piacere trovare tante offerte anche in questo reparto. 

Il salmone biologico era scontato del 49% in vendita a 6,99. Non male come prezzo per essere biologico, non trovate? Quando mi capita di andare in quelle catene di supermercati solo biologici, esco che ho speso tanto e comperato niente

salmone biologico promozioni portello

Cerco sempre di acquistare prodotti senza lattosio perchè in famiglia soffriamo tutti un po’ di colite e siamo un po’ intolleranti al lattosio. Per cui compriamo latte a lunga conservazione senza lattosio Zymil (il migliore, perchè non ha quel retrogusto tipico del latte a lunga conservazione). 
Per esempio il formaggio Gran Soresina, senza lattosio, che di solito pago caro qui l’ho trovato appena a 95 centesimi.

formaggio grattuggiato senza lattosio

Per chi è intollerante c’erano anche tante versioni di pandoro e panettone senza glutine, nonchè preparati per torte senza glutine.

pandoro senza glutine in offerta
torte senza glutine scontate

Ora sto provando anche a diminuire i cibi col glutine, perchè Flor ha praticamente sempre la colite. Non sto togliendo nessun alimento ma, quando posso, faccio delle “prove” con alimenti senza glutine per vedere se non sia quello a darle fastidio. Tengo anche un diario alimentare e vedo come va. Non è facile eh…intanto ciclicamente continuiamo con i fermenti lattici.

chocolate chips cookies senza latte

La mattina Flor beve il te al limone e mangia i biscotti con le gocce di cioccolato. Di solito mangia i New Yorkers (buonissimi!), i famosi chocolate chips coockies in puro stile americano. Nel reparto senza glutine ho trovato questi biscotti senza latte e senza glutine della Cereal. E no, non le sono piaciuti: troppo secchi!

Così abbiamo comperato l’impasto per fare i biscotti (sempre senza glutine e latte), le gocce di cioccolato e ci siamo divertite a prepararli a casa.

La ricetta è semplicissima:

  • preparato per biscotti e torte senza glutine
  • 4 uova biologiche
  • 150 gr di burro senza lattosio
  • gocce di cioccolato quanto basta
ingredienti biscotti senza glutine

Impastare tutto, formare delle palline, schiacciarle delicatamente e informare per venti minuti a 170 gradi.

ricetta biscotti senza glutine
biscotti senza latte ricetta

Per chi lo desidera c’è anche la possibilità di fare la spesa online e di ritirarla o farla recapitare a casa grazie al servizio IperDrive attivo già in molti cap a Milano

Gli Iper che offrono questo servizio sono:

  • Arese,
  • Brembate,
  • Busnago,
  • Castelfranco Veneto,
  • Cremona,
  • Lonato,
  • Milano-Portello,
  • Rozzano,
  • Savignano sul Rubicone,
  • Seriate
  • Seriate,
  • Serravalle,
  • Solbiate,
  • Varese,
  • Vittuone

Per gli amanti del vino e degli alcolici, segnalo che all’interno dell’Iper la Grande i al Portello c’è anche una Cantina molto fornita con diversi vini di produzione biologica.

 

SONO INCINTA E HO BEVUTO VINO, BIRRA: QUALI DANNI PER IL BAMBINO?

Capita che molte donne, inconsapevoli di essere incinte, bevano dell’alcol nel primo trimestre. L’alcol in  gravidanza è sempre vietato, anche se il vostro ginecologo vi ha concesso due dita di vino. “Se mi aspetti non bere” è il nome della campagna promossa dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia per conoscere i possibili danni sul feto

Ho due bambine ma sono rimasta incinta tre volte. Il secondo l’ho perso.

Vi ho raccontato un po’ di tempo di fa, in questo post, di come mi sia resa conto dei sintomi dell’aborto.

ho bevuto champagne in gravidanza

Non me lo aspettavo davvero. Con Flor, la mia prima bimba, ero andata sulle montagne russe e una sera, a cena fuori con amici, avevo bevuto parecchio alcol: due/tre bicchieri di vino e poi un drink con della vodka. Nulla di strano per me, regina della Milano by night e da sempre abituata a bere. Fino a quel giorno.

Non sapevo ancora di essere incinta ma ricordo bene che il giorno dopo stetti malissimo e mi venne spontaneo chiedermi come mai il mio fisico avesse reagito così male…

Un paio di settimane dopo, il test di gravidanza mi diede la risposta che cercavo.

Sì, mi sono ubriacata in gravidanza e, pergiunta, nel primo trimestre, il più delicato!

La mia bimba, che oggi ha 6 anni, nacque sana e normopeso.

Per questo – tre anni dopo –  quando poi scoprii di essere di nuovo incinta  non mi parve strano concedermi una birra con una pizza. Anche perché la mia ginecologa mi aveva dato il via libera – “con cautela ovviamente e non più di due dita di vino” – forse anche in virtù della mia stazza (un metro e 80 d’altezza) e del mio passato (ovvero di persona che ha sempre retto bene l’alcol).

danni sul feto dell'alcolOgnuno conosce i propri limiti con l’alcol: c’è chi non regge nemmeno mezzo bicchiere di vino e chi invece sa di potersi concedere anche due bicchieri senza conseguenze apparenti.

Ciò che però non si sa è quanto alcol sia necessario per nuocere al feto. Ricordiamoci che i bambini fino a 12 anni circa non possiedono gli enzimi necessari per metabolizzare correttamente l’alcol.

Per cui l’alcol è vero e proprio veleno per loro, che provoca danni irreparabili al cervello e agli organi; danni  che magari si manifestano più in là nel tempo (perché tanti giovani hanno organi già vecchi e mal funzionanti, per dire?).

Perché allora alcuni ginecologi permettono di bere alcol durante la gravidanza?

  • Per una consuetudine cominciata tanti anni fa quando si sapeva ancora poco sugli effetti dell’alcol in gravidanza; inoltre gravidanza aumenta il colesterolo molti ginecologi e ostetriche consigliano di bere alcol per abbassarlo.
  • Perché nove volte su dieci, va bene e apparentemente non succede nulla.
  • Perché la letteratura scientifica non è ancora precisa in merito dato che ad oggi non siamo ancora in grado di dire quanto alcol sia necessario per danneggiare il feto.
E allora nel dubbio cosa si fa? Bere oppure no?

Ovviamente io non sono nessuno per dirvi cosa dobbiate fare. Però mi è stata data un’opportunità importante: farmi portavoce della SIGO, la società italiana di ginecologia e ostetricia presieduta dai massimi esperti in materia che convengono su una cosa: non esistono mezze misure quando si parla di alcol e gravidanza.

Sul sito creato ad hoc per veicolare questo importante messaggio – www.seaspettiunbambino.it – trovate tante informazioni utili e  di natura scientifica a supporto di questa tesi.

Non solo! Sono sicuri nell’affermare che anche durante il preconcepimento e durante l’allattamento sia necessario astenersi totalmente dall’alcol. Anche per chi allatta a lungo termine non ci sono eccezioni: se il bimbo si attacca solo la sera, per esempio, non è possibile bere una birra la mattina perché l’alcol resta nel seno.

sono incinta posso bere una birra

Andiamo verso le festività, cercate di non cedere alla tentazione del brindisi. Ne vale la pena?

Quali danni sono possibili al feto quando si beve del vino, una birra, un superalcolico?

L’alcol produce danni irreversibili che non possono essere riparati. Nemmeno le cellule staminali sono in grado di intervenire quando si parla di danni legati all’alcol. Ciò significa che è necessario astenersi dall’alcol ma anche da tutti quegli alimenti che contengono alcol:

  • babà al rum,
  • zuppa inglese e tutte le torte che contengono alcol
  • sorbetti alcolici
  • cioccolatini con dentro liquore
  • ma anche medicinali per il mal di gola che contengano soluzioni alcoliche
  • Alimenti da forno trattati con alcol etilico

Il punto è che noi mamme ci fissiamo tanto con l’alimentazione: non mangiamo salumi e verdure crude per paura della toxoplasmosi ma poi non sappiamo dire di no a due dita di spumante bianco “solo per bagnarci le labbra e brindare in compagnia”.

E’ un sacrificio grande quello che ci viene chiesto, soprattutto se già siamo abituate a bere. Però è importante capire perché non si può bere prima, durante e dopo.

Nemmeno nel terzo trimestre, quando il peggio sembra passato! Perché una delle conseguenze dell’alcol è proprio la nascita prematura e il basso peso corporeo alla nascita.

“Eh ma chissà quanto devi bere però perché ciò accada…devi proprio ubriacarti!”

SBA-GLIA-TO

La verità è che quello che beve la madre, beve anche il feto!

Durante l’allattamento, mi è capitato di bere qualche volta. Lo ammetto. Non sapevo ancora ciò che oggi so con certezza: alcol, gravidanza, allattamento non vanno d’accordo.

si può bere alcol quano si allatta

Quello che beve la mamma, beve anche il piccolo

Quindi inutile dirvi che durante l’allattamento non dovete bere birra, anche se vostra mamma/nonna vi dirà che la birra fa latte! Ci sono tanti altri modi per stimolare la produzione di latte.

E i papà? E’ di fondamentale importanza che anche i papà non tocchino alcol se state cercando un bambino. Perché l’alcol danneggia la spermatogenesi e può portare dunque ad alterazioni genetiche nello sperma. Una gravidanza che si interrompe nel primo trimestre può esserne la conseguenza.

Se hai bevuto molto in gravidanza perché non conoscevi ancora i rischi legati all’assunzione di alcol, puoi fare una sola cosa: smettere subito e incrociare le dita.

Come vi ho detto prima, la comunità scientifica non è in grado di dire quanta sia la dose minima perché il feto subisca dei danni. Ad alcune mamme è bastato poco, ad altre è successo che hanno bevuto per tutta la gravidanza e il bambino è nato a termine.

Che facciamo? Giochiamo alla roulette russa?

Si calcola che ogni anno in Italia nascano 25mila bambini con la sindrome alcolica fetale.posso bere vino in gravidanza

Senza contare che  molte conseguenze dell’alcol non sono visibili nell’immediato. Alcune si manifestano più tardi. Per esempio si è visto che i bambini con mamme che hanno assunto alcol sono :

  • Bambini iperattivi
  • Hanno una bassa capacità di concentrazione
  • Manifestano difficoltà nell’apprendimento, nella scrittura e lettura
  • Cominciano a parlare e camminare più tardi del normale

Queste sono alcune delle conseguenze più frequenti e comuni che si riscontrano nei bambini di mamme che durante la gravidanza hanno bevuto (persone alcoliste e non).

Non a caso, uno studio ha dimostrato come i tanti bambini adottati in Italia e provenienti dai Paesi dell’Est, dove l’assunzione di alcol è molto diffusa, presentano i disturbi sopracitati più frequentemente.

presidente sigo ginecologo suricoIl  Professor Nicola Surico Presidente di SIGO Ricerca e Comunicazione  di SIGO ci ha raccontato un aneddoto che mi ha molto colpito: “Erano altri tempi, oltre 40 anni fa e all’epoca non si conoscevano le cose che sappiamo oggi – ha detto durante la tavola rotonda cui ho partecipato – Ebbene a fine gravidanza, andai a cena fuori con mia moglie e insieme bevemmo una bottiglia di vino in due. Mia moglie partorì il giorno dopo. Solo un caso? E poi  perché mio figlio cominciò a dire le prime parole  solamente a tre anni? Non posso averne la certezza ma ho la sicurezza di poter dire che PUO’ esistere una correlazione tra le due cose”.

Nemmeno io potrò mai avere la certezza se la mia seconda gravidanza sarebbe finita diversamente se non avessi bevuto quella mezza birra a tavola. Quando affronti un aborto, i sensi di colpa sono sempre dietro l’angolo e arrivi a pensare di tutto: “Se non avessi inseguito il tram correndo…Se non fossi andata in bici…”. E’ normale, credo.

Forse doveva andare così e basta. Intanto sono felice di essere una delle ambassador di questa campagna. Qui assieme a Federica Fontana, anche lei madrina di questa iniziativa.

se aspetti un bambino non bere alcol madrine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROBLEMA PIDOCCHI? UN METODO NATURALE PER UCCIDERLI CON L’ARIA


Come ogni anno, in questo periodo, ecco comparire il cartello a scuola e all’asilo che avvisa dei primi casi di pediculosi.

Che cosa orribile sono i pidocchi…oltre al fastidio tremendo che mette a dura prova i nostri bambini, fanno proprio ribrezzo!

Fortunatamente, ad oggi, le mie bimbe sono scampate ai loro attacchi. Forse solo fortuna la nostra perché a essere onesta non ho mai fatto troppa attenzione a prevenire la comparsa dei pidocchi.

Ogni tanto spruzzavo qualche goccia di Hedrin, lo spray preventivo che tiene lontano i pidocchi, ma ‘ho buttato mezzo pieno perché l’ho fatto scadere. È comunque chimica che metti sulla testa del bambino e quindi non ho mai esagerato con le applicazioni se non quando c’era il famoso cartello a scuola.

Nemmeno io ho mai preso i pidocchi da bambina, invece è capitato di prendere i pidocchi ben due volte quando ero ragazza. Esperienza orribile!

come uccidere i pidocchi

Ma quanto sono brutti i pidocchi? Ancora di più se visti da vicino al microscopio

Ricordo ancora gli animaletti che uscivano dalla mia testa dopo aver passato il pettinino a denti stretti…che schifo, per non parlare del prurito insopportabile!

Ci sono mamme, poverette, per cui i pidocchi sono un appuntamento quasi annuale.

Io sono convinta che ci siano “capelli più portati” per i pidocchi, altrimenti perchè alcuni bimbi li predono più spesso di altri?

Queste mamme, per evitare di riempire di chimica i loro bimbi, prediligono giustamente rimedi alternativi ai prodotti da farmacia contro i pidocchi.

Come uccidere i pidocchi con metodi naturali fai da te

In questi anni nei forum e gruppi di mamme ho sentito vari metodi fai da te  per prevenire i pidocchi:

  • Soluzioni a base di aceto
  • Chi usa la cenere per rendere il capello più scivoloso
  • Chi suggerisce di lavare i capelli tutti i giorni perché i pidocchi preferiscono quelli sporchi come chi dice invece il contrario (pare che la cosa sia del tutto casuale: i pidocchi saltano e attecchiscono su entrambi i capelli)
  • Chi ricorda, giustamente, di tenere i capelli legati

Tutti consigli validi anche se non tutti molto pratici.

Quando però i pidocchi riescono ad attaccarsi al capello e cominciano a fare le lendini (ovvero le uova) c’è poco da fare: anche le mamme più scettiche chiedono aiuto alla chimica!

Forse queste mamme però non conoscono un metodo rivoluzionario applicato in alcuni centri specializzati proprio nella cura dei pidocchi. Negli Stati Uniti è una catena già molto diffusa e da un po’ di tempo ha fatto capolino anche in Italia. Sto palando dei “Centri per i pidocchi Italia” – questo il nome della catena – che utilizzano una tecnica davvero innovatica per eliminare i pidocchi.

metodo naturale contro i pidocchi

Basta con prodotti chimici per uccidere i pidocchi, c’è un nuovo metodo con l’aria

Per combattere  gli intrusi si affidano esclusivamente l’aria calda e a un macchinario studiato ad hoc che uccide i pidocchi  per disidratazione. Il professore Dale Clayton che ha inventato questa macchina brevettata e approvata dalla Food&Drug Administration (per capirci, l’ente che dà il via libera ai farmaci negli USA) e registrato anche presso il Ministero della Salute italiano per lavoro studiava proprio i pidocchi e  trasferendo il suo laboratorio dallo Utah (USA) ad Oxford ha notato che i suoi “amici” pidocchi facevano molta più fatica a sopravvivere in un ambiente più secco come quello del Regno Unito.

Da lì, l’intuizione. Potete ascoltare la sua storia e vedere il macchinario in questo video qui a seguire.


L’aria calda che esce da AirAllé® – questo il nome della macchina – è meno calda di quella di un phon è molto più diffusa. Un phon normale, che pure è stato provato negli esperimenti, non è infatti in grado di uccidere tutti i pidocchi e lendini perché tende a schiacciare il capello e quindi a lasciare vivi quelli sottostanti ai primi strati.

Il macchinario messo a punto dal professor Clayton è una sorta di diffusore a più punte che viene passato su tutta la testa per circa 45 minuti. Dopo di che l’operatore passa l’apposito pettinino eliminando pidocchi e lendini ormai stecchiti.

airalle centro per pidocchi

Infine una lozione a base naturale viene tamponata su tutto cuoio capelluto.

Il costo? Un po’ più elevato dei prodotti da banco venduti in farmacia, con la differenza che qui:

  • è tutto naturale
  • non entrerete in contatto diretto con i pidocchi
  • il risultato sarà definitivo praticamente dal primo trattamento (cosa non scontata quando invece vi affidate al fai da te)

Per conoscere il centro più vicino a voi, potete consultare questa pagina: https://piditalia.com/dove-siamo/

Infine qualche consiglio da parte di Laura Ponticello,  titolare del centro di Cernusco sul Naviglio (appuntamenti anche nell’arco delle 24 ore!); le altre sedi sono a Milano e Roma.

  • Evitare di scambiarsi vestiti, sciarpe, berretti o cuffie da piscina
  • Non avvicinare le teste per scattare i selfies con il proprio smartphone, contatto che può favorire la diffusione dell’infestazione.
  • Nei mezzi pubblici evitare di poggiare il capo sulle superfici

Una volta che i pidocchi hanno fatto la loro comparsa è necessario sanificare la casa.  Ecco come procedere:

  • passare un panno su tutte le superfici dove di solito si ha un contatto diretto con la testa, come divani, poltrone, cuscini, testiera del letto.
  • lavare i vestiti indossati durante i giorni dell’infestazione ad almeno 60 gradi e pulire spazzole, pettini, cerchietti e mollette in acqua calda, aggiungendo qualche goccia di disinfettante.
  • Pulire i tessuti (sciarpe, berretti, giacconi e poggiatesta dell’auto) con l’aspirapolvere o con una spazzola adesiva

DOLORE AL GINOCCHIO, FINITA L’ERA DELLE PROTESI VECCHIO STAMPO

Chi ha subito lesioni al ginocchio, alle articolazioni in generale, oggi può contare su una tecnica relativamente nuova che permette ai tessuti di autorigenerarsi senza affrontare continui interventi. Ecco di cosa si tratta

Quando la cartilagine o l’osso che si trova appena sotto la Menisco lesionato radiografiacartilagine subiscono un danno è necessario inevitabilmente intervenire. Far finta di nulla, sopportare il dolore, non fa che peggiorare la situazione man mano che il tempo passa. Si può arrivare persino all’invalidità totale con conseguenze sulla qualità della vita di tutti i giorni. Eppure molti pazienti decidono di mettere una protesi solo quando ormai non riescono più a camminare. Aspettare tanto non vale la pena. Anche perché ormai la scienza ha fatto passi da giganti, è proprio il caso di dirlo!

Le vecchie protesi di metallo vanno in pensione

Fino a poco tempo fa era necessario mettere un impianto di metallo; quest’ultimo è indubbiamente molto resistente ma ha una vita media limitata: 15 anni.
Dopo questo lasso di tempo è necessario intervenire andando a sostituire la protesi in metallo con una nuova. Per questo, la protesi di metallo, normalmente, viene impiantata in persone già molto anziane.
Per le persone più giovani tutto cambia. Per un ragazzo o una ragazza giovani che per esempio si sono rotti le articolazioni del ginocchio o del gomito è decisamente meglio intervenire in altro modo. Anche perché i loro tessuti, essendo più elastici, sono in grado di rigenerarsi più velocemente.

C’è proprio una terapia ad hoc atta a sostenere e incentivare la rigenerazione naturale dei tessuti nei pazienti più giovani (cosa che non avrebbe senso e applicazione in quelli di età avanzata).
Questa “nuova” terapia funziona ormai da 10 anni e ha trovato riscontri tutti positivi nella comunità scientifica.
In altre parole, oggi non è più necessario impiantare nessun tipo di metallo nel corpo ma si innesta un nuovo presidio biologico che stimola la rigenerazione naturale dei tessuti e della cartilagine del paziente. Questo si traduce:

  • protesi al ginocchio di ceramica in una qualità di vita migliore immediata
  • e nel fatto che il paziente, in futuro, non dovrà sottoporsi a nuovi interventi per sostituire l’impianto.

Si tratta quindi di un risparmio a carico di tutto il sistema sanitario nazionale e anche del paziente, nel caso si affidi per questo tipo di interventi alla attività medico privata.

Come è fatto l’impianto di nuova generazione che non va mai sostituito

Al paziente con l’articolazione danneggiata viene inserito un impianto fatto di nanostrutture complesse, che ricreano in pratica i tessuti artificiali. Queste nanostrutture attirano le cellule staminali presenti nel nostro organismo proprio in quel punto e cominciano a ricostruire il tessuto, una nuova cartilagine e un nuovo osso.
Sembra incredibile ma è così! E la cosa ancora più incredibile è che si tratta di una scoperta tutta italiana. Questa volta la Cina, gli Stati Uniti ecc. devono essere grati a noi per questa straordinaria scoperta che sta trovando applicazione in tutto il mondo.

nuove tecniche ginocchio lesioneAttenzione però che dopo l’intervento resta comunque necessaria una fase riabilitativa da portare avanti se si vuole recuperare la mobilità pre intervento. In ogni caso se verranno seguiti alla lettera gli esercizi riabilitativi si sarà in grado di eseguire ogni tipo di movimento senza dolore.
Qui di seguito potete vedere un video di chi ha affrontato tutto il percorso e le ha provate tutte, dal trapianto di menisco con rigetto a ghiaccio per sfiammare, alle infiltrazioni ma che è riuscita a tornare a correre col proprio bambino solo grazie a questa nuova tecnologia.

#lesionicartilaginee

COME NON STIRARE: USA QUESTE REGOLE PER LAVATRICE E STENDINO E BUTTA IL FERRO

Si può fare a meno di stirare? Sì, ma un po’ di fatica è necessario farla: bisogna preparare il bucato nella maniera corretta e poi stenderlo seguendo questi piccoli trucchi. Nel post trovate anche un codice sconto per Giotto Magic, lo stendibiancheria magico

Il problema dei panni che non si asciugano, soprattutto d’inverno, è comune a tante di noi. Io ci provo a tenere lo stendino nel bagno ma poi tocca sempre metterlo in soggiorno dove l’aria è più calda perchè Stendino piccolo Giotto Magicci sono più termosifoni. Non sarà il massimo dell’estetica ma è molto più fastidioso avere vestiti che puzzano di acqua marcia e muffa perchè non si asciugano.

Se volete smettere di stirare è fondamentale che i vestiti escano dalla lavatrice ancora un po’ bagnati, come già era stato spiegato in questo post “trucco per non stirare più“. Ma non basta!  Il post infatti era incompleto e mancavano altre regole importanti per avere un risultato soddisfacente per evitare di usare il ferro da stiro.

“Come faccio a non stirare?”

Sono due i fronti su cui bisogna andare a lavorare per avere camicie subito indossabili senza doverle stirare:

  1. la preparazione della lavatrice 
  2. la stesura dei panni

In entrambi i casi bisogna seguire una  metodologia ben precisa che vi spiegherò qui di seguito.

Giotto Magic, un aiuto per stendere e sfruttare il calore

Per stendere i panni, oltre allo stendibiancheria classico, io ne ho un secondo che uso solo per i capi che tendono a formare più pieghe più noiosi da stirare come camicie, maglie, pantaloni. Questo stendino si chiama Giotto Magic e una volta chiuso sembra un quadro a tutti gli effetti. Giotto Magic sfrutta un principio molto basilare che impariamo fin da piccoli: l’aria calda va in alto e quella più fredda resta in basso. Questo significa che più stendiamo le cose in alto e più il nostro bucato si asciugherà velocemente  e meno pieghe farà.

Certo nulla è veloce e comodo come l’asciugatrice ma non si può dire quest’ultima sia altrettanto economica come uno stendibiancheria. E poi serve anche lo spazio giusto per ospitare una asciugatrice…

Se foste interessati all’acquisto di Giotto Magic vi segnalo un codice sconto valido fino al 25 dicembre del valore di 20 euro valido solo sui starter kit (ma ci sono anche le versioni bianche, non personabilizzabili che hanno un prezzo inferiore). Il sito su cui acquistare è il seguente https://www.giottomagic.com/ e il codice sconto è il seguente: 2018mammarisparmio  

Come non stirare

Ma entriamo finalmente nel vivo degli step da seguire alla lettera (e che – se non avete voglia di leggere – potete vedere riassunti questo video, dove vi mostro come appaiono le camicie una volta asciutte e anche come si presenta Giotto Magic).

  • E’ basilare non piegare i vestiti quando si stendono. Piegare equivale a creare altre pieghe. Per cui i vestiti, quando stesi, vanno appesi e non appoggiati.
  • Come dicevo gli indumenti devono contenere ancora una alta percentuale di acqua: più si asciugano e si sbattono dentro la lavatrice e più pieghe si formano. Questo significa rallentare i giri della centrifuga che deve essere delicata. Per questo io la metto al minimo e comunque mai sopra i 600 giri al minuto. Il principio di base è molto semplice: le fibre, seccandosi, perdono di elasticità. Non a caso, quando stiriamo e vogliamo togliere le pieghe, cosa facciamo? Inumidiamo, nuovamente, col vapore, per ridare elasticità ai tessuti.
  •  Meno i panni restano nella cesta dei panni da lavare, meno pieghe ci saranno da eliminare; sembra una cosa stupida ma è davvero così per questo è importante, se possibile, fare il bucato un po’ più spesso ed evitare di farlo solo il weekend.
  • Evitare di caricare troppo la lavatrice.  Una lavatrice troppo piena non solo non lava bene ma produce più pieghe.
  • Svuotare la lavatrice appena finito il ciclo di lavaggio. Non lasciate che i capi restino ammassati l’uno sull’altro per troppo. Il risultato? Sì, esatto, pieghe.
  •  Tutti gli indumenti aperti con i bottoni e chiusure lampo devono essere abbottonati e chiusi prima di essere lavati. Inoltre è necessario rovesciarli lasciando le maniche verso l’interno, evitando così che “volino” a briglia sciolta all’interno del cestello. Quando andrete a prenderli abbiate cura di rimetterli girati nuovamente nel verso giusto prima di stenderli.
asse da stiro ferro da stiroSe avrete seguito tutti i consigli appena elencati sarete già a metà del lavoro ma ricordate che è come andrete a stendere i panni a fare la vera differenza.
Ci metterete più tempo del normale ma lo recupererete tutto dopo, non dovendo più stirare le camicie.
Come stendere bene gli abiti per evitare di stirare?
    • Gli indumenti non devono essere troppo vicini tra loro ma deve passare l’aria tra un tessuto altrimenti ci metteranno troppo da asciugarsi.
    •  Quando appendete i vestiti, con le mani tirate gambe, maniche delicatamente per distendere le fibre.
    • Usare le grucce giuste per ogni capo (si veda il video sotto che spiega bene nel dettaglio i vari passaggi).
    • Per stendere tessuti di grandi dimensioni come tende asciugamani lenzuola dovrete utilizzare la cosiddetta tecnica a soffietto, usando più grucce e formando una sorta di esse. Ecco un video che vale più di mille parole.

  • Fate asciugare in alto e non all’altezza di un classico stendi biancheria!
Sul sito sotto www.giottomagic.com avrete tante immagini graziose tra le quali scegliere oltre a poter personalizzare il quadro con una vostra foto di famiglia. Il rivestimento, infatti, è magnetico e può essere intercambiato a vostro piacimento. Io ho la versione con i giorni della settimana che usiamo come bacheca e poi ho una seconda versione che ho fatto fare con uno sfondo natalizio dato che, quando arriva dicembre, mi piace addobbare tutta la casa a tema.
Per evitare di stirare è necessario seguire queste regole, che vi impegneranno una decina di minuti per preparare la lavatrice più altri 10 minuti dopo il bucato. Cosa sono venti minuti se poi vi permettono di risparmiare ore sullo stiro, fatica, tempo ed elettricità?